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METROPOLITANA DI BOLOGNA Capitolo 75764 Somme assegnate Città Metropolitana

di Bologna Euro 2.025.657,27 Ferrara Euro 848.907,19 Forlì-Cesena Euro 578.080,46 Modena Euro 1.666.138,74

Parma Euro 951.853,03

Piacenza Euro 552.739,94 Ravenna Euro 768.134,30 Reggio Emilia Euro 1.365.220,15 Rimini Euro 628.761,48 Totale Euro 9.385.492,56

Proroga dei termini di cui alla DGR n. 186/2019 "Approva-zione degli interventi per l'occupa"Approva-zione della rete attiva per il lavoro e delle procedure di attuazione. Approvazione delle disposizioni per garantire l'operatività della rete attiva e la continuità dell'offerta"

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA–ROMAGNA Viste le Leggi Regionali:

- n. 12 del 30 giugno 2003, “Norme per l’uguaglianza del-le opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della for-mazione professionale, anche in integrazione tra loro” e ss.mm.ii.;

- n. 17 del 1 agosto 2005, “Norme per la promozione dell’oc-cupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del Lavoro” e ss.mm.ii.;

- n. 13 del 30 luglio 2015 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su città metropolitana di Bolo-gna, Province, Comuni e loro Unioni” e ss.mm.ii.;

Richiamati:

- il D.lgs. 10/9/2003 n. 276 “Attuazione delle deleghe in ma-teria di occupazione e mercato del lavoro di cui alla Legge 14 febbraio 2003, n. 30” e ss.mm., ed in particolare l'art. 7 “Accre-ditamenti” che definisce i principi ed i criteri per l'accreditamento da parte delle Regioni degli operatori pubblici e privati operan-ti nei propri territori;

- il D.lgs 14/9/2015, n. 150 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3 della legge 10 dicembre 2014, n. 183” e ss.mm.;

Viste:

- l’Ordinanza contingibile e urgente n. 1 del 23 febbraio 2020 del Ministero della Salute, d'intesa con il Presidente della Regio-ne Emilia-Romagna;

- la Delibera del Consiglio dei Ministri del 7 ottobre 2020

“Proroga dello stato di emergenza in conseguenza del rischio sa-nitario connesso all'insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”;

Visti inoltre gli atti e le disposizioni nazionali e regionali contenenti misure in materia di contenimento e gestione dell'e-mergenza epidemiologica da COVID-19;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n.1959/2016 “Approvazione della disciplina in materia di Accreditamento dei Servizi per il Lavoro e definizione dell'elen-co delle prestazioni dei Servizi per il Lavoro Pubblici e Privati Accreditati ai sensi degli Artt. 34 e 35 della L.R. 1 agosto 2005, n. 17 e ss.mm.ii.” e ss.mm.ii.;

- n.186/2019 “Approvazione degli interventi per l'occupazio-ne della rete attiva per il lavoro e delle procedure di attuaziol'occupazio-ne.

Approvazione delle disposizioni per garantire l'operatività della rete attiva e la continuità dell'offerta.”;

- n.371/2019 “Approvazione delle modalità e dei criteri di riparto e assegnazione delle risorse in attuazione della delibera di Giunta regionale n.186/2019”;

- n. 1810/2019 “Rete attiva per il lavoro. Proroga termini

programmi individuali tenuto conto delle misure restrittive per il contenimento del contagio COVID-19”;

Dato atto che con la propria deliberazione n.186/2019 si è proceduto, tra l’altro:

- all’approvazione del documento “Interventi per l’occupazio-ne della rete attiva per il lavoro: prestazioni e misure di politica attiva”, allegato 1), che definisce gli obiettivi, i destinatari, le specifiche in merito alle prestazioni nonché i soggetti che pos-sono erogare le stesse specificandone altresì impegni e obblighi;

- all’approvazione dell’Invito a presentare candidature per l’individuazione dell’elenco dei soggetti accreditati per l’ero-gazione delle prestazioni e misure di politica attiva della rete attiva per il lavoro in attuazione degli interventi per l’occupa-zione, allegato 2), che definisce le modalità e le procedure per l’approvazione e il successivo aggiornamento dell’elenco dei sog-getti che si impegnano a rendere disponibili alle persone misure per l’accompagnamento al lavoro;

- a stabilire che l'attuazione dei suddetti "Interventi per l'oc-cupazione della rete attiva per il lavoro", di cui all'allegato 1) parte integrante e sostanziale del presente atto, si concluderà al-la data del 31 ottobre 2019, quale data ultima di sottoscrizione, da parte delle persone, del proprio programma presso il Centro per l'impiego con la contestuale scelta del soggetto accreditato;

Dato atto che con la sopracitata propria deliberazione n.

480/2020 e si è proceduto a prorogare il termine di attuazione degli interventi di cui alla propria deliberazione n. 186/2019 al 31/12/2020 quale data ultima di sottoscrizione, da parte delle per-sone, del proprio programma presso il Centro per l’impiego con la contestuale scelta del soggetto accreditato;

Considerato che gli interventi per l'occupazione della rete attiva per il lavoro permettono di rendere disponibili alle per-sone iscritte allo stato di disoccupazione un programma con le prestazioni e le misure adeguate al proprio percorso con l’obiet-tivo finale dell’occupazione, a fronte della sottoscrizione di un Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego;

Dato atto che le misure restrittive volte a contrastare e con-tenere il diffondersi del contagio epidemiologico COVID-19, disposte a far data dal 23 febbraio 2020, hanno limitato la possi-bilità delle persone di accedere ai Servizi pubblici per il lavoro per essere presi in carico e orientati nell’individuazione delle misure più efficaci, in funzione delle proprie condizioni e atte-se e pertanto di sottoscrivere il Patto di Servizio personalizzato;

Ritenuto necessario dare continuità dell’offerta di interven-ti per l’occupazione al fine di garaninterven-tire alle persone iscritte allo stato di disoccupazione di accedere alle opportunità per essere ac-compagnate nell’inserimento o reinserimento nel lavoro sia nella attuale fase di restrizione sia nella fase successiva alle disposi-zioni restrittive ora vigenti;

Dato atto, inoltre che la Legge "Bilancio di previsione del-lo Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023" in corso di approvazione prevede, all’art. 57

“Fondo per le politiche attive del lavoro” l’istituzione del “Fondo per l'attuazione di misure relative alle politiche attive rientran-ti tra quelle ammissibili dalla Commissione europea nell'ambito del programma React EU", con una dotazione pari a 500

milio-che tale termine deve intendersi quale data ultima di sottoscri-zione, da parte delle persone, del proprio programma presso il Centro per l’Impiego con la contestuale scelta del Soggetto attuatore;

Valutato inoltre necessario prevedere che con proprio suc-cessivo atto, a seguito del confronto con il partenariato socio economico in sede di Commissione regionale tripartita, si prov-vederà alla approvazione di:

- un nuovo piano di intervento che, a partire da quanto ad oggi realizzato e nelle logiche di semplificazione delle procedure e di riduzione degli oneri gestionali e di controllo a carico dei soggetti accreditati, dell’Agenzia Regionale per il Lavoro e dell’ammini-strazione regionale, e di facilitazione nell’accesso e nella fruizione da parte delle persone, renda disponibile un’offerta di prestazioni per il lavoro adeguata a rispondere agli obiettivi di inserimen-to lavorativo e capace di cogliere le opportunità delle imprese;

- un Invito a presentare candidature per individuazione dell’e-lenco dei soggetti accreditati che si impegnano all’erogazione delle prestazioni e misure di politica attiva attuative del piano di intervento di cui al precedente alinea;

Considerato inoltre che, a seguito delle misure restrittive so-pra richiamate, è stata disposta nei mesi scorsi la sospensione temporanea dell'apertura al pubblico dei Servizi pubblici per il lavoro e sono state adottate disposizioni di carattere straordinario e temporaneo in materia di contenimento e gestione dell’emer-genza epidemiologica da COVID-19, tra le quali la possibilità di erogare misure di politica attiva del lavoro a favore dell'utenza anche con modalità “a distanza”;

Vista la necessità di garantire misure adeguate a contenere il rischio di contagio epidemiologico e al contempo l'accesso a tutti i servizi evitando che ricadano sugli utenti oneri burocrati-ci e amministrativi;

Valutato pertanto opportuno, per quanto sopra espresso, di prorogare le procedure già disposte con la propria citata delibe-razione n. 480 finalizzate a semplificare le modalità di accesso alle opportunità, e pertanto di disporre, per l'intera durata dell'e-mergenza COVID-19 e fino a nuove disposizioni, che:

- il patto di servizio e il relativo programma sia sottoscritto, in via sperimentale e transitoria, attraverso uno scambio di mail tra l’operatore del Centro per l’Impiego e l’utente, con allegata copia del documento di identità, da cui si evinca l’accettazione integrale di quanto contenuto in tali documenti e senza necessi-tà di successivo recupero della firma olografa;

- tutti i programmi sottoscritti possano essere prorogati di sei mesi su richiesta degli utenti, qualora gli utenti stessi intenda-no continuare i servizi di politica attiva con i medesimi soggetti attuatori prevedendo in particolare che in tali casi, secondo le in-dicazioni già definite dall’Agenzia regionale per il Lavoro, non sarà necessario effettuare da parte dell’utente una ulteriore sotto-scrizione presso il Centro per l’Impiego e che i soggetti attuatori dovranno inviare una mail al Centro per l’Impiego di riferimento indicando che hanno acquisito la volontà dell’utente di proroga-re il Programma di ulteriori 6 mesi;

- i soggetti attuatori, in fase transitoria, rendano disponibile almeno un appuntamento (slot) per settimana e per sede;

Vista la L.R. n. 43/2001 (Testo unico in materia di organizzazione

la disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.ii.;

- la propria deliberazione n. 83 del 21 gennaio 2020 "Appro-vazione del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della trasparenza 2020-2022" ed in particolare l'allegato D "Di-rettiva di indirizzi interpretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano triennale di prevenzione della corruzione 2020-2022";

Viste le proprie deliberazioni:

- n. 2416/2008 “Indirizzi in ordine alle relazioni organiz-zative e funzionali tra le strutture e sull’esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008.

Adeguamento e aggiornamento della delibera n. 450/2007” e ss.mm.ii., per quanto applicabile;

- n. 468/2017 “Il sistema dei controlli interni nella Regione Emilia-Romagna”;

- n. 1059/2018 "Approvazione degli incarichi dirigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agen-zie e Istituti e nomina del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'A-nagrafe per la Stazione Appaltante (RASA) e del Responsabile della Protezione dei Dati (DPO)";

Viste, altresì, le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposto in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il responsabile del procedimento ha dichiara-to di non trovarsi in situazione di conflitdichiara-to, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell’Assessore competente per materia;

A voti unanimi e palesi

delibera

per le motivazioni espresse in premessa e qui integralmen-te richiamaintegralmen-te:

1. di prorogare il termine di attuazione degli interventi di cui alla propria deliberazione n. 186/2019, già prorogato con propria deliberazione n. 480/2020, al 30/3/2021 da intendersi quale data ultima di sottoscrizione, da parte delle persone, del proprio pro-gramma presso il Centro per l’impiego con la contestuale scelta del soggetto accreditato;

2. di prevedere che con proprio successivo atto, a seguito del confronto con il partenariato socioeconomico in sede di Com-missione regionale tripartita, si provvederà alla approvazione di:

- un nuovo piano di intervento che, a partire da quanto ad oggi realizzato e nelle logiche di semplificazione delle procedure e di riduzione degli oneri gestionali e di controllo a carico dei soggetti accreditati, dell’Agenzia Regionale per il Lavoro e dell’amministrazione regionale, e di facilitazione nell’accesso e nella fruizione da parte delle persone, renda disponibile un’offerta di prestazioni per il lavoro adeguata a rispondere agli obiettivi di inserimento lavorativo e capace di cogliere le opportunità delle imprese;

3. di prevedere per l'intera durata dell'emergenza COVID-19 e fino a nuove disposizioni quanto segue:

- il patto di servizio e il relativo programma sia sottoscritto, in via sperimentale e transitoria, attraverso uno scambio di mail tra l’operatore del Centro per l’Impiego e l’utente, con allegata copia del documento di identità, da cui si evinca l’accettazione integrale di quanto contenuto in tali documenti e senza necessi-tà di successivo recupero della firma olografa;

- tutti i programmi sottoscritti possano essere prorogati di sei mesi su richiesta degli utenti, qualora gli utenti stessi intenda-no continuare i servizi di politica attiva con i medesimi soggetti attuatori prevedendo in particolare che in tali casi, secondo le in-dicazioni già definite dall’Agenzia regionale per il Lavoro, non sarà necessario effettuare da parte dell’utente una ulteriore sotto-scrizione presso il Centro per l’Impiego e che i soggetti attuatori dovranno inviare una mail al Centro per l’Impiego di riferimento indicando che hanno acquisito la volontà dell’utente di proroga-re il Programma di ulteriori 6 mesi;

- i soggetti attuatori, in fase transitoria, rendano disponibile almeno un appuntamento (slot) per settimana e per sede;

berazioni n. 186/2019 e n. 1810/2019 e pertanto che i soggetti attuatori degli “Interventi per l’occupazione della rete attiva per il lavoro” potranno erogare prestazioni fino alla concorrenza delle risorse a ciascuno assegnate e che gli stessi dovranno comunicare tempestivamente all’Agenzia regionale per il Lavoro, e conte-stualmente al Servizio “Gestione e Liquidazione degli interventi delle politiche educative, formative e per il lavoro e supporto all’Autorità di Gestione FSE”, l’impossibilità, stante l’assegna-zione finanziaria, di garantire le prestazioni per ulteriori nuove persone rendendo pertanto non disponibili nuovi e successivi ap-puntamenti alle persone;

5. di dare atto che, per quanto previsto in materia di pubbli-cità trasparenza e diffusione di informazioni, si provvederà alle pubblicazioni ai sensi delle disposizioni normative ed ammini-strative richiamate in parte narrativa, inclusa la pubblicazione ulteriore prevista dal piano triennale di prevenzione della corru-zione, ai sensi dell’art. 7 bis, comma 3, del D.lgs. n. 33 del 2013 e ss.mm.ii.;

6. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Emilia-Romagna Telematico e sul sito http://

formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 21 DI-CEMBRE 2020, N. 1969

Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Proroga del divieto temporaneo di rilascio di nuove con-cessioni per attività di acquacoltura di tapes spp. nella Sacca di Goro, previsto dalla deliberazione di Giunta regionale n. 2149/2017

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Richiamati:

- il Codice della navigazione, approvato con Regio Decreto 30 marzo 1942, n. 327, ed il relativo Regolamento di esecuzio-ne, di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 15 febbraio 1952, n. 328;

- il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 e ss.mm.ii., ed in particolare l’art. 105, comma 2, lett. l) che conferisce alle regioni le funzioni relative al rilascio di concessioni di beni del demanio della navigazione interna, del demanio marittimo e di zone del mare territoriale per finalità diverse da quelle di approv-vigionamento di fonti di energia;

Vista la legge regionale 31 maggio 2002, n. 9, recante "Di-sciplina dell'esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale" ed in partico-lare l’art. 3, comma 1, che pone in capo alla Regione le funzioni amministrative relative al rilascio, rinnovo, modificazioni e revoca delle concessioni delle aree del demanio marittimo per le attività di pesca, acquacoltura e attività produttive correlate;

Viste altresì, le proprie deliberazioni:

- n. 682 dell’8 giugno 2015 recante “Disposizioni in ma-teria di concessioni demaniali marittime - Divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di

- n. 2149 del 20 dicembre 2017 recante “Disposizioni in materia di concessioni demaniali marittime - Proroga del di-vieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per attività di acquacoltura di tapes spp nella Sacca di Goro, previsto dalla deliberazione n. 682/2015”, con la quale si è provveduto a pro-rogare, il divieto temporaneo di rilascio di nuove concessioni per allevamenti di tapes spp nella Sacca di Goro fino al 31/12/2020, al fine di:

a) realizzare uno studio complessivo sulla Sacca che, tenendo conto degli effetti delle variazioni idrodinamiche indotte a seguito del completamento dei lavori di cui al Progetto “LIFE AGREE - coAstal laGoon long teRm managEmEnt” (rif. N. LIFE13 NAT/

IT/000115), consentisse l'elaborazione di una cartografia, suddi-videndo la Sacca in aree omogenee, in relazione alla loro presunta produttività e ai rischi ambientali;

b) procedere ad una complessiva revisione della disciplina regionale in materia, mediante l’individuazione - nell’ambito del-la cornice di riferimento che lo Stato riterrà di prevedere con il preannunciato riordino della materia - di criteri, procedure e stru-menti programmatori e giuridici più adeguati all’attuazione di una moderna politica di gestione e valorizzazione produttiva del setto-re, attraverso specifiche procedure di selezione dei concessionari;

Richiamata la Legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante “Bi-lancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021”, che stabilisce, all’art. 1, comma 682 la proroga di 15 anni delle concessioni de-maniali marittime di cui al D.L. 400 del 1993, articolo 01, comma 1, vigenti alla data di entrata in vigore della medesima legge di stabilità, ovvero al 1^ gennaio 2019. Inoltre, al comma 675 pre-vede che “con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vi-gore della presente legge, … sono fissati i termini e le modalità per la generale revisione del sistema delle concessioni demaniali

demaniali sino alla conclusione della consultazione pubblica pre-vista dal comma 679;

Vista inoltre la propria deliberazione n. 2360 del 22 novembre 2019 recante "Direttive per l'esercizio delle funzioni ammi-nistrative in materia di demanio marittimo e di zone del mare territoriale ai sensi dell'art. 3 comma 1 della L.R. 31/05/2002 n. 9", con la quale, sulla base della disciplina prevista dal Codi-ce della navigazione e dal suo Regolamento di esecuzione, sono state riviste le procedure per il rilascio, sul territorio regionale, di concessioni demaniali marittime per le attività di pesca, di ac-quacoltura e per le attività produttive ad esse correlate, seppur nelle more dell’attuazione della disciplina di riordino nazionale di cui alla Legge n. 145/2018;

Considerato, in particolare, quanto previsto dal Capo I, Art. 3, della citata propria deliberazione n. 2360/2019, ove si stabilisce che tra i criteri e le finalità che devono orientare l’esercizio del-le funzioni amministrative in materia di concessioni del demanio marittimo con finalità di pesca e acquacoltura, deve essere per-seguito l’obiettivo di garantire la conservazione e la tutela degli ecosistemi locali costieri di foce e marini, con particolare rife-rimento al rapporto fra la qualità dell’habitat e le condizioni di vita degli organismi acquatici, in quanto elementi più sensibili di tali ambienti oltre che armonizzare le azioni sul territorio per lo sviluppo delle attività di pesca, acquacoltura e delle attività con-nesse ed accessorie in relazione ad un uso sostenibile delle risorse, alla valorizzazione ed alla tutela della biodiversità ambientale;

Dato atto che alla luce di quanto disposto nella sopracitata Legge n. 145/2018, il Servizio Attività faunistico-venatorie e pe-sca con circolare del 2/4/2019, protocollo n. PG/2019/320063, ha provveduto a dare indicazioni operative e interpretative di ta-li disposizioni di legge;

Rilevato che l’impianto giuridico-amministrativo regionale in tema di rilascio di concessioni del demanio marittimo con finalità di pesca e acquacoltura, di cui alla citata propria deliberazione n.

2360/2019, è stato definito nell’ambito del quadro normativo di riferimento, costituito, sostanzialmente, dal Codice della Navi-gazione e relativo Regolamento di esecuzione nonché dalla legge n. 241/1990 e ss.mm.ii.;

Atteso che “la generale revisione del sistema delle conces-sioni demaniali marittime” prospettata nella sopracitata Legge n. 145/2018, risulta ancora in corso di realizzazione e che pertanto non sussistono, allo stato, le condizioni per disciplinare compiu-tamente il rilascio di nuove concessioni;

Considerato, inoltre:

- che la Sacca di Goro riveste un’importanza fondamentale sia dal punto di vista naturalistico-ambientale in quanto la mag-gior parte dell’area ricade all’interno del sito Rete Natura 2000, denominato “IT4060005 SIC-ZPS Sacca di Goro, Po di Goro, Valle Dindona Foce del Po di Volano” ed è, pertanto, soggetta a diversi vincoli di natura ambientale, sia dal punto di vista eco-nomico, posto che rappresenta uno dei più importanti sistemi acquacolturali in Italia nell’attività di molluschicoltura, in parti-colare della vongola verace filippina (tapes philippinarum), che ha trovato nella Sacca le condizioni ambientali favorevoli alla ri-produzione, alla crescita ed all'allevamento;

- che le caratteristiche morfologiche ed idrodinamiche, in par-ticolare la bassa profondità ed il lento ricambio idrico nelle aree

buite in maniera uniforme, in quanto da zona a zona variano

buite in maniera uniforme, in quanto da zona a zona variano

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