Materialità
Il fulcro di ogni principio guida degli AA1000 series rimane comunque la “inclusività” intesa come la conoscenza e l’attenzione delle necessità dei propri
stakeholder che scandiscono ogni fase dei processi di reporting, auditing e accounting etico e sociale.
Il processo di coinvolgimento degli stakeholder si sviluppa seguendo una serie di fasi sequenziali. Si parte infatti dalle azioni di carattere pianificatorio con le quali si vanno ad identificare gli stakeholder e le uscite materiali associate alle proprie attività, si determina la strategia, l’obiettivo e lo scopo del coinvolgimento degli
stakeholder nonché si redige l’“engagement plan” da portare a conoscenza degli stakeholder come dimostrazione di intento. Completato ciò, l’impresa passa alla
fase operativa attraverso la quale si definiscono le linee di azione per attuare le strategie e sulla base di quanto deciso si acquisiscono le risorse e competenze necessarie per instaurare un rapporto con gli stakeholder che faciliti la comprensione, l’apprendimento ed il miglioramento continuo. Al termine di questo si va a misurare e valutare quanto è stato fatto mediante la predisposizione di processi e meccanismi atti a misurare e monitorare la qualità del processo di engagement. Sulla base dei risultati ottenuti e sulla base di ciò che l’organizzazione ha appreso e fatto proprio nel processo di coinvo lgimento degli
stakeholder si andranno a mappare nuovamente gli stakeholder e ridefinire le
strategie.
2.3.3 Progetto Q-RES
Il progetto Q-RES è frutto della collaborazione fra il Centre for Ethics, Law & Economics (CELE) e gruppi di imprese, associazioni professionali, società di consulenza e organizzazioni no profit che nel 1999 hanno ideato tale progetto di definizione di standard di social responsability e nel 2001 hanno diffuso le linee
guida degli strumenti di gestione della responsabilità etica e sociale d’impresa. Il progetto Q-RES si propone come mission quella di “promuovere una visione della organizzazione basata sul contratto sociale con gli stakeholder attraverso la definizione di un nuovo standard certificabile della responsabilità etico-sociale delle organizzazioni, che ne tuteli la reputazione e l’affidabilità.”31
Il modello si basa sul concetto di “contratto sociale” equo ed efficiente fra
stakeholder ed organizzazione quale cardine del bilanciamento di interessi e
valori in conflitto. Il “contratto sociale” è un contratto ideale (non esplicitato) che prevede l’accordo unanime delle controparti che ne accettano le condizioni in maniera consensuale e razionale. Per impostare un accordo equo:
• Gli interessi di tutti devono essere presi in considerazione
• Tutti devono essere informati e non ingannati
• Nessuno deve avere subito o subire forza o costrizione
• L’accordo deve essere raggiunto volontariamente tramite l’esercizio della razionalità.
Il modello del contratto sociale giustifica l’introduzione di una etica d’impresa ed il rispetto ed il mantenimento di tale contratto è determinato dagli incentivi e motivazioni razionali legate ai positivi effetti reputazionali. La reputazione rappresenta un vantaggio competitivo per le organizzazioni soprattutto se si opera in un contesto di transazioni semplici in cui attraverso, lo scambio immediato, si percepisce subito la qualità di un’organizzazione. Nel caso invece di transazioni complesse, aventi per oggetto eventi imprevisti, in cui i contratti sono incompleti e la verifica della qualità è accessibile solo in un secondo momento (experience good) o addirittura impossibile (credence good), la reputazione da sola non basta. Ecco perché l’organizzazione deve determinare in modo inequivocabile quale sia il suo impegno nei confronti degli stakeholder a cui far seguire azioni coerenti osservabili e verificabili da tutti. L’adozione di una etica d’impresa rappresenta un metodo per ridurre ambiguità ed arbitrarietà nei
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rapporti connotati da maggiore complessità e può essere facilmente vista come una risorsa addizionale che accresce il valore della organizzazione.
Il modello Q-RES ha inizio attraverso l’assunzione di responsabilità da parte dell’organizzazione che esprime il suo impegno per mezzo della esplicitazione della visione etica e del codice etico.
Gli impegni vengono poi declinati nella attività aziendale revisionando le strategie, le politiche, le norme di comportamento e le procedure. I collaboratori vengono coinvolti nel processo mediante la comunicazione interna e le sessioni formative per far maturare in loro la comprensione e la condivisione degli impegni assunti. Il sistema organizzativo bottom-up permette di trasformare il proprio commitment in comportamenti effettivi, mentre tramite il sistema organizzativo top-down permette il controllo sulla compliance delle aree a rischio.
La rendicontazione permetterà poi di andare a misurare e valutare le performance e di comunicare con gli stakeholder che attraverso tutti i meccanismi di comunicazione sociale potranno apprezzare la corrispondenza fra impegni e comportamenti etici dell’organizzazione.
Infine l’attività di verifica della qualità degli strumenti etico-sociali da parte di soggetti esterni fornirà maggiore credibilità agli impegni assunti dalla organizzazione.
II modello Q-RES individua sei strumenti per lo sviluppo del processo di gestione della qualità etico-sociale:
Figura 2.11
Visione etica: La visione etica definisce l’identità oggettiva della organizzazione
(settore, struttura, dimensione, ecc.) nonché la mission (ragion d’essere dell’impresa evocativa dei bisogni al cui soddisfacimento si vota l’attività d’impresa) ed i valori condivisi (principi e valori etici che ispirano e guidano l’organizzazione). La visione etica è frutto di un confronto tra i membri del vertice aziendale, della raccolta di informazioni, tramite interviste, questionari ecc., da parte dei manager e del parere obiettivo di un consulente etico esterno. Tramite la discussione e la mediazione delle varie posizioni e l’integrazione tra quanto appurato e gli scopi di business, avremo la formulazione esplicita della visione etica che sarà l’oggetto di corsi di formazione e flussi di informazione per creare adesione e condivisione. Infine, nel caso di cambiamenti significativi, la visione etica deve essere revisionata ed aggiornata.