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PARTE I LA DIPENDENZA DA FACEBOOK

12. QUALITA’ DELLA VITA

La qualità della vita (QoL) è intesa come la percezione che gli individui hanno della propria collocazione nella vita in relazione al proprio contesto culturale ed al sistema di valori in cui vivono e rispetto ai propri obiettivi, aspettative,

standard ed interessi. Si tratta di un concetto molto ampio che ricomprende, in modo complesso, lo stato di salute fisico e psicologico di ogni singolo individuo, il livello di indipendenza, le relazioni sociali, le credenze personali ed il rapporto con le caratteristiche salienti dell’ambiente (WHOQOL Group, 1994)154

. Tale definizione mette in luce l’elemento di forte soggettività dello stato di benessere del soggetto, che in tale ottica è prettamente biopsicosociale, ovvero l’estrinsecarsi di fattori che sono costituzionali della salute soggettiva della

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persona, sia da un punto di vista psicologico che biomedico, ma anche del suo rapporto con il contesto nel quale si ritrova inerito.

L’OMS ha distinto sei macroaree in grado di distinguere, a livello interculturale, gli aspetti fondamentali della qualità della vita:

- L’ambito della salute FISICA ( es: energia, affaticamento, spossatezza)

- L’ambito della salute PSICOLOGICA (es: sentimenti ed emozioni)

- Il livello di INDIPENDENZA (es: la mobilità della persona)

- La qualità delle RELAZIONI SOCIALI (es: la rete ed il supporto sociale)

- L’AMBIENTE nel quale il soggetto è inserito (es: accessibilità ai servizi pubblici)

- Le CREDENZE PERSONALI / SPIRITUALITA’ (es: il sistema di valori etici e religiosi)

Nella Fifty For Facebook sono state prese alcune aree della Qualità della Vita della persona, riguardanti: consumo di sostanze, sessualità, nutrizione, relazione sentimentale. Tutte queste aree possono essere minate dalla Facebook addiction che, come fenomeno di dipendenza, ha un impatto globale sulla vita della

persona.

Per quanto riguarda l’associazione fra l’utilizzo di Facebook ed il consumo di alcolici è necessario citare uno studio (Moreno et al., 2012)155 che va ad esaminare proprio tale correlazione.

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La ricerca è stata condotta tra il primo settembre del 2009 ed il 15 settembre del 2010, approvata sia dall’Università del Wisconsin che da quella di Washington. Sono stati selezionati per lo studio giovani dai 18 ai 20 anni, che sono stati attivi su Facebook negli ultimi trenta giorni. Sono stati raccolti 200 partecipanti presso le due Università sopra citate

Da questi profili sono stati analizzati per i loro riferimenti pubblici al consumo di alcoolici, e sono stati delineati tre gruppi:

- Non esposti: Coloro che non presentano alcun riferimento. (64,3 %)

- Esposti: Coloro che presentano riferimenti all’alcool, ma non a particolari intossicazioni. (19,6 %)

- Esposti/Intossicati: Coloro che non solo presentano semplici riferimenti all’alcool, ma anche ad intossicazione. (16,1 %)

122 Img.6: Pagina Facebook che inneggia all’alcool.

I risultati (valutazione tramite punteggi AUDIT) mostrano come vi sia

un’associazione fra la numerosa condivisione di post sull’alcool e l’alcolismo, soprattutto nel gruppo Esposti/Intossicati.

In uno studio (Egan KG & Moreno AM, 2011)156 sono stati presi in esame 305 profili Facebook, di studenti di età media di 19,8 anni (DS 1,2), i riferimenti al consumo di alcool ammontavano al 85,33 % del campione ed Il numero medio di referenze alcol per profilo era 8,5 (DS = 10.6).

Facebook, forte della sua caratteristica “sociale” spesso è utilizzato dagli utenti per cercare partners, e sul quale vi sono episodi di gelosia morbosa (Muise A et al, 2009)157 o di stalking da parte di ex partners (Lyndon A et al, 2011)158. Gli items 43, 47, 48 e 50 sono incentrati sulla salute del compilatore; questi vanno rispettivamente a valutare l’incremento del consumo di: nicotina, alcolici,

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caffeina (43, 47, 50). Il 48 invece è orientato sul tema dell’alimentazione, ovvero se l’incremento dell’utilizzo di Facebook abbia influito sul regime alimentare della persona.

Gli items 44, 45, 46, 49 toccano il tema della salute sessuale e del rapporto con il/la partner. Affrontano il possibile calo del desiderio sessuale, l’utilizzo di Facebook per trovare partner sessuali, il livello di controllo web-mediato sul partner.

Nell’item 49, in particolare, si tratta il tema del controllo esercitato sul partner. La risposta sottosoglia “Si, ma non da infastidire il partner” in questo caso è proiettiva, ovvero il compilatore è difficile che sappia con certezza che al proprio partner non dia fastidio questo atteggiamento, ma questo “mettersi nei

panni dell’altro” legittima qualcosa che altrimenti sarebbe stato piuttosto

difficile da dichiarare.

43- Con l’incrementare dell’utilizzo di Facebook noti un aumento del tuo consumo di nicotina?

Assolutamente si.

 Un leggero aumento.

 Assolutamente no.

44- Un incrementare dell’utilizzo di facebook ha contribuito ad un calo del tuo desiderio sessuale?

Assolutamente si.

 Un leggero calo.

 Assolutamente no.

45- Facebook è mai stato per te un aiuto per trovare partner sessuali?

E’ stato un aiuto fondamentale.

 E’stato un supplemento.

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46- Hai mai usato Facebook per soddisfare le tue esigenze sessuali?

Si, lo faccio quasi ogni giorno.

 A volte, anche questo può essere un possibile utilizzo.

 Non l’ho mai usato per questo fine.

47- Con l’incremento dell’utilizzo di Facebook, noti un aumento del tuo consumo di alcolici?

Assolutamente si.

 Un leggero aumento.

 Assolutamente no.

48- Con l’incremento dell’utilizzo di Facebook ti sei reso conto di mangiare più del tuo solito?

Assolutamente si.

 Un leggero aumento.

 Assolutamente no.

49- Da quando c’è Facebook, nei rapporti che hai o hai avuto con un tuo partner, è aumentato il tuo livello di controllo su quest’ultimo?

Si, molto.

 Si, ma non da infastidire il partner.

 Assolutamente no.

50- Con l’incrementare dell’utilizzo di Facebook noti un aumento del tuo consumo di caffeina?

Assolutamente si.

 uno/due caffè in più al giorno.

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