DEL CHERMES
MINERALE E DI
LUI
COMPONENTI,
SUA DIVERSITÀ...
Antonio Porati
DigitizedbyGoogle
DEL CHERMES MINERALE
E DI LUI COMPONENTI,
SUA DIVERSITÀ' DAI SOLFI DORATI D'ANTIMONIO, DILIGENZE DA ESSERE USATE PER FARLO
SENZA MESCOLANZA DEI SUDDETTI
MEMORIA
,Lettanellar.scuola speciale di chimica-farmaceutica in
Milano
, nel giugno 1816DAL
PROFESSORE ANTONIO PORATL
,MILANO
PRESSO GIUSEPPE MA SPERO
inSanta Margheritan*° 11*7.
1816.
IMPRESSO MùR
G.P1ROTTA
INMILANO.
\
7-- "Oiyifee«l#
Googkj
DEL CHERMES MINERALE
(Protossido d'antimonio idrosolforato
,
aieannuia , carbonato ).
:
antimonio fra 1 metalli è
ono
di' quelli*
de' quali la chimica medicinale
ha maggiormente
moltiplicate le sue operazioni , e variate te prepa- razioni per oso della medicina.Lemery ha
fatto di e»*** il soggetto diun
lungo trattato, che poi fu pubblicato distintamente daltuo
Corso di chimica, e loha
presentato allaAc- cademia
reale delle scienzequando
nell'anno1699
fu ricevuto fra i socii della stessa accademia.
Delle moltissime preparazioni antimoniali pero,
che
facevanoin passato parte della materiamedica
,
di
poche
in presente si è conservato l'uso; diuna
di esse, in vece di essere scemata la riputa*aióne
, si è anziaumentato
il credito.Questa
è ilcosì detto,
con nome
anticovChermes
minerale permotivo
del suo colore chermisino;nome che
tuttoraè
conservato nelle ordinazioni mediche.Di
questa preparazioneho
già parlato diffusa-mente
nellemie
istituzioni dichimica farmaceutica,
e
nella Chimica applicataaUa farmacia; ma
ciò nullaostante restanoaltre osservazionida
essere fattesu
questo oggetto risguardanti tanto la teoria della operazione,che
la maniera di farla.I chimici,
cominciando poco dopo
que' primitempi ne
quali la fabbricazionedelchermes
minerale4
ba
cessato di essereuna
operazioneche
,da pocM
conosciuta, formava un secreto d'arte, e che fu pubblicato ilmetodo
di frateSimone
certosino,fino a questi óltimi a noi prossimi, si sono interessati per migliorare la manieracon
cui farlo, perfezio- narla| e mediante. alcune variazioni stabilire r*u Còito costante nel risultato della operazione , tanto nella quantità del prodotto,
che
nel colore cher-mesino, e virtù medicinali
, perchèmolte voltenulla ostante
che
, e nella quantità dei materiali impie- gati, loro qualità e maniera di esecuzione, siasimantenuto
il tutto eguale, in alcune si haun
assai scarso prodotto, opoco
colorito,quando
in altro se ne ottieneuno maggiore
, e diun
coloremag-
giormente carico.-
Le
fatte riforme almetodo
di esecuzionenon
produssero il desiderato esito, così che il dareun
processo per ottenere costantemente il chermes minerale dello stesso coloreed
egualenatura
fa ancora in questi ultimi tempi il soggetto diun
quesito per
un premio
propostodalla Società difar-macia
di Parigi, al quale fu risposto, ottenendone\l premio il chimico farmacista Lluzel, la cui
Me- moria
ci trova nel tom.63
Annalesde
chimie1807.
Per
quanto però sia il merito di questo scritta»ed
interessanti siano gli esperimenti diCluni
,non abbiamo
gip nulla ostante finora ottenuto di avereun metodo
di esecuzione certo e costante nel suo prodotto ; restano tuttorada
farsi dei tentativi per*nivare
alla desiderata perfezione di pratica,ap-
profittando di quelle cognizioni di teoricache
la chimica va facendo relative alla propria scienza.Jl principale difetto delle riformestateinaddietro proposte, fu quello, di avere confusi fra loro il
Digitize^
6
chermes
minerale, ed I solfi dorati 6*antimònio J an/.i di avere ritenuto il chermes minerale una sola varietà fra isolfidorati d'antimonio.La
somiglianza de'fenomeniche
sivedono
nelle formazionidi essi>
V
apparenza di uniformità nelrisultato delle varie e diverse manieredalle quali provengono isolfidorati,hanno
data occasione, chequantunque
inmassima
la medicina consideri il chermes minerale ed isolfi dorali d'antimoniocome
preparazioni antimoniali distinte, perchèhanno
delle proprietà medicinali distinte,ma
nello stessotempo non
siha
avuto riguardo nella formazione delchermes
minerale che esso risultasse mesoolato con qualche solfo dorato.Siccome
questa mescolanza nelle di loro propor- zionipuò
risultare varia, quindi ne deriva che la qualità emetica propria allo zolfo dorato, la qualenon
debb'esservi nelchermes
minerale allorché è puro, ora emaggiore
ed ora minore secondo la accidentale quantità di solfo doratoche
risulta in mescolanza col verochermes
minerale, arrivando qualche voltaad
essere tanto picciola la quantità del solfo dorato inconfronto della molta di chermes minerale, che questo,quantunque impuro
,non
sia decisamente emetico, eche
si accosti alla natura \del vero chermes minerale di frate
Simone
certosino.Il
nome
di chermes minerale dato aduna
parti- colare preparazione dei solfi doratinon
era usatoprima
che f.Simone
lo applicasse a quella partico- .lare di cui ha egli manifestala la maniera difarla,
quantunque
sotto ilnome
generico di solfo dorato fosse già lastessa conosciuta.Lemery
nel suo Corso dichimica (i),dopo
avere insegnatocome
si fanno(i)Edizioneitaliana diPentzia1763p. 947tom. I.
BifrtfeedbyGoogle
6
I solfi dorati a'antimonio mediante precipitazione prodotta davarjaridi,
cdmhiude
nelmodo
seguente: t, Questo solfo opera pressoa
pucocome
il crocoi> de* metalli del avole parleremo
dvpo
(l). / chi"» micilo
hanno
chian.ato solfo doraloa
causa del»
colore che si rassomigliaa
quello dell9oro;ma
m
vi è della appettata che gli antichi intendesserom
per solfo doruto dell'antimonio, un altro solfòn
dorato diversoda
questo, perchè glidavano una n
virtù diaforetica, e questo qui èemetico«.Da
questa esposizione diLemery
si rilevache
essonon
conoscevacome
fosse fatto questo solfo doratonon
emetico^Questo
f«»rse e quello ebe, es- sendo a cognizione di pochilasua formazione, era ai tempi diLemery un
segreto, e cheanche
po- steriormente fu tale per moltotempo
finche fupub-
blicato da frateSimone
certosino colnome
diCher-mes
minerale\ ed Orode'Certosini.Quantunque Lemery non
conoscesse ilmodo
di fare il solfo doratonon
emetico di sopranomina-
to,quando
perfareilsuo Trattatodellantimonio(2) ha
in tante diverse maniere variati gli sperimenti su di esso metallo,ha
esso pure trovatocome
fareun
solfo dorato d*antimonionon
emetico, alloraquando
avendo fatto bollire il solfuro d'antimonio ridotto in polvere nel liquore di sottorarbonato di p< tassa, in allorachiamato
Olio di tartaro per de-. liquescenza, si e generata una precipitaci- ne spon- tanea , mediante il solo raffreddamento del liquore risultante dalla detta bollitura, di
un
solfo dorato<i>11crocode'metalliA*LemeryèAnnoveratofrtgliemc<
lieidecisi.
(» 2 attutodell antimonio.Venezia1760,
n*W
articolo4p. 12.che
essendo stato prescrittoad
uso di medicina in- terna fu riconosciutonon
emetico (i).Pubblicato che fu il
modo
con cui frate Simone insegnacome
fare il suo chermes minerale, i chi- mirihanno
subito rilevatonon
essere questochermes mineralediverso dal 5olfo dorato d*antimonio quasinon
emetico diLemery
fatto permezzo
della pre- cipitazione spontanea cagionata dal solo raOredda*mento.
(0 Di questo solfo dorato precipitato spontaneamenteper mezzo delsoloraffreddamento, e senza aggiuntadialtroacido, Lemery nel citatotrattato dice: „
Ho
fatto prendere adalcuni„infcimidellamateriarossa,o solfodorato (chenel
modo
in-„ netto li è precipitata spontaneamente) da quattro fino a
„diecigrani, edho conosciutocheinalcuni non appariva pro~
durre alcun effetto,inaltri eccitava nausea, ma semavomito, )|e purgavaliunpocoperdisotto; altriJactvali vomitare leggiti
,t mente ««.
.,*»..»
1 ,•Baume (Chymieexpérimentale tom.U. Paris 1774) è di parere che tutto quello che fu detto in occasione di essere stato pubblicatoil processo perfare ilchermes mineralenella maniera manifestata da f. Simone risguardante l'origine di questa preparazione, la quale veniva attribuitaaGlauhero
,
dal quale siail secreto passatoadaltri, e finalmenteal detto certosino,sia stataun*invenzioneper togliereaLemery l'onore di esserne essol'autore, eche veramente f.Simone loabbia cavato dal Trattato delt antimoniodi Lemery.
Ciò posto, la mutazione di nome dato allo zolfo dorato d'antimonio che Lemery hafatto mediantesola precipitazione spontanea; lasostituzione dell'alcalidetto di nitro fissoa quello del tartaro bruciato, non sarebbero stati in talcaso che uno spedienteper dareun aspetto di novità ad una preparazione
cheera già conosciuta. .
Che quello zolfo doratonon emetico,conosciuto dagli anti- chi,di cui ha parlato Lemery,fosselo stessochepoiha esso ritrovato nelfare i suoi Sperimenti sopra l'antimonio, lo si
puòcon fondamentosupporre,perchè entrambi hanno lestesse proprietà medicinali.
Comunque la cosa sia, è fuoridi dubbio che lapubblica- zione diun metodocol quale per la sola via umida, senza intermezzo di on acidomanifesto, e con unaprecipitazione spontaneacagionata dal soloraffreddamentosi faunsolfodo- ratod'antimonio, appartienetLemcry, daluifattacomeap-.
parenel citatotrattato.
8
I,e differenze di
mètodo
nell'esecuzione delleri- spettive operazioni consistonoche
frateSimo he vuoleche
sia usato il solfuro d*antimonio fatto in minuti frammenti, e Lertiery loha
usalo in polvere;che
il liquore alcalino sottocarbonato per fràte
Simon*
e quello chiamato in
que
1 tempi di nitro fisso, e perLemery
quello proveniente dal taitaro bruciato,,su la identicità dei quali in presente noti vi e al*
cun
dubbio»UAOfititiizinnA rìfll'alralì UAata da Lmrrerv a quello voluto da f
Simone
fucomunemente
adottatadai <hi
m
ui posteriori,
rome
pure di ridurre inpol- vere ilsolfurod'antimonio, troppo costoso c l'alcaiderivante dalla decomposizione del nitrato di potas- sa, troppo poca e la superficie del solfuro d'anti-
monio quando
è fatto soltanto in piccioli pezzi,
per ottenere che l'alcali agisca
compiutamente
su di esso, e tutto questo è senza pregiudizio o de- terioramento delle proprietà de!chermes
minerale;ina siccome nulla ostante queste variazioni il prò*
dotto della operazione molte volte è assai scarso
,
ed
avendo i <binici osservatoche dopo
la precipi- tazione spontanea cagionata dal raffreddamento del liquore ge 6Ì metteun
acido nello stesso,avendo
separato ilchermes
minerale, generarsi altro preci- pitato in quantitàeguale
ed ancora più del primo, ciò ha fattoche
molti chimicianche
di grido ab- biano unito almetodo
della precif.iteKione sponta- nea del chermes minerale quellocon
cui si fanno2solfi dorati di antimonio, ed in tal
modo
ottenereun
doppio prodotto in quantità, emeno
costoso.Siccome
in dettomodo
il pieparato che ne de- rivanon
è tanto emetico cerne il solfo doratofatto dalla precipitazione stata eseguita direttamenteda
on
acidoondo,
risultando ordinariamente un misto dichermes minerale e di solfo doratoin partieguali, fu il difetto creduto trascurabile.Ceoffroy nel suO Tractatusde materia medica (l) dice:
Omnes
sulphuris auratiprceparationesad
duas reducuntur.Primum
et vulgatior fit sulphur anti- monti vel aliquo sale alcali solutum, precipitando peracetum
distillatimi , vel alium liquorem aciduni.Aiteraftt illud sulphur solutum precipitando per se absque acido.
Dopo
avere data la descrizione delmodo
col quale si fa il primo, dice:Secundum
sulphurau~
ratum
,quod
hodie usitatissimum est subnomine Kermes
mineralis, aut Pulveris fratris carthusianiy fttdecoquendo
antimonii inminuta
frustula contusi lib. IV. Liquoris nitrifixi lib. I.Aquce
pluviolis lib. VJII. per-horas duas.Decoctum adhuc
bulliens perchartam
btbulam transcoletur,et in loco remoto reponatur per24
horas, donec pulvis croceus sub-sidens vasis
fundum
petierit , et liquor limpidus ap- pcreat. Inclinato vase, hic liquor sensim ejf'undatur, et pulvis subsidens in charta bibula repositus,plu~
ribus aqua? tepentis ejjusionibus ab
onmi
sale spo- lietur.Tandem
super exsiccatum pulverem spiritus ardens vini, bis ,tene
actenditurad
une. IV, et pulvisdemum
riteexnccatur
, et serveturad usum.
Ogni
operatore chimico rileva le incongruenzeche
ai incontrano nella esecuzione letterale del processo dato da frateSimone
per fare ilchermes
minerale, che in questomodo
è.ci^costanz/ialmente descritto da Ceoffroy (2), e quanto con ragione si(1) Veneti*
17%
tom. I.cap. a pas- 12".(a) Baumcalla paf.461 Clijmtc cxperìmeiiiale tom. adice
té
•Tano interessati 1 chimici per riformarlo. In fatti pel Codice di medicina di Parigi alla pag.
268
ti trova la prima riforma, mentre a quattro libbre,dionce 16 cadauna,
di solfuro di antimonio allequali, fecondoha
insegnato frateSimone
, si unisceuna
libbra di liquore di nitro fisso, il Codice ordinauna
libbra di nitro fisso in sale enon
in liquore.Più
riconosciuto tuttora eccedente in quantitàU
solfuro d*antimonio in confronto del sale alcali in tal dose usato, si ordina nello stesso Codice
una
Seconda bollitura su detto solfurodopo
la colatura della prima con l'aggiunta di altreonce
dodici di nitro fisso in sale.Tanto Baume
che Ceoffroy,come
assicura essoBaume
, ritengono essere cosa indifferente l'usare, per fare ilchermes
minerale, diqualunque
alcali fisso (1).Per
quanto però abbia Ceoffroy preferito,come
si è veduto, nel citato paragrafo del suo Trattato di materia medicinale, l'uso del
chermes
minerale, cioè ilda
essonominato
solfo dorato a?antimonio fatto nella secondamaniera
,non
faciò nulla ostante distinzione nell'uso pratico di essi fra ilprimo ed
il secondo considerati
come medicamenti,
ed intalmodo
confonde idue
solfi doraticome
se fra loronon
vi fossero rhe semplici varietà nelmodo
di farli, e lascia in talmodo
indeciso se sieno diversi nelle loro proprietà medicinali, esoggiunge parlando di essi comprendendoli insieme:Uno
verbi opera-che Geùjfroy asserisce inuna sua Memoriapubblicata nel i73f SuaIntenteavendo ripetuto esattamenteilprocesso dif.Simone
a oncesedicidi solfurodiantimonio avereottenutounerosu-
•«essanta ^ranidi chermesminerale.
(1) Chjmieexpérimeritale,tom.II,p.4$3.
tìonem
suam
exerit, prout natura vergitad
hos vel tlloshumores
, per hcec ve/ iLla emuntoria excer- nendos. In tal maniera attribuisce egli alla disposi- zione di chi lo prende l'essereo no
em<tici i snifi dorati, inqualunque maniera essi siano fatti, enon
alle proprietà particolari di
cadauno
di esitiCon maggiore
decisione dichiara la propria opi- nione Chartheusero. Nella suaPharmacolugia
se- zione 8,.insegna egli le varie maniere con le quali si fanno i solfi dorati d'antimonio , e fra queste ècompresa
quella con la quale si fa il thtrm.esmi-
nerale di f.Simone; quando
poi parla delle virtù medicinali dei solfi dorati, dice del chermes mine- rale;Chermes
minerale,quod
in CalilaPuKis Char-
tusianorum vocatur%maximis quidem
laudibuse
Iernery juniore ornatur, et reliquis antimonii sul- phuribus impuris pra?Jertur; ast
nulium
,me
sen- tente, prcerogativam meretur.Lewis parimente (i^ insegna le maniere con le quali si fannoisolfi dorati d'antimonio, e conesse quella della precipitazione spontanea per
me/zo
del solo raffreddamento delia soluzione idrosolfurea al- calina dell' antimonio nella maniera di Ligerie , ef.
Simone
dice essere questa maniera d' invenzione diOla ubero , e da pochi conosciuta, e che fu pub- blicata soltanto nel1720. Quando
poi v;ene ad in- dirare le virtù medicinalidi questo particolare solfo dorato, ritienenon
essere queste diverse da quelle degli altri solfi dorati fatti nelle altre maniereda
lui indicate, giacché in
qualunque maniera
siano fatti, sempre la loro qualità medicinale derivada
(ì\Conaoissancepratique desmedicamene,tom.II.p.Sii.
il
nna
parte di regolo d'antimonio, di cui sono torti*posti, reso solubile dal sale alcali per
mezzo
dello Zólfo.V
opinioneche
tuttiisoia doratid'amtmonio
siano identici nelle loro virtù medicinali ,compreso
in essi ilchermes
minerale, pareche
in presentean-
cora sia ritenuta dai compilatori dellaPharnacupaea
coltegli regalis medicina? londinensis 1
809
, perchè in essa e trascurato il chermes minerale, ed è sol- tantocompreso
lo zolfo doratocomune
colnome
di Sulphuretum preecipitatum antimonii,
che
si facon
far bollire il solfuro d'antimonio nel liquore di potassa pura; poi nel liquore colato si mette rate.
temente
tanto acido solforico diluito conacqua
finche vi cagiona precipitazione diuna
polvere ,la quale separata , lavata ed essiccata, è il sulphure-tum
pr&cipitatum antimonii.L' opinione dei chimici anzidetti, e degli altri di concorde sentimento, e
che non hanno
difficoltà a confonderet e ritenere eguali in virtù medicinale i solfi doraticomuni
ed il chermes minerale, per la qualehanno
adottate delle maniere di fare ilcher-mes
minerale,da
cui risultauna
mescolanza del vero chermes minerale conuno
dei solfidorati d'an- timoniocomuni con
incerteproporzioni fra di loro,
è favorita dalla
poca
forza emetica di questi chef*mei
minerali impuri, e misticon
lo zolfo doratocome ho
detto, giacche oltre dell'essereil chermes minerale misto allo solfo dorato emetico solamente permeta
, perche sipuò
ritenerecomposto
dicirca parti eguali, lo stesso solfo dorato fra gli emetici antimoniali è deimeno
forti.Boerhaave
nel pro- cesso a14
de^liElemento chimia
tom. II.Opera-
tionumchimicarum
$ trattando dello zolfo dosatoi3
cTantimonio fatto nelle maniere ordinarie , dicei Anlimunii sulphur
auratum
, idemeticam
habet sed blandatn vim.Tutto
questo pertantoha
indotti chimici rinomati a trascurare la purezza del cher-mes
minerale.Nell'anno
ijSg
fu stampato ali*Haja
un trat- tato di chimica di autoreanonimo
col titolo: Le*secreti de la chymie et de la
pharmacie moderne
fievoiIcs.
Fra
le molte preparazioni di chimica farmaceu- tica delle quali in esso 8 insegnano le maniere di iarle, si trova anche quella per fare ilchermes
mineralecome
ha insegnato ir. Simone,11processo in questo trattato descritto è lostesso
che
Ceoffroyha
riportato nella sua opera Tractatus de materiamedica
già sopra enunciato.Soggiunge
in seguito alla pag.284
l'autoreanònimo
le sue osservazioni al processo suddetto,
con
le quali fa riflettere:i.°
Che
per ottenere la maggiorequantità possi- bile dichermes
minerale , conviene che il solfuro d'antimonio da essere usato sia in polvere sottile :2.° che il credere preferibile l'alcali del nitro agli altri alcali fissi,
come
pure V abbruciare lo spirito di vino sopra il chermes giàtatto, sono pregiudizi!da abbandonare.
Propone
in seguito la seguente più vantaggiosa maniera per fare il chermes minerale.Si
prendono
quattro libbre d'antimonio (cioè ilsolfuro) ridotto in polvere sottile; si fanno per
mezz'ora
bollire nella soluzione dìuna
libbra d'al- cali Esso fatta in tre Ubbie diacqua
(1) ; sifeltra(1)Per al,aliJUsoinqueltemposiintendeva ilsQt ocarbpnato.
*4
la decozione bollente per carta stesa sopra cfue
o
tre colatoj di terra acciò essa
con
abbia,tempo
a raffreddarsi.* Si lascia riposare il feltrato per
24
ore, poi si decanta il liquore cbiaroche
sta sopra diuna
poi*fere rossa che e precipitata al fondo.
*
Con
questo liquore sì fa bollireY
antimonio ri- masto indisciolto; si fa colatura e feltrazione del liquore bollentecome
sopra; riposocome
prima ; separazione per decantazione dellapolvere precipitata dal liquoreche
sopra nuota, colquale si faancora per ia terza volta bollitura sul residuo rimasto,e
colaturacon
feltrazione.Siriuniscono tutte lepolveri che si sonoseparate Spontaneamente pel sólo raffreddamento dalle de<o- ziooi, e si mettono sopra
un
feltro di cartaa sgoc- ciolare, tenendolo copertocon una
tela.La
pastaformata da essa si lascia essiccare, conservandola coperta, e stesa sopra
una
pietra calcare.Merita riflesso il vedere
che
nelmentre
tutti i chimiciconvengono
di lavare ilchermes
minerale,
inqualunque
modo
esso sia fatto, e lo stesso vuolefr.Simone Dell'insegnare il suo
metodo,
questo au- tore trascura la lavatura, ed ordina il prosciuga*mento
spontaneo all'ombra, e che la pastasiastesa su di una pietra calcare.Dalla soluzione rimasta, fatta la separazione del
chermes
spontaneamente precipitato per il solo raf- freddamento,insega
potersi fare la precipitazione del solfo dorato d'antimonio che contiene, versando in essa dello spirito di salecomune
finche questo cagiona in essa dellaeffervescenza e delturbamento.In questa maniera, esso asserisce, ti
può
facilmente preparare il chermes minerale in molta quantità;>
tS
non
dice però di unire ciò che J stato precipitato dall'acido muriatico al primo precipitato pel solo raffreddamento,ma
prosegue ne' suoi riflessi dicen-do
: Siccomeinfondo il chermes mineralenon
è per niente diverso dal solfo dorato d'antimonio,
pub
essere usato in suo luogo, o per parlare più esat- tamente,
può
essere sostituita questamaniera
di preparare lo zolfo dorato.Altra osservazione conviene fare al proposto pro- cesso dell'autore anonimo.
Nel
mentre che i chi- micicomunemente
, a produrre la precipitazione dei solfi dorati d'antimonio , usano diun
acido in ge- nere, e fanno scelta per lo pio del solforico diluitocon acqua,
o dell'aceto distillato, il nostro autore, esclusi gli altri, si serve del muriatico.Convien
credereche
questa scelta esclusiva degli altri siacon
qualche motivo ragionevole dedotta dalla sperienza , la quale abbiaad
esso mostrato,
o che
si ottienemaggiore
quantità di solfo dorato,o che
siamaggiormente
colorito, oche
finalmente essendomeno
emetico degli altri solfi dorati preci- pitaticon
altri acidi,maggiormente
si avvicini al chermes minerale.Oscura
in passato poteva essere la cagione dì cotesti effetti che indussero lo scrittore a questa scelta,ma
in presente,ammettendo
la teoria diDavy
su la natura dell'acido muriatico, diventano più verisimili i vantaggiche
forseha
vedutidall'uso dell'acido muriatico per fare la precipitazione sud- detta del solfo dorato.Vuole Davy che
l'acido muriaticosia lamuria (i)(i) Davy chiama donnola basedell'acido muriatico,mail
prut. Brugnatelli lo nominamurio. Si possono ritenere comò sinonimi.
acidificata dall'
Erogeno
, nel mentreche
gli acidi usati dai chimici per fare la detta precipitazione sono basi acidificate dall'ossigeno.La
formazione della materia costituentetaoto il chermes minerale, che isolfi dorati, cheglidà
ilcolore, è il risultato dell'idrogeno unito al solfo costituenteun
acido particolare chenon
contiene ossigeno;quando
l'a- cido precipitanteil solfo dorato ècomposto
,invece dell'ossigeno,di idrogeno,una maggiore
quantità si trova di idrogeno in contatto del protossido d'anti-monio
neh" atto della operazione, quello cioè prò*veniente dalla decomposizione dell'acqua, e quello acidificante 1'acido muriatico,
che
disciogliendo il solfo generamaggior
quantità diidrogeno solforato da unirsi al protossido d'antimonio.Le
opinioni però e l'autorità dei chimicinomi-
nati
non
permettonoche
in presente, in cui la chimicacon
le scoperte recenti somministra cogni*aioni più chiare su la natura dei risultati dellesue operazioni, si abbia ulteriormente
a
trascurareche
il chermes minerale aia puro, e senza
mescolanza
di solfo dorato, giacche questi solfi dorati d*anti-monio
, che in apparenza sono somiglianti al cher<*mes
minerale, sonodue
cose distinte , conosciute tali ancora dai chimici antichi perchèhanno
pro- prietà diverse essendo usatecome medicamento
,e
si conoscono diverse altresì per qualità fisiche.
Nel
mentre peròche
la decisa e conosciuta pro- prietà emetica dei solfi dorati d'antimonioha
ri- tenuti molti dei chimici dalcompiere
la precipita- zionep
dopo
quellaprodotta dal solo raffreddanento della bollitura del solfuro di antimonio nel liscio degli alcali fissis^ttocarbonati mediante 1'uso degli acidi nudi, dalla quale maniera risulta ilchermes
minerale
imparo
emisto,eome
si è detto col solfo dorato; Jo scarso prodotto ed incerto in quantità<3ichermes minerale che si ottiene con la sola
ma-
niera proposta da fr.
Simon*
, ha eccitati alcuni chimici a cercarecome
usandodiqualche variazione nelmetodo,
escluso l'uso degli acidi, si potesse assicurare unesito più costante tanto nella quantitàche
nel colorito alla fabbricazione del chermesmi*
nerale.
Forse Geoffroy fu il primo che in
una
suaMe- moria
inseritane^li Attidellaaccademia
dellescienza 173/1ha
proposto al detto fine di premettere alla decozione del solfuro di antimonio nella lisciva al*calma
la fusione di esso solfuro misto col sale al- cali sottocarbonato fisso.Si trova il proposto
metodo
nellaFarmacopea
diLondra 177
1 nelmodo
seguente (1).Due
partid'antimonio (solfuro)ed una
di alcali fìsso in sale mescolati, sifondono
in crociuolo.La
materia stata fusa, poi diventatafredda
, si pol- verizza, indi sifa
bollire inmolta acqua
; sifeltra la decozione bollente.Si ripetono le decozioni sopra la stessa materia
f
e
le feltrazioni finoa
che la soluzione feltrata,per
mezzo del raffreddamento,non
fa più alcun deposito. Si separa indi la polvere rossa che spon-taneamente
è precipitata.Con
questomezzo da un oncia
diantimonio ( solfuro) si ottengono seidram*
me
di chermes minerale.(1)Pharmacopée ducollègeroyalde médecine de Londre*;tra- duite del'anglois surla secondeédition donnce avec des re- marquri par le ducfeurH. Pcmberton professeur enmedeciao
aa
collegede Grasham.A
Paris 1771.Z
Pembertan cementatoredella
Farmacopea
diLondre, al suddetto processo per,fare il chermes minerale dato da Ceoffioy, soggiunge :Alcuni artisti si accontentano di far calcinare leggiermente la mescolanza dell'antimonio e sale alcalino. In questo
modo
il chermes che si ottienmmaggiormente
si avvicinaa
quello fattoper mezzo
della sola decozione. Quello ottenuto previa lafu-
sione èmaggiormente
emetico.Le
parti di questo ultimo sonomeno
sottiliemeno
dolci al tatto,nella qual cosa convieneancora
lo stesso GeofTroy. Nulla ostante questa diversità emodo
di operarecome medicamento,
il chermes preparato permezzo
della fusione, è quello che piùcomunemente
si trova p> esso degli speziali che lovendono a
basso prezzo, perchè loro costapoco
,ma
nello- stessotempo
in vece diun
rimedio del qualenon
si vogliono che gli effettidolci, sivedono
prodotti dei contrari, che poi sovente sono attribuitiad
altre cagioni, enoa
alla cattivapreparazione.
Questi riflessi di Pemberton su la natura del
chermes
minerale stato fatto previa la fusione,non
possono derivareche
dalle osservazioni di fatto sul'uso
medico
dì esso,non
sopra chimiche teoriche congetture. •Già
si. sapevache
i solfi dorati sono emetici,pen
he ciò fusempre dal fatto confermato; percon*seguenza
non
si potrà mettere in controversiache
alcun p'co emetico abbia da essere il chermes mi- ne* ale alloraquando
contiene dello zolfo doratoche
aia stato in esso introdotto
quando
la precipitazione spontanea fu proseguita dall' altra cagionatada uno
degli acidi
con
cui si fanno i solfi dorati; equan-
tunque questochermes impuro
siameno emetico
Qjgi]i£ed4>yCiLppgle
del solfi dorati «empiici,
non può
però ciò nulla ostante essere paragonato e sostituito al chermes minerale puro.Quello finalmente, il quale
quantunque
fattopermezzo
della sola precipitazione spontanea, fu però premessa la fusione dei materiali destinati alla fab- bricazione, avendo la sperienza dimostrato essere qualchepoco
emetico, convlen credere che esso pure sia impuro, e che contenghi dello zolfo do- rato. Il forte calore sofferto dal solfocomponente
il solfuro di antimonio nel
tempo
della fusionepuò
avere generato dell'acido solforico che rimanenella massa. Si vedrà in seguito che questo acido pro-duce
lo zolfo dorato ancorché si trovicombinato con
1'alcali.Per
la formazione pertanto del chermes mineralepuro
, e corrispondente a quello che si ottiene col processo proposto da fr. Simone,non
sì deve nècompiere
la precipitazione oltre della spontanea, usando degli acidi nella maniera con la quale sifanno i solfi dorati, nè premettere la fusione della mescolanza del solfuro di antimonio misto col sale alcalino fisso sottocarbonato. In quanto poi alla so- stituzione dell' alcali tratto dal tartaro bruciato , stata usatada
Lemery
t a quello che si ottiene dalla decomposizione del nitrato di potassa, questanon
cagiona alcun divario nelchermes
minerale; sia esso fatto o con 1'uno
, o con 1'altro, il risultaloè
eguale.Egualmente
è lo stesso l'usare il solfuro cTantimonio piuttosto in frammenti che in polvere sottile.Sussistono però tuttora nella esecuzione per fare il chermes minerale tanto col
metodo
di fr.Simoneche
di quellodiLemery
quelle incertezzedi risultato20
•
nella quantità e nel colore del chermes che
eoo
essi si ottiene, le quali eccitarono i chimici a farà delle riforme ai loro processi. // dare
un
processo per ottenere costantemente il chermes minerale dello stesso colore ed egualenatura
fu il soggetto del quesito proposto, cornoho
già detto, dalla Società difarmacia
di Parigi.E
stato finora dai chinici ritenuto esaere i solfi dorati di antimonio, e fra questi il chermesmine-
rale, lacombinazione
dell'idrogeno solforato al protossido d'antimonio.Da
questa ipotesi fuda
molti dedotta la conseguenza che tutte levolte che aipuò
effettuareuna
tale unione , il di cui risul- tato siaun
protossido d'antimonio colorito inrosso ora più, orameno
carico, per cagioninon
cono*dote', ma che
in fatti aienosempre
la stessacosa.Questa
ipotesi avrebbe tutto 1'aspetto di verità seil fatto delle rispettive proprietà medicinali
non
lo amentisse; sebbenesiosserva,non
sono però questi soli i costituenti i solfi dorati; altre sostanze ti concorrononon
state finora considerate.Quando
l'accidenteha
portatoche
qualche chi-mico
abbia fatto bollire inun
lissìo alcalino sot- tocarbonato il solfuro d'antimonio, varie sostanze ai sono incontrate in contatto fra loro, e si sono formati dei nuovi corpi composti.Uno
fra questi,
che
durante il calore bollente della mistura rima- seva perfettamente sciolto, nel diventare freddo del lissìocompare
in forma diuna
materiasolida,pol- verosa| sottile, rappresentante unafecula,con spon- tanea precipitazione, di colore rosso, alla quale , separata dal restante fluido,ed
essiccata, fu datoil
nome
di chermes per cagione del suo colore,e
ài minerale perchè la base di esso si a ritenutaDigitizedbyGoogle
il
èssere
H
metallo antimonio. I composti del quali questo chermes è formato, sono corpiche
si sono generati nell' atto della operazione mediante il tro- varsi fra loro in contatto variesostanze o semplici, emeno composte
,che prima erano sotto altraforma.Finché
si è voluto soltanto rinnovare ciò che in confuso ha l'accidente fatto nascere, variando sol- tanto imodi
coi quali eseguire l'operazione, senza a parte a parte osservare1'andamento
di essa,sem-
pre si sono avuti multati incerti; ed incerti sono essi pure ancoraquando non
si fa variazione allaprima
accidentale operazione con la quale siè fatto il chermes minerale. S'incontrano ancora io questomodo
varii accidentinon
preveduti chemutano
ilmultato
, senza sapersi la cagione.Conviene
divi- dere a parte a parte 1'operazione, ed esaminare gli effetti chenascono dal contatto delle diversesostanze che sono impiegate alla formazione del chermes.Circa
25
parti di solfo ej5
d' antimoniome-
tallo sono i componenti di
ioo
parti di solfuro<Tantimonio nativo.
L' unione dell'alcali fìsso di potassa
o
di soda chenon
sieno carbonati al solfo, genera
un
corpocomposto
, cioè il solfuro di potassao
di soda; questa unione si fa indue
maniere, o mediante la fusione dei materiali solfoed
alcali in sale fatta dal calore,o
mediante soluzione dell'alcali nelTac- qua, e bollitura del solfo in questa soluzione.Una
massa salina nasce nel primo caso;
un
liquore ac-quoso
, nel quale sta in soluzione il solfuro , nei secondo caso,ma
con delle mutazioni.I solfuri alcalini suddetti in massa stati fatti pei fusione, stando esposti all'aria assorbiscono
P
umi- dità di essa, cangiano di natura, il loro colore>
I
bruno ei
muta
in verde, il suo odore di zolfo ticambia
in quello d'idrogeno solforato.Questa
-mu-
tazione proviene dalla decomposizione dell'acqua
etata da loro assorbita; 1'ossigeno di essa forse si unisce aduna
porzione del solfo , e formaun
os- sido di solfo;ma
di certo l'idrogeno reso libero si unisce ad altro zolfo, per cui nasce l'idrogeno solforato; più prontamente tutto questo si effettua se la massa è inumidita
con
acqua.Non
gli alcali puri soltanto fusicon
lo zolfo diventano solfuri salini,ma
ancoraquando
sono carbonati; V azione del calore -bastante a fondere la mescolanza delledue
sostanze,decompone
ilcarbonato, converte in gas V acido carbonico, ed unisce ralcali puro allo zolfo; ciò però si effettua successivamente e mediante calore continuato.
9 11 solfuro alcalinopertanto in contatto dell'acqua diventa idrosolfuro, cioè
un
corpomaggiormente composto
, nel quale vi è il solfocombinato
a tre diverse sostanze, all'ossigeno dell'acqua, all'idro-geno
della stessa, ed al sale alcali puro.Questo
Corpo composto è solubile perfettamente nell'acqua.V
idrosolfuro,perfare il quale si richiedonodue
operazioni, si fa inuna
sola,
quando
si fanno l^llire nell'acqua lo zolfo e gli alcali nudi; in questotempo
sidecompone una
porzione dell'acqua, nasce il corpo quadruplo nel quale si trovano lo zolfo ,V
alcali,T
ossigeno e l' idrogeno.Gli alcali fissi
non
carbonatihanno
la stessadi- sposizione a prendere unionecon
lo zolfoanche quando
questo si trova precedentemente unitocon
1> antimonio nello stato di solfuro, e formare dei
solfuri alcalini antimoniali. Si effettua questa
unione
tutte le volte
che
essendo in contatto il solfar*DigitjzedbyGoogle
antimoniato con l'alcali fisso privo onninamente dt acido carbonico, la mescolanza è da bastante ca- lore messa alla fusione.
La
massa che risulta dalla Fusione composta del doppio solfuro d'antimonio e di alcali fisso, essendo posta abollire nell'acqua, produce,come
siè detto fare il solfuro semplicemente alcalino, ladecom-
posizione diuna
porzione di aequa. L'ossigenocomponente
di essa si unisceall'antimonio metallo,che
diventa protossido, e l'idrogeno al solfo; per la quale unione si formal'idrogeno solforato.Que-
sto
composto
di solfo ed idrogeno avendo le pro- prietà di un acidodeciso (acidoidrotionico), unen- dosi al protossido d'antimonio, lo converte inuna
sostanza salina, ed il risultato della bollitura èuna
soluzione d' idrosolfuro di potassa e di antimonio,che
sta permanente in questo stato di liquore, an-che
nella temperatura ordinaria naturale , finché qualche nuova sostanzache
si introduca in essa so- luzione,non
cagioni dei cambiamenti.Quando
alla soluzione dell'idrosolfuro di alcali fisso e di antimonio si uniscono alcuni degli acidi in passato conosciuti(i), si fa della effervescenza, si produce del gas idrogenosolforato che lacagiona,il quale si spande per l'aria.
Non
si sa se questo;as provenghi da
nuova
decomposizione dell'acqua
di cui ridrogeno si unisca allo zolfo, e si generi altro idrogeno solforato nello statogassoso ,o
pure se unendosi l'acido all'alcali fisso,che
già era(i) Gli acidi dai chimici in passato statiusatiperepiesta operazione sonoil solforico, il muriato,l'acetico. Ilmuria- tico ossigenato, dopo leosservazioni statefatte daDavySu di esso, nonsi deve annoverarefra gli acidi; infattinoaèatta a precipitare iiolfidorati di antimonio.
*4
Unito all'addo idrolionice,
V
obbliga ad abbando- narlo, e questo divenutonudo
si converta in gas?il risultato certo però è
un
copioso svolgimento di qncsto gasche
si spande per l'aria* eche
nel sortire dal liquore produce 1 effervescenza.* .41 protossido diantimonio, che
è una
parte del-l'idrosolfuro
composto
di alcali fisso e di antimo- nio,non abhandona
il suo acido idrotionico,ma
diventa
un
corpo insolubile,che compare
nel fluido in forma diuna
polvereche
sta sospesa in esso,di colore d'arancio, la quale separata ed essiccata
è
quel protossido d'antimonioidrosolforatochiamato
solfo dorato di antimonio.
Noti in questo
modo
succedequando
l1alcali Esso stato fuso col solfuro d'antimonioè
in parte carbonato,come
sono i sali alcalini tratti o dalla decomposizione del nitrato di potassao
del tartaro bruciato, o dalla soda, o potassa delcommercio
tratta dalle ceneri dei vegetali in genere.
11 calore
che
mette alla fusione la mescolanza, obbliga parte dell'acido carbonico a staccarsi dal-T
alcali, è la presenza dello zolfo lopromove mag-
giormente; per la quale sottrazioneuna
parte del-l'alcali diventa
nudo
, sicombina
col solfuro di antimonio, e si genera il solfuro adue
basi, alfa- lino ed antimoniato,ma
rimanetuttora nellamassa
porzione dell'alcali carbonato, cioècon
dell'acido carbonico.Due
parti di solfuro d'antimonio in polvere, eduna
di sottocarbonato alcalino in sale, furono dai chimici ritenute essere le proporzioni più adattate per ottenere, mediante bollitura da essere fatta .della massarisultantedopo
la fusione,una
soluzione di idrosolfuro alcalino antimoniato.In questo caso esiste nella massa, oltre quello che si trova allorché l'alcali stato fuso col solfuro di antimonio era puro, dell
1
acido carbonico unito
all'alcali fisso, e la soluzione fatta per
mezzo
della bollitura neiracqua
, la quale essendo bollente ed in tale stato feltrata, è trasparente, si turbaspon- taneamente diventando fredda; si forma in ef»a una polvere rossa più colorita di quello che siano i solfi dorati. Questa, separata ed asciugata, è quel protossido d'antimonio idrosolforato, al quale fu dato ilnome
di chermes minerale fatto mediante previa fusione dellì solfuro d'antimonio ed alcali sottocarbonato, detto per via secca.Resta ora da osservare, se l'acido, del qualesi
è
fatto uso per fare la precipitazione del solfo do- rato (Vantimonio nella maniera antica, e se V acido carbonico che la cagionaquando
si fa il chermes minerale, con l'apparenza di spontanea promossa dal solo raffreddamento, diventino parte costituente dei precipitati suddetti, o se siano soltanto stru- menti emezzi coi qualiè
tolta all'alcali fisso puro la facoltà di tenere .sciolto nell'acqua
1'idrosolfuro antimoniato che si èformato.Quantunque
ilsaperlo con precisionenon
sia facile,un
fatto peròche
risulta da
uno
sperimento , fa supporre che 1'acido veramente concorra a lare parte costituente i detti precipitati, rendendoli più omeno
insolubili a se-conda
della qualità e natura dell'acido che siè
unito.Per fare l'idrosolfuro alcalino di solo solfo, si
è
vedutonon
essere necessaria la previa fusione dello zolfo col sale alcali; lo stesso è per farel'idrosol- furo antimoniato.Quando
in una soluzione diun
alcali fìsso puror
*6
ai fa bollire il solfuro eli antimonio in polvere^
questo si scioglie nelle proporzioni corrispondenti alla capacita delle rispettive sostanze ad unirsi.
La
soluzione è limpida, e rimane tale ancora ditenuta fredda ogniqualvolta nell' alcali
noù
vi sta qualche acido| il quale per essere in.picciola quantità siaocculto. «
Se
in questà soluzione sì metteun
acidonudo
* ai generaano
dei solfi dorati di antimonio; questofenomeno
però sivede
effettuarsi ancora dagli acidi già combinati agli alcali. . .Fu da
Glaubero usata, per la precipitazione del solfodorato,una
soluzione dicremore dì tartaro(l)jma
la natura di questo sale, in cui 1'acido tarta- ricoè
in eccesso , lascia il dubbioche
solo 1* ec- cesso dell'acido sia. quelloche
cagiona la precipi- tazioneNella soluzione d'idrosolfuro cTantimonio diven- tata fredda , e feltrata,
ho
messe distintamente le soluzioni di solfato di potassa, di mariatodisoda,
e di nitrato di potassa perfettamente neutri: tutte
hanno
precipitato lo zolfo dorato nulla ostante lanessuna mutazionedi forza cagionata da loro all'al- calipuro che lo teneva in soluzione, per essere in questi sali neutri gli acidi già neutralizzati dai ri- spettivi alcali.
Se
per tanto questi salinon
potevano mutare la capacita degli alcali puri a tenere in soluzione il protossido idrosolfurato d'antimonio che stava già antecedentementein soluzione,non
aipuò
attribuire(i) Si trova questo nei commenti fatti da Pembertan alla irmacopie dncollègt rvjral demidecint deLondres iom. D»
pag.686.
DigitizedbyGoogle
m
(heagii acidi componenti i detti salì neutri la ca- gione , per la quale il protossido d'antimonioidro- aolfurato
ha
cangiato dinatura conunirsiacadauno
di essit e formare in tal
modo un nuovo
sale coni*posto di protossido d' antimonio e dei
due
acidi,ridrotionico, e di quello aggiunto che
componeva
il sale neutro.
Questo composto
è di natura permodo poco
solubile,che
in molta parte si separa dal fluido ecompare
in forma di precipitato.Posto per tanto che i nominati sali neutri
hanno
potuto precipitare lo zolfo dorato per la verisimile cagionesuddetta, si vedechiaramente perchèquando
il lisslo alcalino, nel quale si fa bollire il solfuro polverizzato di antimonio,
non è
formato di solo alcali,ma
di un alcali sottocarbonato(i),
si ge- nera primo un idrosolfuro alcalino ed antimoniato solubile prodotto dalla porzione di alcali puro con- tenuto nel lissìo suddetto; poi unendosi a questo1'acido carbonico del restante alcali che è piena-
mente
carbonato, risulta il protossido di antimoniocombinato
nello stessotempo
adue
acidi, all'idro- tionico (idrogenosolforato), ed al carbonicoj e farsi in talmodo
il chermes minerale, nellamanieracon
la quale i sali neutri composti dagli altri acidi fanno i solfi dorati.Premesso
in talmodo che
i solfi dorati ed ilchermes minerale siano l'unione dei
due
acidi al protossido di antimonio, si vedecome
dalla diver- sità del secondo acido, che oltre deli'idrotionico si unisce al protossido suddetto, nedebbono
risul-(i) Quando l'alcaliè dot ruttocarbonato
4non?i generaal- cuna'soluzione del .offino di antimonio.
2»
tare sali di diversa natura e di diversa proprietàr corrispondenti alle proprietà del detto acido.
Si tede in fatti che i solfi dorati
hanno
, oltre delle qualità medicinali ,anche
il coloremeno
ca- rico di quello del chermes minerale , e fra i solo:dorati, quello precipitato dall'acido muriatico
è maggiormente
coloritochequello delsolforico.Forse1'essere questo acido
composto
d'idrogeno,invece che
gli altri lo sono di ossigeno, nepuò
esserela cagione.Per
questomaggior
colore fu presceltoV
acido muriatico per terminare la precipitazione al lissìo da cui era già precipitato spontaneamentecol raffreddamento ilchermes
minerale dell'autore dei Secreti di chimica ài sopra nominato.Tanto
ilchermes minerale, che i solfidoratisono solubili neiracqua allorché questa sia in sufficiente quantità;ma
laloro solubilitànon
è eguale intutti.La
sola infusione nell'acqua distillata è sufficiente acciò 6Ì sciolga in essa una porzione di chermes;e lasciando che il chermes minerale mescolato al- l'
acqua
cada al fondo la partenon
disciolta, ilfluido chesta sopra, è biancastro e torbidetto;
non
cosìè
del solfo dorato precipitato dall'acidosolfo- rico, l'infusione di esso nell'acquanon
basta alla di lui soluzione ; limpida resta 1'acqua
in cui fu esso mescolatodopo
essersi deposto lo zolfo dorato che fu in essa stempralo;ma
sesi fabollitura del-l'acqua in cui vi sia stemprato dello zolfo dorato,
poi si feltra la bollitura per carta, il liquore fel- trato diventando freddo acquista
un
color torbido e biancastro.I solfi dorati, ed il chermes minerale acciò in loro esista il colore proprio,
è
necessario che le proporzioni dei due acidi siano inuna
dataquan-
tira determinata.
Quando
si fa la precipitazione dei solfi dorati, nel primo formarsi di essi, ai protos- sido d'antimonio si unisce molto acidoidrotionico,
il quale
dà
al protossido uncolore rosso vivace.Se dopo
questa prima formazione si prosegue colf ag- giungere nella soluzione antimoniata altro dell'acido precipitante, si rinnova la precipitazione;ma
il precipitato èmeno
colorito, maggiore èla quantità dell'acido precipitante che si unisce all'antimonio, pel quale diminuisce la porzione dell'acido idrotio»
dico colorante , ed il precipitato secondo è
meno
colorito del primo, e
meno
ancora colorito diventail terzo.
Da
questi costantieffettihaoriginela distinzione,che
dagli antichi si faceva dei divelti sciti dorali usati in medicina, che sinominavano
deliaprima
, della seconda, e terza precipitazione, ai quali at- tribuivano diversità di forza emetica.Lo
stesso succedequando
nelfare ilchermes mi- nerale nelmodo
che sono per proporre dividendo le operazioni , si introduceuna maggiore
quantità di acido carbonico che sumeri lagiusta proporzione di esso con l'acido idrotionico.Se
nella infusione fatta delchermes mineralenel-l'