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CAPITOLO 2 – Comunità e territorio

2.2 Prima visita in Comunità: localizzazione, accesso dall’esterno e arredamento interno

La Comunità educativa Contrà Fascina si trova all'interno delle mura della città, a due passi dal centro storico di Vicenza. Possiamo dire che fra le strutture citate è quella situata in posizione più centrale assieme all’Istituto S. Chiara. La Comunità è situata in una zona residenziale ricca di servizi e collegamenti agli altri quartieri della città. La struttura è fisicamente collocata presso l'Istituto ex IPAI (Istituto per l’assistenza all’infanzia) e fa parte del Parco S. Rocco. Questo è un luogo particolarmente importante che ha mantenuto dalle origini fino ad oggi la sua funzione “accogliente” dedicando i suoi spazi a bambini e ragazzi in difficoltà; un luogo, quindi, che anche storicamente è in stretta relazione al progetto e alla mission principale della Comunità Contrà Fascina. Infatti “L’istituto di assistenza all’infanzia ha chiuso nel 1994 ed è stato abolito proprio a partire da quella data. La sua funzionalità l’aveva espressa al massimo negli anni del dopo guerra, fino a tutti gli anni 60 e ancora perlomeno fino a oltre la metà del decennio successivo. In quell’ambito si svolgeva una funzione puramente assistenziale, accogliendo i bimbi abbandonati prima a causa delle vicende belliche, poi per tutti gli altri motivi che ancora inducevano i genitori a prendere una decisione così grave. I bambini venivano allevati e curati finché non si riusciva a darli in adozione” (G.Ar., 2006). Il palazzo ha mantenuto, quindi, la sua funzione originaria grazie ad un disegno specifico del Comune di Vicenza ed è ancora oggi sede di parte degli uffici dei Servizi Sociali della città. Nello stesso palazzo infatti troviamo: i Servizi Sociali (in particolare la direzione perché come abbiamo visto l’ufficio Tutela Minori è oggi dislocato in una nuova sede), la sede della Cooperativa Tangram, la Comunità Contrà Fascina (che si compone di tre appartamenti: Comunità, appartamento della famiglia d'appoggio e appartamento di sgancio), il “Gruppo Famiglia Feltrin”, un istituto di ricerca religiosa e un asilo nido. Questi servizi, pur essendo fisicamente comunicanti, sono autonomi fra loro. Tuttavia capita che ci si incontri per motivi pratici, solitamente mediante riunioni di condominio. Con la famiglia Feltrin c’è un buon rapporto di vicinato.

L'ingresso alla Comunità non è immediatamente visibile dalla strada; è interno e nascosto rispetto al resto del quartiere. Proviamo a studiare la strada da percorrere per arrivarci, cercando di rendere l’idea del luogo che ci apprestiamo a visitare. Al parco si accede superando un portone di legno massiccio sempre aperto; l’accesso al parco dovrebbe essere riservato ai residenti e il Comune ha tentato di fare ciò installando una sbarra

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automatica e fornendo le tessere magnetiche per aprirla solamente ai residenti10. Una volta superata la sbarra ci si trova all’interno del parco San Rocco. Le mura della città limitano l'area del parco. L'asilo nido è immediatamente visibile alla destra della stradina di sassi che si percorre a piedi e, sempre all'interno del parco ma in un edificio autonomo separato da un prato, è presente sulla sinistra una scuola materna. Continuando a camminare la stradina curva verso destra e, superando le auto parcheggiate, si arriva ad una porta d'ingresso sul retro del palazzo. Entrando, al piano terra, c'è la porta antipanico dell'asilo nido. In fondo al corridoio c'è l'ascensore e le scale. Al primo piano troviamo gli uffici di assessori e responsabili dei Servizi Sociali, oltre a vari locali vuoti. Al secondo piano accediamo ad un lungo corridoio dopo una porta antipanico. Percorrendo il corridoio troviamo sulla destra in ordine: l'appartamento di sgancio per minori prossime alla maggiore età (nominato appartamento Paradisea dalle ragazze stesse), l'appartamento della famiglia Giorgi (famiglia d'appoggio) e l’appartamento riservato alle ospiti della Comunità. In fondo al corridoio, superata una porta sempre aperta, troviamo l'appartamento del Gruppo famiglia Feltrin ed un'ampia terrazza sulla sinistra con molte piante, due tavoli, un dondolo da giardino e le biciclette. Fra la Comunità (di cui fa parte anche la famiglia d’appoggio) e la famiglia Feltrin c’è un buon rapporto di vicinato. Il Gruppo famiglia Feltrin è formato da due coniugi con bambini e ragazzi in affido o adozione di diverse età. I bambini hanno problemi di handicap fisico e/o psichico. Il Gruppo Famiglia Feltrin è composto da nove persone più due volontarie che ruotano stabilmente attorno alla struttura. Dalla parte opposta del corridoio, vicino la porta antipanico da cui siamo entrati nel lungo corridoio, c’è la porta che comunica con l’altra ala del palazzo, con gli uffici dei Servizi Sociali. La porta si può aprire solo dalla parte dei servizi.

Veniamo, ora, a descrivere la Comunità dall’interno. Varchiamo, quindi, la soglia della terza porta che si affaccia sul lungo corridoio. La Comunità è composta da un'ampia ed unica zona giorno con due tavole da pranzo, un angolo cottura con vari elettrodomestici, un divano ad angolo da sette/otto posti e una televisione. E' altresì presente un tavolino con giochi in scatola che sono molto utilizzati dalle ragazze. Una porta separa la zona giorno da altre tre stanze: l'ufficio degli operatori, la camera della volontaria residente

10. Fino a pochi anni fa la sbarra automatica non c'era. Il Comune ha deciso di installarla perché il parco veniva utilizzato come un parcheggio da dipendenti di asili, scuole, servizi sociali e comunità. Ora è proibito parcheggiare dentro, salvo ai residenti (famiglie Giorgi e Feltrin) e alle auto di Servizio della Comunità.

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(Teresiana) e un bagno. Dall’ufficio degli operatori si accede nuovamente al corridoio, quindi la Comunità ha due uscite verso l’esterno. Dalla zona giorno si accede alla zona notte tramite una scala di legno che sale al piano superiore. Nella zona notte ci sono quattro stanze da letto, due doppie e due singole. Tutte le stanze tranne una hanno il proprio bagno. Da una delle stanze si accede alla soffitta tramite una piccola scala. La Comunità si trova in Contrà Mure S.Rocco dal 1995 (data coincidente con la chiusura dell’Istituto ex IPAI già citato in precedenza). Dal 1979 al 1995 Teresiana ha vissuto in Contrà Fascina, poco distante dalla sede attuale e sempre in centro storico. Ora che abbiamo avuto un primo approccio nella conoscenza dei luoghi andiamo a ricostruire la storia della realtà, dalle origini fino ad oggi.