La nostra scuola pone tra i suoi obiettivi anche quello di offrire a tutti gli studenti il diritto ad una didattica personalizzata.
DESTINATARI
Studenti con disabilità (legge 104/1992), studenti con disturbi specifici di apprendimento (legge 170/2010) e studenti con altri bisogni educativi speciali.
FINALITA’
● definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza degli alunni con bisogni educativi speciali;
● limitare i casi di dispersione scolastica;
● migliorare la collaborazione con i genitori.
SOGGETTI COINVOLTI
(A) Famiglie
Presentazione delle certificazioni relative alle situazioni di disabilità, di DSA e di disturbi evolutivi specifici.
(B) Consigli di classe
● Compilazione del PDP
● Indicazione di eventuali altri casi in cui sia opportuna e necessaria l'adozione di una personalizzazione della didattica nella prospettiva di una piena inclusione di tutti gli alunni
(C) Il GLI (Gruppo per L’Inclusione)
Redazione e aggiornamento dell’elenco degli alunni con BES, trasmesso dalla Segreteria didattica.
Tale redazione è importante per un costante monitoraggio e aggiornamento dei dati di tutti gli studenti che presentano bisogni educativi speciali (anche ai fini della compilazione del PAI, cioè del piano annuale per l’inclusione).
Assegnazione dei docenti di sostegno agli studenti disabili , organizzazione e programmazione dei GLHO; partecipazione agli incontri di verifica iniziale, intermedia e finale, con gli operatori sanitari;
formulazione del calendario delle attività del gruppo H e di quelle di competenza dei Consigli di Classe che riguardano gli alunni in situazione di disabilità; coordinamento del gruppo degli insegnanti di sostegno, raccogliendo i documenti da loro prodotti nel corso dell’anno scolastico e le buone pratiche da essi sperimentate; gestione dei fascicoli personali degli alunni diversamente abili; gestione del passaggio di informazioni relative agli alunni tra le scuole e all’interno dell’istituto al fine di perseguire la continuità educativo-didattica; promozione dei rapporti tra Enti Locali e Ambito territoriale; richiesta, qualora ve ne sia la necessità, di ausili e di sussidi particolari; promozione delle iniziative relative alla sensibilizzazione per l’integrazione/inclusione scolastica degli alunni;
partecipazione ai GLH di fine ciclo della scuola secondaria di primo grado; promozione del contatto continuo con le famiglie dei ragazzi con disabilità; presentazione il progetto per l’Assistenza specialistica sovvenzionata dalla Regione Lazio; proposta di progetti e di attività formative relative all’inclusione per il personale docente; coordinamento dell’assistenza specialistica; compilazione del PAI ; compilazione della richiesta dell’organico di sostegno in base agli studenti iscritti.
STRUMENTI PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA
(A) Il PDP – Piano Didattico Personalizzato
Il PDP è il documento di programmazione con il quale la scuola definisce le strategie di intervento e i criteri di valutazione degli apprendimenti che intende mettere in atto nei confronti degli alunni con esigenze didattiche particolari ma non riconducibili alla disabilità.
Il PDP viene sicuramente elaborato per tutti gli alunni in possesso di una certificazione, nei primi tre mesi dell’anno scolastico o entro tre mesi la produzione della documentazione, ma può anche essere elaborato per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali qualora il Consiglio di classe lo ritenga necessario.
Il piano didattico personalizzato contiene gli obiettivi didattici per l’alunno e le eventuali misure dispensative e compensative più adatte alla situazione specifica. Viene concordato con la famiglia e l’alunno stesso e rivisto di anno in anno, in base agli obiettivi raggiunti e all’evoluzione dello studente.
Il cdc utilizza un modello comune di PDP (piano didattico personalizzato) che viene compilato da tutti i docenti del consiglio di classe. In esso sono riportate, oltre alle notizie relative alla eventuale diagnosi o certificazione dello studente, anche le motivazioni che hanno indotto il cdc alla stesura del piano stesso (quest’ultimo caso quando esso ravvisi bisogni educativi speciali non legati a diagnosi cliniche o a disturbi specifici di apprendimento).
(B) Il PEI – Piano Educativo Individualizzato
Il PEI descrive annualmente gli interventi educativi e didattici destinati all’alunno in condizione di disabilità, definendo gli obiettivi, i metodi e criteri di valutazione.
Il PEI contiene: obiettivi didattici, educativi, di socializzazione e di apprendimento; metodi, materiali, sussidi e tecnologie con cui organizzare la proposta, compresa l’organizzazione delle risorse (orari e organizzazione delle attività); criteri e metodi di valutazione; eventuali forme di integrazione scolastiche ed extrascolastiche. Il PEI viene elaborato all’inizio di ciascun anno scolastico ed è soggetto poi a verifica. È redatto congiuntamente dalla scuola e dai Servizi (équipe psico- socio-sanitaria) con la collaborazione della famiglia.
Il docente di sostegno assegnato all’alunno predispone la programmazione didattica per gli alunni con PEI che viene effettuata con attività di raccordo con le scuole medie inferiori e con i familiari degli alunni in ingresso. Con essa si definisce il progetto iniziale, che viene messo in atto in base: alle caratteristiche individuali dell’alunno (diagnosi funzionale); al progetto di vita personale. Sulla base di questi elementi è possibile definire due percorsi: una programmazione semplificata per obiettivi minimi riconducibile ai programmi ministeriali e una programmazione differenziata.
Per “programmazione semplificata per obiettivi minimi” si intende quella che fa riferimento agli obiettivi previsti dai programmi ministeriali e può prevedere una modifica o una riduzione dei contenuti affrontati, purché ciò non determini ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi definiti dal curricolo in termini di competenze finali. Questo tipo di programmazione porta al conseguimento di un regolare titolo di studio. La valutazione deve seguire i descrittori comuni alla classe.
Per “programmazione differenziata” si intende il percorso individuale proposto ad un alunno le cui competenze, livelli cognitivi, caratteristiche psichiche siano tali da non consentire l’accesso ai contenuti/obiettivi previsti dai programmi ministeriali, per alcune o tutte le discipline previste dal curricolo. La programmazione differenziata non comporta l’esclusione dalle attività disciplinari della classe, ma può prevedere attività esterne alla stessa, in ragione del progetto di vita concordato con la famiglia. Questo tipo di progettazione consente la piena integrazione scolastica e lo sviluppo e la valorizzazione delle abilità residue dello studente, che alla fine del percorso scolastico conseguirà un attestato di frequenza. La valutazione è totalmente individualizzata (per criteri, soglie, strumenti…) in quanto deve essere tale da mettere in luce i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi previsti dal PEI. Le prove pertanto devono essere strutturate in modo da testare detti obiettivi e non devono necessariamente essere utilizzati i medesimi strumenti in uso nella classe. Sulla pagella viene annotato che la valutazione è stata effettuata in base al proprio PEI.