Capitolo 1 La didattica della traduzione
1.6 La didattica della traduzione specializzata
1.6.1 La proposta di Borja Albi
Una proposta articolata per l’insegnamento della traduzione giuridica è quella di Borja Albi (1996). Nel suo contributo l’autrice sottolinea l’importanza di porre l’attenzione non solo sulla terminologia, ma anche sulle funzioni testuali, ovvero il campo tematico e la classificazione di generi testuali. In quanto alla classificazione dei testi giuridici, Borja Albi riprende la proposta di Hurtado (1996) che comprende cinque variabili:
1) la funzione del testo originale; 2) la modalità di traduzione; 3) la natura della traduzione;
4) la direzione del processo traduttivo;
5) i metodi utilizzati per la traduzione del testo originale: traduzione letterale, comunicativo-interpretativa, libera, ecc.
Nel processo traduttivo, l’analisi testuale è un argomento complesso poiché può essere affrontata da diversi punti di vista per comprendere la funzione del testo originale. Dal punto di vista linguistico, tutti i testi giuridici presentano caratteristiche lessicali e morfosintattiche che li differenziano da altri tipi di testo. Dal punto di vista sociolinguistico, i testi legali rappresentano un insieme di norme vincolanti volte a regolare, obbligare e disciplinare i rapporti sociali tra cittadini e autorità e i rapporti
tra i cittadini stessi. Dal punto di vista della teoria degli atti linguistici i testi giuridici hanno una natura interlocutoria.
Borja Albi (ibid., 4) propone una classificazione dei testi legali basandosi sul campo tematico, la modalità, il tono e la funzione. In quanto al campo semantico, la traduzione giuridica comprende principalmente i testi relativi alla disciplina del diritto. Tuttavia, accade spesso che un testo legale presenti diverse sovrapposizioni con altri campi tematici, come ad esempio i contratti di vendita di macchinari industriali possono contenere anche specifiche tecniche che non corrispondono al campo giuridico. Vi sono quindi testi ibridi che non appartengono esclusivamente al campo tematico del diritto, ma possono avere implicazioni giuridiche. Si pensi, ad esempio ad una lettera personale che fa parte del fascicolo di un processo legale.
Per quanto riguarda la modalità, i testi giuridici possono essere orali (la testimonianza orale, gli interventi degli avvocati in tribunale), scritti (un provvedimento giudiziario), scritti per essere letti e trascritti. il tono dei testi legali può avere caratteristiche formali o cerimoniali (le formule per attuare le leggi).
In quanto alla funzione, Borja Albi insiste sulla multifunzionalità dei testi, in quanto i testi legali presentano una funzione predominante e altre funzioni secondarie. La funzione principale dei testi legali, utilizzando la terminologia di Hatim e Mason (1990), è quella prescrittiva come possiamo osservare in diversi generi di testo come contratti, decreti, leggi, ecc., ma allo stesso tempo può presentare anche la funzione espositiva (i fatti descritti di una sentenza) o argomentativa (nei testi di apprendimento della materia).
Una volta definita la traduzione giuridica, Borja Albi elabora una proposta per la didattica della traduzione specializzata di testi appartenenti campo legale, strutturata in sei obiettivi generali di apprendimento.10
10 La proposta di Borja Albi adotta i testi scritti del campo del diritto per la combinazione linguistica
Nello specifico, il primo obiettivo è quello della conoscenza del funzionamento del mercato del lavoro. L’autrice sostiene quanto sia fondamentale dare agli studenti una visione generale dell'attività professionale che dovranno affrontare e mostrare loro che il contenuto del corso avrà un'applicazione pratica immediata. Tale risorsa didattica può essere uno strumento valido per motivare lo studente e renderlo partecipe del suo percorso formativo. All'interno di questo obiettivo generale, Borja Albi (1996: 10-11) identifica una serie di obiettivi specifici che lo studente deve raggiungere. Nel dettaglio lo studente deve conoscere:
1) le attività del traduttore legale;
2) il valore legale delle traduzioni legali; 3) la responsabilità sulla traduzione asseverata; 4) le tariffe per i diversi incarichi di traduzione;
5) le richieste dei committenti su qualità, tempismo, risoluzione di problemi, padronanza degli strumenti informatici, padronanza dei sistemi di comunicazione;
6) il livello di conoscenze richieste per tradurre i testi giuridici.
Per raggiungere l’obiettivo generale e gli obiettivi specifici precedentemente illustrati, Borja Albi propone la tecnica del caso: un incarico di traduzione che consenta di affrontare concretamente tutti gli aspetti individuati dagli obiettivi specifici di apprendimento, utilizzando un testo autentico come testo di lavoro e un questionario per riflettere sui punti indicati.
Per raggiungere questo obiettivo generale e i relativi obiettivi specifici, Borja Albi propone agli studenti un incarico di traduzione di un documento autentico in
modo che possano riflettere su vari aspetti di natura pratica, come ad esempio tempistica, difficoltà, documentazione di riferimento, richieste del committente, competenza generale per eseguire una traduzione giuridica.
Il secondo obiettivo riguarda il dominio tematico. Borja Albi ritiene che il traduttore debba avere una certa padronanza del dominio per due motivi fondamentali. In primo luogo, si tratta della complessità concettuale dei testi legali. A questo proposito, la complessità non è dovuta solo a fattori linguistici, ma alla combinazione di una struttura concettuale complessa che impone una forma di espressione molto sofisticata. In secondo luogo, vi sono delle differenze tra i sistemi legali che rendono difficile, e talvolta impossibile, trovare termini equivalenti. Pertanto è importante che il traduttore abbia una determinata conoscenza dei sistemi legali per costruire una proficua comunicazione interculturale. Al fine di acquisire conoscenze del dominio in oggetto, Borja Albi (1996: 13-14) suggerisce in particolare quattro attività da svolgere:
1) frequentare seminari e dibattiti tenuti dai professori della facoltà di giurisprudenza;
2) effettuare una ricerca individuale su due opere monografiche legate al campo tematico del testo da tradurre;
3) visionare materiali audiovisivi su questioni legali;
4) realizzare esercitazioni di spiegazione e dibattito in classe per discutere sulla mancanza di equivalenze, i nomi propri delle istituzioni e degli organismi ufficiali.
Il terzo obiettivo è relativo alla classificazione dei testi giuridici in generi e sottogeneri. Ai fini didattici, l’autrice suggerisce di classificare i testi in modo che gli studenti possano osservare la forma esterna e la situazione di utilizzo dei testi, come libro di dottrina, lettere legali, procure e altro. Per raggiungere questo obiettivo,
l’autrice propone un esercizio di classificazione di documenti nelle lingue di lavoro che consente agli studenti di riconoscere diversi generi e sottogeneri legali.
Il quarto obiettivo è relativo alla padronanza delle fonti di documentazione che comprende una serie di obiettivi specifici: conoscere le fonti; sapere accedere alle fonti e gestirle in modo efficace; sapere quando occorre utilizzare le fonti. Nello specifico, le fonti vengono classificate in opere lessicografiche (dizionari monolingue e bilingui), opere non lessicografiche (riviste legali, monografie, documentazione fornita dal cliente, enciclopedie tematiche) e consulenza di esperti. L’esercizio proposto per raggiungere questo obiettivo è quello di raccogliere i testi paralleli che abbiamo funzione simile al testo di partenza e una monografia con lo stesso tema in una rivista specializzata.
Il quinto obiettivo riguarda la conoscenza della terminologia legale, all’interno della quale si identificano i seguenti obiettivi da raggiungere: acquisire tecniche e strategie per creare un vocabolario relativo al dominio; preparare una scheda terminologica specificando il ramo del diritto e il genere testuale; sviluppare una banca dati terminologica basata sui testi di lavoro.
Il sesto obiettivo, riferito alla riformulazione dei generi testuali nella lingua di arrivo, si articola nei seguenti obiettivi specifici: acquisire competenze di comprensione del linguaggio giuridico del testo di partenze; acquisire competenze di scrittura del linguaggio giuridico nella lingua di arrivo; saper riformulare i testi giuridici nella lingua di arrivo risolvendo i problemi di equivalenza.
Borja Albi a questo proposito propone degli esercizi per ciascuna fase. Nella fase di comprensione del testo, suggerisce di analizzare le strutture sintattiche del linguaggio legale confrontandone con altri tipi di testi non specializzati al fine di riconoscere aspetti di coesione e coerenza testuale tipici dei testi giuridici. Riguardo alla padronanza della scrittura nella lingua di arrivo, vengono proposti esercizi di letture di libri e riviste di diritto. Infine, l’autrice propone agli studenti di confrontare i diversi tipi di testi e di risolvere relativi problemi traduttivi emersi nel momento di
traduzione in modo dinamico. I materiali trattati - contratti, sentenze, libri di testo e altro - sono mirati per favorire l’acquisizione della competenza al fine di riconoscere le funzioni di questi documenti, la struttura, la fraseologia e la terminologia specifica. Le attività didattiche adottate in questa fase possono essere: confronto e traduzione di testi paralleli, correzione in classe, traduzione a vista e altro.
La proposta didattica di Borja Albi per la traduzione giuridica è molto completa per quanto riguarda i contenuti e le attività da svolgere in aula. In questa proposta, gli obiettivi generali e gli obiettivi specifici sono molto dettagliati e tengono in considerazione sia la natura dei testi legali che le competenze traduttive necessarie per effettuare traduzioni specializzate di diversi generi. Le attività e le esercitazioni proposte consentono la progettazione di unità didattiche che possono essere applicate ai diversi contesti di insegnamento e per diverse combinazioni linguistiche.