Le operazioni da eseguire sul terreno, possibilmente secondo l’ordine indicato, sono
elencate nello schema che segue, nell’ambito del quale sono anticipate alcune
informazioni che verranno poi compiutamente illustrate nelle schede riguardanti il rilievo
dei singoli gruppi di attributi (capitolo 5).
4.2.1 Sequenza suggerita per le operazioni da eseguire sul terreno
•
Individuazione di quattro punti posti sulla circonferenza di AdS13, in corrispondenza
delle direzioni N, E, S, O nei terreni pianeggianti, o lungo la linea di massima pendenza
e la retta ad essa ortogonale nei terreni con inclinazione media maggiore di 10°. Nel
caso di terreni con più pendenze nei pressi del punto di campionamento (siti di crinale,
siti di impluvio o altro) si adottano le regole previste per i terreni pianeggianti.
•
Delimitazione delle due aree (AdS2 a e b) per il rilievo dei soggetti di piccole
dimensioni (rinnovazione e arbusti).
•
Rilievo dei soggetti di piccole dimensioni: numero, origine, danni o disturbi, per specie
e per classe dimensionale.
•
Delimitazione di AdS4 e rilievi sugli alberi e arbusti in piedi: diametro a 1.3 m, specie,
vitalità/integrità, dendrotipo, di tutti i soggetti aventi almeno 4.5 cm di diametro a 1.3 m.
•
Delimitazione di AdS13 e rilievi sugli alberi e arbusti in piedi entro la corona circolare
esterna a AdS4: gli attributi da osservare sono gli stessi del punto precedente ma
riguardano solo i soggetti arborei e arbustivi con diametro uguale o superiore a 9.5 cm.
In casi particolari, il rilevamento diametrico può essere limitato alla sola area interna
(AdS4).
•
Rilievo dell’altezza dei soggetti troncati (se presenti).
•
Individuazione e rilievo degli alberi campione dell’altezza e dell’accrescimento in
AdS13: diametro a 1.3 m, specie, vitalità/integrità, dendrotipo, posizione sociale,
altezza dendrometrica, altezza di inserzione della chioma, incremento radiale.
•
Individuazione dell’albero campione della relazione dimensioni/età e rilievo degli
attributi relativi (gli stessi degli alberi campione, oltre al numero di anelli a 1.3 m).
•
Assegnazione di una classe di età al popolamento (solo per quelli coetanei).
•
Rilievo del legno morto in AdS13: diametri delle sezioni estreme, lunghezze, stato di
decadimento, per gruppi di specie. In casi particolari, il rilevamento del legno morto può
essere limitato alla sola area interna (AdS4).
•
Rilievo delle ceppaie dei soggetti asportati in AdS13: diametro della sezione di taglio,
altezza da terra, specie. Rientrano in questa categoria gli alberi con fusto troncato sotto
a 1.3 m. In casi particolari, il rilevamento delle ceppaie può essere limitato alla sola
area interna (AdS4).
•
Rilievo di danni al soprassuolo mediante valutazione sintetica nell’area AdS25:
diffusione e intensità, defogliazione, tipo di danno, agente causale.
•
Eventuale rilievo di sintomi di danni biotici su tre individui campione.
•Rilievo del sesto d’impianto (solo per gli impianti di arboricoltura).
•
Osservazioni relative all’ordinamento selvicolturale: pratiche colturali, utilizzazioni
legnose, modalità di concentramento ed esbosco, produzioni secondarie e funzione
prioritaria del bosco.
Per motivi di praticità espositiva, gli attributi accennati in questa procedura sono di
seguito raggruppati secondo l’oggetto del rilievo (alberi e arbusti in piedi, alberi campione,
ecc.) e l’ordine con cui vengono di seguito presentati non rispecchia esattamente quello
sopra proposto come sequenza di operazioni sul terreno.
4.2.2 Descrizione sintetica della procedura di rilevamento
Delimitazione dell’area di saggio principale
Una volta ritrovato o posizionato il punto di campionamento C, occorre fissare il fittone
sormontato dal diffusore del Vertex esattamente nel foro lasciato dal picchetto provvisorio
posto in seconda fase (o comunque sopra C nel caso in cui il picchetto sia stato
posizionato in offset). Il fittone posto nel punto C costituirà il principale riferimento fisico nel
corso di tutte le operazioni di rilevamento. Nei terreni pianeggianti o in presenza di zone a
diversa inclinazione nell’area di saggio, con l’ausilio di bussola e Vertex si disporranno le
quattro paline in corrispondenza dei vertici geografici N, E, S, O, posti sulla circonferenza
di AdS13 che costituirà l’unità di campionamento principale per gran parte dei rilievi. Su
terreni in pendenza (inclinazione media maggiore di 10°) non andranno individuate le
direzioni N-S ed E-O, ma si dovranno segnalare con le paline la direzione della linea di
massima pendenza e quella ortogonale ad essa.
Allo scopo di avere una superficie costante sul piano orizzontale, le distanze prese su
terreno inclinato vanno ovviamente corrette (aumentate) secondo la pendenza. Ciò
significa che, su pendio, il raggio di 13.0 m riferito al piano orizzontale aumenta in funzione
alla pendenza rilevata su ciascun asse del cerchio. L’operazione, come illustrato nel
capitolo 2, è facilitata dall’uso del Vertex che dà direttamente il valore delle distanze
orizzontale e inclinata senza che ci sia bisogno di fare appositi calcoli
1.
Rilievo dei soggetti di piccole dimensioni (rinnovazione ed arbusti)
Le paline poste sui vertici O, E di AdS13 (oppure lungo la linea ortogonale a quella di
massima pendenza nei terreni con inclinazione media maggiore di 10°) danno
l’allineamento sul quale individuare il centro di AdS2a e AdS2b, misurando con la rotella
metrica (o Vertex) la distanza orizzontale di 10 m dal punto C. E’ consigliato dare la
priorità a questo rilievo per evitare di danneggiare gli alberi e arbusti di piccole dimensioni
nel corso degli spostamenti necessari per le altre rilevazioni.
Rilievi su alberi e arbusti in piedi
A questo punto si può procedere al rilievo delle grandezze dei soggetti ricadenti in AdS4:
conviene prima individuare e marcare i soggetti periferici, procedendo poi alla misurazione
dei diametri dei fusti ad 1.3 m con i relativi attributi qualitativi di corollario (specie,
dendrotipo e vitalità), partendo dalla soglia minima di 4.5 cm (classe 5) a 1.3 m. Poi si
completa il rilievo sull’area AdS13 (o meglio sulla corona circolare esterna ad AdS4), a
partire però in questo caso dalla soglia minima di 9.5 cm (classe 10). Anche in questo
caso conviene individuare, controllandone la distanza, e marcare i fusti periferici all’area.
Durante il rilievo della vitalità/integrità, si presterà attenzione agli alberi troncati, dei quali
verrà annotato sulla corteccia (o su targhetta provvisoriamente applicata al fusto) l’ID
progressivo assegnato. Ciò faciliterà il loro ritrovamento nella fase di misura dell’altezza,
che potrà così essere automaticamente associata agli altri attributi già rilevati (diametro a
1.3 m, ecc.). Lo stesso accorgimento di marcatura e annotazione dell’ID potrà essere
1 Non disponendo di Vertex - ed impiegando ad esempio clisimetro e rotella metrica - occorre misurare
l’inclinazione e la distanza inclinata su ciascun raggio dell’area, calcolando la distanza orizzontale: se d’ = distanza inclinata e α = inclinazione del terreno in gradi, la distanza orizzontale (d) è pari a: d = (d’ * cos α). Il calcolo può essere evitato utilizzando i valori delle distanze corrette riportati nell’Allegato 6.