• Non ci sono risultati.

1.4 L’indagine e l’analisi dei risultati

1.4.2 Questionari volontari spontanei

L'analisi delle risposte dei questionari somministrati ai volontari spontanei ha rivelato numerosi elementi e dati interessanti rispetto al volontariato non affiliato durante l’emergenza alluvione di Senigallia. In totale sono state raccolti 179 questionari, corrispondenti allo stesso numero di volontari intervistati.

Caritas Senigallia ha coordinato il 71,8% di tutti i soccorritori volontari coinvolti nell’indagine, il 10,1% si è rivolto al Centro Sociale Arvultura, l'8,5% è stato gestito da SOS Alluvione e il 9,6% dei volontari intervistati ha seguito il coordinamento di altre organizzazioni (Protezione Civile od altri), o ha operato in maniera totalmente autonoma, senza alcuna affiliazione. Tra tutti i rispondenti, il 14% era già membro o volontario affiliato di una delle suddette organizzazioni. Si ricorda che i volontari già affiliati a Caritas rientrano comunque nella categoria di volontari spontanei in emergenza, in quanto attività di volontariato a seguito di una crisi non rientrano tra le mansioni ordinarie né di Caritas Senigallia, né dei suoi volontari. La stessa precisazione è valida per le persone già precedentemente affiliate al Centro Sociale Arvultura. Solo le persone già registrate e formate da uno degli organismi della Protezione Civile possono essere definito volontari affiliati e quindi non rientrante nell’oggetto di questa indagine. Gli altri enti menzionati che hanno gestito volontari rientrano invece nella definizione di organizzazione “estesa” o “espansa”. L'86% dei volontari intervistati non era precedentemente affiliato a nessuna organizzazione. Pertanto, queste persone sono chiaramente classificabili come volontari spontanei.

I principali mezzi attraverso i quali le persone hanno appreso di un possibile coordinamento delle attività di volontariato da parte di una delle organizzazioni summenzionate, sono stati con il passaparola, seguito dalle pagine Facebook (22,3%) e dai siti internet (7%). Un piccolo numero di persone ha ottenuto informazioni dal giornale locale, dalla televisione o per via telefonica.

La maggior parte degli intervistati si è offerta volontaria da uno a quattro giorni (76%), mentre il resto si è offerto volontario per cinque giorni o due settimane; poche persone si sono offerte volontarie per più di 15 giorni. La maggior parte dei volontari ha assistito la popolazione residente in aree alluvionate attraverso attività di risanamento e pulizia (ad es. pompaggio dell’acqua stagnante dalle abitazioni, rimozione dei detriti, pulizia e disinfezione

delle abitazioni e dell’arredamento recuperabile, accumulo e smaltimento dei rifiuti e dei mobili non riutilizzabili). La metà dei volontari ha supportato lo staff dei Caritas presso la sede centrale o presso uno dei punti informativi situati all’interno delle aree colpite dall’alluvione. In questi punti dislocati sul territorio e nel quartier generale emergenza allestito da Caritas, i volontari si occuparono principalmente dello smistamento dei beni donati, della consegna di alimenti e altre donazioni, del supporto alla compilazione di moduli e questionari per la stima dei danni subiti e per la richiesta di aiuti all'interno del territorio, tenendo traccia di eventuali esigenze e dei rapidi mutamenti rispetto alle situazioni emergenziali degli abitanti. I volontari attivi nelle aree colpite, condussero un vero e proprio censimento delle case allagate, aggiornando costantemente gli operatori Caritas.

Le risposte alla sezione del questionario relativa alle attrezzature in dotazione ai volontari hanno sottolineato una generale scarsità della strumentazione fornita dalle organizzazioni di coordinamento dei volontari. Sono il 36% degli intervistati ha infatti dichiarato di aver ricevuto attrezzature necessarie ma non sufficienti. Oltre l’80% dei volontari ha utilizzato beni in proprio possesso per svolgere i compiti affidatogli (principalmente guanti e stivali di gomma, pompe per l’acqua, pale, secchi, prodotti per l’igiene e spugne). Relativamente alla sicurezza, il 73% degli intervistati si è sentito sufficientemente salvaguardato durante le operazioni di volontariato svolte; Il 79% degli intervistati ha eseguito le proprie attività senza problemi; Il 94,3% non ha riportato incidenti e il 5,7% che ha avuto o ha sentito parlare di incidenti, ha riferito principalmente lesioni e traumi minori causati da cadute dovute dalla presenza di fango, acqua e detriti. In generale non sono state riportate ferite gravi.

Rispetto alle informazioni, istruzioni e indicazioni fornite ai volontari prima del loro intervento, queste emergono essere state incomplete e insoddisfacenti. In effetti, solo il 35,5% ha affermato di aver informazioni completamente esaustive, mentre il 7,6% si dichiara estremamente insoddisfatto delle raccomandazioni e istruzioni fornite. Oltre il 50% dei volontari intervistati ha ricevuto informazioni durante gli incontri quotidiani individuali o collettivi con i coordinatori (35%); tramite telefonate (23%); dalla pagina FB di SOS Alluvione Senigallia (17%); dalle pagine FB di Caritas Senigallia (8,8%) e da un vademecum fornito dalla Caritas (6,5%).

Come mostrato in figura 8, le risposte dei volontari hanno indicato che questi, prima di effettuare servizio di volontariato, sottovalutavano la necessità e l'importanza di un supporto psicologico a loro rivolto. Risultati sensibilmente differenti sono stati raccolti rispetto alla percezione del bisogno di un sostegno professionale da parte dei volontari, a seguito dell’esperienza di volontariato (figura 9).

Figura 8 Percezione dell’importanza di un supporto psicosociale per i volontari. Comparazione tra la percezione dei VS al tempo dell’emergenza con quella odierna

5,70% 8% 19,60% 22,40% 44,80% 19,10% 15% 19,70% 17,90% 28,30% Fortemente non importante Non importante Né importante, né non… Importante Fortemente Importante

Percezione durante l'emergenza Percezione odierna

21,30% 23% 21,30% 11,80% 23,10% 9,90% 16,40% 19,30% 20,50% 33,90%

Fortemente non importante Non importante Né importante né non importante Importante Fortemente importante

Percezione odierna Percezione al tempo dell'emergenza

Figura 9 Percezione dell’importanza di uno specifico supporto psicosociale per elaborare l’esperienza di volontariato. Comparazione tra la percezione dei VS al tempo dell’emergenza e quella odierna

1.4.3 Questionari ai beneficiari del sostegno dei volontari spontanei.