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Questionari, test e modalità di valutazione dell’hikikomori

Nel documento DIPARTIMENTO DI MEDICINA E CHIRURGIA (pagine 111-118)

CAPITOLO 5. QUESTIONARI, TEST E CRITERI ALTERNATIVI PER

5.2. Questionari, test e modalità di valutazione dell’hikikomori

112 alla carriera.

È probabile che tali individui trascorrano molto tempo a studiare e a pianificare il futuro, ma la disoccupazione e la mancanza di opportunità lo rendono frustrato. Così, si isolano dagli altri per lottare per la crescita personale.

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avessero risposto affermativamente, “Quanto a lungo sei rimasto in casa quasi tutto il tempo?”. Se i partecipanti avessero riportato una durata di almeno 6 mesi, sarebbero stati classificati come affetti da ritiro sociale.

Teo et al. (2018) si sono prodigati per lo sviluppo di uno strumento utilizzabile per valutare l’hikikomori e misurarlo in modo coerente in diverse popolazioni e contesti.

Prima di questo tentativo di costruzione di un nuovo test, sono sviluppati 2 strumenti relativi all’hikikomori:

-il primo, chiamato “Hikikomori Behaviour Cheklist”, è uno strumento in lingua giapponese composto da 45 item e progettato per essere completato da un genitore in relazione al proprio figlio. Ogni item descrive brevemente un comportamento (ad es. “Il tuo familiare sorride senza motivo”) o un personaggio (ad es. “Il tuo familiare non ha motivazione”), ed è accompagnato da una scala di risposta a 4 punti che va da

‘decisamente falso’ a ‘decisamente vero’ (Sakai et al., 2004)

-l’altro strumento, chiamato “NEET/Hikikomori Risk Scale” (NHR), è stato sviluppato con l’idea che NEET (not in employment, education or training, ovvero non in cerca di un impiego, non frequentante una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale) e hikikomori rappresentino forme di emarginazione dalla società, ritiro professionale nella prima condizione e ritiro sociale in quest’ultima. Gli autori hanno sviluppato e convalidato una scala di 27 item che si concentra sulle attitudini al lavoro.

NHR è stato teoricamente convalidato rispetto alla classificazione del governo giapponese di NEET e hikikomori, ed è stato anche dimostrato come capace di discriminare tra questi gruppi e minori gradi di emarginazione nella società giapponese.

Inoltre, l’NHR è più fortemente e inversamente associato al benessere generale, allo stato di salute auto-riferito, alla soddisfazione sul lavoro e alle strette relazioni all’interno della

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società giapponese rispetto alle classificazioni ufficiali di NEET, hikikomori e lavoratori.

Inoltre, l’NHR è risultato più elevato per quelli con un livello di istruzione inferiore e per quelli con lavori meno stabili.

Inoltre, NHR non è necessariamente correlato in maniera forte con lo stato socio-economico (SES) anche se ne è significativamente correlato.

In un ampio campione di giapponesi, Uchida & Norasakkunkit (2015) hanno identificato una struttura a 3 fattori descritta come:

• una preferenza per uno stile di vita più libero (l’intenzione persistente di cercare un lavoro part-time, a bassa qualificazione)

• mancanza di auto-competenza

• avere ambizioni poco chiare per il futuro.

Il primo fattore, la “preferenza per uno stile di vita più libero”, rappresenta la resistenza a conformarsi allo standard culturale per diventare un “adulto” nella società.

Il secondo fattore, “mancanza di auto-competenza”, include la fiducia nelle proprie abilità sociali e nelle abilità accademiche/lavorative. Le persone con una bassa auto-competenza proverebbero ansia o addirittura paura quando incontrano ostacoli, cosa che potrebbe verificarsi durante la ricerca di un lavoro o nei conflitti interpersonali.

Il terzo fattore, “ambizioni poco chiare per il futuro”, riguarda se le persone abbiano una visione chiara di ciò che potrebbero voler fare in futuro.

Nella fase 1, Teo et al. (2018) hanno generato un elenco iniziale di 59 item della scala candidata. La generazione degli item è stata guidata da temi identificati nella letteratura hikikomori, come la mancanza di connessione sociale (Teo, 2010; Teo & Gaw, 2010) isolamento sociale attivo o comportamento di ritiro (Kondo et al., 2013), evitamento del contatto sociale (Li & Wong, 2015b) e senso di alienazione o emarginazione dalla società

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(Uchida & Norasakkunkit, 2015). Nel complesso, gli item candidati riflettevano caratteristiche psicologiche e modelli comportamentali che sono stati riassunti nelle revisioni di hikikomori (Li & Wong, 2015b). Sono stati inclusi item formulati in modo negativo per ridurre il bias di acquiescenza (Guyatt et al., 1999).

Questo lavoro di (Teo et al., 2018) ha permesso di sviluppare l’HQ-25 (25 item Hikikomori Questionnaire), un nuovo strumento rapido (richiede 2-3 minuti) e auto-somministrato per la valutazione dell’hikikomori. Può essere utile anche in assenza di esperti di hikikomori. L’HQ-25 ha un intervallo di punteggio che va da 0 a 100. In termini di proprietà psicometriche, questo studio mostra un’iniziale evidenza di affidabilità interna, affidabilità test-retest e validità convergente per l’HQ-25. In termini di accuratezza diagnostica preliminare, l’AUC cade in un intervallo (0,8-0,9) considerato eccellente (Hosmer & Lemeshow, 2000) e la sensibilità e il positive predictor factor (PPV - la probabilità che un test positivo risulti un falso positivo), sebbene non la specificità, sono paragonabili ai punteggi di cut-off del 9-item Patient Health Questionnaire, test di screening per la depressione maggiore (Arroll et al., 2010; Kroenke et al., 2001). I risultati suggeriscono che l’HQ-25 sia adeguato per ulteriori ricerche psicometriche, oltre ad avere un potenziale di applicazione in contesti di ricerca clinica sugli hikikomori. C’è un grande bisogno di strumenti che possano aiutare a valutare e rilevare gli hikikomori in Giappone.

Il numero di individui affetti da tale condizione che ricevono un trattamento non è noto.

Tuttavia, sulla base di sondaggi condotti sulla popolazione, che hanno suggerito un aumento di 500’000 casi hikikomori tra gli adulti di età inferiore ai 40 anni, 1/3 dei quali (Jiji, 2018) è rimasto isolato per 7 o più anni, è altamente probabile che molti non vengano assistiti. Inoltre, gli autori stanno preparando una versione online dell’HQ-25, grazie alla quale si spera sia poter rilevare casi pre- e/o gravi di hikikomori (Kato, Kanba, et al.,

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L’HQ-25, in seguito al suo sviluppo, è stato utilizzato in alcune ricerche: ad esempio, Tateno et al. (2019) hanno fatto ricorso a tale questionario per classificare i soggetti ad alto e basso rischio di hikikomori. Secondo il punteggio limite proposto, i soggetti che hanno ottenuto un punteggio di 42 o più sono stati definiti come ad alto rischio di hikikomori, mentre quelli che hanno ottenuto un punteggio inferiore a 42 sono stati identificati come a basso rischio di hikikomori. I soggetti ad alto rischio hanno utilizzato Internet molto più a lungo e hanno ottenuto punteggi significativamente più alti sia sulla Smartphone Addiction Scale-Short Version (SAS-SV - scala che valuta alcuni fattori relativi all’abuso di smartphone; Kwon et al., 2014; Kwon et al., 2013) che sull’Internet Addiction Test (IAT - valuta l’uso eccessivo di internet; Young, 1998) rispetto a quelli a basso rischio di hikikomori.

Recentemente Hamasaki et al. (2020) hanno sviluppato una nuova scala in grado di misurare la gravità dell’hikikomori (n=20) e identificare accuratamente coloro che ne soffrono, confrontando i risultati con quelli dei soggetti di controllo sani (no diagnosi di schizofrenia, malattie fisiche o disturbi mentali di asse I o II, secondo il DSM-4-TR;

American Psychiatric Association, 2000) (n=88). Le valutazioni sono state condotte chiedendo ai genitori di considerare la frequenza di (a) assenteismo scolastico (b) uscite di casa nei 6 mesi precedenti. Le risposte sono state fornite su una scala a 5 punti, che vanno da 0 (“Per niente”) a 4 (“Sempre”). Per l’item (b), i valori numerici sono stati valutati al contrario e quindi combinati con i punteggi dell’item (a). Il punteggio totale rappresenta il grado di gravità dell’hikikomori: ad un punteggio più alto corrisponde una maggiore severità. Dopo aver condotto un’analisi di affidabilità, l’α di Cronbach è risultata pari a 0,703.

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In questo studio, gli autori hanno scelto di utilizzare il Child Behaviour Checklist (CBCL - usato per valutare i comportamenti dei bambini e i problemi comportamentali; ASEBA, 2020) per identificare nel dettaglio le caratteristiche subcliniche e i sintomi legati all’hikikomori. Questo perché il CBCL è composto da 8 sottoscale sindromiche (ritirato, lamentele somatiche, ansia/depressione, problemi sociali, problemi del pensiero, problemi di attenzione, comportamento delinquenziale e comportamento aggressivo), una scala interiorizzante, una esternalizzante e una scala del punteggio totale.

I risultati ottenuti al CBCL hanno mostrato che i pazienti hikikomori delle scuole medie avevano punteggi medi significativamente più alti in tutte le sottoscale sindromiche e nel punteggio totale, rispetto al gruppo di controllo. Sebbene il punteggio totale medio del CBCL per il gruppo hikikomori fosse nell’intervallo clinico, tutte le 8 sottoscale della condizione erano subcliniche. Questo può essere interpretato come segue: ciascuno di questi segni psichiatrici associati all’hikikomori può non essere considerato clinicamente rilevante se considerato a se stante. Tuttavia, la loro combinazione può giustificare un consulto psichiatrico.

Si è scoperto che la sottoscala “ritirato” della scala sindromica del CBCL è quella che contribuisce maggiormente all’hikikomori. Questa sottoscala valuta le tendenze psicologiche dell’hikikomori ed è un modo per quantificare “l’affinità all’hikikomori”, come menzionato nei rapporti dell’Ufficio di Gabinetto del Giappone (Nihon Naikakufu, 2010, 2016).

Più insolita è stata la scelta di Katsuki et al. (2019): hanno fatto ricorso al Rorshach Comprehensive System per stabilire quali fossero le caratteristiche psicologiche profonde che accompagnano l’hikikomori. Il test di Rorschach è uno dei più noti strumenti per valutare tratti della personalità ampi e più profondi, come l’organizzazione e il

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funzionamento della personalità, inclusi i meccanismi di difesa inconscia. Questo strumento può rivelare aspetti psicologici più profondi in vari disturbi psichiatrici (Dauphin, 2017; Hartmann & Benum, 2019; Slavin-Mulford et al., 2016). Attualmente, il Rorschach Comprehensive System è considerato come il metodo di scoring più popolare in termini di regole di amministrazione standardizzate, alta affidabilità inter-rater e test-retest e alta validità del costrutto statistico (Exner Jr, 1993; Meyer et al., 2002).

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