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OPERAZIONI FINANZIABILI

PROVINCIA DI FORLI’-CESENA

Verbale della Conferenza Programmatica del 7 giugno 2018 Sala 3 piano -1

Regione Emilia-Romagna - Viale della Fiera 8 - Bologna Sono presenti in rappresentanza dell’Ente di appartenenza:

Piero Mussoni Sindaco, Comune di Borghi

Stefano Quagliere Funzionario, Provincia di Forlì-Cesena

Franco Ghiselli Posizione Organizzativa, Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione Emilia-Romagna

Cinzia Merli Dirigente, Autorità di bacino

distrettuale del Fiume Po Sono inoltre presenti:

Tommaso Simonelli Funzionario, Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po

La riunione è presieduta dal dott. Franco Ghiselli, Posizione Organizzativa del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione Emilia-Romagna.

Ghiselli apre i lavori e spiega che l’oggetto della Conferenza programmatica odierna è l’espressione del parere, ai sensi al comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006, sul Progetto di variante al Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico (P.S.R.I.), con inserimento di una nuova area a rischio di frana (art.12) nella località di Tribola, in Comune di Borghi, Provincia di Forlì-Cesena, adottato dal Comitato Istituzionale dell'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, con deliberazione n. 1/4 del 27/04/2016.

Ghiselli illustra brevemente il contesto normativo nel quale deve essere inquadrato l’iter di adozione e approvazione del Progetto di variante, il cui dettaglio è ampiamente illustrato nel Parere istruttorio regionale a cui si rimanda.

Spiega, in particolare, che il 17 febbraio 2017 è entrato in vigore il D.M. 25 ottobre 2016 del M.A.T.T.M., previsto dal comma 3 dell’art. 63 del D.Lgs. n. 152/2006, in forza del quale l’Autorità di bacino nazionale del fiume Po, l’Autorità di bacino del fiume Reno, l’Autorità di bacino interregionale del Marecchia-Conca e l’Autorità dei Bacini Regionali

Romagnoli, operanti sul territorio regionale, sono soppresse e sostituite dall’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po. Per questo motivo partecipa alla Conferenza l’ing. Cinzia Merli, dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po.

Ghiselli illustra, quindi, la nuova perimetrazione di area a rischio di frana, inserita nel P.S.R.I., relativa al versante rivolto a nordovest in località Tribola, interessato dalla riattivazione e retrogressione di un fenomeno franoso, occorso nel mese di maggio 2015, che ha coinvolto alcuni edifici e un parcheggio pubblico dell’abitato di Tribola. I contenuti del Progetto di variante sono descritti in dettaglio nella Relazione tecnica e sintetizzati nel Parere istruttorio regionale, a cui si rimanda.

Mussoni, Sindaco di Borghi, interviene per illustrare gli interventi di messa in sicurezza eseguiti nell’area in dissesto. Un primo stralcio di opere in urgenza, con realizzazione di una palificata e sistemazione del versante, è stato eseguito dal Comune con fondi di Protezione civile, per 300.000 euro. Un secondo stralcio di opere, per regimazione e sistemazione del versante e per realizzare altre due palificate, è stato eseguito dal Servizio Area Romagna dell’Agenzia per la Sicurezza del Territorio e Protezione Civile, per un importo di 310.000 euro finanziati tramite l’Ordinanza del Capo Dipartimento di Protezione Civile n. 351/2016. Infine, con 100.000 euro di fondi propri il Comune sta appaltando una gara per la realizzazione di opere di urbanizzazione e per la sistemazione di una piazza pubblica, in adiacenza alle aree su cui sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza. Il Sindaco informa anche del fatto che nel RUE è stata prevista la possibilità di delocalizzare gli edifici distrutti o gravemente danneggiati dall’evento franoso del 2015, in modo da non far perdere ai proprietari il diritto edificatorio.

Ghiselli espone il parere istruttorio regionale, predisposto sentendo i servizi regionali a vario titolo competenti, che viene presentato alla valutazione della Conferenza. La regione condivide appieno i contenuti del Progetto di variante in quanto la nuova perimetrazione proposta è rispondente alla pericolosità e al rischio attualmente esistenti sulle aree interessate dal dissesto.

Merli dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po prende atto di quanto è stato fatto e resta in attesa della Delibera di Giunta con cui la Regione trasmetterà il parere dell’odierna Conferenza all’Autorità di bacino. Merli comunica che a seguito della trasmissione di tale parere il

Segretario dell’Autorità emanerà un proprio Atto di approvazione della Variante al P.S.R.I., con l’inserimento dell’area a rischio di frana in località di Tribola, in Comune di Borghi. La nuova perimetrazione entrerà in vigore dalla data di pubblicazione sul BURER.

Il Sindaco di Borghi esprime la condivisione dell’Amministrazione comunale sul parere regionale e sul Progetto di variante, ritenendolo un atto dovuto di salvaguardia di un territorio in cui beni pubblici e privati hanno subito danni a causa di un fenomeno franoso.

Quagliere esprime la condivisione della Provincia di Forlì-Cesena, sottolineando che anche lui stesso, in rappresentanza della Provincia, ha partecipato alla elaborazione della perimetrazione in oggetto.

Ghiselli conclude prendendo atto della condivisione da parte della Conferenza del parere istruttorio presentato.

REGIONE EMILIA-ROMAGNA

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 LUGLIO 2018, N. 1229

Parere in merito al progetto di variante nuova perimetrazio-ne di area a rischio di frana (P.S.R.I. ex art. 12) in provincia di Forlì-Cesena, Comune di Borghi, località di Tribòla - Pia-no stralcio per il rischio idrogeologico dei Bacini regionali romagnoli - Titolo III assetto idrogeologico, adottato con de-liberazione del Comitato istituzionale 1/4 del 27/4/2016

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti:

- Il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in ma-teria ambientale”;

- la Legge 28 dicembre 2015, n. 221 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;

- il Decreto 25 ottobre 2016 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, recante “Disciplina dell'attri-buzione e del trasferimento alle Autorità di bacino distrettuali del personale e delle risorse strumentali, ivi comprese le se-di, e finanziarie delle Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n. 183.”;

- il Decreto n. 52 del 26 febbraio 2018 del Ministero dell'Am-biente e della Tutela del Territorio e del Mare di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, recante “Appro-vazione degli Statuti delle Autorità di bacino distrettuali delle Alpi Orientali, del fiume Po, dell’Appennino Settentriona-le, dell’Appennino Centrale e dell’Appennino Meridionale”;

- il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 aprile 2018, recante “Individuazione e trasferimento delle unità di personale, delle risorse strumentali e finanziarie delle Auto-rità di bacino, di cui alla legge n. 183/1989, all’AutoAuto-rità di bacino distrettuale del fiume Po e determinazione della dota-zione organica dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, ai sensi dell’articolo 63, comma 4, del decreto legislati-vo 3 aprile 2006, n. 152 e del decreto n. 294 del 25 ottobre 2016”, pubblicato sulla G.U. n. 135 del 13/6/2018 ed entra-to in vigore il 28/6/2018;

Visto, inoltre:

- il Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico dei bacini regionali romagnoli, adottato dal Comitato Istitu-zionale dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli con deliberazione n. 3/2 del 3/10/2002 e approvato con propria deliberazione n. 350 del 17/3/2003, di seguito denomina-to P.S.R.I.;

Rilevato che:

- le Autorità di bacino distrettuali di cui all’art. 63, comma 1, del D.Lgs. n. 152/2006 sono subentrate a tutti gli effetti alle Autorità di bacino di cui alla L. n. 183/1989 a seguito dell’en-trata in vigore del D.M. 25 ottobre 2016, di cui all’art. 63, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006, e del D.P.C.M. 4 aprile 2018, di cui all’art. 63, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006;

- pertanto, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po è su-bentrata a tutti gli effetti alla soppressa Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, ricadente nel Distretto idrografico del Fiume Po;

Premesso che l'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli:

- con deliberazione n. 1/4 del 27 aprile 2016 del Comitato Istituzionale ha adottato il “Progetto di Variante nuova pe-rimetrazione di area a rischio di frana (art.12) in provincia di Forlì-Cesena, comune di Borghi, località Tribola – Pia-no Stralcio per il Rischio Idrogeologico – Titolo III assetto idrogeologico”, di seguito denominato Progetto di variante;

- ha dato notizia dell'avvenuta adozione del Progetto di variante nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (Par-te Seconda) n.212 del 13/7/2016;

- ha trasmesso il Progetto di variante perché fosse sottoposto a consultazione e ad eventuali osservazioni alla Regione Emi-lia-Romagna, Servizio difesa del suolo della costa e bonifica, alla Provincia di Forlì-Cesena Servizio Ambiente e Pianifi-cazione Territoriale e al comune di Borghi (con lettera prot.

n.303 del 13/7/2016);

Constatato che il Progetto di variante è costituito dai seguen-ti elaboraseguen-ti:

- Relazione tecnica con allegati;

- Perimetrazione dell’area a rischio di frana in scala 1:5000;

- Schedatura dell’area a rischio di frana;

- Modifica della perimetrazione delle aree a rischio idrogeo-logico in scala 1:25.000;

Dato atto che:

- non sono pervenute osservazioni al Progetto di variante;

- il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha convocato, con nota prot. PG.2018.338136 del 10/5/2018, le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca e Econo-mia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché i propri Servizi direttamente interessati, per illustrare il Progetto di variante ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie alla formazione del parere regionale da proporre alla Conferenza programmatica, di cui al com-ma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. n. 152/2006;

- il Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica ha effet-tuato l’istruttoria del Progetto di variante ed ha predisposto il parere istruttorio regionale presentato nella suddetta Con-ferenza programmatica; tale parere, denominato “Parere in merito al ‘Progetto di Variante nuova perimetrazione di area a rischio di frana (art.12) in provincia di Forlì-Cesena, comu-ne di Borghi, località Tribola – Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico – titolo III Assetto idrogeologico’, adottato con deliberazione n. 1/4 del 27/4/2016 del Comitato Istituziona-le dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli”, in seguito denominato parere istruttorio regionale, è riportato nell’Al-legato A alla presente deliberazione;

- l'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Ci-vile, Politiche ambientali e della montagna, ha convocato la suddetta Conferenza programmatica il 7/6/2018 a Bologna (nota prot. PG.2018.401163 del 31/5/2018); tutti gli interven-ti dei preseninterven-ti sono stainterven-ti verbalizzainterven-ti e i verbali sono riportainterven-ti nell’Allegato B alla presente deliberazione;

Rilevato che il Progetto di variante, adeguatamente illustrato nella Relazione tecnica e sintetizzato nel parere istruttorio regio-nale, a cui si rimanda:

- riguarda il territorio della località di Tribola nel Comune di Borghi;

- a tal fine contiene le tavole cartografiche in cui è rappresen-tata la nuova perimetrazione “Tribola” delle aree a rischio

di frana, di cui all’art. 12 delle Norme del P.S.R.I., e la clas-sificazione del rischio, con passaggio da rischio nullo (R0) a rischio molto elevato (R4), per le Unità Idromorfologiche Elementari interessate dalla variante, di cui all’art. 13;

Considerato che la nuova perimetrazione di area a rischio di frana proposta è basata sulle risultanze di rilievi ed indagini di terreno aggiornati e approfonditi che hanno permesso di va-lutare adeguatamente il grado di pericolosità e rischio esistenti nell’abitato di Tribola; il Progetto di variante si inserisce adegua-tamente nel percorso di aggiornamento del PSRI ed è pertanto condivisibile;

Preso atto che la Conferenza programmatica del 7/6/2018, come risulta dal verbale riportato nell’Allegato B, si è espressa favorevolmente sul Progetto di variante ed ha condiviso il pare-re istruttorio pare-regionale (Allegato A);

Dato atto inoltre della determinazione n. 3908 del 15/3/2017, del Responsabile del Servizio Valutazione Impatto e Promozio-ne Sostenibilità Ambientale della RegioPromozio-ne Emilia-Romagna che esclude il “Progetto di Variante nuova perimetrazione di area a rischio di frana (art.12) in provincia di Forlì-Cesena, comune di Borghi, località Tribola – Piano Stralcio per il Rischio Idroge-ologico – titolo III assetto idrogeIdroge-ologico”, ai sensi dell’art.12, comma 4, del D.Lgs. n. 152/2006, dal procedimento di VAS, di cui agli articoli da 13 a 18 del medesimo Decreto, in quanto non si ravvisano rilevanti effetti negativi significativi sull’ambiente, a condizione che sia rispettato quanto previsto dal punto 1) e 2) della lettera a) del dispositivo;

Vista la L.R. 26 novembre 2001, n. 43, “Testo unico in ma-teria di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna” e ss.mm.ii.;

Richiamate le proprie deliberazioni:

- n. 2416 del 29 dicembre 2008, "Indirizzi in ordine alle rela-zioni organizzative e funzionali tra le strutture e sull'esercizio delle funzioni dirigenziali. Adempimenti conseguenti alla delibera 999/2008. Adeguamento e aggiornamento della de-libera n. 450/2007" e ss.mm.ii, per quanto applicabile;

- n. 56 del 25 gennaio 2016, “Affidamento degli incarichi di Direttore Generale della Giunta regionale, ai sensi della L.R.

n. 43/2001”;

- n. 270 del 29 febbraio 2016, "Attuazione prima fase della ri-organizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 622 del 28 aprile 2016, "Attuazione seconda fase della ri-organizzazione avviata con delibera 2189/2015";

- n. 1107 del 11 luglio 2016, "Integrazione delle declaratorie delle strutture organizzative della Giunta regionale a seguito

dell'implementazione della seconda fase della riorganizzazio-ne avviata con delibera 2189/2015";

- n. 468 del 10 aprile 2017 “Il sistema dei controlli interni nel-la regione Emilia-Romagna”;

- n. 1059 del 3 luglio 2018 “Approvazione degli incarichi di-rigenziali rinnovati e conferiti nell'ambito delle Direzioni generali, Agenzie e Istituti e nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), del Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RA-SA) e del Responsabile della protezione dei dati (DPO)”;

- n. 93 del 29 gennaio 2018 di “Approvazione Piano triennale di prevenzione della corruzione. Aggiornamento 2018-2020”, ed in particolare l’allegato B) “Direttiva di indirizzi inter-pretativi per l'applicazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal D.lgs. n. 33 del 2013. Attuazione del piano trien-nale di prevenzione della corruzione 2018-2020”;

Visto il D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” e ss.mm.

ii.;

Viste inoltre le circolari del Capo di Gabinetto del Presiden-te della Giunta regionale PG/2017/0660476 del 13 ottobre 2017 e PG/2017/0779385 del 21 dicembre 2017 relative ad indicazioni procedurali per rendere operativo il sistema dei controlli interni predisposte in attuazione della propria deliberazione n. 468/2017;

Dato atto che il Responsabile del Procedimento ha dichia-rato di non trovarsi in situazioni di conflitto, anche potenziale, di interessi;

Dato atto dei pareri allegati;

Su proposta dell'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, Pao-la Gazzolo,

A voti unanimi e palesi

delibera:

1. di prendere atto delle risultanze della Conferenza programma-tica tenutasi il 7/06/2018, di cui in premessa e il cui verbale è riportato nell’Allegato B, che ha condiviso il parere istrut-torio regionale, riportato nell’Allegato A;

2. di precisare che i citati Allegati A e B sono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

3. di inviare copia del presente atto deliberativo, completo di tutti gli allegati, all’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, per gli adempimenti di competenza;

4. di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Uffi-ciale della Regione Emilia-Romagna Telematico.

Allegato A 7 giugno 2018

Sala 3, piano -1

Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica Regione Emilia-Romagna - Via della Fiera 8 - BOLOGNA

Conferenza programmatica art. 68, comma 3, D.Lgs. 152/2006

Parere in merito al Progetto di variante nuova perimetrazione di area a rischio di frana (ex art. 12) in Provincia di Forlì – Cesena, Comune di Borghi, località di Tribòla - Piano stralcio per il rischio idrogeologico

dei Bacini Regionali Romagnoli - Titolo III Assetto idrogeologico, adottato con deliberazione del Comitato Istituzionale 1/4 del 27/04/2016

Premessa

Il Piano Stralcio di Bacino per il Rischio Idrogeologico dell’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli (di seguito denominato PSRI), adottato dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino con deliberazione n. 3/2 del 3 ottobre 2002, è stato approvato dalla Regione Emilia-Romagna con deliberazione di Giunta n. 350 del 17 marzo 2003.

Il Comitato Istituzionale dell'Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli, con deliberazione n. 1/4 del 27 aprile 2016, ha adottato il

“Progetto di variante nuova perimetrazione di area a rischio di frana (ex art. 12) in Provincia di Forlì – Cesena, Comune di Borghi, località di Tribòla” - Piano stralcio per il rischio idrogeologico dei Bacini Regionali Romagnoli - Titolo III Assetto idrogeologico (di seguito denominato Progetto di variante).

L’iter di adozione e di approvazione del suddetto Progetto di variante deve essere inquadrato nel contesto normativo di riferimento attualmente vigente rappresentato da:

- Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante "Norme in materia ambientale”;

- Legge 28 dicembre 2015, n.221 “Disposizione in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” ed in particolare l’art. 51 “Norme in materia di Autorità di bacino”;

- Decreto Ministeriale n. 294 del 25 ottobre 2016 “Disciplina dell’attribuzione e del trasferimento alle Autorità di bacino distrettuali del personale e delle risorse strumentali, ivi comprese le sedi, e finanziarie delle Autorità di bacino, di cui alla legge 18 maggio 1989, n.183” del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).

L’art. 51, comma 4, della L. 221/2015 dispone che dalla data di adozione del decreto previsto dall’art. 63, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006 le Autorità di bacino di cui alla L. n. 183/1989 sono soppresse e in fase di prima attuazione, dalla data di entrata in vigore della medesima legge n. 221/2015, le funzioni di Autorità di bacino distrettuale di cui al

D.Lgs. n. 152/2006 sono esercitate dalle Autorità di bacino di rilievo nazionale di cui all’art. 4 del D.lgs. n. 219/2010, che a tale fine si avvalgono delle strutture, del personale, dei beni e delle risorse strumentali delle Autorità di bacino regionali e interregionali comprese nel proprio distretto.

Il DM n. 294 del 25/10/2016 del MATTM, emanato ai sensi dell’art. 63, comma 3, del D.Lgs. n. 152/2006, è entrato in vigore il 17/02/2017, pertanto da quella data l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli è soppressa e ad essa è subentrata l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.

L’art. 12, comma 7 del citato DM n. 294 del 25/10/2016 dispone che fino all’emanazione del D.P.C.M. di cui all’art.63, comma 4, del D. Lgs.

152/2006, le attività di pianificazione di bacino facenti capo alle soppresse Autorità di bacino nazionali, interregionali e regionali sono esercitate con le modalità di cui al comma 6 e, nelle more dell’emanazione del suddetto D.P.C.M., il MATTM approva gli atti necessari per assicurare l’aggiornamento dei Piani di bacino e relativi stralci funzionali e territoriali, d’intesa con le regioni e le Autorità di bacino ricadenti nei singoli distretti.

Il comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006 dispone, infatti, che le Regioni convochino una Conferenza programmatica articolata per sezioni provinciali o per altro ambito territoriale deliberato dalle Regioni stesse, cui partecipano province e comuni interessati al fine esprimere un parere sulla coerenza tra pianificazione di distretto e pianificazione territoriale dei Progetti di variante ai PAI.

La Regione, pertanto, sulla base di quanto sopra esposto, ritiene di sottoporre il Progetto di variante all’esame della Conferenza programmatica disposta dal comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006.

Procedure relative al parere regionale sul Progetto di variante

È stata data notizia dell’adozione del Progetto di variante nel Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna (BURER), Parte Seconda, n. 212 del 13/07/2016, ove è stato anche reso noto che gli atti ad esso relativi erano depositati per la consultazione presso la sede del Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica della Regione Emilia-Romagna, del Servizio Ambiente e Pianificazione Territoriale della Provincia di Forlì-Cesena, del Comune di Borghi e dell’Autorità di bacino ed erano visibili anche sul sito web dell’Autorità stessa, per essere sottoposti a consultazione per 45 giorni a partire dalla data di pubblicazione sul BURER.

Nel periodo di deposito, non sono state effettuate consultazioni del Progetto di variante e nei successivi 45 giorni non sono pervenute osservazioni alla Regione.

Il Direttore Generale Cura del Territorio e dell'Ambiente ha convocato una riunione il 18/05/2018 (nota prot. PG.2018.338136 del 10/05/2018) con le Direzioni generali Agricoltura, caccia e pesca ed Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa, l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, nonché con i Servizi afferenti alla medesima Direzione direttamente interessati, per illustrare il Progetto di variante ed acquisire le valutazioni di rispettiva competenza necessarie

alla formazione del parere regionale da proporre alla Conferenza programmatica, di cui al comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006.

Sulla base dell’istruttoria effettuata dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica la Regione ha predisposto il presente Parere istruttorio che viene proposto alla discussione dell’odierna Conferenza programmatica convocata dall'Assessore alla Difesa del suolo e della Costa, Protezione Civile, Politiche ambientali e della montagna, ai sensi del comma 3 dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006.

La Giunta Regionale si esprimerà, attraverso una specifica deliberazione, sul Progetto di variante, prendendo atto delle risultanze della Conferenza programmatica e del parere espresso dalla stessa.

Contenuti del Progetto di variante

Il Progetto di variante in esame propone la perimetrazione di una

Il Progetto di variante in esame propone la perimetrazione di una