5.1. LE PRINCIPALI COMPONENTI AMBIENTALI COINVOLTE DALL’INTERVENTO 5.1.1. Individuazione delle componenti ambientali coinvolte
Le caratteristiche attuali dell’ambito nelle quali le opere in progetto vengono a collocarsi non hanno evidenziato sensibilità specifiche sotto il profilo ambientale, se non quelle di carattere paesaggistico riscontrabili in forma generalizzata sull’intero territorio comunale. Al tempo stesso, gli obiettivi fissati per il progetto pongono in primo piano proprio gli aspetti di corretto inserimento paesaggistico, attraverso il ricorso ad un disegno architettonico ed a materiali tesi al miglioramento dell’immagine complessiva dell’ambito, che oggi risente dei fenomeni di dismissione sui quali il PII viene ad operare.
L’intervento può quindi essere interpretato innanzitutto come un’operazione di riqualificazione urbanistica attesa, rispetto alla quale l’individuazione degli eventuali impatti ambientali residui non definisce un profilo di fattibilità o meno delle opere, ma piuttosto la ricerca delle condizioni per il migliore inserimento ambientale complessivo.
Poste queste premesse, le potenziali interferenze tra le opere in progetto ed il sistema ambientale interessato, valutate in termini qualitativi, sulla base dell'esperienza di casi analoghi e delle evidenze fenomenologiche, possono essere ricondotte alle componenti principali di seguito evidenziate:
In relazione a quanto sotto evidenziato, i possibili effetti ambientali negativi correlabili all’intervento appaiono riconducibili alla fase di realizzazione delle opere (cantiere), come approfondita nei paragrafi che seguono.
POTENZIALI INTERFERENZE AMBIENTALI CORRELABILI ALL’INTERVENTO
FASE DI CANTIERE FASE D'ESERCIZIO
ATMOSFERA emissioni dalle macchine operatrici emissione da impianti di riscaldamento e servizio
AMBIENTE IDRICO Vedi relazione geologica Vedi relazione geologica
SUOLO E SOTTOSUOLO bonifica area, vedi piano di
caratterizzazione , vedi piano di caratterizzazione =
VERDE URBANO degradato . piantumazioni varie ed inerbimenti
ILLUMINAZIONE luci provvisorie cantiere illuminazione esterna, edifici e viabilità
PAESAGGIO URBANO degradato
ENERGIA utilizzo di energia per cantiere produzione di energia con fonti rinnovabili, solare, geotermia
RIFIUTI
produzione di rifiuti di tipo edile in fase realizzativa ,
produzione di rifiuti urbani , con sistema di raccolta differenziata , con
cassonetti interrati
ACUSTICO mezzi d'opera e lavorazioni di cantiere urbano residenziale ed attività connesse
5.1.2. Ambito spaziale di influenza
Considerate le previsioni di intervento in esame, le caratteristiche generali dell’ambito interessato e le potenziali interferenze ambientali correlabili al PII, è possibile assumere che l’estensione nello spazio degli effetti attesi dall’intervento risulti strettamente riferita all’ambito locale nel quale le opere in progetto potranno risultare percepibili a livello visuale, identificabile indicativamente come l’area racchiusa tra la S.S. 42 , via Fornace
5.2. EFFETTI AMBIENTALI ATTESI 5.2.1. Fase di realizzazione delle opere
La fase di costruzione si configura come l’unica nella quale potranno verificarsi interferenze ambientali percepibili; le stesse appaiono riconducibili, peraltro, alle forme tipiche dei cantieri civili in ambito extra urbano, senza evidenze di criticità specifiche.
La movimentazione dei mezzi di cantiere e le diverse fasi di lavorazione comportano infatti, tipicamente, emissioni acustiche, possibili sollevamenti di polveri e l’interessamento della viabilità locale da parte di transiti di mezzi pesanti, in particolare nelle fasi preliminari di demolizione degli edifici esistenti e di scavo e di bonifica . Sempre rispetto alle componenti atmosfera e rumore, le moderne modalità di conduzione e gestione dei cantieri consentono significative mitigazioni degli impatti anche all’interno delle aree di cantiere, con accorgimenti specifici volti a ridurre ed anche ad eliminare totalmente i possibili fattori di disturbo.
Rispetto a questi aspetti andranno pertanto adottate le necessarie azioni di mitigazione ambientale in sede di direzione dei lavori.
Con ciò premesso, e valutato anche il carattere transitorio, gli impatti potenziali correlabili alla fase di realizzazione delle opere presentano connotati riferiti strettamente alla dimensione locale e della buona pratica edilizia, senza esigenza di ulteriori approfondimenti alla scala urbanistica generale.
5.2.2. Fase di esercizio
Allorchè le opere in progetto saranno completate e le funzioni previste attivate, le modificazioni ambientali rispetto allo stato di fatto sono riconducibili agli aspetti di:
trasformazione paesaggistica traffico autoveicolare indotto di carattere residenziale in minima parte e di traffico di accesso alla parte commerciale.
Per quanto attiene la trasformazione paesaggistica, è evidente come l’inserimento di un’opera in un determinato contesto e la conseguente valutazione del suo impatto paesaggistico siano argomenti in cui la cultura e la discrezionalità di giudizio, sia in termini soggettivi che collettivi, giocano un ruolo ineliminabile.
Anche all’interno della soluzione prescelta (per esempio, di “adattamento” al contesto, oppure “contrasto”), può essere poi altrettanto discrezionale il giudizio sul modo in cui la soluzione architettonica è stata affrontata e risolta: anche per queste ragioni i più recenti riferimenti normativi regionali in materia di esame della compatibilità paesistica dei progetti - come già delineati dallo stesso Piano Territoriale Paesistico Regionale, e riconfermati dal nuovo Piano Territoriale Regionale - attribuiscono particolare enfasi alla sensibilità ed alla cultura locale; in questo senso, l’inserimento delle trasformazioni in esame tra le previsioni d’intervento già espressamente considerate dallo strumento urbanistico generale di Treviglio risolve ogni valutazione circa gli scenari condivisi – ed attesi – a livello locale.
Rimane peraltro inteso che le valutazioni condotte in questa sede esulano dai successivi iter
procedurali di verifica della compatibilità paesistica delle opere in progetto, come definiti dalle norme di settore vigenti, ai quali si rimanda.
Con riferimento agli aspetti insediativi più generali, i connotati di utilizzo del suolo che verranno a configurarsi con l’intervento non presentano caratteri intensivi tali da pregiudicare il valore o la vulnerabilità dell’ambito interessato; come evidenziato,
rispetto alle funzioni originariamente presenti, la proposta di PII si configura come una razionale riqualificazione di una situazione di degrado del tessuto urbano che non intacca profili di vulnerabilità insediativa, ma, al contrario, agisce a favore del risanamento di una situazione di degrado pregressa.
Per quanto riguarda il traffico autoveicolare indotto, si evidenzia innanzitutto come il numero di utenti che potranno essere ospitati nelle nuove strutture residenziali risulti di 296 abitanti teorici fatto normale per un contesto così ampio della parte nord di Treviglio , mentre risulta più importante l’afflusso di autoveicoli e persone al centro commerciale per questo è stata prevista un’apposita via di accesso che si insiste sulla nuova rotatoria della S.S. 42
Si richiama inoltre come la proposta di intervento includa interventi migliorativi legati alla mobilità esterna che costituiscono elemento di valutazione positiva rispetto alle modificazioni portate dall’intervento, in quanto rispondenti ad esigenze di carattere generale sul territorio interessato:
Non si ravvisano infine particolari caratteristiche naturali o del patrimonio culturale che possano essere penalizzate dalle opere in progetto; rispetto a questi temi, viceversa, i nuovi elementi architettonici e gli spazi a verde pubblico previsti possono configurarsi quali elemento di valorizzazione dell’identità di questa porzione del tessuto urbano ed assumere un connotato positivo rispetto alla valutazione degli effetti correlati al PII.
In conclusione, anche rispetto alla fase di esercizio non si evidenziano potenziali fattori di perturbazione ambientale connessi all’intervento tali da indurre attenzioni circa possibili superamenti dei livelli di qualità ambientale e dei valori limite definiti dalle norme di settore o effetti cumulativi con altre fonti di impatto ambientale.
5.3. EFFETTI SUI SITI RETE NATURA 2000 5.3.1. SIC e ZPS interessati dal PII
All’interno dell’ambito di studio non sono presenti siti appartenenti alla Rete Natura 2000 (Siti di Importanza Comunitaria – SIC e Zone di Protezione Speciale - ZPS, ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE).