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Pratiche edilizie e conformità urbanistica:

Nel documento Tribunale di Termini Imerese (pagine 22-25)

Per verificare la regolarità urbanistica degli immobili oggetto di pignoramento, si sono compiute delle indagini presso l’Ufficio Urbanistica e Sanatorie Edilizie del comune di Cefalù (PA). In data 19/03/2020, prot. n. 12286, è stata inoltrata a mezzo pec dal sottoscritto C.T.U., istanza presso i competenti uffici comunali, affinché venisse accertata l’esistenza di titoli abilitativi edilizi che potessero dichiarare la regolarità urbanistica dell’unità immobiliare oggetto di pignoramento (vedi fascicolo allegati, punto n. 5:

documentazione tecnica: richiesta verifica dell’esistenza di rilascio di Licenze Edilizie, Concessioni Edilizie, Certificati di Abitabilità, pratiche di sanatorie edilizie, rilasciate a nome dell’attuale proprietario e dei relativi danti causa). Per problematiche inerenti l’emergenza sanitaria causata dall’attuale pandemia, la richiesta è stata reiterata con istanza del 19/03/2021, prot. n.

12104.

A seguito di diversi accessi svolti presso gli uffici preposti del comune di Cefalù, in cui è stato costatato che nessun titolo edilizio risultava depositato negli archivi storici urbanistici, è stato richiesto un accesso agli atti presso la sede dell’Area Immobiliare delle “Poste Italiane S.p.A.”

A tal riguardo, nelle date del 27/04/2021 con raccomandata A.R. inviata al polo immobiliare di Palermo, 04/05/2021 e 13/05/2021 con p.e.c. inviata alla sede centrale di Roma, sono state richieste le informazioni necessarie riguardanti la legittimità urbanistica dell’edificio in questione (vedi fascicolo allegati, punto n. 5: richiesta di accesso agli atti inviata alle Poste Italiane S.p.A.).

In data 14/05/2021, l’ufficio preposto delle “Poste Italiane S.p.A.” ha inviato una pec con allegata la documentazione in loro possesso e nello specifico ha inoltrato copia dell’atto di cessione in loro favore del 14/03/1961 rep. n. 419, oltre il Certificato di collaudo della costruzione in esame, redatto dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni – Direzione Generale P.T. – Servizio VIII – Roma, Sezione Lavori P.T. – Palermo, a firma dell’impresa esecutrice dei lavori, del collaudatore e degli organi preposti del Ministero

(vedi fascicolo allegati, punto n. 5:documentazione tecnica: Certificato di collaudo Ministero delle Poste e Telecomunicazioni).

Non è stato possibile verificare la consistenza dell’edificio nei grafici di progetto risalenti all’epoca della costruzione, poiché non in possesso degli uffici interpellati, pertanto è stata condotta un’indagine attraverso le foto aeree eseguite dall’I.G.M. - Istituto Geografico Militare, nel periodo dell’edificazione dello stabile pignorato.

I lavori furono ultimati il 18/03/1957 e la foto aerea disponibile con data utile prossima

alla consegna del cantiere è quella del 05/07/1967, Foglio n. 251 – Serie 6 – fotogramma n. 1636 (vedi fascicolo allegati, punto n. 5:documentazione tecnica: foto aerea del 05/07/1967 rilasciata dall’I.G.M.).

Dal confronto della foto dell’anno 1967 rilasciata dall’I.G.M. con quella estrapolata dal software “google hearth” riportante la data del 08/01/2019, si è riscontrato che la consistenza dell’edificio non dovrebbe avere riportato nessuna modifica nelle due epoche oggetto di indagine (vedi fascicolo allegati, punto n. 5:documentazione tecnica: confronto foto aerea del 05/07/1967 rilasciata dall’I.G.M. e foto google hearth del 08/01/2019).

Stralcio Foto aerea I.G.M. del 05/07/1967, Foglio n. 251 – Serie 6 – Fotogramma n. 1636

Foto aerea software

“google hearth” rilevata in data 08/01/2019

C.T.U. Ing. Davide Bafumo

In data 11/06/2021, prot. n. 23524, ad evasione della richiesta presentata presso il comune di Cefalù, è stata rilasciata apposita attestazione da cui si evince che tra i documenti presenti negli archivi, relativamente all’unità immobiliare pignorata non è stata rinvenuta la documentazione urbanistica richiesta (vedi fascicolo allegati, punto n. 5:

documentazione tecnica: attestazione rilasciata dall’Ufficio Urbanistica del comune di Cefalù).

Nella certificazione non si evidenziano attività di repressione dell’abusivismo edilizio a carico dell’unità in questione.

Analizzando il rilievo effettuato presso l’immobile pignorato, con l’unica planimetria esistente depositata in catasto in sede di costituzione dell’unità immobiliare, denunciata il 07/07/2002 prot. n. 62092 su incarico del dante causa “Poste Italiane S.p.A.” si sono riscontrate alcune difformità.

E’ stata accertata una diversa distribuzione degli spazi interni, oltre la mancata rappresentazione della finestra nel vano indicato con altezza m 2,80. Per la mancanza della finestra nel vano indicato, si presume che la stessa sia stata causata da un’errata rappresentazione grafica, atteso che dal sopralluogo non stati evidenziati eventuali elementi accertanti la recente modifica, pertanto la difformità non è stata considerata abuso edilizio.

Regolarizzazione ai sensi dell’articolo 36 e dell’art. 46, comma 5, del D.P.R. n.

380/2001.

Per la diversa distribuzione degli spazi interni è possibile applicare la sanatoria edilizia prevista dall’art. 36 e dell’art. 46, comma 5, del D.P.R. n. 380/2001, previa acquisizione dei relativi Nulla Osta da parte degli enti competenti.

Il probabile costo per la regolarizzazione, consistente nella presentazione della pratica edilizia presso gli enti competenti, comprensivo dei diritti di segreteria per il rilascio del permesso in sanatoria, ogni altro eventuale onere da corrispondere, oltre l’irrogazione della sanzione da corrispondere al comune di Cefalù, ammonta ad

€ 3.500,00 circa.

Regolarizzazione ai sensi dell’articolo 40, comma 6, della legge 28 febbraio 1985, n.

47.

L’aggiudicatario non potrà avvalersi delle disposizioni contenute nell’art. 40, comma 6, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, in quanto le ragioni del credito per cui si procede sono di data posteriore all’entrata in vigore della legge 24 Novembre 2003, n. 326, pertanto le difformità potranno essere sanate solamente attraverso l’applicazione dell’art. 36 e 46 comma 5, del D.P.R. n. 380/2001, come da dettaglio prima specificato.

Secondo le norme previste dal Piano Regolatore Generale approvato con D.A.

n. 199 del 18/12/1974, la particella 1755 del foglio di mappa urbana, ricade in zona territoriale omogenea contraddistinta con il simbolo “D3” – destinazione d’uso ammesse direzionale e residenziale (vedi fascicolo allegati, punto n. 5: documentazione tecnica: certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal comune di Cefalù, in data 30/03/2021 prot. n. 59).

L’intero territorio del comune di Cefalù è sottoposto alle prescrizioni riguardanti la normativa sismica di cui alla L. 64/74 e s.m.i.. Inoltre la zona è soggetta al vincolo paesaggistico di cui al D.Lgs 22/12/2004 n. 42 e s.m.i..

L’immobile non è sottoposto a vincoli di carattere urbanistico, non vi sono elementi urbanistici che ne limitano la commerciabilità, inoltre nella vendita non dovranno essere previste pattuizioni particolari.

Nel documento Tribunale di Termini Imerese (pagine 22-25)

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