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Qualità dell'acqua nei maggiori laghi e bacini artificial

1.3 Principali fonti di inquinamento

La contaminazione delle risorse idriche cinesi è stata resa possibile da un certo numero di carenze sia sul fronte politico che istituzionale; pur riscontrando la grande variabilità della qualità delle attività di gestione ambientale portate avanti nelle diverse province, e tenendo conto delle differenze economiche, demografiche e geoclimatiche che la determinano, è possibile delineare un certo numero di fattori comuni che hanno avuto un forte impatto sulla questione ambientale.

Fra questi si possono includere carenze istituzionali che generano una scarsa osservanza di leggi e regolamenti ed una lacunosa opera di enforcement degli stessi, l’incapacità di implementare piani di controllo e prevenzione dell’inquinamento acquatico, la mancanza di incentivi per il trattamento delle acque, inefficienze del sistema di licenza e monitoraggio delle acque di scarico, la mancanza di una pianificazione integrata a livello inter-amministrativo e la presenza di interessi locali nella gestione dei bacini idrici, oltre all’aumento dell’inquinamento non monitorato proveniente da Comuni e Villaggi, così

39 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 17

40 Feng HU, Groundwater Under Pressure, 2015, http://chinawaterrisk.org/resources/analysis-reviews/groundwater-under-pressure/,

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come dell’inquinamento da fonti non diffuse (Non-point pollution - NPP) e la carenza di investimenti diretti allo sviluppo di sistemi di depurazione delle acque41.

Il governo cinese ha storicamente concentrato i suoi sforzi in ambito di tutela ambientale sulla riduzione degli scarichi industriali. All’interno di tale settore le industrie cartiere, chimiche, tessili e carboniere producono il 47,5% delle di acque di scarico (MPA 2014)42. Il miglioramento si è dimostrato mediamente piuttosto lento, anche se più accentuato in particolari aree.

A partire dalla metà degli anni novanta uno degli obbiettivi primari nella lotta per la protezione dell’ambiente è stata la riduzione della domanda chimica di ossigeno (Chemical

Oxygen Demand - COD)43.

Tale valore rappresenta uno dei principali parametri per il monitoraggio dell’inquinamento a livello nazionale44.

Esso è generalmente espresso in milligrammi di ossigeno per litro –mgO2/l- , esprime “la quantità di ossigeno necessaria a convertire in biossido di carbonio e acqua tutte le sostanze organiche presenti in un campione di acqua” ed è utilizzato come parametro standard per la misurazione indiretta della quantità di agenti inquinanti presenti in un corpo d’acqua45.

Nonostante il monitoraggio di questo valore, i valori COD hanno ripreso a manifestare un trend di crescita nel quinquennio seguente (2000-2005), si ritiene a causa di un aumento

41 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 113

42 Ministero della protezione ambientale della Repubblica Popolare Cinese (中华人民共和国环境保护部- Zhonghua renmin gongheguo

huanjing baohu bu), 2013 nian huanjing tongji nianbao 2013 年环境统计年报 (Rapporto statistico sull’ambiente 2013), 2014,

http://www.mep.gov.cn/zwgk/hjtj/nb/2013tjnb/, 11.1.2016. XIE, Addressing China’s…, cit., p.

43 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 111

44 MPA, Zhonghua renmin… 2014, cit., http://jcs.mep.gov.cn/hjzl/zkgb/2014zkgb/201506/t20150605_303007.htm 45 DI MEO, Antonio, COD (Chemical Oxygen Demand), 2008,

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nella quantità di acque di scarico dalle cosiddette Township and village industrial enterprises a partire dal 1998, nonostante un significativo decremento delle acque di scarico emesse da parte di imprese statali, provinciali e di contea nei quattro anni precedenti. Solo nel 2007 tale tendenza si è invertita, con una riduzione delle emissioni COD del 3,14% rispetto all’anno precedente46.

Negli ultimi 20 anni la crescente urbanizzazione di Comuni e Villaggi ha fatto sì che le acque di scarico prodotte dalla popolazione in essi residente siano arrivati a ricoprire una posizione di rilievo nel quadro dell’impatto ambientale nazionale. A partire dalla fine degli anni novanta gli scarichi domestici hanno infatti superato quelli industriali, diventando la principale fonte di inquinamento: stime del 2012 attribuiscono la provenienza del 68% della acque di scarico a fonti domestiche.47

Gli sforzi del governo cinese si sono concentrati principalmente sul trattamento degli scarichi fognari di centri urbani di grandi e medie dimensioni, tralasciando quelli prodotti da centri di minore entità.

Buona parte di questi scarichi viene infatti rilasciata senza subire alcun trattamento, impattando fortemente sugli ecosistemi acquatici e sui terreni coltivabili che ne ricevono una parte: si stima infatti che solamente il 56% degli scarichi fognari di ogni Comune riceva un adeguato depurazione prima di essere rilasciato nell’ambiente, comportando, per contro, il rilascio di 20 miliardi di m3 di scarichi fognari non depurati ogni anno48.

46 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 12

47 HU, Feng; TAN, Debra; Inna LAZAREVA, 8 facts on China’s Wastewater, 2014, http://chinawaterrisk.org/resources/analysis-reviews/8- facts-on-china-wastewater/, 11.1.2016.

XIE, Addressing China’s…, cit., p. 12

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Fig.21 (Banca Mondiale 2009)

Non solo gli investimenti stanziati sono risultati insufficienti, ma anche la capacità di processare e depurare le acque di scarico appare distribuita in maniera disomogenea sul territorio nazionale, con forti differenze fra le aree urbane e rurali, sia in termini di qualità delle infrastrutture che per quanto riguarda i target ambientali stabiliti dal governo e la conseguente attività di monitoraggio49.

Come accennato anche la pianificazione in materia di gestione dei maggiori bacini fluviali si è dimostrata carente: generalmente i piani per la prevenzione dell’inquinamento riportano un basso livello di dettaglio tecnico ed una tendenza ad includere obiettivi il cui raggiungimento non è sempre praticabile, oltre ad una scarsa coordinazione degli obbiettivi stessi ed una mancanza di chiarezza nell’allocazione del budget iniziale verso le varie fasi del progetto. In ultimo supervisione e valutazione non vengono portate avanti con la dovuta efficacia50.

La gestione dei bacini fluviali integrata ha risentito anche dello scarso interesse alla cooperazione dimostrato da soggetti appartenenti a diverse suddivisioni amministrative,

49 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 117 50 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 114

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soprattutto in quei casi nei quali l’inquinamento generato in una particolare area finisce per manifestare i suoi effetti negativi in una giurisdizione differente.

La gestione del piano ambientale per il bacino del fiume Wei, redatto e approvato nel 2002 può fornire un esempio di queste inefficienze: lo stanziamento del budget previsto (22,6 miliardi di yuan, con una partecipazione statale pari al 62%) fallì a causa del mancato stanziamento delle quote spettanti alle amministrazioni locali51.

Anche il settore agricolo produce un notevole impatto sulle risorse idriche.

Prendendo come riferimento i valori di COD e ammonio riscontrati a livello nazionale nel 2014, pari rispettivamente a 22,94 milioni e 2,38 milioni di tonnellate, è possibile notare come il 48% e il 31% siano prodotti dal settore agricolo52.

L’incremento nell’utilizzo di fertilizzanti e nella quantità di capi di bestiame allevati avvenuto a partire dal 1978, ha dato origine al fenomeno dell’inquinamento da fonti diffuse, ovvero una tipologia di inquinamento non riconducibile ad una sola fonte di emissione ma all’azione combinata di più fattori53: fertilizzanti e scarti animali, una volta trasportati in un corpo d’acqua tramite scarico, drenaggio o percolazione, hanno

contribuito, ad esempio, ad aumentare la quantità di nutrienti presenti nell’acqua, favorendo fenomeni di eutrofizzazione in alcuni dei principali laghi cinesi, quali il lago Dianchi, il lago Tai ed il lago Chao54.

51 XIE, Addressing China’s…, cit., p. 117

52 MPA, Zhonghua renmin… 2014, cit., http://jcs.mep.gov.cn/hjzl/zkgb/2014zkgb/201506/t20150605_303007.htm

53 United States Environmental Protection Agency. What is Nonpoint Source Pollution?, 2016, http://www.epa.gov/polluted-runoff- nonpoint-source-pollution/what-nonpoint-source, 4.1.2016.

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