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I pozzi

Nel documento Dispense di COSTRUZIONI IDRAULICHE (pagine 59-63)

4.3 Classificazioni delle risorse idriche

4.3.4 L'esecuzione dei pozzi e delle trincee e delle opere di

4.3.4.1 I pozzi

Possono essere perforati a mano (pozzi scavati, pozzi Norton, pozzi trivellati a mano) o con tecniche moderne quali la percussione, la rotazione e la perforazione mista (rotazione + percussione).

Molto usato nel caso di pozzi per emungimento di acqua è il sistema percussione in quanto adatto per terreni alluvionali ma che può venir adoperato con ottimi risultati anche su rocce lapidee (anche se in questo caso la velocità di avanzamento risulta notevolmente più bassa).

Eseguita la perforazione sino alla profondità desiderata hanno inizio le operazioni di finitura del pozzo consistenti:

a) sviluppo del pozzo

b) sitemazione del pozzo nella zona dell'acquifero da sfruttare (filtri) e sistemazione del pozzo nella zona non acquifera o/e nella zona acquifere da non sfruttare;

c) sistemazioni in superficie;

d) attrezzature per il prelievo dell'acqua; e) collegamenti idraulici ed elettrici (eventuali).

4 . 3 . 4 . 1 . 1 Sviluppo del pozzo

Si intende con questo termine il miglioramento "locale" della permeabilità, cioè in prossimità del prelievo. A seconda del tipo di terreno acquifero si dovrà scegliere il tipo di sviluppo.

usano delle piccole cariche esplosive con lo scopo, appunto di aumentare il grado di fratturazione, in alcuni casi, soprattutto la presenza di fenomeni carsici, sono consigliabili sistemi chimici quali l'immissione di acidi (cloridrico) che hanno lo scopo di corrodere le pareti porose e quindi facilitare il passaggio dell'acqua.

Più difficile è già l'operazione di sviluppo nei terreni permeabili per porosità, in questi casi si tende a creare un'ammasso filtrante artificiale tra parete del pozzo e mezzo permeabile naturale con più alta permeabilità. Lo scopo lo si ottiene tramite pompaggio di acqua e contemporanea estrazione di acqua e sabbia nel tubo di lavoro di immissione di ghiaia nell'intercapedine tra tubo di lavoro e di manovra o del rivestimento definitivo del pozzo

Queste operazioni vengono eseguite comunque con la parte filtrante non protetta dal tubo di manovra. Analogo scopo si tende ad ottenere, più spesso, tramite il compressuraggio del pozzo. Quest'ultima operazione, ottenuta con l'ausilio di un compressore, è più economica.

4.3.4.1.2. I filtri

La parete dal pozzo a contatto con l'ammasso filtrante deve, ovviamente essere aperta cioè permettere il passaggio dell'acqua tramite un adeguato numero di fessure o di fori.

Questa parte terminale del pozzo è detta filtro. Può messa in sito prima o dopo le operazioni di sviluppo nel pozzo a seconda del metodo adottato per lo sviluppo. Il fondo del filtro viene di norma chiuso con un tappo.

Non esiste un unico tipo di filtro cioè un sistema di apertura valido per tutti gli ammassi filtranti. Caso per caso è da studiare il tipo di filtro più idoneo.

Al di fuori della falda acquifera il pozzo va rivestito con una colonna ascenzionale che in genere é metallica.

Avvenuta la posa in opera della tubazione definitiva (o colonna ascenzionale) viene tolta la tubazione di manovra e l'intercapedine tra terreno e tubazione definitiva viene chiusa con getto di cemento.

4.3.4.1.3. Sistemazione in superficie

La parete superficiale di un pozzo, soprattutto se è da utilizzarsi a scopo idropotabile va chiusa ermeticamente con una flangia ceca (se la tubazione di rivestimento è metallica alla parte superiore del rivestimento). Per la flangia passeranno tubazioni di prelievo dell'acqua e gli eventuali cavi di collegamento elettrico (o eventualmente l'albero per il collegamento meccanico motore-pompa) della pompa e gli idrometografi.

Spesso nelle vicinanze di un pozzo va anche costruita una cabina per il collocamento di alcune attrezzature necessarie per i collegamenti idraulici ed elettrici.

4.3.4.1.4. Attrezzature per il prelievo dell'acqua

Salvo il caso che la risalita dell'acqua nel pozzo (se artesiano) sia tale da superare il livello del piano di campagna, negli altri casi è necessario munire il pozzo dell'attrezzatura necessaria per il prelievo dell'acqua. E' necessario far notare ancora che anche nel caso di acqua risalente al di sopra del piano di campagna sarà opportuno provvedere all'inserimento di pompe e simili (eventualmente con opportuni accorgimenti) al fine di meglio utilizzare il pozzo, creando una opportuna depressione.

Prima della realizzazione e messa in commercio delle moderne pompe sommergibili il prelievo dell'acqua veniva fatto nei seguenti modi:

- tramite una tubazione collegata con una pompa da vuoto che veniva posata in superficie od in un avampozzo (ovviamente di diametro maggiore del pozzo vero e proprio) in modo tale che il dislivello tra acqua in condizioni di emungimento e pompa da vuoto non superasse i 5 o 6 metri;

- tramite una pompa centrifuga con giranti ad asse verticale azionate da un albero motore posto in superficie od in un avampozzo. La limitazione, in questo caso è posta dal movimento torcente sull'albero.

piezometrico dell'acqua, in condizione di estrazione, non fosse molto al di sotto del piano di campagna. Oggi si utilizzano le cosiddette pompe sommerse (meglio sommergibili) in effetti il termine è improprio in quanto bisognerebbe parlare di pompe con motore elettrico sommergibile in quanto questo è a tenuta stagna.

La pompa col proprio motore è inserita all'estremità della tubazione che ha il compito di prelevare l'acqua dal pozzo.

Il motore è collocato nella parte inferiore e la pompa, contenenti più giranti è collegata tramite la flangia al resto della tubazione che quindi tiene sospeso il gruppo "pompa sommersa". La tubazione è di norma di acciaio, questo materiale presenta, però, il grave inconveniente di esere molto corrodibile più attaccabile dalle correnti vaganti per cui le tubazioni necessitano di saltuarie ispezioni che per essere effettuate richiedono l'estrazione della tubazione, sono pertanto molto onerose. Recentemente sono state proposte, al posto delle tubazioni in acciaio, tubi in polipropilene o in polietilene ad alta densità.

Per scongiurare il pericolo di rottura della tubazione in acciaio e quindi caduta della "pompa sommersa" che potrebbe anche significare la perdita della stessa è opportuno assicurare la pompa con un cavo d'acciaio fissato alla flangia di chiusura del pozzo.

4.3.4.1.4. Collegamenti idraulici ed elettrici (eventuali)

Le tubazioni fuoriuscenti dal pozzo prima di essere collegate con una rete idrica che dovrà convogliare l'acqua verso l'utente deve essere corredata di:

1. una valvola di non ritorno; 2. una saracinesca di inteclusione;

3. uno scarico (cioè una T di cui uno dei tre bracci è collegato con una saracinesca; il T va posto a valle della valvola di non ritorno. Sono ancora utili, anche se non indispensabili:

seconda del diametro della tuabazione) 5. un manometro, possibilmente registratore; 6. un indicatore di livello del pozzo;

7. uno sfiato (se richiesto dalla posizione altimetrica del tubo).

Parallelamente esistono i collegamenti elettrici tra pompa (o meglio motore della pompa) e rete di alimentazione. Di norma il motore della pompa è alimentata con corrente trifase a 380 Volt. La prevalenza delle pompe deve essere stabilita in base al percorso della tubazione a valle dei pozzi.

Nel documento Dispense di COSTRUZIONI IDRAULICHE (pagine 59-63)

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