In un’era di trasformazioni culturali ed informatiche e di una maggiore attenzione al cliente nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, diventa fondamentale costruire un canale di contatto che passi attraverso la tecnologia. In tale contesto si inserisce il progetto “Servizi on-line INAIL” della Direzione Regionale Basilicata che ha come obiettivo primario la promozione del canale telematico, nell’intento di orientare il cliente a rapportarsi con l’Istituto secondo una logica di e-Government.
L’iniziativa produce vantaggi per l’Istituto (meno tempo e risorse per il data entry), ma anche valore sociale per i cittadini poiché la qualità della vita aumenta con la semplificazione del rapporto: meno burocrazia, meno tempo sprecato, meno spostamenti, una migliore e più sana gestione del tempo.
La strategia attuata ha visto l’interazione delle diverse fasi progettuali.
In particolare sono state sviluppate le seguenti attività:
x Promozione, sensibilizzazione: campagna di comunicazione sulle opportunità ed i benefici che derivano dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Attività impostata su parametri di semplicità e prossimità con il destinatario e realizzata attraverso numerose iniziative di promozione: 1) realizzazione e diffusione del cd-rom “Servizi on-line INAIL”, una guida ai servizi via web dell’Istituto; 2) attività di comunicazione compiuta dagli operatori di front-office delle sedi territoriali; 3)
partecipazione dell’Istituto ad eventi locali di comunicazione quali Trend Expo e Prevenzione e Sicurezza Matera Expo.
x Formazione: incontri formativi sull’argomento, organizzati nei territori di Potenza e Matera, indirizzati ai medici di famiglia, alle aziende ed intermediari.
x Assistenza: supporto tecnico-procedurale ai nuovi servizi, prestato agli utenti, a seconda delle esigenze, sia presso le sedi territoriali INAIL sia direttamente presso le aziende e gli studi professionali.
x Monitoraggio: analisi del grado di utilizzo dei servizi on-line al fine di individuare e gestire eventuali criticità.
Gli ottimi risultati conseguiti nel 2007, in termini di utilizzo dei servizi via web, hanno attestato la validità del progetto e indotto la Direzione Regionale a proseguire in tale percorso anche nel 2008, nell’ottica di realizzare un moderno sistema assicurativo, in grado di rispondere ad una domanda sempre più evoluta e sofisticata.
La Prevenzione cardine strategico delle nuove funzioni dell’Inail.
A cura del Dott. Nicola GIANSANTI Premessa
Il rapporto regionale elaborato annualmente dall’Istituto, rappresenta uno strumento indispensabile per fare il punto della situazione in materia di infortuni sul lavoro e per analizzare in modo oggettivo i dati statistici, al fine di elaborare una seria azione di pianificazione delle attività da porre in essere nel settore della prevenzione.
Solo il dato, analizzato in modo asettico e scevro da implicazioni di carattere sociologico ed emozionale, nella sua drammaticità ma al tempo stesso nella sua assoluta oggettività, può permetterci di porre in essere azioni che rispondano realmente alle esigenze dei lavoratori.
Per tale motivo l’Inail, da sempre, ha investito in termini economici e professionali, con l’intento di realizzare continue implementazioni delle sue banche dati, attraverso la progettazione di software e modelli di classificazione che siano in grado di codificare e segmentare in modo sempre più oggettivo le risultanze di eventi infortunistici che rappresentano la fotografia della realtà all’interno del panorama dei rischi presenti in azienda.
Questo non vuol dire ignorare ciò che rappresenta ogni singola unità numerale che alimenta i nostri contatori statistici: persone con esigenze ed esperienze reali e quotidiane.
L’obbligo sociale e morale che deve caratterizzare l’azione di ogni singolo dipendente dell’Istituto deve tendere all’assunzione del rispetto e della dignità umana quali valori inviolabili da difendere e tutelare in ogni circostanza.
Da tempo l’Inail opera in tale direzione ed oggi con la presa in carico totale del lavoratore, tutto ciò si esplica in fatti ed atti reali che quotidianamente caratterizzano l’azione dell’Istituto.
Le banche dati, le statistiche, la capacità di analisi dei fenomeni, la condivisione dei risultati, attraverso una continua opera di socializzazione dei dati e delle professionalità con tutti gli operatori e gli stakeholders del sistema di prevenzione presenti ed operanti sul territorio regionale, unitamente alle azioni concrete elaborate, pianificate e realizzate sul territorio, hanno portato l’Istituto ad assumere un ruolo sempre più pregnante, sempre più significativo, assumendo spesso un ruolo guida, anche attraverso la sperimentazione di prodotti e servizi innovativi ed, a volte, lontani dalle logiche proprie della Pubblica Amministrazione, ma sempre perfettamente integrati all’interno della mission aziendale in primis, degli obiettivi sociali ed organizzativi e delle funzioni riconosciuteci dalle normative vigenti.
Pertanto, il rapporto annuale dell’INAIL Direzione Regionale per la Basilicata rappresenta il momento per divulgare i dati sull’andamento infortunistico regionale, affinché le risultanze delle banche dati dell’Istituto possano essere socializzate proprio per consentire agli organi preposti (Regione, Parti Sociali e a tutti gli operatori del settore) di avere gli elementi di conoscenza necessari ed indispensabili per elaborare, pianificare e applicare sul territorio politiche ed azioni
reali in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro. Porre in essere azioni in materia di prevenzione vuol dire innanzitutto conoscere e far conoscere.
Sulla base di tale riflessione non possiamo non sottolineare che i dati oggetto della nostra analisi si riferiscono al periodo 01 gennaio 2007 al 31 dicembre 2007, in quanto le dinamiche organizzative e produttive proprie dell’Istituto, e le dinamiche legate all’evento infortunistico ed alla sua gestione, non ci permettono di avere un dato stabilizzato e quindi non soggetto a variazioni sostanziali, con tempistiche più brevi.
Anche se, con dovute accortezze ed attraverso proiezioni statistiche attendibili, si riesce ad elaborare dati grezzi in tempi molto meno lunghi e maggiormente rispondenti alle esigenze di pianificazione ed intervento in grado di soddisfare le reali esigenze del territorio, con un margine di efficienza ed efficacia più che soddisfacente. Tale precisazione è indispensabile per esporre nei rapporti annuali dell’anno di riferimento le attività ed i risultati raggiunti nel corso dell’anno di redazione del rapporto stesso, pertanto in questa sede oltre a rimarcare ed enunciare l’attività posta in essere durante il 2007 in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, si farà cenno anche alle azioni ed i risultati conseguiti e già valutabili per l’anno 2008, onde permettere ai destinatari di tale pubblicazione di avere elementi di giudizio e di interazione con l’istituto che siano il più possibile aggiornati.
Tutto ciò detto, prima di passare ad analizzare nel vivo l’attività espletata in materia di prevenzione da parte della Direzione Regionale Inail Basilicata, è opportuno evidenziare ancora alcuni elementi significativi che hanno fortemente intriso la nostra azione quotidiana.
I cambiamenti normativi
Il duemilasette ha rappresentato un anno di grandi aspettative e novità per l’Istituto, soprattutto in materia di Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro.
Sin dall’inizio dell’anno, grandi sono state le discussioni in merito al ruolo da riservare all’Istituto all’interno di un rinnovato quadro normativo che avrebbe dovuto ridisegnare l’intero sistema del welfare italiano.
La forte e meritevole azione di impulso posta in essere dal Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, il quale sin dal primo giorno del suo mandato ha caratterizzato il settennato per una grande attenzione al problema delle cosiddette “morti bianche”, ha favorito la costruzione di una forte consapevolezza anche all’interno del Parlamento Italiano, che ha portato fino all’approvazione della legge delega n. 123 del 2007.
Tale norma ha conferito al Governo il compito di elaborare un D. Lgs. in materia di sicurezza sul lavoro, per di realizzare un quadro normativo più organico e rispondente alle nuove esigenze del mondo del lavoro, soprattutto in risposta ad una sempre maggiore attenzione riservata alla prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, nel tentativo di ridurre drasticamente il fenomeno delle morti bianche.
La legge 123/2007 ha dettato alcuni capisaldi e la cornice all’interno del quale il governo ha poi elaborato il nuovo testo normativo. Infatti, nell’aprile 2008 è
stato varato il D. Lgs. 81/2008 che ad oggi rappresenta il nuovo testo di riferimento in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, che pur non essendo, dal punto di vista tecnico giuridico, un Testo Unico, ha abrogato diverse leggi in materia recependole al suo interno e, modificandole in alcune parti, introducendo elementi di novità. Si tratta di un Unico Testo normativo che raccoglie, riordinandolo in maniera più organica, il dettato normativo preesistente. Con una battuta potremmo dire che è finita l’era del D. Lgs. 626/94.
A ben vedere l’impianto fondamentale della nuova normativa ricalca fondamentalmente la ratio e la logica della legge 626/1994 ampliandone la portata e rafforzando ruoli e responsabilità dei soggetti coinvolti, ad ulteriore riprova che il legislatore ha voluto costruire un sistema di gestione della prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro basato su una forte compartecipazione. Un sistema cogestito in cui tutti, dal lavoratore al Datore di lavoro, passando per le diverse figure del sistema, hanno ruoli e responsabilità ben definiti, con diritti e doveri codificati ed imprescindibili.
Con l’introduzione di tali nuovi riferimenti normativi l’Inail ha visto confermato e rafforzato il suo ruolo in materia di Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento alla Formazione, Informazione e Consulenza alle piccole e medie imprese in primis, riconoscendo all’Istituto un ruolo fondamentale in materia di creazione e diffusione della Cultura della Sicurezza.
In un sistema in cui tutti i soggetti coinvolti assumono il ruolo di attori protagonisti, forte diventa l’esigenza di innalzare il livello di conoscenza, fornendo ad ognuno la “cassetta degli attrezzi” per poter operare. Ancor più importante diventa quindi il ruolo dell’informazione e della formazione al fine di garantire un’azione sinergica che sia la più efficace ed efficiente possibile.
In tale ottica l’Inail assume un ruolo rilevante, la sfida di oggi per l’Istituto è avere la capacità di creare processi in grado di offrire sul mercato prodotti formativi di alto livello rivolti in primis a datori di lavoro e Responsabili del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), senza dimenticare tutti gli altri soggetti, dagli addetti al servizio di prevenzione e protezione (ASPP) ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), ai lavoratori.
Solo creando una diversa Cultura della Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di Lavoro, attraverso la formazione di tutti i soggetti attori del sistema, si possono creare le condizioni necessarie affinché meccanismi di autotutela e di cogestione partecipata della sicurezza possano di fatto garantire la salute dei lavoratori.
La nuova normativa ha inoltre ampliato la competenza dell’Inail assegnando all’Istituto altri compiti non secondari tra i quali assumono particolare rilievo:
¾ Creazione e gestione del SINP (Sistema Informativo Nazionale della Prevenzione);
¾ Tenuta della Banca dati delle anagrafiche degli RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza);
¾ Gestione dei fondi di cui all’art. 52 del D. Lgs. 81/2008;
¾ Formazione e informazione nelle scuole;
¾ Finanziamenti per l’adeguamento alle misure di sicurezza nell’edilizia scolastica.
L’accentuarsi dell’interesse dell’opinione pubblica sui temi della sicurezza sul lavoro ha prodotto, contemporaneamente al fervore legislativo nazionale, una intensificazione dell’attività normativa anche sul territorio regionale.
La Regione Basilicata, nel Dicembre del 2007, dopo anni di discussioni nelle commissioni consiliari preposte, finalmente elabora ed approva una propria normativa in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Si tratta della legge n. 27 del 18 dicembre 2007 denominata “ Monitoraggio del fenomeno infortunistico e misure per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza e la salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro”.
Contemporaneamente, grazie anche alle continue sollecitazioni dell’Inail, la Regione Basilicata, decide di dar corso all’Istituzione del Comitato di Coordinamento Regionale previsto dall’ex art. 27 del D. Lgs. 626/94 oggi ripreso dall’art. 7 del D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008.
Viene inoltre istituito, a norma dell’art. 2 della legge regionale n. 27 del 18 dicembre 2007, l’Osservatorio Regionale degli infortuni e delle malattie professionali.
Oltre a tale quadro di riferimento normativo vi è da tener conto di quanto prodotto dagli organi interni dell’Inail, che in molti casi ha anticipato diversi punti cardine della stessa Legge 123/2008, tanto che sin dal 2005, l’azione quotidiana posta in essere dalla Direzione Regionale Inail per la Basilicata in materia di prevenzione si è sempre uniformata a quanto stabilito nelle seguenti delibere:
¾ Delibera n. 438 del 28 settembre 2005 del CdA (Consiglio di Amministrazione) delibera-quadro di approvazione del piano Inail di intervento per la sicurezza sul lavoro quale declinazione dell’obiettivo prioritario di sviluppo della funzione prevenzionale Inail;
¾ Delibera n. 162 del 7 Aprile 2006 del CdA riguardante il programma di sviluppo delle sinergie ed interazioni tra Direzioni Regionali Inail e Regioni nel sistema prevenzionale;
¾ Delibera n. 249 del 15 giugno 2006 del CdA per la impostazione di un’interazione sistematica con i Comitati Paritetici (Comitato Paritetico Artigianato e Confapi/Cgil/Cisl/Uil in un unico accordo), tra Inail – a livello nazionale e regionale – e le componenti datoriali e sindacali nel ruolo dalle stesse espresso nei comitati paritetici di cui al Decreto Legislativo 626/94;
¾ Delibera n. 10 del 2 maggio 2007 del CIV (Consiglio di Indirizzo e Vigilanza) contenente direttive per la valorizzazione del sistema incentivante, per la rivisitazione dei meccanismi premiali e per la semplificazione degli interventi di sostegno alle imprese;
¾ Delibera n. 12 del 19 giugno 2007 del CIV, che ha delineato il programma generale e le linee di indirizzo 2008 nonché gli obiettivi strategici 2008-2010;
¾ Delibera n. 285 del 25 luglio 2007 del CdA per la impostazione del Sistema Informativo Integrato della Prevenzione sul lavoro come sviluppo evolutivo del precedente Accordo INAIL, ISPESL, Regioni e Province Autonome, in un nuovo accordo anche con i Ministeri della Salute e con IPSEMA;
¾ Delibera n. 26 del 3 dicembre 2007 relativa al monitoraggio delle attività di prevenzione;
¾ Delibera n. 409 del 12 Dicembre 2007 del CdA – Documento per un piiano di settore per la prevenzione;
¾ Delibera n. 500 del 2007 in tema di nuovo modello organizzativo dell’ente, che ha previsto lo sviluppo della funzione prevenzionale Inail nella logica del consolidamento del ruolo del territorio, con previsione di uno specifico processo e sub processo organizzativo/funzionale.
All’interno di un siffatto quadro di riferimento abbiamo posto in essere, anche a livello regionale, azioni volte ad intensificare il più possibile la funzione prevenzionale dell’Inail, nella convinzione che tale processo debba rappresentare sempre più il core business dell’ente, svolgendo un ruolo forte che sappia rappresentare appieno le potenzialità di funzione sociale indispensabile all’interno del più generale sistema del welfare italiano. Ruolo che solo un ente pubblico, come il nostro, può esplicare fornendo servizi che rispondano realmente alle esigenze ed alle aspettative del cittadino utente e non solo a bieche logiche di mercato.
Obiettivo dell’azione Prevenzionale dell’Inail Basilicata
Partendo dall’analisi dei dati infortunistici del 2007, ed utilizzando la possibilità offerta dalle banche dati dell’Istituto di disagreggare e riaggregare le informazioni rilevate per ogni singolo evento infortunistico, possiamo rilevare ed analizzare il fenomeno sotto diversi punti di vista.
Infatti, dalla consultazione delle banche dati inail, accessibili a tutti attraverso il collegamento al sito istituzionale www.inail.it, possiamo ricavare dati relativi alla frequenza infortunistica, al tipo di patologia procurata, alle cause e circostanze che hanno prodotto l’evento lesivo, alla parte del corpo che risulta maggiormente coinvolta in lesioni da infortunio sul lavoro, ecc.
Da tali analisi, si evince come i comportamenti individuali siano una delle componenti che frequentemente determinano infortuni sul lavoro.
Nella relazione del Presidente dell’Inail, Prof. Vincenzo Mungari, che accompagna il rapporto annuale nazionale 2007 si legge: “Evidentemente c’è ancora molta strada da fare sul piano della informazione/formazione, sui comportamenti attenti al rischio, sulla prevenzione della caduta dei livelli di attenzione. Senza trascurare gli altri aspetti delle cause degli infortuni, quelli oggettivi della mancanza di misure di sicurezza, di lavoro irregolare, di ritmi stressanti per i quali occorre proseguire nelle politiche di controlli integrati e mirati, crediamo sia giunto il momento di ripensare il rapporto tra mondo del lavoro e la B.B.S.: Behaviour Based Safety, la sicurezza basata sui comportamenti” …. “La produttività del resto non è una variabile indipendente del lavoro, ma la condizione
perché un’azienda stia e resti sul mercato. Questa conciliazione, sicuramente possibile, tra un obiettivo fondamentale del mercato e un valore irrinunciabile della Costituzione contribuirebbe, tra l’altro, a consolidare il passaggio da una concezione della sicurezza “come costo” a una concezione della sicurezza “come investimento” e quindi fattore di competitività per l’impresa”.
Sulla base di tali considerazioni e tenendo sempre ben presente il ruolo fondamentale di una delle variabili, non trascurabile, della funzione del rischio, il cosiddetto fattore Ki, cioè il fattore di consapevolezza del rischio da parte del lavoratore, siamo sempre più convinti di quanto possa essere efficace continuare la lotta agli infortuni sul terreno dello sviluppo di una nuova, più forte e radicata cultura della Sicurezza.
Una nuova cultura della sicurezza deve passare per un’intensificazione della nostra azione di formazione ed informazione, in collaborazione con tutti gli altri stakeholders presenti sul territorio.
Da qui il progetto Promoter della Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro attivato ormai da diversi anni dalla Direzione Regionale per la Basilicata, che con lungimiranza ed assumendo spesso ruolo di precursore in alcuni settori finora non solcati, ha avuto la capacità di agire portando l’inail ad assumere, sul territorio regionale il giusto ruolo all’interno del Sistema di Prevenzione e Protezione degli infortuni sul lavoro.
Il Modello Organizzativo della Regione Basilicata in materia di Prevenzione: Il Progetto Promoter della Sicurezza
Così come sopra evidenziato i primi atti che hanno segnato un’inversione di tendenza dell’Inail rispetto all’azione di Prevenzione posta in essere sul territorio, risalgono al 2005 quando gli organi dell’istituto iniziano a dare direttive diverse in merito al ruolo che l’Inail avrebbe dovuto assumere in materia.
Come si evince anche dai rapporti annuali regionali del 2005 e del 2006 con pubblicazioni in materia di Prevenzione, la Basilicata ha sin da subito condiviso il ruolo cardine che l’Inail avrebbe dovuto, di lì a qualche anno, assumere in materia.
Infatti la nascita del Progetto Promoter con a capo l’allora Direttore Regionale Dott.
Emidio Silenzi e poi sapientemente guidato dall’attuale Direttore Regionale Dott.
Salvatore Riccardi, fu la brillante intuizione per poter porre in essere una serie di azioni che abbisognavano di risorse umane capaci di condividere sin da subito un progetto innovativo e precursore di azioni tutte ancora da inventare.
Infatti, a fronte di dichiarazioni di intenti da parte degli organi di governo dell’Istituto, con l’individuazione di strategie ed obiettivi in materia, poco o niente si era detto sugli strumenti da utilizzare per raggiungere tali obiettivi. Vi era la necessità di creare una struttura parallela che superando le logiche precostituite e andando oltre i lacci e lacciuoli propri della struttura organizzativa ufficiale, rimanendo sempre e comunque all’interno delle regole, sapesse garantire elasticità mentale, organizzativa e professionale, facendo propria una sfida innovativa, mettendosi in gioco in prima persona ed immaginando percorsi non ancora battuti e codificati.
Così il progetto Promoter si dota di una struttura, un gruppo di lavoro trasversale composto da persone che debitamente interpellate hanno voluto raccogliere la nuova sfida, consapevoli del valore civile e morale dell’obiettivo perseguito.
Un gruppo che ha saputo lavorare, con alti e bassi, con criticità più o meno gravi, in armonia dotandosi di una propria organizzazione interna attraverso l’individuazione di referenti deputati a sviluppare azioni concrete in diversi settori di intervento.
Si è potuto così, pur tra limiti ed errori, dare una prima sentita e ricercata risposta all’utenza esterna in materia di Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro, superando limiti organizzativi propri di una struttura che altrimenti non avrebbe potuto e saputo operare.
Attraverso il progetto promoter della sicurezza abbiamo potuto porre in essere quello che a distanza di due anni oggi i vertici aziendali nazionali richiedono ad ogni Direzione Regionale.
Sono stati sviluppati processi di forte integrazione tra i soggetti attivi che si
Sono stati sviluppati processi di forte integrazione tra i soggetti attivi che si