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BMI QUARTILES SODIUM (MMOL/24H) POTASSIUM (MMOL/24H) CREATININE (MG/24H) URINE VOLUME (ML/24H)

3. DISCUSS IONE

3.4 Punti di forza e limitazion

Quello che è stato descritto è stato il primo son daggio nazionale sull’assu nzione nella dieta alimentare di sodio e potassio da parte d i pazienti ipertesi in Italia e raccoglie le u niche informazioni finora disponibili derivanti da studi locali relativamente piccoli.

Il tasso di risposta della popolazione invitata a partecipare rispetto alla richiesta di fornire una raccolta delle urine delle 24 h è stata mo lto alta (98,2 %), il ch e ind ica che il campio ne di popolazion e per il qu ale vengo no forniti i risultati è infatti rappresentativo della no stra popolazione target.

Il sondag gio è stato u n passo essenziale d i u na strategia nazio nale che mira ad una graduale riduzione del con su mo di sale a livello

della popolazione, nel quadro del programma ministeriale

“Guadagnare Salute”.

Oltre ad avere co lmato questa lacu na, un pu nto di forza dello studio è stato l'uso di raccolta delle urine delle 24 ore per la valutazione

dell’assu nzione di sodio e di potassio nella dieta, secondo le raccomandazioni OMS [17].

La raccolta delle u rin e delle 24 ore cattura il 90% o più del sodio e potassio ingeriti in condizion i normali di vita q uotid iana [27].

Non è influenzato d ai limiti ricon osciuti d alla difficoltà di stimare la quantità di sale ag giunto durante la cottura e del sale consumato a tav ola.

Un'altra forza dello stu dio era la prestazione delle misurazio ni biochimiche in u n laborato rio centrale presso l'Università di Napoli, mantenendo la variabilità di misura al minimo attraverso uno stretto sistema di controllo di qualità.

Il co involgimento dei p artecipanti al nostro studio è stato eccezio nalmente alto, dimostrato dal fatto che solamente l' 1,8% degli ind ividui a cui è stato ch iesto d i fornire le urine non ha portato a termine il compito.

Anche se l'indisponibilità di u no stru mento accurato al 1 00% per l'accertamento d elle raccolte di urine delle 24 ore è, in linea di principio, una limitazio ne di q uesto come di precedenti indag ini, il ritro vamento di un' escrezione di creatinina urinaria per kg di peso corporeo nel rang e previsto era rassicurante, così co me è stato

rassicurante anche il rilevamento d elle differen ze attese

nell’escrezion e urinaria di creatinin a tra i pazien ti maschi e femmine ed in relazione all' età, riflettendo differenze di massa muscolare tra i sessi e a seconda del processo di inv ecchiamento .

Un'altra limitazio ne dello studio è stata la dispo nibilità di un singola raccolta delle u rine delle 24 h da ciascun partecipante allo studio, causando errori di classificazio ne dell’assunzione in dividuale dell’elettro lita (in realtà, non è l'ob iettivo primario dello stud io), stante la intraind ividu alità largamente riconosciu ta con frontata con

la variabilità interindividuale giorno per giorno a 24 h

dell'escrezio ne urinaria di sodio [28].

Questa limitazione metodologica, unitamente all'effetto confondente del con tinuo trattamento farmacolo gico, ha alterato la possibilità d i valutare le v ere associazioni biolo giche ch e si verifican o tra assunzione di sodio e di potassio con le altre variabili og getto dell’in dagine, in partico lare la pressione arteriosa.

Una maggiore assunzione di sodio è stata significativ a anche se debolmente associata con livelli più alti di DPB negli u omini ma non nelle donne e nessuna associazione è stata registrata tra l’assunzione di so dio e potassio con pressione arteriosa sistolica in entrambi i sessi.

Riassu mendo, in qu esto grande camp ione di pazienti ipertesi italiani reclutati in centri per la cura dell’ip erten sione di terzo livello, il consumo di sale nella dieta è stato alto q uasi quanto q uello osservato in un campione rappresen tativo di popolazione adulta generale ed il do ppio rispetto alla dose racco mandata dal WHO e dai recenti stud i Dietary Reference Intake.

Il con su mo di sale è stato p iù alto neg li u omini rispetto alle do nne, nei più giovani rispetto ai più anziani, e in p ersone sovrappeso o obesi rispetto ai pazienti di peso n ormale.

Al co ntrario, l'assunzion e di potassio è risultata sicuramente inferio re all’assu nzione racco mandata in base alle età, al sesso, e alle categorie d i peso, suggeren do fortemente ch e un appo rto insufficiente di frutta e verdura è co mbinato con il consumo di cib i tropp o salati da parte dei pazienti ipertesi italiani.

C'è stata inoltre evid enza anche di u n impegn o in su fficien te degli operato ri d i sanità pubblica per il compito di raccomandazione degli stili di vita e n el pub blico di una mancata risposta d ei pazienti alle indicazioni dei medici.

Complessivamente, i risu ltati di questo studio indicano che vi è un potenziale ampiamente non sfru ttato per il miglioramento del controllo dell’ip erten sione arteriosa e di con seguenza p er la prevenzione delle complicazio ni card iovascolari tra i pazienti ipertesi in Italia. Tutti gli operatori del settore dovrebbero quindi investire più temp o e sforzi per motiv are il cambiamen to dello stile di vita e per fornire adeguata co nsulenza dietetica con particolare attenzione ai livelli più approp riati di assu nzio ne di sodio e di potassio.

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