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Politica/attualità

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 51-71)

annuncia la propria partecipazione alla marcia della Pace Perugia – Assisi, in programma per domenica 7 ottobre 2018.

“Ancora una volta sfilerò dietro la bandiera della pace, sia nel mio ruolo istituzionale che come semplice cittadina, per riaffermare gli insegna-menti di Aldo Capitini; avverto con inquietudine lo sgretolarsi dei valori che hanno garantito nel tempo la convivenza pacifica delle persone nella loro comunità. Certo è – afferma ancora Casciari, membro della delegazione italiana presso il Con-gresso dei poteri delle autorità locali e regionali del Consiglio d'Europa – che l'Unione Europea deve fare la sua parte riassumendo la leadership politica e non solo economica attenta solo ai bi-lanci e alle finanze degli stati membri. Solo di-fendendo gli ideali comuni di libertà, uguaglianza e lottando per la garanzia reciproca dei diritti inviolabili dell'uomo si potrà riscoprire e ridare senso ai valori dei padri fondatori. In questo con-testo – conclude - episodi di cronaca usati forze politiche, e strumentalmente veicolati, su temi delicati come l'immigrazione e le politiche di ac-coglienza attuate in Italia, non fanno altro che alimentare il clima di diffidenza e ostilità, la-sciando ciascuno in una solitudine di pensiero e di azione dove la paura rischia di sfociare in epi-sodi di violenza verso chi è percepito diverso o altro da noi”.

REGIONE UMBRIA: “DOPO 50 ANNI BILAN-CIO FALLIMENTARE PER TERNI. RIVEDERE SUBITO L'ASSETTO TERRITORIALE E ISTI-TUZIONALE” - LIBERATI (M5S) ANNUNCIA INIZIATIVE LEGISLATIVE

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cesaroni, Andrea Liberati, ritiene “urgente e non ulteriormente rinviabile una totale revisione del-l'assetto territoriale e istituzionale dell'Ente Re-gione, accompagnata da un deciso riequilibrio interprovinciale rispetto a un quadro attuale de-cisamente offensivo per Terni”. Liberati annuncia

“a breve una prima concreta proposta per supe-rare la duratura impasse che strozza la città”.

Perugia, 5 ottobre 2018 - “È urgente e non ulte-riormente rinviabile una totale revisione dell'as-setto territoriale e istituzionale dell'Ente Regione, accompagnato da un deciso riequilibrio interpro-vinciale rispetto a un quadro attuale decisamente offensivo per la città di Terni, obbligata altrimenti a guardare alla sola Roma, col sicuro risultato di sfasciare a medio termine l'Umbria per come l'abbiamo conosciuta, sempre che la macroregio-ne non batta finalmente un colpo”. Lo dichiara il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cesaroni, Andrea Liberati, che annuncia, “a bre-ve, una prima concreta proposta per superare la duratura impasse che strozza Terni, conseguendo il male dell'intera Umbria, sempre meno integra-ta e sempre più povera. La più povera del Centro Italia”.

Per Liberati “la rischiata soppressione della Ca-mera di Commercio di Terni è solo l'ultimo

ele-mento di una regressione di lunga data, deter-minata in parte anche dall'assetto di una Regione creata e mantenuta strutturalmente sbilanciata, con un indebolimento che ormai ricade sull'intera Umbria. Ma Terni è anche di fatto menomata economicamente e culturalmente da un'industria pesante che continua inevitabilmente a perdere pezzi, nell'incapacità minima della politica di pre-figurare e immaginare altro”.

“Negli ultimi 30 anni – aggiunge il consigliere di opposizione - mentre gli esponenti di Terni into-navano il consueto inno alle ACCIAIERIE, proprio qui si perdevano qualcosa come oltre 4mila di-pendenti diretti, divorati da fusioni, automazioni, giochi di mercato e pure corruzione interna. Nel SETTORE PUBBLICO, mentre Perugia diventava la piccola Washington che conosciamo, costruendo una Regione Umbria con oltre 1.300 impiegati, ma attraendovi pure tutti gli Enti periferici possi-bili, con altre centinaia e centinaia di funzionari, a Terni la stessa Regione oggi è ai minimi termi-ni, con una decina di uffici in tutto su circa 300, grottescamente infilati in quel Centro Multime-diale che doveva essere superpolo del digitale nazionale, ma dove oggi non funziona neanche Internet. A Terni, poi, si è riusciti a gestire male persino l’UNIVERSITÀ: in nemmeno tre lustri si sono persi 2mila studenti, riducendo gli immatri-colati in loco da 3mila a mille, con sei deboli corsi di Laurea, quando la sola Biotecnologie, a Peru-gia, ne ha oltre mille.

L’OSPEDALE di Terni dovrebbe essere demolito anziché sottoposto all'impossibile riqualificazione in corso, laddove Perugia, Castello, Foligno, Gub-bio-Gualdo, Todi-Marsciano, hanno viceversa legittimamente ricevuto ingenti investimenti, con edifici nuovi, sani, antisismici, con attrezzature di assoluta avanguardia”.

“Da tempo – conclude Andrea Liberati - la Regio-ne ha lasciato Terni alla deriva e non sarà certo l'Area di Crisi Complessa a risollevarla. La Regio-ne non pianifica da decenni alcunché di realmen-te sensato su questo brano di Umbria, lasciando la barca senza timone in un quadro di frustrazio-ne gefrustrazio-nerale, di impotenza, di ricorsi spesso inutili al giudice, con una POLITICA FORTEMENTE DE-LEGITTIMATA da arresti e affarismi, dimezzata appunto da pensiero 'corto' o assente. Sopravvi-vono gli interessi di bottega dei partiti e, ovvia-mente, il buono e il marcio che ruota anzitutto attorno alle Acciaierie, dimenticando naturalmen-te tutti gli altri, sacrificati sull'altare dell'acciaio, ancora dominante, ma traballante”.

TERNI: “MARMORE, IL PROBLEMA È CHE LA CASCATA È PRIVATIZZATA E LA POLITICA ASSENTE” - NOTA DI LIBERATI (M5S) Il consigliere Andrea Liberati (M5S) interviene sulle polemiche relative alla cascata delle Mar-more, evidenziando che “se il Comune di Terni volesse cambiare qualcosa potrebbe farlo, ini-ziando col contestare in ogni sede l'imposizione oraria di apertura e chiusura, irrispettosa pure

delle normative internazionali in tema di deflussi idraulici minimi”.

Perugia, 24 ottobre 2018 - “Ho letto con curiosità la garbata polemica che autori ed editore del libro ‘Leonardo da Vinci, le radici umbre del Ge-nio’ hanno sollevato nei confronti del vicesindaco di Terni, Andrea Giuli, vista anche la mancata partecipazione dell'Ente all'incontro di qualche giorno fa presso il locale Museo Diocesano”. Lo afferma il capogruppo regionale M5S, Andrea Liberati, secondo cui “la critica degli autori della lettera andrebbe meglio centrata, poiché il Co-mune di Terni, oltre alle presenze ufficiali a even-ti di livello, dovrebbe soprattutto muovere altri passi”.

“Se è certo che la riscoperta culturale della Ca-scata, grazie a Luca Tomio, Marco Torricelli e a pochissimi altri, valorizza il bene – aggiunge il consigliere regionale - è altrettanto sicuro che la politica si dimostra assente non tanto o non solo agli incontri culturali, ma soprattutto sul piano amministrativo e legislativo: ad esempio, quali sarebbero le incisive proposte della Regione per promuovere le Marmore? Continuare a permette-re qualsiasi cosa al locale concessionario idroe-lettrico? Il problema principale è che la Cascata sarebbe di tutti noi, ma in realtà è di uno solo, oggi la Erg, con una lunga corte di servi sciocchi e interessati al fianco della multinazionale di tur-no”.

“È fin qui accaduto – continua Liberati - che un privato, col concorso del Governo, della Regione Umbria e del Comune di Terni, abbia deciso quasi tutto: è su tale argomento che Palazzo Spada dovrebbe levare voce stentorea nei confronti di Palazzo Donini come di Palazzo Chigi. Ecco qui le questioni aperte: la ridicola gestione privatistica del demanio idrico, ereditata dalle privatizzazioni del 1998; la vicenda della Cascata 'a ore'; le briciole dei canoni idroelettrici su Terni, elemosi-na della Regione; il dissesto idrogeologico di Pie-diluco per via dello sfruttamento intensivo del bacino; l'asservimento generale della politica tutta ai boss dell'energia: sono queste le man-canze della politica, e offendono sia il bene cultu-rale 'Cascata', sia il sito naturalistico che la no-stra storia, insultando l'intelligenza collettiva. Se il Comune volesse finalmente rimediare potrebbe farlo, iniziando col contestare in ogni sede l'im-posizione oraria di apertura e chiusura, irrispet-tosa pure delle normative internazionali in tema di deflussi idraulici minimi”.

“La Regione Umbria potrebbe poi fare la sua par-te – conclude Andrea Liberati – cambiando la normativa sull'idroelettrico, incrementando ulte-riormente sia i canoni che la loro ripartizione presso le comunità toccate dalla presenza di im-pattanti impianti. Il M5S in Regione ha presenta-to una proposta in tal senso oltre tre anni fa, nell'agosto 2015. Quanto a Palazzo Chigi, sap-piamo che si sta per metter finalmente mano al vacuum legislativo sulle gare di concessione per le grandi derivazioni idroelettriche, finora mai svolte in Italia, fuorché nella Provincia autonoma

di Bolzano: è così che nel Sud Tirolo hanno già incassato centinaia di milioni, ristabilendo il cor-retto equilibrio tra esigenze del territorio, risorse naturali e il loro ragionevole sfruttamento”.

COMITATO DI CONTROLLO: ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE, LEGISLAZIONE TURISTICA, POLITICHE DI GENERE, DANNI DA FAUNA SELVATICA – I LAVORI DI OGGI

Il Comitato per il controllo e la valutazione, pre-sieduto da Roberto Morroni, si è riunito questa mattina a Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, per valutare l’attuazione delle leggi regionali relative alla valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale, alla legislazione turistica regionale, alle norme per le politiche di genere e agli indennizzi per i danni arrecati dalla fauna selvatica.

Perugia, 26 ottobre 2018 - Il Comitato per il con-trollo e la valutazione, presieduto da Roberto Morroni, si è riunito questa mattina a Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, per valutare l’attuazione delle leggi regionali relative alla valorizzazione del patrimo-nio di archeologia industriale, alla legislazione turistica regionale, alle norme per le politiche di genere e agli indennizzi per i danni arrecati dalla fauna selvatica.

Dopo le articolate relazioni degli uffici in merito alle azioni messe in atto dall’Esecutivo regionale per garantire l’attuazione delle quattro diverse norme regionali, il Comitato ha deciso di asse-gnare ognuna delle relazioni ad un componente dell’organismo stesso, che provvederà a trasmet-tere l’esito degli approfondimenti alle Commis-sioni competenti per materia.

Per quanto concerne l’applicazione della normati-va turistica, i danni provocati dagli animali selnormati-va- selva-tici e le norme per politiche di genere, il Comita-to ha deciso di svolgere ulteriori approfondimen-ti. In particolare, per chiarire il complesso quadro della legge n.17/2009 “Norme per l'attuazione del fondo regionale per la prevenzione e l'inden-nizzo dei danni arrecati alla produzione agricola dalla fauna selvatica ed inselvatichita e dall'atti-vità venatoria” sono state previste alcune audi-zioni, utili per mettere meglio a fuoco la questio-ne.

“REGIONI, SUI VITALIZI NON HANNO PIÙ SCAMPO” - NOTA DI LIBERATI (M5S)

Perugia, 31 ottobre 2018 - “Non basterà più un

‘taglietto’: anche la Regione Umbria, dopo anni di bagordi, dovrà ricalcolare davvero i vitalizi, ade-guandosi alle delibere di Camera e Senato, che sono identiche alla nostra proposta respinta tre anni fa da molti gruppi politici dell’Assemblea legislativa dell’Umbria”: lo annuncia il consigliere regionale Andrea Liberati (M5s) illustrando le decisioni del Governo.

“Adesso cambia tutto – spiega Liberati - e se, in un primo momento, il governo Conte aveva

pre-Politica/attualità

visto un taglio del 30 per cento ai trasferimenti da parte dello Stato (eccetto sanità, sociale e trasporti), ora è stato deciso che, in caso di mancato adeguamento entro il 31 marzo 2019, i medesimi trasferimenti saranno ridotti fino all'80 per cento. Pure in Regione Umbria non hanno più scampo”.

“NO A DEPOTENZIAMENTO LABORATORI ANALISI IN PICCOLI OSPEDALI E POLI SA-NITARI” - RICCI (MISTO-RP/IC) ANNUNCIA INTERROGAZIONE

Il consigliere regionale Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic) annuncia la presentazione di una interro-gazione sulla delibera della Giunta relativa al nuovo modello per la rete regionale dei servizi di diagnostica di laboratorio. Per Ricci

“nell’ottimizzare i servizi e potenziare le tecnolo-gie non bisogna depotenziare i laboratori analisi in piccoli ospedali e poli sanitari”.

Perugia, 2 Ottobre 2018 – “Nell’ottimizzare i ser-vizi e potenziare le tecnologie non bisogna depo-tenziare i laboratori analisi in piccoli ospedali e poli sanitari”. È quanto dichiara il consigliere re-gionale Claudio Ricci (Misto-Rp/Ic) annunciando la presentazione di una interrogazione sulla deli-bera della Giunta ‘971/2018’ che, “in previsione del nuovo Piano sanitario regionale, ha definito un nuovo modello per la rete regionale dei servizi di diagnostica di laboratorio, che determina il 60/70 per cento delle decisioni cliniche”.

Con la sua interrogazione, Ricci domanda alla Giunta “quali sono i risultati attesi e gli effetti nei servizi di questo nuovo modello organizzativo”.

In particolare l’atto punta l’attenzione “sulle atti-vità di diagnostica di laboratorio nei piccoli ospe-dali e poli sanitari locali, dove si rischia di depo-tenziare i laboratori di analisi”, e chiede “quali modifiche si determineranno nelle risorse e an-che nel personale”.

Nell’atto Ricci spiega che “il sistema proposto, secondo il modello Hub (grandi poli) e Spoke (piccoli, integrati in rete con i centri Hub, con prevalente attività di prelievo, ma non di analisi), ridefinisce il ruolo dei singoli laboratori anche attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche con il fine di refertare, in tempo reale, e perso-nalizzare le terapie”.

TERZA COMMISSIONE: APPROVATE MODI-FICHE AL TESTO UNICO IN MATERIA DI SA-NITÀ RELATIVE A NOMINE DIRETTORI – L'OPPOSIZIONE ABBANDONA I LAVORI E NON PARTECIPA AL VOTO

La Terza commissione consiliare presieduta da Attilio Solinas ha approvato, con i voti della sola maggioranza perché l'opposizione ha abbandona-to i lavori, il disegno di legge della Giunta regio-nale “Ulteriori modificazioni al Testo unico in ma-teria di sanità”: si tratta di adeguamenti al De-creto legislativo “171/2016” per la nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie, che dovranno essere selezionati dagli elenchi del ministero della Salute. L’opposizione chiede inve-ce un approfondimento sulla fattibilità di una procedura concorsuale vera e propria.

Perugia, 2 ottobre 2018 – La Terza commissione, presieduta da Attilio Solinas, ha approvato, con i voti della sola maggioranza perché l'opposizione ha abbandonato i lavori, il disegno di legge della

Giunta regionale “Ulteriori modificazioni al Testo unico in materia di sanità”: si tratta di adegua-menti al Decreto legislativo “171/2016” per la nomina dei direttori generali delle aziende sani-tarie, che dovranno essere selezionati dagli elen-chi del ministero della Salute.

Hanno votato a favore: Solinas-Mdp, Rometti-SeR, Casciari e Guasticchi-PD, mentre hanno lasciato la sala prima del voto i consiglieri De Vincenzi-Misto Umbrianext, Carbonari-M5s e Squarta-FDI. In particolare Squarta, portavoce dell’opposizione di centro destra, ha chiesto “un approfondimento sulla fattibilità di una procedura concorsuale vera e propria in riferimento alla nomina dei direttori generali”; il presidente Soli-nas ha invece chiesto di non rinviare la decisione dato che “l'atto era a disposizione della Commis-sione da tempo e ci sarà comunque la possibilità di emendamenti al momento del voto in Aula”.

E' stato l'assessore regionale alla Salute, Luca Barberini, a spiegare che “il Decreto 171 impone una procedura in base a cui i direttori generali delle aziende sanitarie regionali sono nominati dal presidente della Giunta con le modalità previ-ste dall'articolo 2 del decreto e i direttori generali delle aziende ospedaliere, nominati dal presiden-te di Giunta d'inpresiden-tesa con il rettore dell'Università, devono essere scelti attingendo dall'apposito Elenco del ministero della Salute di cui all'articolo 1 del decreto stesso.

TERZA COMMISSIONE: APPROVATE MODI-FICHE AL TESTO UNICO IN MATERIA DI SA-NITÀ SU ATTIVITÀ FUNERARIE E CIMITE-RIALI

La Terza commissione consiliare ha approvato la proposta di legge di iniziativa della Giunta regio-nale riguardante alcune modifiche al Testo unico in materia di sanità riguardanti le attività funera-rie e cimiteriali.

Perugia, 2 ottobre 2018 - La Terza commissione consiliare ha approvato nella seduta odierna la proposta di legge di iniziativa della Giunta regio-nale riguardante alcune modifiche al Testo unico in materia di sanità riguardanti le attività funera-rie e cimiteriali, argomento su cui proprio il pre-sidente della commissione sanità, Attilio Solinas, aveva avviato il dibattito alcuni mesi fa con una sua iniziativa di legge, poi sviluppata anche at-traverso l’audizione dei soggetti interessati. Fa-vorevoli Solinas-Mdp, Rometti-SeR, Casciari e Guasticchi-Pd; astenuta Carbonari-M5s.

Fra le novità vengono previsti e normati i cosid-detti loculi aerati, una forma di sepoltura di mi-nore impatto ambientale che consente di dimez-zare i tempi della mineralizzazione, ovviamente

“nel rispetto delle convinzioni di ogni persona e dei diversi usi funerari di ciascuna comunità”.

Normate anche le funzioni dei Comuni, delle im-prese che si occupano di attività funerarie e tutto quanto attiene alle strutture per il commiato dai defunti.

sanità

Solinas ha espresso “grande soddisfazione” per un disegno di legge su un argomento “di cui mi ero occupato personalmente, proponendo alcuni mesi fa una mia iniziativa legislativa con la quale venivano recepite le esigenze di cambiamento e di innovazione da parte delle imprese e delle associazioni di un settore importante, che coin-volge molti operatori e fornisce una considerevo-le quota di posti di lavoro. Con questo atto viene aggiornata e integrata una normativa che era incompleta e in parte obsoleta. Vengono infatti definiti meglio ruoli di tutti i soggetti in campo, dalle imprese ai Comuni alle Aziende sanitarie, e le aziende che operano nell’ambito dell’attività funeraria dovranno avere una connotazione me-glio definita e strutturata e rispondere a deter-minati criteri. Sono state accolte – ha detto Soli-nas - anche le sollecitazioni delle associazioni per la cremazione per una migliore organizzazione del servizio”.

“CONVOCARE AUDIZIONE CON DIRETTORE GENERALE E DIRIGENTE ‘ATTIVITÀ TECNI-CHE - ACQUISTI BENI E SERVIZI’

DELL’AZIENDA USL N. 1” - LETTERA DI MANCINI (LEGA) AL PRESIDENTE DELLA TERZA COMMISSIONE

Il consigliere regionale Valerio Mancini (Lega – vicepresidente dell’Assemblea legislativa) infor-ma di aver richiesto l’audizione del direttore ge-nerale e del dirigente dell’Unità operativa ‘Attività tecniche - Acquisti beni e servizi’ dell’Azienda Usl n.1 presso la Terza Commissione consiliare. Per Mancini è necessario un chiarimento rispetto

“alla procedura di gara ristretta per l’affidamento del servizio di trasporto di campioni biologici ed ematochimici, sacche di sangue e beni farmaceu-tici indetta dalla stessa Usl”.

Perugia, 4 ottobre 2018 - “È necessario un chia-rimento rispetto alla procedura di gara ristretta per l’affidamento del servizio di trasporto di campioni biologici ed ematochimici, sacche di sangue e beni farmaceutici indetta dall’Azienda Usl n.1”. Per questo motivo il consigliere regiona-le Varegiona-lerio Mancini (Lega – vicepresidente dell’Assemblea legislativa) informa di aver richie-sto al presidente della Terza commissione l’audizione del direttore generale e del dirigente dell’Unità operativa ‘Attività tecniche - Acquisti beni e servizi’ dell’Azienda sanitaria.

Per Mancini è inoltre opportuno approfondire “i criteri di selezione previsti nella suddetta gara che, di fatto, precludono la possibilità di parteci-pare alle associazioni di volontariato del nostro territorio”.

“ISTITUIRE IN UMBRIA FONDAZIONI DI COMUNITÀ PUBBLICO-PRIVATE” - NOTA CASCIARI (PD) IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE MEN-TALE

Il consigliere regionale Carla Casciari (Pd), in occasione della giornata mondiale della salute mentale, sollecita “l’istituzione in Umbria delle Fondazioni di Comunità pubblico private in ambi-to psichiatrico”. Per Casciari “c'è bisogno di favo-rire un rinnovamento nell'organizzazione e nei modelli di gestione di particolari patologie, che veda l'utente protagonista ed attore del proprio percorso di trattamento con il coinvolgimento della famiglia”.

Perugia, 10 ottobre 2018 – “In Umbria c'è biso-gno di favorire un rinnovamento nell'organizza-zione e nei modelli di gestione di particolari pato-logie, che veda l'utente protagonista ed attore del proprio percorso di trattamento con il coin-volgimento della rete familiare”. È quanto dichia-ra il consigliere regionale Carla Casciari (Pd) in occasione della giornata mondiale della salute mentale, indetta per il 10 ottobre dall'Organizza-zione Mondiale della Sanità, ricordando di aver presentato, insieme al consigliere Attilio Solinas (LeU), “una mozione sull'istituzione in Umbria delle Fondazioni di Comunità in ambito psichiatri-co, ora in corso di approfondimento in Terza Commissione”.

“Per migliorare gli standard di cura e di presa in carico dei soggetti affetti da malattie psichiatri-che – spiega Casciari - è necessario assicurare loro dei percorsi di riabilitazione ed autonomia innovativi. In questo contesto la fondazione di comunità potrebbe rappresentare una risposta affidabile e garantita a livello istituzionale, in

“Per migliorare gli standard di cura e di presa in carico dei soggetti affetti da malattie psichiatri-che – spiega Casciari - è necessario assicurare loro dei percorsi di riabilitazione ed autonomia innovativi. In questo contesto la fondazione di comunità potrebbe rappresentare una risposta affidabile e garantita a livello istituzionale, in

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 51-71)