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RAPIDA STIMA DEL METODO DI CONSERVAZIONE MEDIANTE SPETTROSCOPIA NIR IN PETTI DI POLLO

Serva L.1, Balzan S. 2, Mirisola M.1, Garbin E.1, Tenti S.1, Novelli E.2, Fasolato L.2, Marchesini G.1,

Andrighetto I.1, Segato S.1*

1Dept. of Animal Medicine, Production and Health and 2Dept. of Comparative Biomedicine and Food Science -

University of Padova, Viale dell’Università, 16 35020 Legnaro (PD)

Presenting Author; *Corresponding email: severino.segato@unipd.it

Riassunto

Lo scopo della prova è stato la valutazione delle caratteristiche chimico-fisiche e reologiche di petti di pollo mediante la tecnica NIRS anche ai fini di una discriminazione del metodo e dei tempi di conservazione refrigerate. I polli sono stati allevati alimentandoli con una dieta controllo e una dieta addizionato di polifenoli e, post mortem, le carcasse sono state sottoposte a due trattamenti di congelamento (statico vs dinamico) dopo vari giorni di conservazione refrigerata (1, 3, 5, 7, 9, 11, 13 e 15 giorni di refrigerazione). Prima e dopo decongelamento (n = 96), si sono determinati: coordinate colorimetriche, pH, perdite di sgocciolamento, nonché gli spettri NIRS sulla carne macinata. L’analisi NIRS ha evidenziato un’elevata efficienza di discriminazione tra carne decongelata e carne fresca ma non in funzione del tipo di dieta. In riferimento ai petti di pollo freschi, la tecnica NIRS si è rilevata sufficientemente accurata nel distinguere la durata del periodo di conservazione in ambiente refrigerato (shel-life) solo nel confronto tra 1 e almeno 5 giorni post

mortem.

Introduzione

L’autenticazione di prodotto è una delle priorità dell’industria delle carni fresche poiché il metodo e tempistica di conservazione della carne hanno rilevante influenza sulla qualità della stessa [1]. Lo studio si è posto l’obiettivo di valutare le performance NIRs nella discriminazione tra petti di pollo decongelati o freschi e, tra quest’ultimi, in funzione della durata (giorni post mortem) del periodo di refrigerazione.

Materiali e Metodi

Protocollo sperimentale, analisi chimico-fisiche e analisi NIRS

Per la prova si sono prese in considerazione 120 carcasse ottenuti da polli (peso vivo = 2.7±0.4 kg) allevati con una dieta controllo (n = 40) o con una sperimentale addizionata di una dose giornaliera ridotta, pari a 220 mg per kg di dieta, (P1, n = 40) o elevata, pari a 440 mg per kg di dieta, (P2, n = 40) di polifenoli, sottoprodotto residuante dalla spremitura delle olive. Al macello, da 120 carcasse ne sono state selezionate 96 e suddivise in 8 trattamenti sperimentali (n = 12) in relazione alla durata del periodo (giorni post mortem o shel-life) di refrigerazione (4±1 °C): 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13 e 15. Trascorso il periodo di conservazione refrigerata di ciascuna tesi shel-life, una porzione di petto di pollo è stato congelata con una di due tecniche di congelamento (statico vs dinamico). Dopo un breve periodo di crioconservazione, i petti sono stati decongelati in ambiente refrigerato (2±1 °C). Sui campioni freschi e decongelati sono state condotte le seguenti analisi: pH ventrale e dorsale con un pH-metro portatile (model 910; KNICK, Berlin, D) accoppiato a un elettrodo (3 mm ∅ conic tip) a penetrazione (inLab 427, Mettler Toledo, Leicester, UK); le coordinate CIE L*a*b* (media di 5 repliche) con un colorimetro Minolta (CR-500, Minolta Co., Ltd., Osaka, Japan) dotato

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di un illuminante D65 impostato con un angolo di visone a 10°; perdite di sgocciolamento e di decongelamento con metodo gravimetrico.

In relazione alle analisi NIRS, sub-campioni (n = 100) di carne di ciascuna tesi sperimentale sono stati analizzati sia freschi sia decongelati dopo macinazione (10 s a 4000 x g) e quindi un’aliquota posta in cilindri per l’acquisizione di degli spettri NIRS (reflectance, 32 scans/sample) nella regione 1100-2500 nm mediante un Foss NIRSystem 5000. Gli spettri sono stati mediate prima dell’analisi statistica e sottoposti ai seguenti pre-trattamenti: standard normal variate (SNV) e derivata di 1^ e 2^ ordine [2].

Analisi statistiche

A riguardo della carne fresca, i dati sono stati sottoposti ad ANOVA (PROC GLM) secondo un modello lineare che ha incluso l’effetto dieta (3 livelli: C, P1, P2), l’effetto giorno di conservazione (8 livelli: 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13 e 15 giorni post mortem) e l loro interazione. In relazione alla carne decongelata, il modello ha incluso l’effetto metodo di congelamento (2 livelli: statico e ventilato). I dati spettrali NIRS sono stati elaborati come suggerito da Cozzi et al., 2009 [3] per ottenere le performance di calibrazione delle caratteristiche qualitative e dei costituenti nutrizionali utilizzando il software WinISI II version 1.5 (Infrasoft International LLC, State College, PA, USA). Lo stesso software è stato impiegato per stimare la corretta classificazione tra carne fresca vs decongelata e tra classi di conservazione refrigerata (da 1 a 13 giorni post mortem) e in funzione del trattamento alimentare (C, controllo vs P, polifenoli) mediante l’analisi discriminante (DA) basata sui datti spettrali NIRS. In dettaglio, la principal component analysis (PCA) è stata usata come analisi preliminare, la partial least squares (PLS) regressione è stata utilizzata per stimare le caratteristiche chimico-fisiche con gli spettri NIR; la PLS-DA è stata applicata per discriminare i fattori allo studio. Inoltre, i VIP index abbinati alla PLS e alla PLS-DA sono stati utilizzati per evidenziare le variabili spettrofotometriche maggiormente influenti sia in predizione sia in discriminazione [2, 4].

Risultati e discussione

I risultati della PLS-DA tra carne decongelata e fresca evidenziano ottimali performance

(SEC=0.12; R2C=0.94; SECV=0.14; R2CV=0.92) della tecnica NIRs nel discriminare i due metodi di

conservazione con una incidenza di campioni non classificati correttamente inferiore al 4% (Tabella 1). L’elevata frazione di varianza spiegata dal modello (1-VR >0.90) conferma che il modello di discriminazione è in grado di intercettare la maggior parte della variabilità fisico- chimica dovuta al processo di congelamento.

Tabella 1- Performance dell’analisi discriminate tra petti di pollo decongelati e freschi condotta sulla bade degli spettri NIRS Classificato TOTALE Fresco Decongelato Fresco, n e (%) 96 (96.0) 4 (4.0) 100 Decongelato, n e (%) 3 (3.0) 97 (97.0) 100 Totale, n 99 101 200 Totale corretti, n e (%) 193 (96.5%) n = 200; SEC= 0.12; RSQ= 0.94; SECV=0.14; 1-VR= 0.92

A riguardo del congelamento, i risultati dell’analisi statistica (non tabulati per brevità) evidenziano infatti una significativa influenza di tale tecnica di conservazione sulla qualità della carne come riportato in simili sperimentazioni [5, 6]. Si denota una decolorazione dovuta ad un aumento dei valori di luminosità L* e di riduzione di quelli dell’indice del rosso a*; si è rilevata inoltre una blanda proteolisi con conseguente aumento del pH e soprattutto un incremento delle perdite di sgocciolamento dovuto al processo di decongelamento. In funzione della dose di impiego di

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polifenoli si ha una attenuazione di questi fenomeni; la maggior limitazione dello scadimento qualitativo si ha nella tesi congelamento ventilato.

In riferimento alla carne fresca, il modello di analisi discriminate NIRS, basato su algoritmo PLS- DA, permette anche di distinguere le classi di conservazione in ambiente refrigerato (giorni post

mortem o shel-life) nei confronti tra Giorno 1 e Giorno 5 o Giorno 9 con un sufficiente livello di

precisione (Tabelle 2 e 3). Il confronto tra Giorno 1 e Giorno 3 non appare invece discriminabile con la tecnica NIRS adottata.

Tabella 2 – Petti di pollo freschi - Performance dell’analisi discriminante tra classi di refrigerazione (giorni post mortem) condotta sulla bade degli spettri NIRS - Giorno 1 vs Giorno 5

CLASSIFICATO TOTALE Giorno 1 Giorno 5 Giorno 1, n e (%) 12 (100) 0 (0) 12 Giorno 5, n e (%) 1 (8.3) 11 (91.7) 12 Totale, n 13 11 24 Totale corretti, n e (%) 23 (95.8) n = 24; SEC= 0.074; RSQ= 0.98; SECV=0.26; 1-VR= 0.73

Tabella 3 - Petti di pollo freschi - Performance dell’analisi discriminante tra classi di refrigerazione (giorni post mortem) condotta sulla bade degli spettri NIRS- Giorno 1 vs Giorno 9

CLASSIFICATO TOTALE Giorno 1 Giorno 9 Giorno 1, n e (%) 12 (100) 0 (0) 12 Giorno 9, n e (%) 0 (0) 12 (100) 12 Totale, n 12 12 24 Totale corretti, n e (%) 24 (100) n = 24; SEC= 0.10; RSQ= 0.96; SECV=0.13; 1-VR= 0.93

Tabella 4 - Petti di pollo freschi - Performance dell’analisi discriminante tra gruppi in funzione del regime alimentare condotta sulla bade degli spettri NIRS

CLASSIFICATO TOTALE C P1 P2 C, n e (%) 19 (59.4) 6 (18.7) 7 (21.9) 32 (100) P1 n e (%) 13 (40.6) 7 (21.9) 12 (37.5) 32 (100) P2 n e (%) 12 (37.5) 3 (9.4) 17 (53.1) 32 (100) Totale, n 44 16 36 96 Totale corretti, n e (%) 34 (44.8) C, dieta controllo; P1, dieta a bassa dose di polifenoli; P2, dieta ad alta dose di polifenoli. n = 96; SEC= 0.47; RSQ=

0.25; SECV=0.47; 1-VR= 0.18

In tabella 4 sono riportate le performance di discriminazione tra i tre trattamenti alimentari; tali performance appaiono del tutto inconsistenti (1-VR = 0.18). E’ probabile che i cambiamenti chimico-fisici dovuti all’effetto giorni di conservazione siano risultati predominanti su quelli indotti dall’effetto dieta, annullando la variabilità riconducibile a quest’ultimo trattamento.

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Conclusioni

Dai risultati della prova si è evince che l’analisi NIRS è stata in grado di discriminare correttamente i petti di pollo freschi dagli omologhi decongelati; la discriminazione tra i due metodi di congelamento appare invece inadeguata. Inoltre, la tecnica NIRS è stata in grado di differenziare i campioni freschi in funzione del tempo di conservazione, sebbene non pirma di 5 giorni post

mortem, poiché entro i primi 3 giorni di shel-life le caratteristiche chimico-fisiche non sembrano

influenzate dal fattore conservazione. Il fattore che non è stato effettivamente discriminato mediante analisi dei spettri NIRS è quello alimentare.

Ringraziamenti

La ricerca è relativa al progetto TRE POLI 4 ed è stata finanziata dalla FONDAZIONE CARIVERONA (call 2012)

Bibliografia

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3. G. Cozzi, J. Ferlito, G. Pasini, B. Contiero, F. Gottard, (2009). Application of near-infrared

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QUANTIFICAZIONE DI Fusarium proliferatum IN BULBILLI DI AGLIO