• Non ci sono risultati.

I rapporti di lavoro cessati

Il trend dei rapporti di lavoro cessati indica, nell’ultimo anno disponibile, così come per le attivazioni, un incremento complessivo pari a +11,3%, che nel caso dei comunitari si attesta a +1,9%, +13,0% nel caso degli extracomunitari e +12,0% nel caso degli italiani (tabella 3.8). Il tasso di crescita è dunque positivo in tutte le ripartizioni ad eccezione del Centro Italia, area geografica per la quale si osserva una contrazione pari a -2,4% dei rapporti di lavoro cessati che hanno interessato i cittadini UE.

Tabella 3.8. Rapporti di lavoro cessati per ripartizione geografica(a) e cittadinanza dei lavoratori interessati (v.a. e %). Anno 2017

RIPARTIZIONE GEOGRAFICA V.a. Var. % 2017/2016 Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri(b) Totale

Tot. di cui: Tot. di cui:

UE Extra UE UE Extra UE Nord Ovest 1.672.723 500.124 137.643 362.481 2.172.847 12,7 9,5 6,1 10,8 11,9 Nord Est 1.396.602 546.386 226.495 319.891 1.942.988 18,9 9,8 2,1 16,1 16,2 Centro 3.225.830 458.529 203.621 254.908 3.684.359 11,5 7,2 -2,4 16,4 11,0 Mezzogiorno 1.884.474 464.060 166.969 297.091 2.348.534 7,7 7,8 4,0 10,0 7,7 Totale (c) 8.183.237 1.969.617 735.036 1.234.581 10.152.854 12,0 8,6 1,9 13,0 11,3 (a) Si intende la ripartizione geografica della sede in cui si svolge l'attività lavorativa; (b) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana; (c) Il Totale comprende i rapporti di lavoro con sede di svolgimento Estero e gli N.d.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Come si osserva dai dati presentati in tabella 3.9, i settori a più forte concentrazione di cessazioni che hanno coinvolto i lavoratori stranieri sono l’Agricoltura e soprattutto le Altre attività nei Servizi: tali settori raccolgono rispettivamente il 29,0% e il 51,9% dei rapporti di lavoro.

Tabella 3.9. Rapporti di lavoro cessati per settore di attività economica e cittadinanza dei lavoratori interessati(a) (v.a. e %). Anno 2017 SETTORE DI ATTIVITA' ECONOMICA V.a. Var. % 2017/2016 Italiani Stranieri (a) Totale Italiani Stranieri (a) Totale Tot. di cui: Tot. di cui: UE Extra UE UE Extra UE Agricoltura 1.024.772 572.005 260.148 311.857 1.596.777 3,8 2,9 -7,7 13,8 3,5

Industria in senso stretto 675.232 158.153 39.286 118.867 833.385 11,7 11,6 9,8 12,2 11,7

Costruzioni 431.428 128.298 47.623 80.675 559.726 6,4 6,0 3,0 7,8 6,3

Commercio e riparazioni 639.534 89.010 27.169 61.841 728.544 16,2 13,0 6,2 16,3 15,8

Altre attività nei Servizi 5.412.271 1.022.151 360.810 661.341 6.434.422 13,8 11,6 8,7 13,2 13,4

Totale 8.183.237 1.969.617 735.036 1.234.581 10.152.854 12,0 8,6 1,9 13,0 11,3

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

In confronto al 2016, la riduzione delle cessazioni ha interessato solo i comunitari nel comparto agricolo (-7,7%); di contro, gli incrementi più alti si osservano, per l’insieme degli stranieri, nel Commercio e

riparazioni (+13,0%), in Altre attività nei Servizi (+11,6%) e nell’Industria in senso stretto (+11,6%).

Nell’ultimo anno disponibile si coglie una contrazione delle cessazioni solo per alcune tipologie di contratto, in particolare per il tempo indeterminato (-3,1% per la componente comunitaria e -4,4% per quella extracomunitaria) e per le collaborazioni (-1,1% nel caso degli UE e -2,0% nel caso degli italiani). In crescita, in particolare, le cessazioni a tempo determinato che hanno interessato gli Extra UE (+21,2%) e soprattutto, specularmente a quanto è stato osservato per le attivazioni, le altre tipologie contrattuali tra le quali è ricompreso il lavoro intermittente: per quest’ultime, la variazione tendenziale è stata pari a +67,1% per gli extracomunitari e pari a +36,0% per i comunitari nonché pari a +42,4% per gli italiani (tabella 3.10).

Tabella 3.10. Rapporti di lavoro cessati per tipologia di contratto e cittadinanza dei lavoratori interessati (v.a. e %). Anno 2017

TIPOLOGIA DI CONTRATTO V.a. Var. % 2017/2016 Italiani Stranieri (a) Totale Italiani Stranieri (a) Totale Tot. di cui: Tot. di cui: UE Extra UE UE Extra UE Tempo Indeterminato 1.443.894 537.060 155.803 381.257 1.980.954 1,9 -4,0 -3,1 -4,4 0,2 Tempo Determinato 5.453.649 1.304.676 534.731 769.945 6.758.325 12,6 12,5 2,0 21,2 12,6 Apprendistato 150.952 27.311 8.248 19.063 178.263 21,3 13,3 11,9 13,9 20,0 Contratti di collab. 384.464 16.494 7.528 8.966 400.958 -2,0 3,7 -1,1 8,0 -1,8

Altro tipo di contratto (b) 750.278 84.076 28.726 55.350 834.354 42,4 55,0 36,0 67,1 43,6

Totale 8.183.237 1.969.617 735.036 1.234.581 10.152.854 12,0 8,6 1,9 13,0 11,3

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana; (b) La tipologia contrattuale “altro” include: contratto di formazione lavoro (solo P.A.); contratti di inserimento lavorativo; contratto di agenzia a Tempo Determinato e Indeterminato; contratto Intermittente a Tempo Determinato e Indeterminato; lavoro autonomo nello spettacolo.

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Per quel che riguarda la durata effettiva, il 34,0% del totale dei rapporti cessati nel 2017 ha avuto una durata inferiore al mese (23,4% nel caso della componente Extra UE e 25,8% nel caso di quella UE; figura 3.15). In particolare, il 12,2% è cessato dopo appena 1 giorno, percentuale che scende al 4,7% del totale delle cessazioni degli UE e al 5,7% degli Extra UE. Il 18,6%, inoltre, è giunto a termine dopo 2-3 mesi

79

(25,9% nel caso di cessazioni che hanno interessato lavoratori comunitari) e il 30,6% dopo 4-12 mesi (36,0% nel caso dei rapporti che hanno riguardato extracomunitari).

Figura 3.15. Distribuzione percentuale dei rapporti di lavoro cessati per classe di durata effettiva e cittadinanza dei lavoratori interessati. Anno 2017

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Rispetto al 2016, si osserva un decremento del numero di cessazioni dei soli contratti con durata effettiva

4-30 giorni che hanno interessato cittadini UE (-6,6%) e di contro un tasso di crescita positivo per tutte le

altre classi di durata ed in particolare per i rapporti di 2-3 giorni (+26,4% nel caso degli extracomunitari e +12,3% nel caso dei comunitari) e di 4-30 giorni e 2-3 mesi sempre con riferimento alle cessazioni che hanno coinvolto lavoratori Extra UE (rispettivamente +22,2% e +20,5%; tabella 3.11).

Tabella 3.11. Rapporti di lavoro cessati per classe di durata effettiva e cittadinanza dei lavoratori interessati (v.a. e %). Anno 2017 CLASSE DI DURATA EFFETTIVA V.a. Var. % 2017/2016 Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri(a) Totale

Tot. di cui: Tot. di cui:

UE Extra UE UE Extra UE Fino ad un mese 2.970.624 478.846 189.450 289.396 3.449.470 13,7 9,0 -2,7 18,3 13,1 1 giorno 1.130.665 104.386 34.197 70.189 1.235.051 9,7 6,8 8,0 6,3 9,5 2-3 giorni 479.504 48.753 17.766 30.987 528.257 23,4 20,8 12,3 26,4 23,1 4-30 giorni 1.360.455 325.707 137.487 188.220 1.686.162 14,1 8,1 -6,6 22,2 12,9 2-3 mesi 1.426.429 459.821 190.496 269.325 1.886.250 15,8 13,0 3,8 20,5 15,1 4-12 mesi 2.413.366 695.793 251.785 444.008 3.109.159 12,5 8,8 4,3 11,6 11,6 Oltre 1 anno 1.372.818 335.157 103.305 231.852 1.707.975 4,4 2,3 1,7 2,6 4,0 Totale 8.183.237 1.969.617 735.036 1.234.581 10.152.854 12,0 8,6 1,9 13,0 11,3

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Quali sono, invece, le principali cause di cessazione? Le cessazioni per dimissioni si attestano, nel caso dei cittadini extracomunitari, su una percentuale pari al 16,2% del totale (11,0% nel caso dei comunitari), così come più alta è la quota di licenziamenti che hanno interessato cittadini con cittadinanza Extra UE rispetto agli UE (rispettivamente 16,3% e 12,8%; tabella 3.12).

Tabella 3.12. Distribuzione percentuale dei rapporti di lavoro cessati per motivo di cessazione e cittadinanza dei lavoratori interessati. Anno 2017

MOTIVO DI CESSAZIONE Italiani

Stranieri

Totale Tot. di cui:

UE Extra UE

Cessazione promossa dal datore di lavoro 9,4 18,3 15,1 20,2 11,1

Licenziamento 7,3 15,0 12,8 16,3 8,8

Cessazione richiesta dal lavoratore 14,7 14,3 11,0 16,3 14,6

Dimissioni 13,6 14,3 11,0 16,2 13,8

Cessazione al Termine 69,3 54,2 56,8 52,6 66,4 Altre cause 6,6 13,2 17,0 11,0 7,9 Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Da rilevare come nel 2017, rispetto all’anno precedente, si registri una contrazione delle cessazioni dovute a licenziamento nel caso dei lavoratori comunitari (-1,7%) e un incremento nel caso degli extracomunitari (+2,2%). Le dimissioni conoscono un aumento sia nel caso degli UE (+5,3%%) che degli Extra UE (+0,4%). Infine, decisamente alto il tasso di crescita delle “cessazioni al termine” che hanno interessato gli extracomunitari (+22,6%; tabella 3.13).

Tabella 3.13. Rapporti di lavoro cessati per motivo di cessazione e cittadinanza dei lavoratori interessati (v.a. e %). Anno 2017

MOTIVO DI CESSAZIONE V.a. Var. % 2017/2016 Italiani Stranieri Totale Italiani Stranieri(a) Totale Tot. di cui: Tot. di cui: UE Extra UE UE Extra UE

Cessazione promossa dal datore di lavoro 770.367 360.234 111.250 248.984 1.130.601 0,5 3,3 -0,2 4,9 1,3

Licenziamento 595.356 295.117 94.025 201.092 890.473 -2,6 0,9 -1,7 2,2 -1,5

Cessazione richiesta dal lavoratore 1.202.107 281.840 81.079 200.761 1.483.947 17,5 1,8 5,3 0,5 14,1

Dimissioni 1.115.732 281.171 80.823 200.348 1.396.903 17,4 1,8 5,3 0,4 13,9

Cessazione al Termine 5.672.433 1.066.625 417.607 649.018 6.739.058 13,9 15,2 5,2 22,6 14,1

Altre cause 538.330 260.918 125.100 135.818 799.248 0,6 -0,3 -8,0 8,0 0,3

Totale 8.183.237 1.969.617 735.036 1.234.581 10.152.854 12,0 8,6 1,9 13,0 11,3

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana.

81

L

A GEOGRAFIA DEI LICENZIAMENTI

I licenziamenti rappresentano il 15% delle cessazioni che hanno interessato i lavoratori stranieri nel 2017. La distribuzione territoriale di questa particolare tipologia di causa di interruzione del rapporto di lavoro può essere utile per comprendere dove si colloca, a livello territoriale e per settore di attività economica, la platea di coloro che hanno perso il proprio impiego involontariamente e dunque per iniziativa promossa dal datore di lavoro. Naturalmente la localizzazione delle cessazioni è speculare a quella delle attivazioni, ovvero laddove più forte è la propensione alla contrattualizzazione di manodopera, più elevato sarà il numero di contratti giunti a conclusione per qualsivoglia causa. Pertanto, al fine di ricondurre il dato disponibile ad un quadro analitico che tenga in debita considerazione i volumi in gioco, è necessario tenere conto dell’incidenza percentuale dei licenziamenti che hanno interessato la forza lavoro con cittadinanza straniera sul totale. Tale approccio consente così di valutare quanto di un determinato insieme del flusso di espulsione della manodopera in uno specifico territorio colpisca personale non nativo e, indirettamente, quanto turn over della propria base occupazionale i soggetti datoriali esercitino in un periodo di 12 mesi.

Dai cartogrammi di figura I si evince come la territorializzazione dei licenziamenti che hanno colpito i lavoratori comunitari sia sensibilmente difforme da quella dei cittadini extracomunitari. Se per i primi la quota percentuale dei contratti dimessi sul totale rilevato nel 2017, è rilevante non solo nelle province del Nord Ovest e in quelle dell’area centrale, ma altresì in alcuni specifici contesti localizzati tra Puglia, Basilicata e Calabria, nel caso dei secondi, il peso delle cessazioni per licenziamenti è considerevolmente elevato in bacini occupazionali centro-settentrionali ed in particolare in distretti economici distribuiti tra Emilia Romagna, Lombardia fino al Trentino Alto Adige, passando per Toscana, Umbria e Marche ed infine Veneto. Ad esempio, soprattutto a Prato (67,0%), ma anche a Mantova (43,0%), Firenze (43,0%), Milano (40,8%), Modena (38,6%), la quota di licenziamenti riservata ai lavoratori stranieri è elevata.

Figura I. Incidenza percentuale dei rapporti di lavoro cessati per licenziamento che hanno interessato lavoratori stranieri sul totale dei licenziamenti per provincia sede di lavoro. Anno 2017

UE(a) Extra UE(a)

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie

Concentrando l’analisi sui soli Extra UE e considerando altresì i settori di attività economica, la geografia dei licenziamenti cambia sensibilmente.

82

Nel settore agricolo la dismissione di contratti in capo a lavoratori extracomunitari assorbe una porzione considerevole dei licenziamenti: tra Nord e Mezzogiorno, sono più del 50% a Perugia, Grosseto, Lodi, Brescia, Mantova, Ancona, Verona, Prato, L’Aquila, Latina, Cremona, Savona, Macerata, Trapani, Terni, Fermo, Novara, Pescara, Cuneo, Ragusa; con riferimento all’Industria in senso stretto, sono l’81,6% del totale nell’area di Prato e il 64,8% in quella di Firenze, così come nelle Costruzioni spiccano per valori percentuali le province di Lodi (54,9% del totale), Milano (50,5%), Treviso (47,3%), Brescia (45,2%) e, nel caso dei Servizi, ancora Prato (46,4%), Reggio Emilia (46,1%), Modena (45,7%), Parma (45,0%), Mantova (45,0%).

Figura II. Incidenza percentuale dei rapporti di lavoro cessati per licenziamento che hanno interessato lavoratori Extra UE(a) sul totale dei licenziamenti per settore di attività economica e provincia sede di lavoro. Anno 2017

Agricoltura Industria in senso stretto

Costruzioni Servizi

(a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana

83

Rispetto a 1.969.617 rapporti di lavoro cessati nel 2017, i lavoratori stranieri interessati sono stati complessivamente 1.266.248, di cui 796.273 extracomunitari e 469.975 comunitari (tabella 3.14). Quanto al numero medio di cessazioni pro capite, si colgono per il 2017 valori più bassi di quelli rilevati nel caso delle assunzioni e segnatamente 1,56 rapporti cessati per i lavoratori UE e 1,55 per gli Extra UE.

Tabella 3.14. Lavoratori interessati da almeno una cessazione di rapporto di lavoro(b), rapporti di lavoro cessati e numero medio di rapporti di lavoro cessati per lavoratore, per cittadinanza (v.a.). Anni 2016 e 2017

CITTADINANZA

2016 2017

Rapporti di

lavoro cessati Lavoratori cessati

Num. medio di rapporti cessati per lavoratore

Rapporti di

lavoro cessati Lavoratori cessati

Num. medio di rapporti cessati per lavoratore Italiani 7.304.668 4.407.822 1,66 8.183.237 4.855.868 1,69 UE(a) 721.245 469.683 1,54 735.036 469.975 1,56 Extra UE(a) 1.092.084 729.461 1,50 1.234.581 796.273 1,55 Totale 9.117.997 5.583.868 1,63 10.152.854 6.093.518 1,67 (a) Lavoratori nati all’estero e di cittadinanza non italiana; (b) In questa elaborazione sono conteggiati una sola volta i lavoratori coinvolti da più di una cessazione nel corso del periodo considerato

Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie