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2. MATERIALI E METODI

3.2.1.1. SAGGIO DI INIBIZIONE DELLA BIOLUMINESCENZA SU ELUTRIATO DI SEDIMENTO

3.3.1.1.3. Rapporto area lisosomiale/area cellulare dei granulociti

L’analisi morfometrica ha inoltre permesso di evidenziare, in entrambe le campagne di traslocazione, un andamento costante del rapporto area lisosomiale/area cellulare nei granulociti dei mitili esposti in Rada di Augusta e nel gruppo di controllo come è possibile osservare in Figura 20, dove è riportato il rapporto tra le aree calcolato su immagini 2D digitalizzate nei granulociti di mitili esposti per 45 giorni in Rada di Augusta e il rapporto misurato su immagini 2D digitalizzate nei granulociti di mitili di controllo esposti per lo stesso intervallo di tempo nel sito di Brucoli.

Figura 20. Rapporto area lisosomiale/area cellulare delle immagini 2D digitalizzate di granulociti

di mitili traslocati per 45 giorni in Rada di Augusta e di mitili di controllo traslocati nel sito di riferimento di Brucoli. I dati si riferiscono alle due campagne di traslocazione: giugno-luglio 2013 (Time 1) e novembre-dicembre 2014 (Time 2). Colorazione con Diff Quick® (Dade Behering, Newark, NJ, USA). Osservazione in microscopia ottica; obiettivo100X ad immersione. I dati sono espressi come media ± E.S. (n=10).

Sorgente di variabilità SS DF MS P value

Interazione 5138 1 5138 P = 0.7882

Periodo di traslocazione 119743 1 119743 P = 0.1950

Sito di traslocazione 2356000 1 2356000 P < 0.0001

L’analisi statistica dei dati effettuata mediante ANOVA a due vie con il software GraphPad PRISM versione 6.0 ha considerato come fattori di variabilità il “sito di traslocazione” e il “periodo di traslocazione”. L’analisi ha confermato un effetto non significativo dell’esposizione al sito ad impatto antropico sull’aumento del rapporto tra le aree, così come non appare significativa l’interazione tra le due fonti di variabilità valutate (Tabella 7).

Tabella 7. ANOVA a due vie eseguita sui dati relativi al rapporto tra le aree lisosomiali e cellulari

delle immagini 2D digitalizzate dei granulociti dei mitili traslocati in Rada di Augusta e nel sito di Brucoli. S.S.= somma degli scarti al quadrato D.F.= gradi di libertà; M.S.=media degli scarti al quadrato; P.=probabilità.

Sorgente di variabilità SS DF MS P value

Interazione 0.07994 1 0.07994 P = 0.4688

Periodo di traslocazione 0.005373 1 0.005373 P = 0.8510

Sito di traslocazione 0.6005 1 0.6005 P = 0.05

Residuo (errore) 67.98 447 0.1521

3.3.1.2. TEST DEI MICRONUCLEI SU EMOCITI

Lo studio delle alterazioni morfometriche dei granulociti di mitilo è stato affiancato ad un biomarker ampiamente standardizzato di danno genotossico, la determinazione della frequenza dei micronuclei.

Il test dei micronuclei è stato effettuato su emociti di M. galloprovincialis sulla base del protocollo descritto nel “manuale d’uso dei biomarkers” messo a punto nell’ambito dell’UNEP-MAP (United Nations Environment Programme – Mediterranean Action Plan) e raccomandato per il MED POL BIOMONITORING PROGRAMME (UNEP, 1999).

L’esecuzione del test prevede l’osservazione del materiale genetico marcato con la sonda DAPI in microscopia confocale a fluorescenza C1 ad ingrandimento 100X (Fig. 21).

L’analisi è stata condotta, per ciascun sito di traslocazione, su 10 pool di emolinfa prelevati dagli organismi esposti.

Per ciascuna condizione sono state osservate 1000 cellule. I micronuclei presenti sono stati conteggiati in base ai più comuni e accettati criteri di classificazione dei micronuclei (Venier et al., 1997).

Figura 21. Visualizzazione in microscopia a fluorescenza di emociti di mitili traslocati per 45 nel periodo invernale (Time 1) nel sito Rada di Augusta. Colorazione mediante metodica DAPI. Osservazione ad ingrandimento 100 X.

In Figura 22 è riportata la frequenza di micronuclei osservata espressa in ‰

Tim e 1 Tim e 2 0 2 4 6 8

fr

e

q

u

e

n

z

a

m

ic

ro

n

u

c

le

i

Brucoli

Rada di Augusta

Figura 22. Frequenza di micronuclei osservata in emociti di mitili esposti in Rada di Augusta e in

emociti del gruppo di controllo. I dati si riferiscono alle campagne di traslocazione della durata di 45 giorni effettuate nel periodo novenbre-dicembre 2013 (Time 1) e giugno-luglio 2014 (Time 2). La frequenza di micronuclei (espressa in ‰) è stata misurata su 1000 cellule per ciascuno dei 10 pool di emolinfa rappresentativo di ciascun sito. I dati sono espressi come media ± E.S. (n=10).

Il test ha permesso di osservare un notevole incremento della frequenza dei micronuclei negli emociti degli organismi esposti in Rada di Augusta rispetto al gruppo di controllo traslocato per lo stesso periodo di tempo nel sito di Brucoli, indice di un elevato livello di danno genotossico (Fig. 22).

Dall’analisi statistica effettuata mediante ANOVA a due vie risultano significativi i due fattori di variabilità considerati, ovvero il “periodo di traslocazione” (P=0.0119) e il “sito di traslocazione”(P<0.0001), mentre non risulta significativa l’interazione tra i fattori di variabilità (Tab. 8).

Tabella 8. ANOVA a due vie eseguita sui dati relativi alla frequenza dei micronuclei osservata

negli emociti dei mitili traslocati in Rada di Augusta e nel sito di Brucoli. S.S.= somma degli scarti al quadrato D.F.= gradi di libertà; M.S.=media degli scarti al quadrato; P =probabilità.

3.3.1.3. CONCENTRAZIONE TISSUTALE DI METALLOTIONEINE

Le metallotioneine, proteine citoplasmatiche a basso peso molecolare ed elevato contenuto di cisteina, sono importanti ligandi cellulari di cationi di metalli pesanti e, pertanto, sono correlate alla riduzione degli effetti citotossici prodotti dalla presenza di elevate concentrazioni di metalli pesanti nel citoplasma cellulare.

In figura 23 sono riportati i livelli di metallotioneine osservati in ghiandola digestiva di mitili traslocati per 45 giorni nel periodo giugno-luglio 2014 (Time 2) nel sito ad impatto antropico Rada di Augusta e nel gruppo di controllo traslocato per lo stesso tempo nel sito di riferimento di Brucoli.

Sorgente di variabilità SS DF MS P value

Interazione 3.773 1 3.773 P = 0.4171

Periodo di traslocazione 36.44 1 36.44 P = 0.0119

Sito di traslocazione 2837 1 2837 P < 0.0001

Figura 23.

Concentrazione di metallotioneine in ghiandola digestiva (riportati come µg x g-1 di peso fresco) misurati in M. galloprovincialis dopo 45 giorni di esposizione nel sito di riferimento di Brucoli e nel sito Rada di Augusta nel periodo giugno-luglio 2014. I dati sono espressi come media ± E.S. (n=6).

I livelli di metallotioneine misurati in ghiandola digestiva negli organismi tenuti per 45 giorni nel sito impattato sono risultati significativamente incrementati rispetto ai livelli osservati nei mitili traslocati per lo stesso tempo nel sito non impattato. L’analisi statistica mediante test t-student per dati non appaiati ha riportato una significatività elevata (P=0.0430) dell’incremento osservato rispetto al gruppo di controllo.

L’aumento dei livelli tissutali di metallotioneine rappresenta un indice specifico dell’avvenuta esposizione dell’organismo a metalli pesanti (Roesijadi et al., 1992). Come riportato da diversi autori una maggiore concentrazione cellulare di metalli pesanti induce la sintesi de novo di metallotioneine, le quali complessano i cationi metallici riducendone la tossicità (Olafson et al., 1979; Lemoin et al., 2000; Bebianno and Serafim, 1998).