chermes minerale siano l'unione dei
due
acidi al protossido di antimonio, si vedecome
dalla diver-sità del secondo acido, che oltre deli'idrotionico si unisce al protossido suddetto, nedebbono
risul-(i) Quando l'alcaliè dot ruttocarbonato
4non?i genera al-cuna'soluzione del .offino di antimonio.
2»
tare sali di diversa natura e di diversa proprietàr corrispondenti alle proprietà del detto acido.
Si tede in fatti che i solfi dorati
hanno
, oltre delle qualità medicinali ,anche
il coloremeno
ca-rico di quello del chermes minerale , e fra i solo:dorati, quello precipitato dall'acido muriatico
è maggiormente
coloritochequello delsolforico.Forse1'essere questo acido
composto
d'idrogeno,invece che
gli altri lo sono di ossigeno, nepuò
esserela cagione.Per
questomaggior
colore fu presceltoV
acido muriatico per terminare la precipitazione al lissìo da cui era già precipitato spontaneamentecol raffreddamento ilchermes
minerale dell'autore dei Secreti di chimica ài sopra nominato.Tanto
ilchermes minerale, che i solfidoratisono solubili neiracqua allorché questa sia in sufficiente quantità;ma
laloro solubilitànon
è eguale intutti.La
sola infusione nell'acqua distillata è sufficiente acciò 6Ì sciolga in essa una porzione di chermes;e lasciando che il chermes minerale mescolato al-l'
acqua
cada al fondo la partenon
disciolta, ilfluido chesta sopra, è biancastro e torbidetto;
non
cosìè
del solfo dorato precipitato dall'acido solfo-rico, l'infusione di esso nell'acquanon
basta alla di lui soluzione ; limpida resta 1'acqua
in cui fu esso mescolatodopo
essersi deposto lo zolfo dorato che fu in essa stempralo;ma
sesi fabollituradel-l'acqua in cui vi sia stemprato dello zolfo dorato,
poi si feltra la bollitura per carta, il liquore fel-trato diventando freddo acquista
un
color torbido e biancastro.I solfi dorati, ed il chermes minerale acciò in loro esista il colore proprio,
è
necessario che le proporzioni dei due acidi siano inuna
dataquan-tira determinata.
Quando
si fa la precipitazione dei solfi dorati, nel primo formarsi di essi, ai protos-sido d'antimonio si unisce molto acidoidrotionico,
il quale
dà
al protossido uncolore rosso vivace.Se dopo
questa prima formazione si prosegue colf ag-giungere nella soluzione antimoniata altro dell'acido precipitante, si rinnova la precipitazione;ma
il precipitato èmeno
colorito, maggiore èla quantità dell'acido precipitante che si unisce all'antimonio, pel quale diminuisce la porzione dell'acido idrotio»
dico colorante , ed il precipitato secondo è
meno
colorito del primo, e
meno
ancora colorito diventail terzo.
Da
questi costantieffettihaoriginela distinzione,che
dagli antichi si faceva dei divelti sciti dorali usati in medicina, che sinominavano
deliaprima
, della seconda, e terza precipitazione, ai quali at-tribuivano diversità di forza emetica.Lo
stesso succedequando
nelfare ilchermes mi-nerale nelmodo
che sono per proporre dividendo le operazioni , si introduceuna maggiore
quantità di acido carbonico che sumeri lagiusta proporzione di esso con l'acido idrotionico.Se
nella infusione fatta delchermes mineralenel-l'
acqua,
la quale lisulta torbida e biancastra, op-pure nella bollitura del solfo dorato, la quale fel-trata calda è limpida, ediventando fredda èegual-mente
torbida , si mette altro acido , siecciu-nna
precipitazione,ma
diuna
materia polverosi bianca.L'acido che
si aggiunge obbliga l'acido idrotio-nico ad abbandonare ilprotossido d'antimonio, su-bentrando esso al suo luogo, ed il precipitatonon
è
più colorito; il colore rosso derivacome
siè
detto dal solo acido idrotionico.Dalle premesse osservazioni risulta
che
tanto i solfi dorati d'antimonio quanto i chermes minerali aidebbono
riguardare nelnumero
dei talicomposti di due acidi edoppia
base.Finché
il metallo antimonio ed il solfo sonofra loro soltanto uniti, formanoun
solfuro insolubile nell'acqua;
quando
aquestosolfuro,mediantefusione, si unisce dell'alcali chenon
contiene acido carbo-nico, il solfuro diventacon
doppia base, cioè al-calina e metallica,ed
allora essoè
solubile;ma
nell'atto della soluzione nell'acqua, questo solfuro
doppio
cangia natura;Y acqua
sidecompone
in parte, l'ossigeno di essa si porta su del metallo,*
lo rende protossido, X idrogeno si onisce a del solfo,e
nasce l'idrogeno solforato.Questo nuovo composto
, cioèl'idrogeno solforato che io presente ai sa essereun
acido (acido idrotionico), si com-bina col protossido d'antimonio e siformano
ilsale idrotionato di antimonio, ed insiemeV
idrationato alcalino, i qualisono
solubili entrambi nell'acqua,
e
tuttora permanenti in soluzione. Introdotto nella soluzione un altro acido, questo ti cagiona la mu-tazioneche
lo rendeun
sale quadruplo, nel quale stato la sua solubilità nell'acqua
,che
primaerain lotte le proporzioni, simuta
inuna
limitata oramaggiore
ed oraminore
secondo la natura dell' a-cido che gli siè
unito.Osservati sottoquestoaspetto i solfi dorati d'an-timonio in genere,
compreso
fra questianche
ichermes
minerali , facilmente si rileva la cagione del divario che i rispettivihanno
fra loro nelle virtù medicinali , e nei loro colorie
quantità di prodotti risultanti dalle diverseoperazioni;cadauno
hafraisuoicomponenti un
acidoparticolare edistinto.Il
Non
erano pero possibili tali osservazioni,finché sconosciuta era f esistenza di un acido ne^li alcalicomuni
tanto vegetale che minerale, i sottocarbonati di potassa e di soda.Limitando ora le osservazioni al solo
chermes
minerale, e sulmodo
di formarlo , si vedeche
l'accidente fu quelloche
vi ha dato 1'ondine.Lemery
ha fatto bollire il solfuro il'antimonio nella soluzione dell' alcalisottocarbonaio tratto dal tartaro bruciato; altrochimico ha faito bollituradello stesso solfuro nel liquore dinitro slato fissato dal caibone acceso. Questidue
alcali, diversi soltanto dinume
, sono sottocarbonati; contengono ed il carbonaio al-calino, e l'alcalinudo
nello stessotempo;
la por-zione alcalina pura si unisce al solfo ed all'anti-monio
, e mette in soluzione il solfuro. L'acquadecomponendosi
somministra 1'ossigeno al metallo per diventare protossido; 1'idrogeno della stessa combinandosi allo zolfo fa nascete l'acido idr<t io-nico; in talmodo
sarebbe formata la sola combi-nazione del protossido d'antimonio all'idrogeno sol-forato e solfuro alcalino;ma
trovandosi nell' alcali ancora 1*acido carbonico, si unisce questo al re-stante, e resta formato il sale quadruplocomposto
di solfuro alcalino, idrogeno solforato, protossido d'antimonio ed acido carbonico.
1/esito però della operazione eseguita in tale maniera è
sempre
incerto e per la quantità del prodotto, e pel colore dello stesso.1 nominati corpi,
che
concorronocome
parte costituente ilchermes minerale, sono corpi compostiche
si formano nell'atto della operazionestessa; la loro quantità e leproporzioni che le formanohanno immediata
relazione coi materiali chesiimpiegano,
32
e
questinon
sono sempre gli stessi anche SottoV
egualevolume
, o peso.In questi ultimi'tempi si
è
introdotto di usare,
in vece del sale sottocarbonato fatto dal nitro fis~
sato per mezza della accensione del carbone, o di quello tratto dal tartaro abbruciato,
o
dai prove-nienti dello stesso (allume di feccia , o ceneri eia-veliate), quell' altro sale chein
commercio
sichia-ma
potassa.Questo
sale che inapparenza sembraun
«ottocarbonato di potassa eguale ai suddetti,
non
10 èsempre
in fatti, ominesse ancora le falsi Sca-gioni,che
alcune volte per viste diguadagno
sifanno
nello stesso,massime
col muriato di potassa risultanteinGermania
dalle fabbricazioni del sapone.Dalle analisi fatte dai chimici su le diverse
po-tasse del
commercio
,che
si trovano descritte nei trattati di chimica, si rilevano le diversità delle proporzioni delle partiche
lecompongono
e dei•ali che accidentalmente contengono le varie dette potasse, estranei all'alcali sottocarbonato, e segna-tamente nella
maggiore o
minore quantità dell' al- .cali puro che lo costituisce sottocarbonato. •
Se
nella potassa suddetta vi è bastante alcaliparo
per unirsi al solfuro, e renderlo solubile, la soluzione si effettua nella quantità corrispondente allacapacità;ma
se è molto carbonata la potassa,
11 solfuro d' antimonio resta indisciolto.
Come
pure nulla ostarne la quantità sufficiente d'alcali puro a dare la solubilità al solfuro, si trova nel restante alcali carbonatouna
quantità di acido carbonicoche
supera la proporzione con la quale idue
acidi idrotionico e carbonicodebbono
stare insieme uniti ai protossido d*antimonio;V
acido carbonico scac-cia dal protossidod'antimonio parte dell'acidoidro-Digitizedby
G
I
93
tionlco, dal quale unicamente deriva il colore del
chermes, ed
ilchermes
t'Impallidisce, nella stessa manierache
alloraquando
siprecipitano isoln doraticon
gli acidi, ilprimo
solfo doratoè
molto colo-rito, e si scolora dimano
inmano
quello thesi fa precipitare in seguito per
V
accennato motivo.Si
è
già vedutocome anche
i sali estranei quan-tunque neutri, che vi possono essere nellapotala
delcommercio,
concorrono a far precipitareilsolfo dorato.Anche
la decomposizione dell' acquache
deve•ffettuar>i allorché in essa si fanno bollire del sol-furo d antimonio
con
Valcali sotiocarbonato, deve
«e.essariamente essere nella quantità relativa alle quantità dell'alcali puro
che ha
sciolto il solfo;perciò, se da essa
poco
idrogeno solforato si prodotto è,
perchè poco
solfuro alcalino si è formalo sussistendone»restante alcali molto acido carbonico1
questo superando la proporzione fra di sè e l'acido' idrotionico necessaria a dare al protossido d'
anti-monio
„n bel colore, risulta esso pallido, perchè ilcarbonico, chenon
colorisce, supera l'idrotionico colorante.
Si ripara a queste accidentali sproporzioni
divi-dendo
le operazioni.La prima
è quella di assicurare la soluzione del•olf'iro di antimonio con falcali puro facendo bol-litura di esso, premesso che sia fatto in polvere
per
presentare lamaggior
superficie possibiledi solfuro all'alcali puro.
Quantunque
i chimici in presente siano dìsenti-mento che
egualmente alla formazione del chermes minerale servanogli alcali scttorajbonati di potassache
quelli di soda, per aiteoermi più strettamente3
4
34
il
metodo
di fr.Simone
, preteriscoY
alcali dipo-tassa,
ma
della qualitàche
sia estratto dal tartara bruciato,o
dall'allume di feccia, o ceneri clavel-late(t>
Si fa lissìo puro dell'alcali sottocarbonato
me-diante metterlo in contatto della calce nella
maniera
consueta usata alla formazione dell'alcali caustico.:Si concentra questo lissìo alla gravità specifica
mi-surata con 1'areometro di B, di gradi45.
In vaso di ferro si fa mescolanza di once
12
di questo lissìo, ed altrettanto di solfuro diantimonio
in sottil polvere; si mette la mistura allaevapo*
razione,
sempre movendola con
ispatola di ferro fino alla riduzione diuna
poltiglia (2).Si fa mescolanza di circa
40
libbre diacqua comune con
libbre6
diacqua
di calce.La
mistura
-• • •
(1)Si è fattoosservarecheallaprecipitazione del solfo
do-rato <i"antimonio non solamente valgonogliacidinudi,
ma
anche quando sonounitiagli alcalinello statodi «aleneutro.
Le diverse potasse delcommercio,anche lenonfalsificate, contengonodelsolfato edel muriate. Nel dizionario di
K
le-protti si trova la tavola delle loro proporzioni relative alla qualità delle potasse che ilcommercio mandadai vani paesi ove si fanno..Si veda 1'articolo Potassa,Cosila sodacomune delcommercio,contiene del solfato ò del muriato.Vedasil'articolo Soda.
Trovandosi di questisali nellissìo,nel qualedevepoi boi*
lireilsolfurodiantimonio, convienefarcontoancoradi questi aali neutri quando si fa il chermes minerale con una sola operazione. Cosi pure quandoalla bollitura nell'acquaè stata
£
remessa la fusione del solfurodi antimonio conla potassao
t soda vvttucaibonati, nell'attodi questa fusionesi sarà for-matodviV acido solforico,che combinandosi nellostessotempo
all'alcalirispettivo, formerà delsolfato o di potassao disoda.
(-) In questo
modo
siinducenellamateriailmaggiorcalore) possibile a cui può essa arrivare senza ilpericolo chetm
maggiorcalore, comequellocon cuilasifonde,possa gene-rare dell'acidosolforico. Fu già questamaniera rilevata da PembcrtonnellaciutafarmacopeadiLondra*
DigitizedbyGoogle
85
e?fatorbida.
La
a! feltra per carta. Io questomodo
ai rende pura bastantemente l'
acqua comune
, per le seguenti operazioni,
quando non
sì ba per esseo
l'acqua di pioggia o la distillata.Giova
che1'acqua
non
abbia del sopracarbonato di calce.Si
mettono
libbredo
di questaacqua
sopra la poltiglia suddetta, e si fa bollitura per mezz* ora, indi colatura permezzo
di feltrazione dauna
tela di lino sottile e doppiav e decantazione dellama*
feria
che
rimane indisciolta , sopra della quale sifa bollitura
con
altre io libbre diacqua
suddettaper
altra mezz' ora ditempo
, e colaturacome
so-pra essendo bollente.Nel
diventare Fredde le colature, alcune volte sifa in esse ora più , ora
meno una
precipitazionespontanea
d idrosolfuropoco
solubile di antimonio.Se
1alcali stato adoperato fu tratto dal tartaro bru-ciato, o dalle ceneri clavellate, questo idrosolfuro
h un chermes
minerale, derivante da pievi la por-zione di acido carbonico tuttora rimasto unito al-l'alcalit giacché la calcenon ha
la forzadi levare le ultime parti di acido carbonicoche
stavanounite all' alcali suddetto, epuò
essere lasciato nella so*luzione.
Se
l'alcali reso purocon
la calce era la potassa delcommercio
, viè
dubbio che questo spontaneo precipitato derivi dai sali neutri in esso contenuti.Volendo
operare con lasomma
esattezza sarebbeda
essere levato ; la poca quantità però di esso fa che possa essere trascurata.Si sciolgono in libbre
4
acquacomune
libbre3
di sale sottocarbonato alcalino tratto dal tartaro bruciato, odalle ceneri clavellate, e si fa feltrazione per carta. Si dirà in seguito
come
si abbia a fare questo tale acciò sia bastantemente carbonato.t
36
Nel
vaso di ferroben mondo
si fanno bollire le colature del solforo dì antimonio ed alcali caustico fino alla riduzione di libbre6
; si versa in essa la soluzione del-carbonato alcalino feltrato, e silascia ribaldare la mistura fino alprincipio del bollimento tenendo copertoH
vaso. Si leva subito dal fuoco^
e
si lascia cheU
tutto diventitiepido, conservando coperto il vaso.Si agita la mistura del chermes precipitato
spon-taneamente e dei liquore, e si versa in vaso di vetro,o
di terra vetrificato.Si lascia il tutto per circa
i5 o
più giorni; poi stesa sopra diun
tclajouna
tela di lino doppiae
sottile, si feltra la detta mistura per separare dal liquore salino il chermes minerale concreto.
Si
move
la materia rimasta sul feltrocon
eoo*chiajo {li legno, e si
promove
in talmodo
losgoo
1 ciolamento del liquore; poi stringendo la tela,che
involge la pasta , si fa sortire quanto sipuò
delfluido. . «
Quando
la pasta delchermes
è diventata in talmodo
consistente, si stende di nuovo la tela sul telaio, e si dilata la pasta ; si versano su di essa circatreonce diacqua
distillatafredda. ,Lgocciolata questa, si versano altre tre, once di acqua.•• Passata
che
sia questaseconda lavatura, sistringe dinuovo
la tela per obbligare a sopire l'acqua di essa , e renderla piùche
sipuò
consistente.Si versa di poi la pasta diventata solida in
un
foglio di carta sugante, e fatto di essa
un
involto,•i rivolge io
un
altro foglio della suddetta carta.Resosi questo secondo foglio bagnato, si leva dall'involto, e s* gliene sostituisce
un
altro.Si
replica il levare il foglio di carta bagnato e sostU-,
• DigitizetfbyGoogle
37
turionediunnitro asciutto, ne mai sì dovrà esporre l'involto ne alla stufa, ne in luogo riscaldatoal di là della temperatura dell'atmosfera ordinaria della stagione.
Si arriva in tal
modo
a procurare il totale es-siccamento alchermes fino a renderlo polvericabile,
nel quale stato si ripone in vaso di vetro daesser*
conservato chiuso.
Le
proposte proporzioni di materiali da esser©impiegali alla formazione del chermes con riparlili
e
successive operazioni, senon
sono della esattezza precisa, sono però leprossime risultanti da replicati sperimenti.Le
dosidell'acqua sonoad
arbitriodel-l'operatore.
Sembrerà
a primo aspetto soverchia la quantità del solfuro di antimonio perchè di esso ne restauna
gran parte iniis' iolto,ma
interessa, pei
avere la
maggior
quantità del sale quadruplo idro-solfuro antimoniato alcalino carbonato, che nellaprima
decozione in cuimanca
1'acido carboniconon
vi rimanga alcalinudo
y
ma
che siato-talmente l'alcali saturato dal solfuro d'antimonio fino a
non
poterne piùsciogliere, altrimenti la por-zione di alcalinudo
scioglie il chermes mineraleche
in seguito è precipitato dall'acido carbonico.Per
assicurare questa saturazione giova il perdeteuna
porzione di solfuro d'antimonio, essendoancora di poco costo.Ho
fatto riflettere che Vautore del trattato di chimica e di farmacia intitolato / secreti dellachi-mica
icoperti,dopo
aver propostoun metodo
di fare il chermes minerale con profitto,non
fa lava-tura del chermes ottenuto, né lo espone adun
ca-lore promosso artificialmente,ma
lo fa asciugaremediante
prosciugamento spontaneo steso soprauna
36
pietra calcare*
Non
bastantemente conosciute nei tempi di questo scrittore le teorie dichimica,
i suoi insegnamenti sono i risultati della di luispe-ricnza, i qua i
hanno
potutonon
essereda
esso dimostrati teoricamente ; su di questi al predente si possono fare dellecongetture. Si e osservatoche
la precipitazione del residuo di idrosolfuro alcalino d'antimonio, che rimane in soluzione nel liquore, nelquale si e spfmancamente
precipitato ilchermes
minerale, e che da altri chimici impropiiameute si v<le\a fatta permezzo
o dell'acido solfoiico allun-gato eona<qua,o
con aceto difilato, esso lavuole eseguita esclusivamente dall'acido muiiatieo. Si sa in presenteche
ton essendo questo acido formato dall'ossigeno, cerne losono gli altri usati,ma
bensì dall' idrogeno, si uniforma esso in parte a quello che nel chermes sta unito al protossido d' antimo-nio, rio?' all'acido idrotinnicocomposto
anch'esso dall'idrogeno che ha acidificato lozolfo, nellama»
n'era che l'idrogeno nell'arido muriatico acidifica la muria.
Per
questa uniformità di principio acidi-ficante che si trova neidue
acidi, idroti.nicoe
muriatico, il solfo doratoprecipitato dall'acidomu-riatico risulta
maggiormente
colorito, e forsemeno
emetico di quelli precipitati daun
acidocomposto
dall'ossigeno.
Manifesta parimente in og*i si vede la cagione per la quale detto chimico
anonimo non
ordina di Ufe*r6i
rièindegna diespone
adun
ma^!»ior calore 4e\ naturale il chermes minerale per 1'essiccamento di esso.I no
dei pregi che deve avere il verochermes
minerale è quello di essere colorito diun
rosso Irono.Quest»
colore lo diversifica dai solfi doratid'antimonio che sono di
un
rosso chiaro*DigitizedbyGoogle
«9
Compare,
nelprimo
formarsi del chermes mine-rale, in forma di una polvere sospesa nel liquore in cui si genera, diun
bel colore paonazzo, i(quale alcune volte si diminuisce nell'atto del pro-sciugamento, ed arriva lino a coprirsi la massa di esso di punte biancastre
quando
l'essiccamento è* promosso dal calore, per cui risulta poi in totalità
* promosso dal calore, per cui risulta poi in totalità