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Proprietà e utilizzo della prevalenza:

Nel documento incidenza e prevalenza Master in EBP e (pagine 28-47)

Prevalenza del diabete in Italia (2010, fonte ISTAT): 2 milioni 960 mila italiani (casi prevalenti)

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La prevalenza è una misura adatta per

valutare il carico di malati in una

popolazione e per stimarne l’impatto

sui servizi sanitari, in termini di

prescrizioni farmaceutiche, prestazioni diagnostiche terapeutiche ambulatoriali e ricoveri ospedalieri.

E’ una misura adatta per

malattie di lunga durata, ma

non per quelle di breve durata (poiché in

quest’ultimo caso il numero di malati cambia molto

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La prevalenza è la sola misura calcolabile per malattie non

letali o raramente letali per le quali la data di insorgenza è mal

definibile come l’artrosi, la lombalgia ecc o altre condizioni di

rischio. <= 14 <= 12.4 <= 10.8 <= 9.2 <= 7.6 No dati Min = 6 %persone obese 18+ M+F 2012 Italia 10.35 Valle d'Aosta 9.26 Lombardia 10.34 Trentino-Alto Adige 7.96 Veneto 10.74 Friuli-Venezia Giulia 10.68 Liguria 6.94 Emilia-Romagna 10.62 Toscana 8.83 Umbria 11.99 Marche 10.8 Lazio 9.27 Abruzzo 12.42 Molise 13.47 Campania 11.04 Puglia 12.94 Basilicata 12.59 Calabria 10.64 Sicilia 10.85 Sardegna 9.06 Italia 10.35 Nord Ovest 9.65 Nord Est 10.45 Nord 9.98 Centro 9.54 Sud 11.79 Isole 10.39 Mezzogiorno 11.34 Italia 10.35

31 <= 60 <= 50 <= 40 <= 30 <= 20 No data Min = 10

%persone che non praticano sport né attività fisica 3+ M+F

2012

Italia 39.15

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I=

N di nuovi casi

in un determinato periodo di osservazione popolazione a rischio

all’inizio del periodo di osservazione

Metodo per calcolare l’incidenza

L’incidenza indica la proporzione di individui in una popolazione che hanno sviluppato la malattia in uno specifico momento.

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Proprietà e uso della proporzione di incidenza

La proporzione di incidenza misura il rischio di malattia ovvero la probabilità di sviluppare una malattia durante uno specifico

periodo di tempo.

Esempio : uno studio su operatori sanitari, esposti a infezione da virus dell’epatite C (HVC) per tagli o

punture con oggetti contaminati, ha permesso di stimare il rischio di contrarre l’infezione per questa via.

59 operatori hanno contratto l’infezione su 11324 esposti. Incidenza = 59/11324=0,005= 5 casi su 1000 persone

esposte

Questa misura corrisponde al rischio di un soggetto esposto di contrarre l’infezione.

Esempio

La popolazione in studio è composta da 12 persone (identificati nello schema con le lettere da A a L).

Ogni linea orizzontale rappresenta una persona.

Per ciascun persona, il tratto rosso indica la presenza di malattia. Qual è la prevalenza della malattia al 1 gennaio?

E al 1 aprile?

P1gen = 2/12 = 16.7%

P1apr = 4/12 = 33.3%

I 1 apr-1ott = 3/8 = 37.5% A, C, G, L non li posso contare

al denominatore perchè sono già malati

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Limiti del concetto di rischio o della proporzione di incidenza

• alcune persone in studio potrebbero essere perse al follow up

• alcune persone potrebbero entrare nello studio in momenti diversi

MA POICHE’ ...

un soggetto è effettivamente a rischio solo fino a quando non sviluppa la malattia, se includiamo al denominatore

una persa al follow up rischiamo di sottostimare il rischio di malattia.

39 Sano contribuisce per 3 anni Sano contribuisce per 3 anni Malato contribuisce per 2 anni Sano contribuisce per 2 anni Malato contribuisce per 1 anno

Totale periodi di osservazione: 11 anni N° eventi: 2 I=2/11=0,18 anni persona = 18/100 anni-persona

Il calcolo degli anni persona

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•Metodo per calcolare il tasso di incidenza

N di nuovi casi in un determinato periodo ---

tempo-persona totale

Questo tasso non è una semplice proporzione, perchè al denominatore compare anche il tempo, oltre alle persone a rischio:

il denominatore esprime il tempo di osservazione complessivo delle persone in studio.

Sinonimi per il tasso di incidenza:

•densità di incidenza •tasso di incidenza propriamente detto

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REPARTO A

pazienti ammissione dimissione

somma giorni-persona a rischio 1 7 2 infezione 3 3 7 4 7 5 infezione 3 6 7 7 7 8 infezione 3 9 7 10 7 11 infezione 2 12 7

lun mar mer giov ven sab dom 67 ←totale GIORNI

1) Calcola la proporzione di incidenza di infezioni correlate all’assistenza (ICA) nel reparto A:

n° nuovi casi: 4 n° pazienti a rischio: 12 Proporzione di incidenza: 4/12=0,333= 33,3 casi ogni 100 pazienti

2) Calcola il tasso di incidenza di ICA nel reparto A:

n° nuovi casi: 4 somma giorni a rischio: 67 Tasso: 4/67=0,059=5,9 casi ogni 100 pazienti al giorno

3) Calcola la prevalenza di infezione nella giornata di martedì:

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1) Calcola la proporzione di incidenza di infezioni correlate all’assistenza (ICA) nel reparto B:

n° nuovi casi: 4 n° pazienti a rischio: 12 Proporzione di incidenza: 4/12=0,333= 33,3 casi ogni 100 pazienti

2) Calcola il tasso di incidenza di ICA nel reparto A:

n° nuovi casi: 4 somma giorni a rischio: 75 Tasso: 4/75=0,053=5,3 casi ogni 100 pazienti al giorno

REPARTO B

pazienti ammissione dimissione

somma giorni-persona a rischio 1 infezione 5 2 7 3 7 4 infezione 4 5 7 6 7 7 7 8 infezione 5 9 7 10 7 11 infezione 5 12 7

lun mar mer giov ven sab dom 75

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N. casi: 4

Mesi persona: 115

Anni persona: 115/12=9,58

Tasso di incidenza= 4/9,58=0,417= 41,7 casi per 100 anni-persona

Esempio con mesi-persona gruppo A

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Gruppo B

Tasso di incidenza propriamente detto

N. casi: 4

Mesi -persona: 136

Anni-persona: 136/12=11,33

45 Esercizio guidato (tasso di incidenza anni-persona)

In uno studio sono state arruolate e seguite per 4 anni 2100 donne per determinare il tasso di incidenza di malattia cardiaca.

Dopo un anno, nessuna donna aveva ricevuto una

diagnosi di malattia cardiaca, ma 100 erano state perse al follow-up.

Nel corso del secondo anno, 1 donna aveva ricevuto una diagnosi di malattia cardiaca e altre 99 erano state perse al follow-up.

Nel corso del terzo anno, altre 7 donne avevano

sviluppato la malattia cardiaca e 793 erano state perse al follow-up.

Nel corso del quarto anno, altre 8 donne avevano avuto una diagnosi di malattia cardiaca e 392 erano state perse al follow-up.

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Lo studio potrebbe essere anche descritto così:

nessuna malattia cardiaca si è verificata nel primo anno, 1 caso si è verificato nel secondo anno, 7 nuovi casi si sono verificati nel terzo anno e 8 nuovi casi nel quarto anno.

100 donne sono state perse al follow up nel primo anno, altre 99 nel secondo anno, altre 793 nel terzo anno e altre 392 nel quarto anno, rimanendo cosi’ solo 700 donne libere da malattia.

Numeratore = numero di nuovi casi = 0 + 1 + 7 + 8 = 16

Denominatore = anni-persona di osservazione

= (2000 + ½ × 100) + (1900 + ½ × 1 + ½ × 99) + (1100 + ½ × 7 + ½ × 793) + (700 + ½ × 8 + ½ × 392) = 6400 anni-persona

Nel primo anno 100 persone sono state perse al follow-up, il loro contributo anni-persona non può essere di 100 anni ma sarà la metà (½ × 100).

Durante il periodo infatti alcuni si saranno persi nei primi mesi dell’anno altri alla fine dell’anno.

I restanti 2000 soggetti, contribuiscono allo studio per 2000 anni-persona.

Nel secondo anno si è ammalata 1 sola donna, il periodo di tempo in cui è rimasta a rischio ed ha contribuito allo studio ed è dunque solo di metà anno.

Durante il secondo anno, altre 99 persone si sono perse al follow-up, dal momento che non sappiamo se rimanendo nello studio avrebbero sviluppato l’esito in esame, le

consideriamo a rischio solo per metà tempo (½ × 99 anni). E così via.

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Il concetto di mesi-persona,

Nel documento incidenza e prevalenza Master in EBP e (pagine 28-47)

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