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Il progetto della nuova sede dell’Autorità Portuale di Savona

Nel documento INCONCRETO n.101 (pagine 74-78)

di Davide Ruggeri

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ulteriori sei piani come una sorta di torre di controllo, con sbalzi al-ternati ai quattro lati.

Il complesso, pertanto, possie-de una semplicità compositiva articolata attraverso due figure a geometria semplice: “il rettango-lo – ponte”, un elemento orizzon-tale provvisto di corte interna su cui affacciano gli spazi di ritrovo (come il foyer a doppia altezza, le sale riunioni, lo spazio pubblico), e il “quadrato”, elemento vertica-le dove sono ubicati gli spazi di lavoro.

La torre, ad ogni livello, si svilup-pa con grande semplicità distri-butiva, con un nucleo centrale e un corridoio ad anello su cui af-facciano gli uffici.

Questo volume molto regolare (23x23 m in pianta) termina agli ultimi quattro piani con variazioni sui lati, segnati con elementi in aggetto destinati ad ospitare le sale riunioni e gli ambienti di rap-presentanza.

La scelta tecnologica della faccia-ta ventilafaccia-ta si traduce nell’utilizzo di un materiale di rivestimento in pannelli di alluminio caratterizza-to da una colorazione cangiante alle variazioni di angolazione dei raggi solari e che, salendo in al-tezza, diviene via via specchian-te attraverso il semplice crispecchian-terio dei pixel, i quali coincidono con i differenti moduli dei pannelli in alluminio. Anche i serramenti fa-voriscono l’idea del dissolvimen-to del volume: ai piani più bassi gli infissi sono arretrati creando un gioco di vuoti con ombre, sa-lendo ai piani superiori gli infissi sono a filo facciata e i vetri sono specchianti.

Dal punto di vista strutturale l’opera, interamente in calce-struzzo armato, è divisa in tre corpi: il corpo principale a torre, il corpo ponte ed il corpo

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Sul perimetro dell’edificio sono posizionati pilastri di sezione 60x60 cm (angolo) e 80x60 cm (lati). I sette impalcati sono co-stituiti da un solaio di altezza 40 cm in calcestruzzo alleggerito con pani di polistirene espanso, i travetti hanno interasse 60 cm e scaricano su una maglia di travi aventi sezione prevalentemente a “T”. In particolare, in corrispon-denza della copertura dove lo sbalzo frontale raggiunge i 4.70 m, è stato necessario introdur-re funi pintrodur-retese a sostegno dello sbalzo stesso, in modo da ga-rantire che le inflessioni del piano sesto e della copertura non su-perino i limiti di legge, tendendo in debito conto gli effetti della vi-scosità.

Il Capitolato Speciale di Appalto è stato redatto nel rispetto del-le disposizioni deldel-le Norme Tec-niche per le Costruzioni (D.M. 14.01.2008).

Nella redazione dell’elaborato le indicazioni contenute nelle “Li-nee Guida per la prescrizione delle opere in c.a.” del Progetto Concrete hanno fornito un uti-le e prezioso supporto tecnico, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di durabilità, consi-derando che l’opera in progetto sorgerà in ambito portuale e sarà esposta direttamente all’azione 50x50 cm. I due impalcati sono

costituiti da un solaio di altezza 40 cm in calcestruzzo alleggeri-to con pani di polistirene espan-so, i travetti hanno interasse 60 cm e scaricano su una maglia di travi aventi sezione rettangolare, di base pari a 40 cm ed altezza complessiva variabile tra 60 e 80 cm. La struttura del corpo ponte è costituita da un impalcato in travi precompresse con sezione ad“I”, realizzate con calcestruz-zo di classe C45/55, poggianti sui due muri laterali di spessore 60 cm che corrono paralleli alla linea ferroviaria.

L’impalcato del primo piano è completato da uno strato in cal-cestruzzo di spessore 15 cm e sul piano rigido così formato si appoggiano i 22 pilastri di sezio-ne 40x40 cm che sostengono il piano secondo; i travetti hanno interasse 60 cm e scaricano su una maglia di travi aventi sezione rettangolare di base pari a 40 cm ed altezza complessiva variabile tra 60 e 80 cm.

La struttura in elevazione del corpo principale è realizzata in c.a. e si presenta come una struttura a nucleo, ove la quasi totalità delle azioni orizzontali è equilibrata da un nucleo centra-le di sezione quadrata di lato 9 m e spessore 30 cm.

foyer. Le indagini hanno

eviden-ziato terreni di riporto dei vecchi riempimenti portuali e sottostanti sedimenti marini, pertanto la ti-pologia di fondazione più idonea a garantire un comportamento meccanico uniforme, data la for-ma articolata dell’edificio, è stata identificata in platee poggianti su pali profondi di diametro 800 mm. Le strutture di fondazione sono tutte realizzate con calce-struzzo di classe C28/35.

Per il corpo principale la platea ha dimensioni 26x26 m, spesso-re 75 cm e si appoggia su 36 pali realizzati a terne sotto i 12 pilastri perimetrali oltre che su 53 pali in corrispondenza del nucleo cen-trale. Per il corpo ponte saran-no realizzate due platee aventi dimensioni 24x4 m e spessore 75 cm che si appoggiano cia-scuna su 11 pali realizzati sotto i muri laterali. Per il corpo foyer la platea ha dimensioni 24.5x14 m e spessore 75 cm e poggia su 12 pali centrati sotto i 12 pilastri perimetrali.

Il corpo in elevazione del foyer si presenta come una struttura a telaio ed è realizzata con cal-cestruzzo di classe C32/40, in analogia con le altre strutture in elevazione. Gli elementi verticali dell’edificio sono rappresentate da 12 pilastri a sezione costante

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per la collaborazione e la gentile concessione delle immagini ed in particolare l’Ing. Flavio Deste-fanis (Responsabile del Proce-dimento), l’Ing. Susanna Pelizza (Progettista Generale) e l’Ing. Chiara Tartaglia (Progettista delle Opere Strutturali).

mente in vigore. L’appalto per l’esecuzione è stato assegnato alla fine di maggio 2011 e l’aper-tura del cantiere è prevista entro la pausa estiva.

Si ringrazia l’Ufficio Tecnico dell’Autorità Portuale di Savona

aggressiva degli agenti marini. La collaborazione sinergica con Progetto Concrete, mirata a de-finire e aggiornare le specifiche sul calcestruzzo armato, ha con-sentito di pervenire ad un totale allineamento con le richieste del nuovo quadro normativo

attual-ELEMENTO TIPOLOGIA CLASSE DI RESISTENZA DIMENSIONI FONDAZIONI PALI TRIVELLATI GETTO IN OPERA C (32/40) Ø 800 mm

PLATEA GETTO IN OPERA C (28/35) spessore = 75 cm

CORPI IN ELEVAZIONE

FOYER GETTO IN OPERA C (32/40) spessore solaio = 40 cm sezione pilastri = 50x50 cm CORPO PONTE TRAVI PRECOMPRESSE C (45/55) dimensioni variabiliSezione a “I” con CORPO CENTRALE GETTO IN OPERA C (32/40) spessore solaio = 40 cm

sezione pilastri = 80x60 cm

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In Concreto n°101

in fase di ritiro plastico. Il dosag-gio raccomandato è di 600 g/m3* nella lunghezza di 12 mm, ossia 120 milioni di filamenti (questo è il dosaggio standard determina-to dalla norma americana ASTM C 1579 - Kraai Test). A questo dosaggio le fibre permettono di mantenere la stessa lavorabilità del calcestruzzo e non richiedo-no l’aggiunta di ulteriori additivi. Le fibre mono-filamento vengono utilizzate in applicazioni che ne-cessitano di una perfetta finitura superficiale dove non sono am-messe fessurazioni: calcestruzzi decorativi, pavimentazioni, into-naci, elementi prefabbricati e al-cuni tipi di malte industriali.

b. Le fibre di vetro multi filamento

possiedono un diametro nell’or-dine del decimo di millimetro

d. Gli elementi ed i prodotti in

calcestruzzo rinforzati in fibra di vetro possono essere riciclati senza trattamenti speciali.

2.

Quali sono le diverse

fa-miglie di fibre di vetro?

Esistono tre macro famiglie. Ciò che le differenzia è l’appret-to, ossia il trattamento chimico e termico di superficie che carat-terizza la forma finale della fibra stessa ed il conseguente modo in cui la fibra interagisce con il calcestruzzo.

a. Le fibre di vetro mono-filamento

sono delle micro-fibre di diametro 14 µm di lunghezza 6, 12 e 18 mm. Esse permettono di ottenere un re-ticolo molto denso ed omogeneo e vengono impiegate a bassi do-saggi per evitare la fessurazione

1.

Perché le fibre di vetro

nei calcestruzzi?

Le motivazioni sono numerose:

a. Il vetro alcali resistente è una

fibra a base minerale la cui natu-ra fisico e chimica e la cui densità sono simili a quelle delle matrici cementizie.

b. Possiedono un elevato

modu-lo elastico: sull’ordine di 70 GPa contro i 25-30 GPa del calce-struzzo.

Le fibre si attivano immediata-mente aumentando le resistenze del calcestruzzo e la loro azione si protrae nel tempo.

c. Il vetro è caratterizzato da

un punto di rammollimento a 850°C e da un punto di fusione a 1350°C. Le sue performance non vengono dunque alterate dai rialzi di temperatura del calcestruzzo.

da

l mercato

Come scegliere la fibra

Nel documento INCONCRETO n.101 (pagine 74-78)