CAPITOLO 9. NATURA DEI TERRENI ATTRAVERSATI
9.2 Mappe Tematiche
9.2.3 Planimetria del Rischio Idraulico
Questa particolare mappa rappresenta uno sorta di “step successivo” a quanto elaborato nella parte relativa alla Pericolosità Idraulica. Attraverso una variazione cromatica differente vengono individuate le zone con probabile altezza di allagamento superiore o inferiore a 30 cm; si visualizzano così delle aree con elevata probabilità di allagamento ed altre non interessate da tali fenomeni le quali mantengono una colorazione neutra.
98 Ricostruita l’area di studio si è provveduto a sovrapporvi il tracciato ferroviario. L’area più critica è rappresentata dalle zone poste a sud dell’Interporto e quelle che interessano tutto il corso inferiore del Tora. I provvedimenti presi per far fronte all’invasione della sede ferroviaria da parte delle acque in caso di allagamento, riguardano il mantenimento del piano del ferro e più in generale del rilevato, ad almeno un metro dal livello massimo raggiungibile in quel punto. Per quello che concerne le zone del Tora non esistono particolari problemi in quanto la linea in quel tratto, corre in viadotto o per lo più in rilevato. Di seguito si riporta un estratto della Planimetria del Rischio Idraulico riportata in allegato (Tav 2).
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CONCLUSIONI
Relativamente a quanto riportato all’interno della parte prima di questa trattazione, si intende sottolineare quanto risultino determinanti gli interventi di potenziamento delle infrastrutture connesse al sistema ferroviario a servizio del porto ai fini del suo rilancio e alla riconquista della competitività nei riguardi dei suoi diretti concorrenti (il porto di La Spezia su tutti). Livorno in passato ha sempre rivestito un ruolo di primo ordine sia al livello dei traffici sia come trattamenti a servizio delle merci in arrivo o in partenza. L’attuale trend negativo oltre alle cause precedentemente descritte si ritrova anche nell’indirizzo poco efficiente delle risorse e degli investimenti; la Darsena Europa ne è un triste esempio. Conseguentemente all’innesco di un processo globale basato su economie di scala che avrebbe poi condotto al gigantismo navale, è stata priorità dei principali porti del mediterraneo ma anche italiani, predisporre gli interventi necessari agli adeguamenti infrastrutturali specie nei riguardi dei moli di attracco e dei livelli dei fondali. Livorno non ha seguito tale scia rimanendo sostanzialmente fermo: il progetto delle casse di colmata per realizzare la Darsena Europa non trova al momento giustificazione sia per gli esorbitanti costi sia per l’inadeguatezza dei materiali di dragaggio utilizzati. Riorientare gli investimenti rivedendo le necessità del porto e puntare sui suoi punti di forza ( si pensi ad esempio allo sfruttamento dell’area a tergo del porto stesso) potrebbe dare nuovo slancio alla realizzazione degli interventi descritti in questo studio restituendo a Livorno l’identità che ha sempre avuto e che merita nel contesto dei grandi porti del mediterraneo. In riferimento alla seconda parte se si analizza come visto il tracciato della linea diviso in due lotti, si osserva che per il primo tratto Interporto-Vicarello, delle due possibili soluzioni di tracciato è stata scelta e portata avanti, quella posizionata più a nord, la quale si affianca alla SGC FI-PI-LI riducendo sensibilmente l’impatto e la marcatura del territorio attraversato. Delle tre Alternative studiate per il secondo lotto invece, la scelta risulta più complessa e passa attraverso l’analisi di più variabili. Sicuramente l’Alternativa due è meno preferibile alle altre sia per ragioni di costo che di Impatto Ambientale, tra le due rimanenti pesa la lunghezza del tracciato a favore della terza che è meno della metà anche se come visto non è da sottovalutare la sottrazione di capacità del tratto di linea Pisa-Firenze la quale potrebbe generare la formazione di “Colli di Bottiglia” su un tratto lungo oltre 12 Km. Tuttavia si ritiene al momento più propositiva la terza alternativa a patto di trovare soluzioni fattibili in ragione di costo, atte alla realizzazione delle particolari opere civili necessarie, una fra tutte l’attraversamento della Strada di Grande Comunicazione Firenze-Pisa-Livorno.
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ALLEGATI
TAV.1 PLANIMETRIA TRATTO INTERPORTO-VICARELLO Individuazione del Corridoio Infrastrutturale TAV.2 PLANIMETRIA DEL RISCHIO IDRAULICO TRATTO INTERPORTO-VICARELLO
TAV. 3 PROFILO LONGITUDINALE DI LINEA TRATTO INTERPORTO-VICARELLO
TAV.4 PLANNIMETRIA TRATTO ARNACCIO-PONTEDERA (I) Individuazione del Corridoio Infrastrutturale TAV. 5 PLANIMETRIA TRATTO ARNACCIO-VISIGNANO (II) Individuazione del Corridoio Infrastrutturale TAV. 6 PROFILO LONGITUDINALE DI LINEA TRATTO ARNACCIO VISIGNANO (II)
TAV.7 PLANIMETRIA TRATTO ARNACCIO-VISIGNANO (III) Individuazione del Corridoio Infrastrutturale IMMAGINE SATELLITARE Tratto Interporto-Vicarello
AREA DI STUDIO Tratto Interporto-Vicarello MAPPA GEOLOGICA
MAAPPA RELATIVA ALLA PERICOLOSITA’ IDRAULICA MAPPA RELATIVA ALLA VULNERABILITA’ DEGLI ACQUIFERI
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BIBILOGRAFIA
LA SOVRASTRUTTURA FERROVIARIA G. Bono-C. Focacci-S. Lanni edizioni CIFI 1997 FONDAMENTI DI INFRASTRUTTURE VIARIE T. Esposito-R. Mauro edizioni HEVELIUS 2003
MECCANICA DEL VEICOLO E DELLA LOCOMOZIONE FERROVIARIA M. Losa-G. Bonomo SEU 2007 I TRENI edizioni ETR
IL BRUCO B. Musso-R. Roscelli edizioni CELID 2009
MASTER DELLA LOGISTICA PROVINCIALE Provincia di Livorno 2008
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Ringraziamenti
Voglio ringraziare i miei Relatori Prof. Massimo Losa, Prof. Antonio Pratelli, Prof. Marino Lupi per il costante aiuto e la continua disponibilità ricevuta, non solo nello svolgimento della Tesi ma in tutto il percorso di studi.
Inoltre un sentito ringraziamento va alle persone che mi hanno aiutato e senza le quali non sarebbe stato possibile eseguire questo lavoro:
Ing. Claudio Bertini, Dirigente Interporto Toscano A.Vespucci Geol. Federica Tani, Ufficio Tecnico Comune di Collesalvetti
Ing. Paolo Scarpellini, Ufficio progetti Comunitari, Progetti Strategici e Finanza Innovativa, Autorità Portuale di Livorno
Ing. Giorgio Mainardi, Operatore Logistico Dario del Giovane, Autorità portuale di Livorno Ing. Mauro Lucchesi, Sig.ra Cinzia Pasquinelli Rete Ferroviaria Italiana