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CAPITOLO 3: INDICATORI TECNICI CON MATLAB

6.4 Sviluppo Vortex Indicator con Matlab

6.4.1 Plottaggio Vortex Indicator

Come per i precedenti indicatori, si procede con il plottaggio su Matlab. Si utilizza il comando plot() e il comando highlow() per ottenere il grafico dei prezzi a barre.

Dalla rappresentazione grafica del Vortex Indicator si può osservare come nel periodo fra Novembre 2017 e Dicembre 2017, il titolo Eni ha vissuto una fase di congestione del trend, dove l’indicazione operativa era sicuramente di cautela. Stessa cosa si è verificata nel periodo intercorrente fra Febbraio 2018 e Marzo 2018, i segnali individuati vengono infatti confermati dall’andamento

manifestatosi successivamente nel trend dei prezzi.

Un altro segnale operativo particolarmente interessante che si è evidenziato, lo si trova nel periodo fra Aprile 2018 e Maggio 2018, dove la linea VM- comincia ad esser decrescente, avvicinandosi al valore uno, fino ad assumere valori negativi; mentre in contemporanea VM+ trovandosi nella parte negativa comincia ad avvicinarsi al valore uno, perforando lo stesso dal basso verso l’alto, assumendo valori positivi, segnalando così una conferma di inversione della tendenza da ribasso a rialzo. Questo si traduce in un segnale operativo di acquisto.

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CONCLUSIONI

Un’attenta e accurata analisi del mercato è fattore cruciale per un’operatività corretta che porti ad evitare di incorre in perdite di capitale.

In particolare, a disposizione dell’analista tecnico vi sono, fra i vari strumenti, gli indicatori tecnici, indispensabili per una proficua analisi del mercato, e per poter individuare il momento in cui si creano i presupposti per una inversione di tendenza, e quindi, di conseguenza, adottare la strategia operativa più corretta. Il presente lavoro ha messo a confronto quattro diversi indicatori tecnici, quali lo Chaikin Oscillator, il Force Index, il Vortex Indicator e lo Chandelier Exit, allo scopo di individuare quali fra questi fornisce un risultato migliore da un punto di vista operativo.

Dal confronto è emerso come sia certamente indispensabile l’utilizzo dello Chandelier Exit, in quanto risulta fondamentale il posizionamento corretto di uno stop loss, che eviti di chiudere un’operazione con una perdita totale delle risorse o superiore comunque a quella cui si era disposti a sopportare, e nello stesso tempo ad evitare un’uscita anticipata dal mercato, dovuta ad un falso segnale del trend, che in quel momento magari effettua semplicemente un rintracciamento della tendenza principale. Lo studio ha messo in evidenza come sia sempre opportuno stabilire un livello di stop loss, in quanto anche se si effettua un’analisi corretta sull’andamento futuro del trend, il mercato è esposto sempre ad eventi non prevedibili. La scelta dello Chandelier Exit risulta ottimale in quanto prende in considerazione un dato fondamentale nel posizionamento di uno stop loss, ovvero la volatilità del titolo. Maggiore è la volatilità di un titolo e maggiori saranno le sue oscillazioni; questo aumenta la probabilità di un posizionamento del livello di copertura che si attiva in relazione a quello che è un falso segnale e non una vera e propria inversione di tendenza. Tale indicatore, inoltre, seguendo l’andamento dei prezzi, permette qualora il trend fosse particolarmente forte, di operare con la strategia di trailing stop loss, mantenendo quindi aperta la

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posizione, in modo tale da “seguire” il mercato, continuando sì a proteggere il capitale ma consentendo una massimizzazione dei profitti. L’attuazione di tale strategia richiede una conoscenza dei livelli tecnici e della volatilità del titolo, in modo da fissare gli stop loss successivi in modo vantaggioso.

Un altro indicatore, fra i quattro analizzati, che si consiglia come strumento di supporto all’analisi è sicuramente lo Chaikin Oscillator, in quanto, prendendo in considerazione il prezzo di chiusura, l’excursus dei prezzi avutosi nella seduta, ed il volume, ha una completezza di informazione maggiore rispetto agli altri indicatori esaminati in questo lavoro. Fondamentale, infatti, è lo studio dei volumi alla base di una variazione di prezzo, in quanto un movimento dettato da volumi scarsi è indicatore di una tendenza che sta esaurendo la sua forza, viceversa, nel caso in cui alla base del movimento vi sono dei volumi crescenti, questo è indice di una tendenza che ha ancora forza. Oltre a ciò, lo Chaikin Oscillator, prendendo in considerazione la distanza fra il massimo e minimo, fornisce un’indicazione sulla variazione dei prezzi che è intervenuta.

Il Force Index e il Vortex Indicator, invece, risultano incompleti da un punto di vista di analisi rispetto ai precedenti, in quanto il primo prende in considerazione soltanto il prezzo di chiusura e non fornisce alcuna indicazione sul collocamento rispetto al prezzo di apertura, al prezzo massimo e prezzo minimo. Il punto di debolezza del Vortex invece consiste principalmente nel fatto che non fornisce alcuna informazione riguardo ai volumi sottostanti il movimento dei prezzi, e si è sottolineato in precedenza quanto questo dato sia di fondamentale importanza. Tale indicatore inoltre sviluppa i propri risultati avvalendosi solamente dei valori massimi e valori minimi.

Un’ultima considerazione che emerge dal presente lavoro è che, in ogni caso, bisogna tenere sempre presente che la scelta degli strumenti operativi da utilizzare è determinata dall’affidabilità operativa testata nel tempo di tali strumenti, e dalla capacità dell’operatore di interpretarne i segnali.

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RINGRAZIAMENTI

Desidero ringraziare il professore Riccardo Cambini, che con la sua immensa disponibilità e cortesia ha reso possibile la realizzazione di questo lavoro di tesi.

Questi cinque lunghi anni di studio, sono ormai giunti al termine. Sono stati caratterizzati da tanti sacrifici e rinunce, da qualche sconfitta ma anche da grandi soddisfazioni.

In questi due anni in particolare, ho capito come le uniche gambe che mi sosterranno sempre senza abbandonarmi mai con le quali percorrerò ogni strada, e salterò ogni ostacolo sono solamente le mie.

Dopo che sembrava un traguardo così sfocato e lontano, eccoci qui.

Questo lo devo in particolare ai miei genitori, mamma Giuseppina e papà Vittorio, che hanno fatto di tutto e faranno di tutto, per far sì che io

realizzi i miei sogni, e che possa raggiungere tutto ciò che loro non hanno potuto realizzare.

Ringrazio mamma per avermi detto sempre che era orgogliosa di me comunque fossero andate le cose, per avermi sostenuta in tutto questo periodo di studi non solo economicamente; ringrazio il mio angelo papà, non so in che posto del mondo sei, ma ovunque tu sia riesci ad esser ogni giorno accanto a noi, faro della nostra vita.

Ringrazio mio fratello Pietro, per tutte le volte che mi ha dato un consiglio senza mai imporlo, spronandomi sempre ad andare avanti e non mollare mai. Grazie per esser stato silenziosamente felice per me. Sai, il sipario della nostra vita non calerà mai, finché uno applaudirà per l’altro.

Ringrazio mia zia Titty per esser semplicemente quella che è, per tutta la dolcezza che la contraddistingue; grazie per tutte le volte che “comunque andrà sarà un successo”, per avermi sempre guidato lungo il percorso.

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Ringrazio Andrea, per essermi stato accanto rispettando le mie scelte, e desiderando che io arrivassi a raggiungere il mio traguardo, credendo in me più di quanto credesse in sé stesso. Grazie per tutte le volte in cui mi ha ascoltato anche per ore, mettendo al primo posto me.

Ringrazio Donata e Domenico per aver messo il cuore così vicino al mio anche da lontano, per farmi capire sempre quanto sono orgogliosi.

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