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Poppea Sabina, Rufrio Crispino ed il futuro imperatore Otone

5. Alleanze politiche all'interno e all'esterno della domus Principis:

5.2. I matrimoni delle mogli di Nerone

5.2.2. Poppea Sabina, Rufrio Crispino ed il futuro imperatore Otone

Come abbiamo visto, Poppea Sabina sposò Nerone in terze nozze, nel 62 d.C., dopo aver tramato a lungo per eliminare coloro che non supportavano l'unione.

La gens Poppea, di cui ella faceva parte, era di orgini plebee, ed iniziò a farsi conoscere a Roma agli inizi del principato quando due fratelli ottennero il consolato nel 9 d.C., tra cui il nonno di Sabina. Quest'ultimo, per di più, conseguì il trionfo ed il governo delle province di Acaia, Macedonia e Mesia, grazie principalmente all'amicizia con Tiberio.649

Il primo matrimonio di Poppea, nel 44 d.C., quando aveva quattordici anni, fu con Rufrio Crispino, di ordine equestre e originario dell'Egitto.650

Egli godeva di stretti rapporti con la famiglia imperiale, poiché nel 47 d.C. venne nominato Prefetto del Pretorio ed era fedele a Messalina, moglie di Claudio, e proprio per questo quando Agrippina Minore sposò il Princeps, Crispino, insieme al collega Lusio Geta, venne rimosso dall'incarico e sostituito con Burro.651

Crispino, tuttavia, fu anche colui che causò la rovina della madre di sua moglie Poppea, sposata con P. Cornelio Lentulo Scipione. La donna, infatti, pareva fosse stata amante di Valerio Asiatico, organizzatore dell'assassinio di Caligola, che si pensava stesse cospirando anche contro Claudio. Il

Princeps inviò dunque Crispino con l'ordine riportare a Roma Asiatico, recatosi in Germania.

Durante il processo la madre di Poppea, ugualmente chiamata Poppea Sabina, venne accusata di aver preso parte alla cospirazione e indotta al suicidio, con la prospettiva del carcere.652

Per il suo intervento, Crispino si vide assegnato, per decreto, un milione e mezzo di sesterzi e le insegne di pretore.653

Tacito ci informa, inoltre, che Crispino aveva ottenuto le insegne consolari, anche se non è chiaro in quale occasione.654

649 Tac. Ann. 6.39.

650 Svet. Nero. 35; Iuv. 1.25-29; PIR2 R 169. 651 Tac. Ann. 12.42.

652 Tac. Ann. 11.1-2; Cogitore 2002, 207. 653 Tac. Ann. 11.4.

Mentre Crispino e Poppea erano ancora sposati, tuttavia, la moglie "si lasciò sedurre da Otone, giovane mondano e accreditato di intima amicizia con Nerone. Fu tutto rapido: dall'adulterio passò al matrimonio."655

Di Crispino non si hanno più notizie fino alla congiura di Pisone del 65 d.C., quando egli, "col pretesto della congiura ma perché inviso a Nerone, in quanto, tempo prima, aveva avuto in matrimonio Poppea" venne mandato in esilio in Sardegna, dove gli fu ordinato di togliersi la vita. Nel 66 d.C., infine, egli si uccise.656

Poppea e Rufrio Crispino ebbero un figlio, omonimo del padre, che sarà successivamente fatto uccidere da Nerone, "si assegnava nei suoi giochi il ruolo di generale".657

Non sappiamo in che modo avvenne la rottura del matrimonio tra Poppea e Crispino, se quest'ultimo avesse ripudiato la moglie con accusa di adulterio, o se sia stata Poppea, che Tacito ci descrive come estremamente ambiziosa, a decidere di separarsi dal marito e cercare fortuna in ambienti più vicini a quelli della corte.658

Un passo di Svetonio nella Vita di Otone potrebbe darci qualche indizio: l'autore infatti scrive che Poppea fu tolta al primo marito,659 forse insinuando che Crispino fu costretto da Nerone stesso a liberare Poppea dal vincolo matrimoniale.

Come abbiamo visto, Tacito presenta due diverse versioni del matrimonio tra Otone e Poppea: nelle

Historiae, lo storico narra che Poppea fu amante di Otone, divenne sua moglie e poi venne

introdotta a corte, dove si legò a Nerone; negli Annales, invece, così come riporta anche Svetonio, Poppea doveva essere già amante di Nerone e quest'ultimo l'avrebbe affidata ad Otone poiché era ancora sposato a Claudia Ottavia.660

Il passaggio da Crispino ad Otone dovette consistere in un miglioramento per Poppea: la famiglia di Otone, infatti, apparteneva alla nobiltà etrusca. Suo nonno era stato pupillo di Livia, moglie di

655 Tac. Ann. 13.45: Otho pellexit iuventa ac luxu et quia flagrantissimus in amicitia Neronis habebatur. nec mora

quin adulterio matrimonium iungeretur.

656 Tac. Ann. 15.71: pellitur et Rufrius Crispinus occasione coniurationis, sed Neroni invisus, quod Poppaeam

quondam matrimonio tenuerat; Tac. Ann. 16.17.

657 Svet. Nero. 35: quia ferebatur ducatus et imperia ludere. 658 Tac. Ann. 13.45.

659 Svet. Oto. 3.

Augusto, e grazie a lei aveva ottenuto la pretura ed era divenuto senatore. Suo padre, imparentato con molte grandi famiglie, fu strettamente legato sia all'imperatore Tiberio, sia a Claudio, che avvertì di una congiura e per questo venne eretta in suo onore una statua sul Palatino e fu incluso tra le famiglie patrizie. Anche la madre di Otone, Albia Terenzia, proveniva da una famiglia rispettabile e benestante.661

Otone662 crebbe dunque frequentando gli ambienti di corte, e fu molto vicino a Nerone, che lo considerava uno dei suoi più cari amici, poiché i due dovevano essere simili di carattere e costumi.663

Che Nerone sia intervenuto o meno per organizzare il matrimonio tra Otone e Poppea, sappiamo che la donna divenne sua amante. L'antagonismo tra Nerone e Otone iniziò quando quest'ultimo rifiutò di cedere la moglie, allorché il Princeps la richiedette. Infuriato con l'amico, Nerone si affrettò a liberarsi di lui, mandandolo come governatore in Lusitania, dove questi rimase fino allo scoppio della guerra civile nel 68 d.C.664

Sebbene sembri che Poppea venisse trattata come un oggetto di contesta, dalle fonti, che, è bene ricordarlo, sono parziali e molto spesso stereotipate oltre che, nel caso di questa donna, incredibilmente critiche, pare di comprendere che fosse stata ella stessa, con i suoi raggiri e le lusinghe, ad attirare l'attenzione di entrambi gli uomini e a rendere geloso Nerone. Tacito riporta anche come la donna avesse sfruttato l'amicizia di Otone col Princeps per avvicinarsi a Nerone e divenirne l'amante, in questo caso con un'arguzia che rivaleggiava con quella della stessa madre di Nerone, Agrippina.665

661 Tac. Hist. 2.50; Svet. Oto. 1. 662 PIR1 S 109.

663 Tac. Ann. 13.12; Svet. Oto. 2. 664 Tac. Ann. 13.47; Svet. Oto. 3. 665 Vd. supra, capitolo 1.