PRO PRO
PROGRAMMA GRAMMA GRAMMA GRAMMA 01 01 01 01 – – – –SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO SERVIZI PER LO SVILUPPO DEL MERCATO DEL LAVORO
Responsabile:
Responsabile:
Responsabile:
Responsabile: Simonetta Simonetta Simonetta CANNONISimonetta CANNONI CANNONI CANNONI
Azione
Peso
%
Scadenza prevista
Scadenza Effettiva
1 Informazione agli sportelli sulle nuove
procedure di accoglienza 30% 31/12/2016
2
Impostazione e realizzazione misure (seminari e colloqui) cui partecipano gli
utenti (percettori) 20% 31/12/2016
3
Attività di back office rispetto alle nuove
procedure 20% 31/12/2016
4
Incontri c/o Regione Toscana con responsabili CPI toscani per
l’omogenizzazione delle procedure 10% 31/12/2016 5
Applicazione negli uffici delle circolari
regionali e relative FAQ 20% 31/12/2016
100%
1 Ricognizione modelli organizzativi presenti
in RT, tramite il tavolo Regionale 40% 31/12/2016
2
Individuazione elementi comuni ed
elaborazione proposte 30% 31/12/2016
3
Discussione proposte ed approvazione delle
stesse 30% 31/12/2016
100%
1
Prosecuzione delle procedure intraprese precedentemente al 1.1.2016 e predisposizione atti per l’individuazione della
competenza alla prosecuzione delle stesse
in capo al dirigente dell’ufficio Comune 40% 31/01/2016 31/01/2016
2
Nomina commissione per la valutazione dei
progetti e conclusione dei lavori 30% 28/02/2016 28/02/2016
3
Approvazione atti della commissione e
aggiudicazione dell'appalto 30% 31/03/2016 31/03/2016 100%
1 Ricognizione, tramite il tavolo regionale, dei
servizi offerti nei vari centri toscani 25% 31/08/2016
2
Individuazione di standard condivisi, in ordine a tipologia, destinatari, qualità,
tempistica dei servizi 30% 30/09/2016
3
Collaborazione alla redazione di bozza della
Cds 20% 31/10/2016
4
Definizione standard di qualità per una carta dei
servizi
Coinvolte le P.O. e tutto il personale in serviizo presso i
CpI 20
Numero politiche attive effettuate (con particolare riferimento a i
percettori) numero incontri effettuati numero
circolari numero FAQ Adeguare le procedure del CPI, relative
all’accoglienza, presa in carico e gestione dell’utente iscritto al CPI con particolare riferimento ai percettori di ammortizzatori
sociali, nell’ottica del D: Lgs. 150/2015 Standardizziazione delle
procedure
10 Definizione :
della tipologia dei servizi offerti dell’utenza ai quali sono offerti dei livelli qualitativi minimi dei tempi di conclusione dei procedimenti Programmazione nuovo
modello organizzativo
Individuare tratti comuni e differenziazioni, tra i vari modelli organizzativi presenti in
Toscana, nell’ottica della gara unica regionale, in modo da pervenire a un modello
organizzativo comune che garantisca i servizi (come previsti dalla Cds di cui al
Definizione della carta e grado condivisione della
stessa Prosecuzione e conclusione, tramite
aggiudicazione, gara per i servizi complementari per il territorio della Provincia
di Pisa, per il periodo 1.4.2016 31.12.2016
Coinvolti il responsabile del Centro Direzionale
e Centro Impiego di Pisa e il responsabile dei
Centri periferici (come membro
della commissione) 3
Indizione e affidamento gare volte a garantire la continuità dell’attività
dei Cpi per l’anno corrente
NOTE
Tutto il personale coinvolto nell’obiettivo
Tutto il personale coinvolto nell’obiettivo 2
Rispetto dei tempi previsti 1
Nr. Prospettiva di
analisi Obiettivo strategico Obiettivo operativo 2016 Indicatore Collaborazioni Pesi n.
Verifica intermedia
10
20
Azione
Peso
%
Scadenza prevista
Scadenza Effettiva
1 Approvazione avviso pubblico per il territorio
provinciale 20% 31/08/2016
2
Messa a disposizione risorse e promozione
percorsi 80% 31/12/2016
100%
1
Promozione e realizzazione giornata nazionale “job day” su i 4 centri del territorio
provinciale 40% 07/04/2016 07/04/2016
2
Consolidamento rapporti con le imprese già
“fidelizzate” e ricerca contatti con nuove
aziende del territorio 30% 31/12/2016
3
Rafforzamento rapporti con altri soggetti
istituzionali 30% 31/12/2016
100%
1 predisposizione documentazione 50% 31/08/2016
2 caricamento 50% 30/09/2016
100 100%
Coinvolte le PO e il referente del
Servizio Collocamento
Mirato
Coinvolto il personale dei
Servizi Preselezione, Tirocini, Coll.
Mirato e le P.O.
Verifica intermedia
NOTE
Indicatore Collaborazioni Pesi n.
15
20 Nr. Prospettiva di
analisi
Numero imprese contattate, associazioni
di categoria, soggetti istituzionali di riferimento
(scuole, enti pubblici, etc.) Numero percorsi attivati Obiettivo strategico Obiettivo operativo 2016
6
Potenziamento relazioni con le imprese del
territorio
Potenziamento relazioni già consolidate con le imprese del territorio tramite giornate tematiche, newsletter, incremento numero imprese" fidelizzate", rapporti con i soggetti
istituzionali del territorio 5
Gestione risorse affidate per la gestione della
l.68/99
Definizione del bando per la promozione di percorsi on the job di persone appartenenti
alla legge 68/99
P.O. Ufficio Comune - Servizio
Finanziario Provincia di Pisa-
Risorse umane Provincia di Pisa 7
Mercato del Lavoro - chiusura POR FSE
2007-2014
Progetto Potenziamento Servizi all'Impiego della Provincia di Pisa che individua finalità e
motivazioni, modello organizzativo, attività svolte e risorse umane impiegate nella realizzazione delle suddette attività, tempi e
risorse finanziarie
documenti per
rendicontazione 5
PROVINCIA DI PISA
5.1 5.1 5.1
5.1. . . . Piano delle Alienazioni 2016 Piano delle Alienazioni 2016 Piano delle Alienazioni 2016----2017 Piano delle Alienazioni 2016 2017 2017 2017----2018 2018 2018 2018
Decreto Presidenziale Adozione nr.
Adozione nr.
Adozione nr.
Adozione nr. 77779999 Del 26/07/2016
Oggetto:
Oggetto:
Oggetto:
Oggetto: Piano delle Alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare della Provincia di Pisa per il triennio 2016-2018, in attuazione dell’art. 58, della Legge 6 agosto 2008, n.
133 e ss.mm.ii. – Adozione.
I L P R E S I D E I L P R E S I D E I L P R E S I D E
I L P R E S I D E N T E N T E N T E N T E
Nell’esercizio dei poteri assunti ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 267/2000 “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali” e della Legge 56/2014, e ss.mm.ii.;
Con l’assistenza del Segretario Generale ai sensi e per gli effetti dell’art. 97, comma 2, D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii., in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo Statuto ed ai Regolamenti dell’Ente attualmente vigenti;
Premesso Premesso Premesso Premesso che:
l’art. 58, del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, come modificato dalla Legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133, e ss.mm.ii., rubricato Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali, al comma 1 stabilisce che
“per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province, comuni e altri enti locali, ciascun ente con delibera dell'organo di Governo individua, redigendo apposito elenco, sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione”;
ai sensi del citato articolo 58, l’approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da parte del Consiglio Provinciale determinerà le seguenti conseguenze:
• secondo quanto stabilito al comma 2, gli immobili in esso contenuti saranno classificati come patrimonio disponibile;
• secondo quanto stabilito al successivo comma 3, l’inserimento di un immobile nel piano avrà effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni e produrrà gli effetti previsti dall’art. 2644 del Codice Civile nonché effetti sostitutivi dell’iscrizione del bene in catasto;
Preso atto Preso atto Preso atto
Preso atto del Piano Triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni 2015-2017, relativo agli immobili non strumentali di cui all’art. 58 della Legge n. 133/2008, approvato dal Consiglio Provinciale con deliberazione n. 45 del 27/11/2015, avente ad oggetto “Piano delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio immobiliare per il triennio 2015-2017, in attuazione dell'art. 58 della Legge 6 agosto 2008, n.
133 e ss.mm.ii.. Approvazione integrazione al Piano di cui alla DCP n. 69/2014”;
Richiamata Richiamata Richiamata
Richiamata la Circolare n. 1/2015, 29 gennaio 2015, avente ad oggetto “Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle province e delle città metropolitane. Art. 1, commi da 418 a 430, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.”, del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, che in tema di “alienazione del patrimonio immobiliare” prevede quanto segue:
“Con riferimento al patrimonio immobiliare di proprietà delle Province, nell’ottica di una progressiva alienazione dello stesso, è possibile procedere al trasferimento, a titolo oneroso, ad un fondo immobiliare sottoscritto da investitori professionali privati, appositamente istituito da INVIMIT Sgr, società detenuta al 100% dal MEF.
Gli immobili oggetto della vendita possono, in prima istanza, essere individuati fra quelli condotti attualmente in locazione passiva dalla Amministrazioni centrali dello Stato.
Tale operazione consente di rendere disponibile per le Province risorse economiche importanti, eliminando anche i costi di gestione degli immobili, e per lo Stato di avviare processi di razionalizzazione mirati, accompagnati da azioni di efficientamento energetico senza costi aggiuntivi per la finanza pubblica, in quanto sono a carico del fondo tutti gli oneri connessi al portafoglio immobiliare.”
Considerato Considerato Considerato
Considerato che INVIMIT SGR SpA, società di gestione del risparmio costituita dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, a seguito dell’istituzione del fondo immobiliare da dedicare all'acquisto e alla gestione di immobili uso ufficio di proprietà degli Enti Territoriali concessi in locazione passiva alle amministrazioni centrali dello Stato o comunque occupati a titolo oneroso dalle medesime amministrazioni centrali, ha attivato, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 33 e 33-ter del D.L. 98/2011, convertito con modificazioni nella Legge 15 luglio 2011, n. 111, recanti disposizioni per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, la procedura finalizzata all'alienazione di un portafoglio di immobili in uso al Ministero dell'Interno tra cui, in primis, sono stati individuati tre fabbricati di proprietà della Provincia, posti in Pisa, sedi della Prefettura, della Questura e del Comando Provinciale dei Carabinieri, per i quali nel corso del primo semestre 2016 si è conclusa la procedura di cessione, non concludendo e pertanto non escludendo la possibilità di attivazione di ulteriori procedure di cessione che potrebbero comprendere anche altri soggetti istituzionali, quali ad esempio l’Agenzia del Demanio, comunque incaricati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze di attuare processi volti alla riduzione delle locazioni passive dello Stato;
Richiamate Richiamate Richiamate
Richiamate altresì:
area vasta,
• la Legge Regione Toscana 3 marzo 2015, n. 22, “Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56.
(…)”, e ss.mm.ii., che all’art. 2 individua fra le funzioni che prima dell’entrata in vigore della medesima legge erano esercitate dalle province e dalla Città metropolitana di Firenze, quelle oggetto di trasferimento alla Regione stessa,
tutte disposizioni che disciplinando per le province, un nuovo quadro di competenze, hanno implicato anche per la Provincia di Pisa, valutazioni organizzative in ordine alla logistica delle proprie sedi in ragione proprio della razionalizzazione degli spazi e dell’ottimizzazione degli stessi rispetto alle funzioni fondamentali esercitate e alla attuale dotazione organica di riferimento;
Rilevato Rilevato Rilevato
Rilevato che in conseguenza dell’attuale assetto delle funzioni attribuite alla Provincia di Pisa, come configurato in attuazione delle disposizioni di cui alle Leggi citate al capoverso precedente, è stata attuata una valutazione organizzativa in termini logistici che ha coinvolto tutte le sedi a disposizione, operando scelte volte ad ottimizzarne gli utilizzi in ragione dell’esercizio delle funzioni attribuite e del personale a queste assegnato, e contestualmente considerando anche eventuali ipotesi di alienazione per quegli immobili che, in esito a tale processo, non sono più risultati strumentali all’Ente per l’esercizio delle proprie funzioni;
Richiamato Richiamato Richiamato
Richiamato infine il vigente “Regolamento per la Gestione del Patrimonio Immobiliare” dell’Ente;
Visto Visto Visto
Visto il Piano triennale delle Alienazioni e Valorizzazioni predisposto dall’ufficio aggiornato a seguito di quanto considerato ai capoversi precedenti e allegato al presente atto (Allegato 1) (vedi allegato B1)(vedi allegato B1)(vedi allegato B1); (vedi allegato B1)
Considerato Considerato Considerato
Considerato che il Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari di cui al precedente capoverso costituisce allegato obbligatorio al Bilancio di Previsione 2016 e al Bilancio Pluriennale 2016-2018;
Visti Visti Visti
Visti, ai sensi dell’art. 49, comma 1, del D.Lgs. n. 267/2000 e ss.mm.ii., i pareri favorevoli di regolarità tecnica espresso dal Dirigente della U.O. Patrimonio, e di regolarità contabile espresso dal Dirigente del Settore Programmazione e Risorse, tenuto conto che l’atto comporta riflessi diretti ed indiretti sulla situazione economico-finanziaria e sul patrimonio dell’Ente;
Visto Visto Visto
Visto altresì, il parere rilasciato dai Sindaci Revisori ai sensi dell’art. 239, commi 1-lettera b) e 1-bis, e allegato al presente decreto;
DECRETA DECRETA DECRETA DECRETA
Per le motivazioni espresse in premessa ed integralmente richiamate in questa parte dispositiva di:
1) Adottare il Piano delle alienazioni e valorizzazioni per il triennio 2016-2018, allegato (1) (v(v(v(vedi allegato B1) edi allegato B1) edi allegato B1) al presente atto, edi allegato B1) comprendente gli immobili non strumentali all’Ente per l’esercizio delle proprie funzioni, articolato in due sezioni: “elenco alienazioni” ed “elenco valorizzazioni”, ove sono ricompresi gli immobili oggetto di vendita, quelli oggetto di un processo di valorizzazione, ed infine quelli per i quali è prevista sia la possibilità della vendita che della valorizzazione a seconda delle condizioni di contesto che si potranno verificare.
• tutti gli immobili inseriti nel Piano di cui al precedente punto 1) saranno classificati come “patrimonio disponibile” ai sensi dell’art. 58, comma 2, della citata Legge n. 133/2008;
• l’inserimento di ciascun immobile nel piano, da pubblicare nelle forme di cui al successivo punto 3) dispositivo, ha effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni e produrrà gli effetti previsti dall’art. 2644 del Codice Civile nonché effetti sostitutivi dell’iscrizione del bene in catasto, ai sensi del comma 3, del medesimo art. 58.
3) Dare atto inoltre che, a seguito dell’approvazione del Piano di cui al precedente punto 1), da parte del Consiglio Provinciale, sarà effettuata la pubblicazione del Piano stesso all’albo pretorio on-line, nonché sul sito internet della Provincia di Pisa, atteso che, ai sensi dell’art. 58, comma 5, della citata Legge 133/2008, contro l’iscrizione dei beni nell’elenco di cui al precedente punto 1) è ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione all’albo on-line, fatti salvi comunque gli altri rimedi di legge.
4) Dare atto infine che le previsioni del Piano rientrano nell’ambito delle misure di razionalizzazione della spesa pubblica ai sensi dell’art. 2, comma 594, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244 – Legge Finanziaria 2008, e ss.mm.ii..
5) Incaricare il Dirigente della U.O. Patrimonio a provvedere ai successivi atti gestionali.
6) Dichiarare il presente Decreto immediatamente eseguibile.
IL PRESIDENTE On. Marco Filippeschi
5.2 5.2 5.2
5.2. . . . Fabbisogno del Personale 2016 Fabbisogno del Personale 2016 Fabbisogno del Personale 2016 Fabbisogno del Personale 2016----2017 2017 2017----2018 2017 2018 2018 2018
Decreto Presidenziale Adozione nr.
Adozione nr.
Adozione nr.
Adozione nr. 162 162 162 162 Del 30/12/2015 Del 30/12/2015 Del 30/12/2015 Del 30/12/2015
Oggetto:
Oggetto:
Oggetto:
Oggetto: Gestione del Personale. Programmazione triennale 2016-18 del fabbisogno di personale. Rideterminazione della dotazione organica dell'Ente.
I L P R E S I D E N T E I L P R E S I D E N T E I L P R E S I D E N T E I L P R E S I D E N T E
nell’esercizio dei poteri assunti ai sensi e per gli effetti del D.Lgs. 267/2000 Testo Unico degli Enti Locali e della Legge 56/2014;
con l’assistenza del Segretario generale ai sensi e per gli effetti dell’art. 97, comma 2, T.U. n° 267/2000, in ordine alla conformità dell’azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti;
Visto Visto Visto
Visto l’art. 39 della legge 27/12/1997, n°449, che prescrive l’obbligo di adozione della programmazione annuale e triennale del fabbisogno di personale, ispirandosi ai principi di riduzione delle spese di personale e che le nuove assunzioni debbono soprattutto soddisfare i bisogni di introduzione di nuove professionalità:
Visto Visto Visto
Visto l’art. 91 del D.Lgs. 18/8/2000, n°267, il quale prevede che gli organi di vertice delle amministrazioni locali sono tenuti alla programmazione triennale del fabbisogno di personale, finalizzato alla riduzione programmata delle spese di personale e che gli enti locali programmano le proprie politiche assunzionali adeguandosi ai principi di riduzione complessiva della spesa di personale medesima;
Visto Visto Visto
Visto l’art. 53 del Regolamento dell’Uffici e dei Servizi relativamente per “La programmazione del personale”;
Visto Visto Visto
Visto il CCNL del comparto Regione e Autonomie Locali;
Vista Vista Vista
Vista la legge 12/3/1999, n°68 contenente norme per il diritto al lavoro dei disabili ed il regolamento di esecuzione approvato con DPR 10.10.2000, n°333;
Visti Visti Visti
Visti il D.L. n°78 del 31.5.2010 convertito in Legge 30.7.2010 n°122, il D.L. n°98 del 6.7.2011 convertito in Legge 15.7.2011 n°111;
Visto Visto Visto
Visto il D.L. n°95 del 6.7.2012 convertito in Legge 7.8.2012 n°135;
Vista Vista Vista
Vista la Legge 56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”;
Visti Visti Visti
Visti, in relazione al processo di riordino, in atto, delle Province:
- la Legge 23 dicembre 2014 n°190 (Legge di stabilità 2015);
- la Legge Regionale 3 marzo 2015, n°22, recante ”Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della Legge 56/2014. Modifiche alle Leggi regionali n°32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2011, 65/2014”, con la quale, in particolare, la Regione Toscana si riappropria delle funzioni in materia di Agricoltura, di caccia e pesca nel mare e nelle acque interne, di Orientamento e Formazione professionale, di Ambiente, Difesa del Suolo, di Tutela della qualità dell’aria, di Inquinamento Acustico, di Tutela delle acque dall’inquinamento, di Autorizzazione integrata ambientale (AIA), di Autorizzazione unica ambientale (AUA), di Valutazione dell’impatto ambientale (VIA), di Energia compreso il controllo sugli impianti termici per la climatizzazione, di Osservatorio Sociale, le Strade regionali limitatamente alla progettazione e costruzioni delle opere relative alle strade regionali;
- con la stessa Legge Regionale n°22/2015 si individuavano anche le funzioni oggetto di trasferimento ai Comuni in forma singola o associata;
- la Circolare n°1/2015 “Linee guida in materia di attuazione delle disposizioni in materia di personale e di altri profili connessi al riordino delle funzioni delle Province e delle Città metropolitane. Art. 1, co. da n°418 a n°430 della Legge 23 dicembre 2014, n°90”;
- la deliberazione di Giunta Regionale Toscana 9 aprile 2015, n°258 “Disposizioni sugli accordi e sulle attività degli uffici regionali, delle Province e delle Città Metropolitane per il trasferimento del personale , dei beni e dei rapporti alla Regione, a norma dell’art. 6, commi 2 e 3, della L.R. n°22/2015”;
Richiamata Richiamata Richiamata
Richiamata la propria Ordinanza n°50 del 28 aprile 2015, con la quale:
- sulla base di apposita ricognizione condotta dal Servizio addetto alla gestione delle risorse umane, come indicato dalla Circolare n°1/2015 del Dipartimento della Funzione Pubblica, si è dichiarato che la spesa annua del personale in servizio all’8.04.2015 è pari ad €. 20.314.000,00=, dando atto che tale somma ridotta del 50% pari ad €. 10.157.000,00=, costituisce il limite massimo della consistenza finanziaria della dotazione organica dell’Ente a decorrere dal 1 gennaio 2015, come previsto dall’art. 1, comma 421, della Legge 23 dicembre 2014, n°190;
- si rinviava a dopo la firma dell’accordo con la Regione Toscana, gli atti previsti per il riassetto organizzativo dell’Ente e gli atti
- si dichiarava in soprannumero il personale che maturerà il diritto al collocamento a riposo secondo il regime ordinario dalla data dell’adozione dell’atto al 31 dicembre 2016;
- si dichiarava in soprannumero il personale in possesso, entro il 31 dicembre 2016, dei requisiti anagrafici e contributivi che avrebbero comportato la decorrenza del trattamento pensionistico in base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore dell’art. 24 del D.L. 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n°214, secondo la procedura di cui all’art. 33 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n°165 per la dichiarazione di esubero finalizzata al pre-pensionamento per motivi funzionali e finanziari di cui all’art. 2, co. 14, del D.L. 6 luglio 2012, n°95, salvo eventuali diversi esiti della prescritta certificazione INPS prevista dalle norme;
- si riduceva ulteriormente la dotazione organica dell’Ente di tutti quei posti vacanti che non potranno essere ricoperti per effetto delle disposizioni contenute nel co. 421 dell’art.1 della Legge n°190/2014;
- per effetto di quanto disposto nei punti precedenti si rideterminava la dotazione organica dell’Ente in n°425 posti, in attesa della firma dell’accordo con la Regione Toscana;
Richiamata Richiamata Richiamata
Richiamata la propria Ordinanza n°114 del 9 settembre 2015 modificata con altra Ordinanza n°115 dell’11.9.2015, con le quali:
- si individuava i posti in dotazione organica, articolati per categoria giuridica, da porre in posizione di soprannumero, in relazione al riordino delle funzioni regionali;
- si individuava i posti in dotazione organica, articolati per categoria giuridica, da porre in posizione di soprannumero, in relazione a quanto previsto dalla Circolare n°1/2015 del Dipartimento della Funzione Pubblica in merito alla ricollocazione del personale che svolge funzioni presso il Centro per l’Impiego;
- per effetto di quanto disposto ai punti precedenti si rideterminava la dotazione organica dell’Ente in n°250 posti;
Visto Visto Visto
Visto il D.M. del 14 settembre 2015 che dispone i criteri per l’attuazione delle procedure di mobilità riservate, ai sensi dell’art.1, commi 423, 424 e 425 della Legge 23 dicembre 2014, n°190, al personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero, ai sensi dei commi 421 e 422 del medesimo articolo;
Vista Vista Vista
Vista la L.R. 70/2015 che ha modificato la L.R. 22/2015, con la quale si definiscono i termini e i criteri per il passaggio delle funzioni con il relativo personale alla Regione Toscana ed ai Comuni ed alle Unioni dei Comuni;
Richiamata Richiamata Richiamata
Richiamata la propria Ordinanza n°131 del 30 ottobre 2015, con la quale si individuava il personale da inserire entro il 31.10.2015 sul
“Portale.gov” ai sensi di quanto disposto dal D.M. 14 settembre 2015, in quanto già dichiarato soprannumerario e, contestualmente, individuare altro personale da inserire sul Portale, che, con lo stesso atto, veniva dichiarato soprannumerario. In particolare:
- n°34 unità di personale che possiedono i requisiti delle norme pre-Fornero per il collocamento a riposo entro il 31.12.2016 già
- n°32 unità di personale destinato allo svolgimento delle funzioni connesse con il mercato del lavoro e con le politiche attive del lavoro;
- n°134 unità di personale che transiteranno nel ruolo regionale a far data dall’1.1.2016 già individuati con decreto Presidenziale n°115 dell’11.9.2015 e n°2 unità di personale individuate a seguito degli avvisi di mobilità per il personale cosiddetto “trasversale”;
- n°5 unità di personale che transiteranno nei ruoli del Comune capoluogo a far data dall’1.1.2016 a seguito del trasferimento delle funzioni del Turismo e dell’Albo del Terzo Settore, e n°10 operai forestali che transiteranno a far data sempre dall’1.1.2016 nei ruoli dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Cecina a seguito del trasferimento della funzione Forestazione;
- n°13 unità di personale attualmente comandate in altri Enti Pubblici;
- n°1 unità di personale attualmente in aspettativa non retribuita;
- n°3 unità di personale utilmente collocate in graduatoria per il successivo trasferimento al Ministero di Giustizia;
Richiamata Richiamata Richiamata
Richiamata la propria Ordinanza n°136 del 13 novembre 2015, con la quale si modificava la precedente Ordinanza n°131/2015 aggiornando l’elenco del personale da inserire sul “Portale.gov” ai sensi di quanto disposto dal D.M. 14 settembre 2015, che con lo stesso atto veniva dichiarato soprannumerario. In particolare:
- n°4 agenti di Polizia provinciale a seguito della disponibilità dichiarata di trasferimento volontario nei ruoli dei Comuni del territorio, e n°1 agente a seguito della sua richiesta di rinuncia al proprio profilo professionale;
- n°2 unità di personale che soddisfano la richiesta pervenuta dal Comune di Pisa per rafforzare il presidio delle funzioni relative al reperimento dei finanziamenti;
Preso atto Preso atto Preso atto Preso atto chechecheche:
- il D.L. n°95/2012 convertito in Legge n°135/2012 all’art. 16, co.9, dispone che nelle more della riduzione e razionalizzazione delle Province, è fatto divieto alle stesse di procedere ad assunzioni a tempo indeterminato;
- il comma 5, dell’art. 3, del D.L. n°90/2014 convertito in Legge n°114/2014 dispone che negli anni 2014 e 2015 le Regioni e gli Enti Locali sottoposti al patto di stabilità interno possono procedere ad assunzione di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60% di quella relativa al personale di ruolo cessato nell’anno precedente, ma nel contempo dispone la conferma il blocco delle assunzioni per le Province disposto dall’art. 16 comma 9 del D.L. n°95/2012 convertito in Legge n°135/2012;
- il comma 420 dell’art. 1 della Legge di stabilità 2015 n°190/2014 dispone che a decorrere dal 1º gennaio 2015, alle Province delle Regioni a statuto ordinario e' fatto divieto: