2.3 Come appartenente all’area tecnologica come ti definiresti?
2.3.4 Progettista Ambientale 2.3.6 Progettista Tecnologico
2.3.7 Progettista Tecnologico Ambientale 2.3.8 Progettista Tecnologico dell'Architettura
25% 20% 15% 10% 5% 0% 2.3.1 Tecnologo 2.3.2 Tecnologo dell’Architettura 2.3.3 Architetto della Tecnologia 2.3.5 Architetto Ambientale 2.3.9 Architetto 2.3.10 Architetto Tecnologo 0% 5% 10% 15% 20% 25% 25% 0% 5% 10% 15% 20%
2.2.1_A 2.2.2_B 2.2.3_ C 2.2.4_D 2.2.5_E 2.2.6_ F 2.2.7_ G 2.2.8_H 2.2.9_ I 2.2.10_L 2.2.11_M 2.2.12_N 2.2.13_O 2.2.14_P 2.2.15_Q
2.2.1_A 2.2.2_B 2.2.3_ C 2.2.4_D 2.2.5_E 2.2.6_ F 2.2.7_ G 2.2.8_H 2.2.9_ I 2.2.10_L 2.2.11_M 2.2.12_N 2.2.13_O 2.2.14_P 2.2.15_Q 2.3.1_Tecnologo
2.3.2_Tecnologo dell’Architettura 2.3.3_Architetto della Tecnologia 2.3.5_Architetto Ambientale 2.3.9_Architetto 2.3.10_Architetto Tecnologo
2.3.4_Progettista Ambientale 2.3.6_Progettista Tecnologico 2.3.7_Progettista Tecnologico Ambientale 2.3.8_Progettista Tecnologico dell'Architettura
2.2.1_A La cultura tecnologica della progettazione e della costruzione
2.2.2_B Le tecnologie edilizie e i sistemi costruttivi nel loro sviluppo storico 2.2.3_C La progettazione sostenibile dell’ambiente
costruito compresi gli aspettidi efficacia ecologica, efficienza energetica, resilienza e green economy 2.2.4_D La progettazione inclusiva alle diverse scale 2.2.5_E La progettazione e sperimentazione di
materiali, componenti e sistemi costruttivi nel loro uso in architettura
2.2.6_F Il management del processo edilizio e dell’intero ciclo di vita 2.2.7_G La conoscenza delle tecnologie per la
trasformazione e il recupero del costruito 2.2.8_H La manutenzione e la gestione del costruito 2.2.9_ I La gestione del processo progettuale,
anche attraverso tecnologie digitali 2.2.10_L L’innovazione di prodotto e di processo
connessa alle opere di architettura
2.2.11_M I metodi e gli strumenti di simulazione, valutazione e verifica delle opzioni di progetto 2.2.12_N Il monitoraggio e la valutazione
post-occupativa delle opere di architettura 2.2.13_O Le dinamiche esigenziali, gli aspetti
prestazionali e i controlli alle diverse scale del progetto
2.2.14_P Le indagini e le modellazioni, in laboratorio e “in situ” e l'analisi dei dati 2.2.15_Q La progettazione ambientale di luoghi,
beni e servizi 0% 5% 10% 15% 20% 25% 25% 0% 5% 10% 15% 20%
2.2.1_A 2.2.2_B 2.2.3_ C 2.2.4_D 2.2.5_E 2.2.6_ F 2.2.7_ G 2.2.8_H 2.2.9_ I 2.2.10_L 2.2.11_M 2.2.12_N 2.2.13_O 2.2.14_P 2.2.15_Q
2.2.1_A 2.2.2_B 2.2.3_ C 2.2.4_D 2.2.5_E 2.2.6_ F 2.2.7_ G 2.2.8_H 2.2.9_ I 2.2.10_L 2.2.11_M 2.2.12_N 2.2.13_O 2.2.14_P 2.2.15_Q 2.3.1_Tecnologo
2.3.2_Tecnologo dell’Architettura 2.3.3_Architetto della Tecnologia 2.3.5_Architetto Ambientale 2.3.9_Architetto 2.3.10_Architetto Tecnologo
2.3.4_Progettista Ambientale 2.3.6_Progettista Tecnologico 2.3.7_Progettista Tecnologico Ambientale 2.3.8_Progettista Tecnologico dell'Architettura
2.2.1_A La cultura tecnologica della progettazione e della costruzione
2.2.2_B Le tecnologie edilizie e i sistemi costruttivi nel loro sviluppo storico 2.2.3_C La progettazione sostenibile dell’ambiente
costruito compresi gli aspettidi efficacia ecologica, efficienza energetica, resilienza e green economy 2.2.4_D La progettazione inclusiva alle diverse scale 2.2.5_E La progettazione e sperimentazione di
materiali, componenti e sistemi costruttivi nel loro uso in architettura
2.2.6_F Il management del processo edilizio e dell’intero ciclo di vita 2.2.7_G La conoscenza delle tecnologie per la
trasformazione e il recupero del costruito 2.2.8_H La manutenzione e la gestione del costruito 2.2.9_ I La gestione del processo progettuale,
anche attraverso tecnologie digitali 2.2.10_L L’innovazione di prodotto e di processo
connessa alle opere di architettura
2.2.11_M I metodi e gli strumenti di simulazione, valutazione e verifica delle opzioni di progetto 2.2.12_N Il monitoraggio e la valutazione
post-occupativa delle opere di architettura 2.2.13_O Le dinamiche esigenziali, gli aspetti
prestazionali e i controlli alle diverse scale del progetto
2.2.14_P Le indagini e le modellazioni, in laboratorio e “in situ” e l'analisi dei dati 2.2.15_Q La progettazione ambientale di luoghi,
di professione statica e monodisciplinare, acquisendo conoscenze specifiche necessarie per confrontarsi con una società mutevole ed in continuo cambiamento rispetto alla quale il contributo della Tecno- logia dell’Architettura assume connotati sempre più fluidi, funziona- li alla necessità di adattarsi a una flessibilità metodologica che sia ca- pace di maturare nuovi approcci sistemici, in grado di rispondere alle esigenze del mondo globale rispetto ad una domanda locale.
Al tecnologo dell’architettura è insomma riconosciuta la capacità di porre alla base del suo agire la riflessione critica dei fondamenti disci- plinari, il riconoscimento dei linguaggi condivisi e la ricerca di schemi concettuali capaci di favorire le relazioni con altri saperi per confron- tarsi con l’indeterminatezza degli obiettivi e con l’evoluzione dei con- testi (Perriccioli, 2016). Egli deve, insomma, essere in grado di evol- vere “dall’intelligenza collettiva di Levi nell’intelligenza connettiva, fat- ta di reti fisiche e virtuali nella quale diventa portatore della conoscen- za legata ai processi operativi e decisionali di competenze orizzonta- li” (Raiteri, 2014).
All’autoreferenzialità ed alla dicotomia, che spesso hanno contraddi- stinto le relazioni tra Tecnologia e Architettura, tra materia e progetto, si sostituisce così una visione euristica, in cui il trinomio idea-proget- to-cantiere, oltre a essere fortemente caratterizzato dalla ingegneriz- zazione, vede il recupero dell’aspetto esplorativo e creativo dell’attivi- tà progettuale e il confronto in tempo reale delle differenti competen- ze in esso coinvolte. Rispetto a queste istanze è evidente, ancora una
volta, come i concetti di interdisciplinarietà e multidisciplinarietà risul- tino fondamentali per definire una figura professionale proiettata ver- so il futuro, in grado di affrontare le sfide contemporanee, comprese quelle legate alla pandemia in corso, attingendo al bagaglio culturale che la ‘Tecnologia’ gli mette a disposizione.
La nostra Società Scientifica
La terza sezione del questionario era dedicata alla società scientifica ed alla sua missione.
Partendo dai dieci punti della mission SITdA (http://www.sitda.net/ missione.html) di seguito elencati, chiedevamo agli intervistati quali fossero le tre priorità rispetto alle quali sarebbe stato opportuno che la SITdA concentrasse la sua attenzione negli anni a venire.
3.1.1. Collegare università, professioni, istituzioni. 3.1.2. Attuare politiche della ricerca.
3.1.3 Sedimentare una cultura dell’internazionalizzazione. 3.1.4 Divulgare la ricerca come opzione strategica.
3.1.5 Promuovere un approccio multi e transdisciplinare della tecno- logia dell’architettura.
3.1.6 Contribuire ai processi normativi.
3.1.7 Assistere le istituzioni nel controllo e nella valutazione. 3.1.8 Cooperare nella formazione.
3.1.9 Fungere da riferimento culturale. 3.1.10 Valorizzare l’eccellenza.
Come si evince dalla figura 9, l’item che ha ricevuto più preferenze è stato quello relativo al ruolo che la SITdA deve avere come organo istituzionale in grado di ‘Collegare università, professioni e istituzioni’, intesa come capacità di promuovere la Tecnologia dell’Architettura, i suoi concetti guida, le sue innovazioni e le sue sfide, nei confronti dei soggetti istituzionali (Governo, Regioni, Amministrazioni Pubbliche, enti locali, istituti di ricerca), nonché in rapporto ad enti, aziende e as- sociazioni private. La necessità di supportare la condivisione di temi e ricerche con la società civile resta, dunque, una priorità per gli intervi- stati del 2019, ed è manifestazione, dell’esigenza di trovare innovative ed efficaci risposte alle criticità emerse in corrispondenza della pan- demia sanitaria, promuovendo nuove istanze culturali (ripensamento Fig. 9
Percentuale sul totale delle selezioni degli item nella 3.1
0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%
3.1.10 Valorizzare l’eccellenza