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4. LA PRODUZIONE NARRATIVA DI PREADOLESCENTI DIALETTOFONI CON DISLESSIA

4.3 M ATERIALI E METODO

4.3.6 R ISULTATI

1) Analisi indici macro- e microstrutturali:

Tabella 11. Parametri macro-strutturali e punteggi grezzi (retelling - italiano)

Gruppo Story Structure IST

M (DS) M (DS) GC1 9,5 (3,3) 5,2 (2,9) GS1 11 7 GC2 9,6 (0,5) 5 (2,8) GS2 11 4 GC3 9,4 (0,8) 5 (2,2) GS3 7 6

In italiano, non si registra alcuna differenza significativa tra la performance di GS1 rispetto al suo gruppo di controllo, né per la struttura della storia (Raw = 11.00, Z = 0.45, percentile = 67.53, p = 0.305) e né nel numero di IST prodotti (Raw = 7.00, Z = 0.59, percentile = 72.11, p = 0.284). Lo stesso si verifica per quanto riguarda la produzione di IST da parte di GS2 (Raw = 4.00, Z = -0.96, percentile = 16.92, p = 0.213), che invece ottiene un punteggio significativamente più alto dei controlli rispetto alla struttura della storia (Raw = 11.00, Z = 3.00, percentile = 99.87, p = 0.036). Anche la produzione di GS3 differisce significativamente dai controlli per quanto riguarda quest’ultimo parametro, dove però GS3 ottiene un punteggio più basso rispetto alla loro media (Raw = 7.00, Z = -3.00, percentile = 0.13, p = 0.035). Il numero di IST prodotti non risulta essere invece significativamente diverso da GC3 (Raw = 6.00, Z = 0.56, percentile = 71.35, p = 0.288).

100

Tabella 12. Parametri microstrutturali e punteggi grezzi (retelling - italiano) Diversità lessicale (Rapporto T/T) % Subordinate

Gruppo M (DS) M (DS) GC1 0,51 (0,03) 0,46 (0,06) GS1 0,56 0,35 GC2 0,49 (0,02) 0,48 (0,15) GS2 0,51 0,33 GC3 0,54 (0,05) 0,45 (0,11) GS3 0,48 0,41

A livello microstrutturale, non si riscontrano differenze significative nella performance in italiano di GS1 in termini di diversità lessicale (Raw = 0.56, Z = 1.13, percentile = 86.99, p = 0.183) e di percentuale di subordinate prodotte (Raw = 0.35, Z = -1.72, percentile = 4.23, p = 0.106). Anche GS2 mostra una performance simile a quella dei controlli per quanto riguarda la diversità lessicale (Raw = 0.52, Z = 0.29, percentile = 61.36, p = 0.334) e la produzione di subordinate (Raw = 0.33, Z = 0.32, percentile = 62.70, p = 0.328). I punteggi di GS3, invece, non solo non si differenziano significativamente rispetto alla media dei controlli per quanto concerne il rapporto fra parole nuove e parole totali (Raw = 0.51, Z = -0.39, percentile = 34.93, p = 0.316), ma anche nell’uso di strutture subordinanti, dove la performance di GS3 si conforma alla media del gruppo (Raw = 0.41, Z = -0.37, percentile = 35.72, p = 0.322).

Tabella 13. Parametri macro-strutturali e punteggi grezzi (retelling - dialetto)

Gruppo Story Structure IST

M (DS) M (DS) GC1 10 (1,4) 6,5 (2,6) GS1 10 7 GC2 11,25 (1,5) 6 (1,1) GS2 8* 7* GC3 8,2 (2,06) 5,8 (2,2) GS3 10 6

*elementi macrostrutturali prodotti in lingua non-target

L’analisi statistica dei punteggi grezzi in dialetto, per certi versi, conferma i dati sulla produzione in italiano: GS1 presenta una performance simile a quella dei controlli per quanto riguarda i precedenti

101

parametri macrostrutturali (Raw = 10.00, Z = 0.00, percentile = 50.00, p = 0.354; Raw = 7.00, Z = 0.19, percentile = 57.49, p = 0.341). La produzione delle sequenze episodiche da parte di GS2 di contro sembra peggiorare lievemente rispetto alla prima produzione in italiano, anche se il punteggio ottenuto è solo relativamente inferiore rispetto ai controlli, in quanto anche la significatività di questa differenza si afferma solo marginalmente (Raw = 8.00, Z = -2.13, percentile = 1.64, p = 0.075). GS2, comunque, continua a non differire significativamente dai controlli nel numero di IST (Raw = 7.00, Z = 0.87, percentile = 80.68, p = 0.228). GS3, d’altro canto, in dialetto si conforma alla performance del gruppo di controllo in entrambi i parametri (Raw = 10.00, Z = 0.87, percentile = 80.89, p = 0.229; Raw = 6.00, Z = 0.11, percentile = 54.49, p = 0.349).

Tabella 14. Parametri microstrutturali e punteggi grezzi (retelling - dialetto) Gruppo Diversità lessicale (Rapporto T/T) % Subordinate

M (DS) M (DS) GC1 0,58 (0,04) 0,38 (0,11) GS1 0,58 0,27 GC2 0,58 (0,08) 0,24 (0,11) GS2 0,62* 0,45* GC3 0,58 (0,07) 0,31 (0,07) GS3 0,48 0,17

*densità lessicale e subordinate in testo prodotto in lingua non target

In dialetto, GS1 produce un numero di subordinate in linea con la media dei controlli (Raw = 0.27, Z = -0.93, percentile = 17.62, p = 0.216), non discostandosi dai coetanei neanche per gli indici di diversità lessicale (Raw = 0.58, Z = -0.18, percentile = 43.03, p = 0.346). GS3, dal canto suo, ha ottenuto punteggi sempre in linea con la media dei controlli (Raw = 0.48, Z = -1.33, percentile = 9.21, p = 0.154; solo la produzione di subordinate risulta marginalmente inferiore rispetto ai controlli (Raw = 0.17, Z = -1.82, percentile = 3.47, p = 0.097).

2) Analisi punteggi test di memoria (TEMA):

Tabella 15. Punteggi grezzi ottenuti da soggetti DE/DSL e dai gruppi di controllo (TEMA)

Gruppo Sequenze cifre avanti Sequenze cifre indietro

M (DS) M (DS)

102 GS1 23 13 GC2 43 (17,1) 21,5 (10,5) GS2 36 18 GC3 48,25 (10,3) 18,25 (2,87) GS3 22 12

Sia GS1 che GS2 non differiscono dai controlli per quanto riguarda i punteggi nei test di memoria, comportandosi esattamente come i loro coetanei a sviluppo tipico sia nel task di ripetizione di cifre in avanti (Raw = 23.00, Z = -1.20, percentile = 11.50, p = 0.171; Raw = 13.00, Z = -0.71, percentile = 23.80, p = 0.257) che in quella all’indietro (Raw = 36.00, Z = -0.41, percentile = 34.15, p = 0.316; Raw = 36.00, Z = 1.38, percentile = 91.69, p = 0.144). Solo GS3 ottiene un punteggio marginalmente inferiore rispetto alla media dei controlli in entrambi i compiti di ripetizione di cifre, la cui significatività a livello statistico risulta tuttavia parziale (Raw = 22.00, Z = -2.55, percentile = 0.5, p = 0.052; Raw = 12.00, Z = -2.18, percentile = 1.48, p = 0.073).

3) Analisi della covarianza (ANCOVA):

All’interno del gruppo di controllo, l’analisi della covarianza ha evidenziato un effetto significativo dell’educazione e della variabile indipendente gruppo sulla produzione di subordinate in italiano (F = 9.445, p = 0.0153; F = 7.105, p = 0.0168), che non sembrano però spiegare né la variabilità rispetto a complessità macro-strutturale (F = 0.072 , p = 0.796; F = 0.041, p = 0.960) e produzione di IST (F = 0.04, p = 0.960; F = 0.519, p = 0.614); solo la variabilità dell’indice di diversità lessicale è parzialmente spiegata dall’effetto degli anni di educazione materna (F = 4.974, p = 0.0563). Per quanto riguarda invece l’età di esposizione al dialetto, si denota come questa non abbia effetti significativi in nessuna delle categorie analitiche in italiano, fatta eccezione per una marginale influenza sulla produzione di subordinate nei tre gruppi (F = 4.108, p = 0.0772);

In dialetto, si registra solo un effetto della variabile gruppo nella produzione di elementi macro- strutturali (F = 4.759, p = 0.0435), ma non rispetto al numero di IST prodotti (F = 0.753, p = 0.501). Gli indici microstrutturali, di contro, non sembrano subire l’effetto né della variabile gruppo né della covariata educazione, se non rispetto ad una marginalità di quest’ultima evidenziata circa la diversità lessicale (F = 3.997, p = 0.0806). Neanche l’age of onset, d’altra parte, è risultato essere un fattore significativo per la performance dei tre gruppi, risultando sempre non significativo in rapporto ai parametri macro- (F = 2.325, p = 0.1658; F = 0.010, p = 0.923) e microstrutturali (F = 0.039, p = 0.849; F = 0.762, p = 0.408).

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4) Analisi qualitativa subordinate prodotte:

Le seguenti tabelle illustrano la distribuzione delle subordinate relative e delle subordinate completive e avverbiali all’interno delle produzioni narrative di soggetti sperimentali e gruppi di controllo. Nella tabella 16 osserviamo la distribuzione di relative sul soggetto (RS), relative sull’oggetto (RO) e relative oblique (RObl) nelle produzioni in italiano e dialetto dei soggetti partecipanti:

Tabella 16. Frasi relative prodotte nella prova narrativa in retelling (italiano – dialetto).

Le RO non vengono mai prodotte in L1 dai soggetti sperimentali durante la prova di retelling, così come da un gruppo di controllo (GC2), mentre negli altri due gruppi a sviluppo tipico la produzione di RO si attesta tra l’11% (GC1) e il 15% (GC3); in quest’ultimo, inoltre, si riscontra la produzione di una sola RObl (8%). In dialetto assistiamo ad una situazione speculare per quanto riguarda la produzione di RO in GS1 e GS2, che continuano a produrre un 100% di RS e nessuna RO. Diverso è invece il caso di GS3, che non produce nessun tipo di relativa nella L2. Queste continuano a riscontrarsi nella produzione di GC1 dove si ritrovano al 14%, ma spariscono da quella di GC3, che sembra non produrre, a differenza della L1, nessuna RO o Robl. Sembra “migliorare” invece la performance di GC2 in L2, che produce 1 RO.

Italiano N relative totali N %RS N %RO N %Robl

GS1 3 3/3 100% 0/3 0% 0/3 0% GC1 9 8/9 89% 1/9 11% 0/9 0% GS2 2 2/2 100% 0/2 0% 0/2 0% GC2 8 8/8 100% 0/8 0% 0/3 0% GS3 3 3/3 100% 0/3 0% 0/3 0% GC3 12 10/12 77% 1/12 8% 1/12 8% Dialetto GS1 2 2/2 100% 0/2 0% 0/2 0% GC1 7 6/7 86% 1/7 14% 0/7 0% GS2 2 2/2 100% 0/2 0% 0/2 0% GC2 8 7/8 88% 1/8 13% 0/8 0% GS3 0 0 0% 0 0% 0 0% GC3 6 6/6 100% 0/6 0% 0/6 0%

RS = Relative sul Soggetto; RO = Relative sull'Oggetto; Robl = Relative Oblique; in rosso si segnalano le percentuali di relative prodotte da GS2 in lingua non-target.

104

Nella tabella 17, osserviamo invece le percentuali di distribuzioni delle tipologie di subordinate completive e avverbiali riscontrate all’interno dei testi narrativi: viene prodotta una singola tipologia di frase completiva, ovvero la subordinata oggettiva, mentre sono molteplici le tipologie di frasi avverbiali impiegate nella narrazione; troviamo infatti subordinate causali, finali, temporali e modali:

Tabella 17. Frasi completive e avverbiali prodotte nella prova narrativa in retelling (italiano - dialetto).

Anche per quanto concerne l’asimmetria completive/avverbiali, sembrano esserci riscontri differenti in italiano e in dialetto all’interno delle produzioni dei soggetti partecipanti. In italiano, sia GS1 che GS3 sembrano prediligere l’uso di subordinate avverbiali in luogo di quelle oggettive. Queste ultime sono prodotte solo al 25% da ambo i soggetti sperimentali, mentre i vari tipi di avverbiali, complessivamente, raggiungono una percentuale del 75%; le subordinate causali risultano essere le subordinate avverbiali più prodotte da entrambi i soggetti (50%). GS2, diversamente dagli altri due soggetti sperimentali, produce invece un buon 80% di subordinate oggettive, contro ad un 20% di avverbiali, ed in particolare di tipo temporali. Nei soggetti a sviluppo tipico, le sole subordinate oggettive vengono prodotte al 48% (GC1), 50% (GC2) e 42% (GC3), di contro, rispettivamente, ad

Italiano

N subordinate totali

N

%SubOgg

N

%SUbCaus

N

%SubFin

N

%SubTemp

N

%SubMod

GS1

4

1/4

25%

2/4

50%

0/4

0%

1/4

25%

0/4

0%

GC1

33

16/33

48%

7/33

21%

3/33

9%

7/33

21%

0/33

0%

GS2

5

4/5

80%

0/5

0%

0/5

0%

1/5

20%

0/5

0%

GC2

26

13/26

50%

5/26

19%

2/26

8%

6/26

23%

0/26

0%

GS3

4

1/4

25%

2/4

50%

0/4

0%

1/4

25%

0/4

0%

GC3

24

10/24

42%

6/24

25%

2/24

8%

5/24

21%

1/24

4%

Dialetto

GS1

3

0/3

0%

3/3

100%

0/3

0%

0/3

0%

0/3

0%

GC1

21

9/21

43%

4/21

19%

3/21

14%

5/21

24%

0/21

0%

GS2

10

6/10

60%

2/10

20%

0/10

0%

2/10

20%

0/10

0%

GC2

20

12/20

60%

3/20

15%

1/20

5%

5/20

25%

0/20

0%

GS3

3

0/3

0%

3/3

100%

0/3

0%

0/3

0%

0/3

0%

GC3

20

9/20

45%

3/20

15%

2/20

10%

5/20

25%

1/20

5%

SubOgg = Subordinate Oggettive; SubCaus = Subordinate Causali; SubFin = Subordinate Finali; SubTemp = Subordinate Temporali;

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un 51%, 50% e 58% di subordinate avverbiali totali. In dialetto, GS1 e GS3 non producono alcuna subordinata oggettiva (0%), entrambi limitandosi al ricorso delle sole subordinate causali (100%). Le percentuali di subordinazione rimangono per lo più costanti in GS2, che in questa nuova produzione in L1 produce solo un 20% in meno di subordinate oggettive (60%) rispetto alla prima produzione, aumentando di contro il ricorso alle avverbiali e producendo un 20% in più di subordinate causali. L’uso delle subordinate oggettive sembra ridursi lievemente in GC1 (43%), andando però ad aumentare fortemente in GC2 (60%) e marginalmente in GC3 (45%). Ne deriva una lieve maggiorazione delle percentuali di subordinate avverbiali in GC1 (57%) ed una diminuzione in GC3 (55%), mentre rimangono costanti in GC2 (50%).

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