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all’ordine del giorno: “Ordine del giorno presentato dalle Consigliere comunali Borghi e Ciocca Daniela relativo a ‘Adesione al Manifesto dei Sindaci per la

legalità contro il gioco d’azzardo’”.

Illustra la proposta di delibera? La consigliera Borghi. Prego.

Vi ricordo che l’ordine del giorno viene disciplinato dall’articolo 70 del Regolamento, quindi l’illustrazione in cinque minuti, la replica della Giunta, un intervento per Gruppo. Prego, Consigliera.

[CONSIGLIERE BORGHI]

Sarò brevissima, nel senso che spero che si sia letta la premessa di questa mozione, che dà dei dati, che diciamo, in sintesi, qual è la portata della malattia, della ludopatia oggi, quali sono i soggetti più esposti, sicuramente i soggetti più deboli della nostra società, e tutto ciò che inquadra l’urgenza del prendere in considerazione e del fare qualcosa per cercare di contrastare questo fenomeno.

Molto più semplicemente vorrei riferirmi, invece, a quello che è il Manifesto dei Sindaci, che parla di 100 miliardi di fatturato all’anno, il 4% del PIL nazionale, la terza industria italiane, il 12% delle famiglie italiane, il 15 del mercato europeo del gioco d’azzardo, il 4,4% del mercato mondiale eccetera. 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori più patologici. 5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti del gioco patologico.

Perché ho dato, ho espresso, ho illustrato questi dati? Perché mi pare che anche questo Consiglio comunale sia ora che si schieri e che prenda una posizione chiara. Non è una nostra mania, credo che sia la quarta mozione, non è una nostra mania, quella di parlare di questo fenomeno, perché ne sta parlando il Consiglio delle Donne, ne sta parlando il quartiere della zona ovest eccetera.

Quindi la cosa che noi chiediamo, e che avete, anche se in forma diversa, nell’ordine del giorno, è che il Sindaco aderisca, questa Amministrazione aderisca al Manifesto dei Sindaci, che chiede una nuova legge nazionale fondata sulla riduzione dell’offerta e il contenimento dell’accesso ai giochi, con un’adeguata informazione, un’attività di prevenzione e cura e leggi regionali in cui siano esplicitati i compiti e gli impegni delle Regioni, sia per la cura dei giocatori patologici, sia per la prevenzione dei rischi dei giochi d’azzardo.

Chiedono ancora, i Sindaci, che sia consentito il potere di ordinanza dei Sindaci, quello che il nostro Sindaco ha sempre lamentato, per definire l’orario di apertura delle sale giochi e stabilire le distanze dai luoghi sensibili; che i Sindaci organizzino una rete e si mettano in rete per far acquisire ai propri ambienti, ai propri territori che insieme si è più forti e più consapevoli dei danni che questa malattia produce, con reti territoriali e anche sovraterritoriali e si impegnano tutti, i Sindaci, ad utilizzare tutti gli strumenti disponibili, gli Statuti, i Regolamenti, le ordinanze, i controlli della Polizia locali, gli strumenti e i modelli operativi informatici.

Questo è il manifesto dei Sindaci, a cui chiediamo a questa Amministrazione e a questa Giunta, e a questo Consiglio comunale di aderire, aggiungendo che chiediamo che questa mozione, se votata, venga inviata alle Istituzioni competenti, cioè al Governo e alla Regione, inteso come Ministero alla Sanità e Assessorato alla Sanità, e che venga inviata a tutti i Parlamentari e ai Consiglieri bergamaschi appena eletti, sia in Parlamento che in Regione, perché si facciano carico di questo grave problema che colpisce le nostre comunità.

Devo dirvi che al momento in cui ho scritto erano 50 i Sindaci che avevano aderito a questo Manifesto, ora sono molti di più, è compreso Bolzano, è compresa Genova, è compresa Milano, Pavia sappiamo che da sempre è in prima fila, tanti Comuni, sia bergamaschi che liguri; la Lega, a Genova, ha presentato una mozione in cui chiede al Sindaco di promuovere tutti gli strumenti al fine di evitare la nuova apertura di sale gioco; la Provincia di Bergamo il 29 gennaio ha approvato un ordine del giorno, tipo quello che stiamo per votare.

Spero davvero che, questa volta... Pavia, inoltre, ha anche proposto la Carta Etica. Sta utilizzando... ha introdotto la Carta Etica, che dà ad ogni esercizio che l’adotta - sono nove punti - il marchio di Esercizio Etico, sono già tanti i commercianti che hanno aderito. Mi sono stupita che ieri sera nessuno dei commercianti, alla riunione del Distretto del Commercio, abbia parlato di questo fenomeno, perché ormai le slot sono davvero nascoste in angoli di tutti, e questo, secondo me, non è marketing, questo qui è proprio sfruttare le debolezze e le patologie altrui.

Questa Carta Etica, se volete, si trova su internet, è molto interessante perché unisce i commercianti su di un obiettivo educativo e dà molto un valore a quella che è la coesione sociale, mettendoci, anche i commercianti, il proprio contributo.

Io spero che questa volta riusciamo a concordare su un’iniziativa, che ritengo di grande valore.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Ha la parola il Sindaco.

[SINDACO PEZZONI]

Grazie, Presidente. Quando, per la prima volta, mi è stata inviata la proposta, ho mandato due righe per sottolineare la disponibilità di questa Amministrazione ad un’azione comune, per il semplice motivo che abbiamo già visto che strumenti che abbiano soltanto a che fare con le normative di carattere locale rendono praticamente impossibile contrastare il fenomeno, se non attivando le politiche di prevenzione, che all’interno di questa comunità, da una parte grazie all’Assessorato ai Servizi Sociali, dall’altra con la collaborazione del Consiglio delle Donne e della Commissione Pari Opportunità si sono realizzate con, secondo me, anche grande riverbero in termini di conoscenza e di diffusione della problematica.

Dicevo che avevo segnalato questa disponibilità di massima e, dall’altra parte, vedo che nel corso del passaggio del tempo ci sono Consigli comunali che discutono su questa questione, ce ne sono altri in cui l’argomento viene portato in Giunta. Sapendo della sensibilità che il Consiglio comunale ha manifestato già in altre sedi su questa problematica, mi sembrava opportuno che qui la discussione fosse ancora a questo livello.

Sottolineo una cosa: la settimana scorsa io ho chiesto a due dipendenti del Comune di Treviglio, perché impossibilitato a partecipare, di essere presenti al seminario che è stato dedicato al tema della legalità da ANCI, a Milano, perché in quella sede sono avviate anche iniziative di pressione politica per ottenere quella regolamentazione nazionale e regionale che consenta di arginare, per quanto possibile, il fenomeno.

E’ di ieri la dichiarazione del Presidente dell’ANCI Lombardia, che anche nel suo Comune, in pratica, tutte le forme, diciamo, di ostacolo alla realizzazione di questa attività sono stati, invece, fermate dai pronunciamenti del TAR, che ha dato ragione al libero esercizio di impresa.

Per questo motivo io credo davvero che, per quanto adesso sul “mercato” delle mozioni ci sono quella della scuola delle buone pratiche da una parte, quella della Lega Autonomie dall’altra, e le iniziative dell’ANCI, se “togliamo” la bandiera o la coloritura, la sostanza delle cose sia condivisibile, e credo che gli impegni che ci sono descritti, in termini di richiesta agli organi superiori, ma soprattutto in termini di coesione locale, questa Amministrazione li abbia già messi in atto, anche con buone pratiche che possono essere condivise anche da altri Comuni.

Per questo motivo io avrei preferito una mozione, come si può dire, erga omnes, quindi in cui ci stanno dentro tutti e che fosse, come si può dire, il più apolitica, apartitica, atargata di tutte, e mi sarebbe piaciuto che ci fosse la proposizione di ANCI, che però al momento non c’è.

Nel momento in cui il fine comunque è da raggiungere, credo, davvero, che questa possa essere una delle strade, per cui invito a considerare la possibilità di votare favorevolmente.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Vi sono interventi da parte dei Gruppi? Consigliere Lingiardi. Prego.

[CONSIGLIERE LINGIARDI]

Sì, velocissimo. Intanto ringrazio il Sindaco, che vedo che vuole aderire a questo Manifesto che, d’altronde, ha una visione abbastanza ampia, la richiesta, appunto, di una legge quadro che rafforzi le funzioni e le competenze dei Comuni.

Io in Commissione ho riferito che ero contento delle attività che i Servizi Sociali stavano facendo, specialmente su questa questione, anche su indicazione dell’Assessore e, specialmente, a quello che è rimasto del Progetto Ulisse. E quindi ritengo che anche sulla questione della prevenzione Treviglio qualcosa sta facendo, e sta facendo qualcosa di buono.

Se volete, io faccio la proposta anche di togliere i due simboli, anche per... così, i due simboli di “Ariella Borghi Sindaco” e il “Partito Democratico”, in modo da fare una cosa proprio di Amministrazione comunale, in modo che tutti possano votare questo ordine del giorno senza preclusioni di carattere partitico.

E’ una proposta che penso anche la consigliera Ciocca possa accettare, mi sembra che sia un modo anche per... importante per essere collaborativi e per dare un’enfasi maggiore rispetto a questo ordine del giorno. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Grazie. Vi sono altri interventi? Consigliera Ciocca, prego.

[CONSIGLIERE CIOCCA D.]

Sapete che questa è una preoccupazione, questa della diffusione di questi strumenti leciti, purtroppo, leciti, diciamo legali, di prelievo forzoso che si sono aggiunti alla tassa sui sogni rappresentati dalle diverse lotterie, dei Gratta e Vinci e da tutte queste robe qua. E purtroppo è uno dei modi con cui lo Stato fa cassa sulle debolezze delle persone. Ci aveva già abituato con il fumo e... via, insomma.

Mi sembra importante che il Consiglio comunale assuma una posizione di questo genere, unanime, e, se ho capito bene l’invito del Sindaco a votare la mozione, mi trova ampiamente soddisfatta, anche se non ci sono ancora gli strumenti concreti per poter intervenire sulla diffusione di questo fenomeno, però già il lavoro fatto all’interno delle Commissioni e degli organismi di partecipazione del Comune di Treviglio, e il lavoro fatto dall’Assessorato in questo ambito è di ampia soddisfazione.

Certo, l’ideale sarebbe poter intervenire come si interviene su un male che procura danni, purtroppo gli strumenti attualmente non ci sono, questo è l’inizio di un percorso, che spero ci porterà ad averli. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Grazie. Non vi sono altri interventi? Dichiaro chiusa la discussione. Vi sono dichiarazioni di voto? Nessuno chiede la parola per dichiarazione... Consigliera Borghi, per dichiarazione di voto. Prego.

[CONSIGLIERE BORGHI]

Solo per dire... cioè ovviamente il nostro voto sarà favorevole, e ringrazio il Sindaco per questa presa di posizione, che secondo me gli fa onore.

Solo per dire che, per esempio, il TAR della Liguria ha dato un parere diverso rispetto ai Regolamenti restrittivi, l’apertura di nuove case da gioco, la distanza a cui devono porsi le sale gioco, per cui cominciano, i TAR, ad avere posizioni diverse.

A Bolzano, addirittura, c’è una legge provinciale che impone di aprire le nuove sale rispettando la distanza minima di 300 metri. Lo fa la Provincia. Cioè sono casi isolati, però, insomma, cominciamo ad aprire questo scenario di più potere ai Comuni sulle proprie comunità. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Nessun altro per dichiarazione di voto?

Pongo in votazione, quindi, il punto n. 14 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Ordine del giorno presentato dalle Consigliere comunali Borghi e Ciocca Daniela relativo a ‘Adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo’”.

Procediamo con votazione in forma palese e con sistema elettronico.

Dichiaro aperta la votazione.

Dichiaro chiusa la votazione.

No, aspetta. Chi non ha votato? Consigliera Borghi non ha votato.

[SINDACO PEZZONI]

Beh, la diamo per scontata.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Va bene. E’ già chiusa la votazione. ripetiamo. Possiamo ripetere la votazione? No. Allora diamo atto che la consigliera Borghi... Va bene. Allora, diamo atto che il Consiglio ha votato unanimemente e a latere diamo atto che la consigliera Borghi ha votato “sì”.

Punto n. 15 all’ordine del giorno: “Mozione presentata dai consiglieri Bussini e Ciocca Daniela relativa ad adeguamento struttura occupata dal gattile”. Illustra la proposta di delibera? La consigliera Bussini? Prego.

[CONSIGLIERE BUSSINI]

La legge regionale conferisce agli Enti locali la predisposizione di strutture ricovero per gli animali dal territorio. L’attività di cura e salvaguarda della popolazione felina della zona viene praticata all’interno del gattile di Treviglio, situato in via Pontirolo, grazie ad un’organizzazione di volontariato Amici del Gattile, fondata nel 2010.

Grazie all’attività dei volontari del gattile si tutela la salute pubblica, evitando problemi di igiene legati al randagismo e la riproduzione incontrollata degli animali.

Secondo l’ASL, però, la struttura non può restare aperta, in quanto i locali non rispondono ai canoni sanitari che un luogo con tale destinazione d’uso imporrebbe.

La Regione Lombardia offre l’opportunità, ai Comuni, di presentare domanda per ottenere finanziamenti di progetti finalizzati al controllo demografico della popolazione animale, ottimizzare la gestione dei cani senza proprietari e delle colonie feline.

Io, nel sito della Regione, ho visto che l’anno scorso, nell’anno 2012, grazie ad un finanziamento complessivo di 1.900.000 euro, la Regione Lombardia ha sostenuto, attraverso due diversi bandi, i progetti per il controllo demografico della popolazione animale e la prevenzione del randagismo, questo nel 2012, tanto è vero che il Comune di Varese è riuscito a sistemare e a ristrutturare una proprietà comunale, che è la sede dell’ex macello, per la realizzazione di un rifugio temporaneo per gatti.

L’intervento ha avuto un costo di 66.000 euro. Il Comune aveva partecipato al bando regionale, vincendo e ottenendo un finanziamento di 50.000 euro, quindi quasi la totalità dell’operazione, altri 15.000 euro sono stati messi a disposizione dalla Provincia di Varese, e il progetto del rifugio è stato attuato dal Comune, sotto, appunto, le direttive dell’Assessorato della Tutela Ambiente e dall’ASL.

Quindi, alla luce di questi già precedenti, e visto anche i cospicui finanziamenti che la Regione l’anno scorso aveva messo in atto, io non so se quest’anno ci sono bandi, comunque chiedo, attraverso il Consiglio comunale, di impegnare l’Amministrazione a valutare la possibilità di aderire a questi bandi regionali, di tenere sotto controllo, se ci sono altri soldi disponibili, al fine, appunto, di inserire a bilancio preventivo la somma necessaria a ristrutturare i locali di via Pontirolo.

Allora, mi avevano detto... sì, io non ero presente in Commissione, che c’era stata un’osservazione, non so, da parte del Sindaco, credo, di emendare l’ordine del giorno inserendo... e la possa emendare oppure... o se la fate... non so, devo farla propria o...

comunque di... somma necessaria a ristrutturare i locali di via Pontirolo, o altra sede, al fine di rendere idonea la struttura e a garantire la continuità del servizio svolto dagli Amici del Gattile.

Quindi la scrivo?

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Con la modifica? O la vuole... se la fa propria la modifichiamo.

[CONSIGLIERE BUSSINI]

Va bene. Quindi è da inserire solo “o altra sede”.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Vuole indicare al Segretario il punto preciso?

[CONSIGLIERE BUSSINI]

Allora: “impegna l’Amministrazione a valutare la possibilità di aderire a bandi regionali per ottenere i finanziamenti e inserire nel bilancio preventivo 2013 la somma necessaria a ristrutturare i locali di via Pontirolo, o altra sede”... “a rendere idonea la struttura” va con... “a ristrutturare i locali di via Pontirolo, al fine di rendere idonea la struttura o individuare altra, e garantire la continuità del servizio svolto dagli Amici del “gattile”. Quindi “o altra sede” va dopo

“la struttura”.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Va bene. La parola al Sindaco.

[SINDACO PEZZONI]

Grazie, Presidente. Sì, non è... avevamo fatto la discussione se l’emendamento fosse stato registrato in Commissione o meno, mi pare di aver avuto ragione sul fatto che fosse passato via ancora.

Ero stato io a chiedere la possibilità di verificare questo, cioè di non vincolarci nell’aiuto alla struttura del gattile alla sede attuale, che riteniamo comunque inappropriata e che, se

ristrutturata, poi, vincolerebbe un eventuale riuso successivo, che probabilmente potrebbe essere per altra funzione più adatta, anche al tipo di contesto all’interno di cui è inserito. E quindi questo emendamento consente, secondo me, di deviare abbastanza la discussione, quindi “sulla sede per la prosecuzione dell’attività del gattile, da concordare con gli attuali gestori del servizio”.

L’unica cosa che sottolineo è che la legge regionale 16/2006 è stata abrogata, quindi non funziona più, e il meccanismo del finanziamento, che è stato citato prima dalla consigliera Bussini, si basa sul nuovo Testo Unico Sanitario, e la cosa interessante è che le iniziative più recenti sono quelle del 1.900.000 di finanziamento, erano interventi di campagne massive, diciamo, di sterilizzazione dei gatti e dei cani.

Sapendo della polemica che c’era stata qualche tempo fa a Treviglio, sul tema, dico, ho visto...

non sono andato a vedere il piano di riparto dei contributi, ma mi pareva che il progetto complessivo di Regione Lombardia fosse questo.

Andare a verificare se la nuova norma è rifinanziata quest’anno, se ci sono le possibilità per realizzare questo tipo di investimento, non lo vedo problematico, abbiamo sempre garantito, per il tramite del Vicesindaco, che è direttamente interessato alla partita, la disponibilità di questa Amministrazione a trovare una soluzione alternativa, mi risulta che, ad oggi, le soluzioni proposte non abbiano trovato l’assenso da parte delle operatrici, soprattutto per questioni di “distanza” rispetto alla sede attuale.

Ecco, io, su questo, penso che, però, ad un certo momento l’attività dell’Amministrazione si debba anche fermare, noi possiamo proporre una, due, tre sedi, ma alla fine, dico, nel momento in cui fatte le proposte, non recuperato l’assenso, non si riesce ad andare avanti, la questione sarà, poi, da porre in termini di diretto interessamento da parte dell’associazione che al momento se ne occupa. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Grazie. Siamo in sede di discussione, naturalmente. Consigliere Melli, prego.

[CONSIGLIERE MELLI]

No, era solo per ribadire quello che ha già accennato il signor Sindaco, che in Commissione avevamo pensato di, sì, andare ad avere questi contributi, ma non fossero finalizzati alla ristrutturazione di via Pontirolo ma, eventualmente, per il reperimento di altri locali, che poi venissero ristrutturati, ad escludere a priori la via Pontirolo.

Poi anche con il consigliere Merisi aveva detto che lì non esiste nemmeno l’autorizzazione ad esserci, il gattile, da parte dell’ASL.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Consigliere Minuti, prego.

[CONSIGLIERE MINUTI]

Su sollecitazione richiesta dal consigliere Franco Giussani, ed anche... Ariella, e tra l’altro, invece, devo, con l’occasione, anche introdurre, per differenziazione e questione di coscienza, un voto disgiunto rispetto al collega dell’unità organizzativa Merisi. Lui voterà a favore della mozione, io voterò contro. E la ragione per cui voto contro è una ragione di coscienza, e vi prego di rispettarla, come io ho rispettato sempre le vostre decisioni.

E’ entrata in vigore, qualche giorno fa, una norma del Codice della Strada, che prevede la sanzione penale per il caso di omissione di soccorso nel caso di investimento di animale. Sono entrate in vigore delle norme, recentemente, che annullano le previsioni condominiali prevedenti il divieto a tenere animali. C’è una cascata di legislazione, una cascata di provvedimenti e una cascata di spese da parte degli Enti locali, poi la povera Pinuccia non riesce a trovare i denari per condurre i suoi servizi, che peraltro sono condotti lo stesso egregiamente, perché si sta spostando l’attenzione, stranamente, anacronisticamente, in questo momento di crisi, dagli umani agli animali.

Allora io mi riferisco al canone 2418 del Catechismo della Chiesa cattolica, il quale dice espressamente: è pure indegno dell’uomo spendere per gli animali somme che andrebbero destinate prioritariamente – prioritariamente - a sollevare la miseria degli uomini; si possono amare gli animali, ma non si devono fare oggetto di quell’affetto, che è dovuto soltanto alle

persone.

Ho estrapolato un canone, da dodici canoni che disciplinano il rispetto dell’integrità della creazione e che si dilungano a dire che bisogna rispettare gli animali, nel contesto dell’ambiente, però sottolineo questo concetto, che è immorale per la Chiesa cattolica - è immorale - spendere somme per gli animali, che siano sottratte agli umani.

Per questa buona ragione, dissociandomi dall’unità organizzativa, io voterò contro questo argomento, anche sottolineando il fatto, se ho ancora qualche secondo, che aveva proprio ragione quel fine politico del Senatore Angelo Castelli, che era anche amministratore della nostra frazione, qui vicino, Caravaggio?, il quale poneva le questioni più delicate, le poneva

Per questa buona ragione, dissociandomi dall’unità organizzativa, io voterò contro questo argomento, anche sottolineando il fatto, se ho ancora qualche secondo, che aveva proprio ragione quel fine politico del Senatore Angelo Castelli, che era anche amministratore della nostra frazione, qui vicino, Caravaggio?, il quale poneva le questioni più delicate, le poneva

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