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SERVIZI ECOSISTEMIC

2.9.1.2 Il rapporto con la scala di valutazione

L’utilità delle analisi dei SE nei processi decisionali inerenti la pianificazione urbanistica e territoriale si esplica attraverso la attività di pianificazione, in particolare quella urbanistica, la valutazione ambientale strategica (VAS) integrata alla pianificazione, ai sensi delle normative UE, nazionale (Dlgs 152/2006 e smi), e in tutte le forme di partecipazione, comunicazione e sensibilizzazione del pubblico.

La mappatura dei SE è fortemente correlata alla scala sia temporale che spaziale, è opportuno dunque costruire l’acquisizione dei dati e le modalità di restituzione con riferimento alla scala appropriata. Anche il tipo di utilizzo dell’output deve essere calibrato al tipo di informazione che si rappresenta.

Le mappature e le quantificazioni dei SE infatti consentono di fare analisi sulla distribuzione spaziale dei valori di un servizio, di effettuare analisi di trend nel tempo di un servizio rispetto a scenari di uso/copertura del suolo differenti o rispetto a scenari globali di cambiamento ad es. climatico, è possibile effettuare valutazioni e quantificazioni complessive dei Servizi di una determinata area territoriale.

E’ indispensabile perciò distinguere la valutazione globale o rispetto a macro-cambiamenti come quelli climatici, che è condotta su scala territoriale, a lungo termine ed a una risoluzione tematico- informativa piu generale, come quella di Costanza, dalla valutazione locale, che considera costanti molti fattori esterni e di lungo periodo e si confronta con cambiamenti locali, necessariamente più dettagliati sia rispetto alla scala spaziale che a quella temporale.

La scala territoriale considera estensioni geografiche che vanno dalla regione ad un intero Stato, ed è compatibile con valutazioni globali e con il riferimento a cambiamenti nel lungo periodo. Come strumento di supporto ai processi di pianificazione urbanistica e progettazione urbana è necessaria invece la definizione di valutazioni e cartografia dettagliata sia d’uso-copertura del suolo sia dei SE alla scala locale. La scala urbanistica opera rispetto ad unità minime di mappatura molto piccole, anche al di sotto dei 10 m di risoluzione offerti dalle principali fonti informative sulla copertura del suolo (ISPRA).

Alla scala nazionale alcune quantificazioni già possono essere utilizzate sia per bilanci territoriali sia per analisi temporale, come proposto dal (Comitato Capitale Naturale, 2018). La mappatura alla scala locale, invece, deve avere ancora un utilizzo limitato al confronto tra i valori dei SE tra diverse aree e rispetto ai potenziali trend di variazione. Un utilizzo diretto sia dei valori biofisici che dei valori economici (ad. es. come parametri di progetto o come valori economici nel bilancio comunale) non è compatibile con il livello ancora scarso di verosimiglianza e accuratezza delle misure e con la forte dipendenza dei valori di output dai modelli scelti e dalla disponibilità di adeguati dati di input.

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Una definizione dei parametri eccessivamente specializzata ad un singolo territorio porta d’altra parte al rischio di disomogeneità delle valutazioni dei diversi territori, con distorsioni evidenti nell’ambito delle procedure di valutazione. Inoltre, se vengono utilizzati modelli “grossolani” o valori standard per alcuni servizi, non ha senso dettagliare altri input, quale la copertura del suolo e la destinazione d’uso, oltre un certo limite:la scala deve essere quella alla quale si ha la disponibilità del dato che descrive il fenomeno biofisico alla base del servizio. Ad es. se la produzione agricola è valutata con riferimento alle tipologie di coltura effettive, e si è in grado di associare valori di produzione ed economici a questo livello, la scala sarà di grande dettaglio per tutti i parametri. Al contrario, se si utilizzano valori medi provinciali, non ha senso spingere il dettaglio degli altri parametri oltre quel livello.

I processi decisionali di scala locale richiedono un adeguamento ed una maggiore caratterizzazione delle variabili e dei valori. Per contro, le risoluzioni dei dati spaziali alla suddetta scala sono solitamente riferite ad unità minime di mappatura > di 20 e talvolta 40/100 mt, con ciò rendendola inadeguata per la conoscenza di livello locale e cioè alla scala urbanistica, con riferimento alla pianificazione.

Si conclude dunque che alla scala locale è opportuno dettagliare a quale scala sono valutabili i diversi servizi e definire, in sede di valutazione, quale è quella più adeguata rispetto ai dati disponibili. Cercare di costruire a tutti i costi, in assenza di dati dettagliati, una mappatura di dettaglio porta ad errori macroscopici e rende privi di senso confronti e conclusioni tratte da essi. Le criticità relative alla scala e alla disponibilità di dati adeguati, qui discussa, che si sommano a quelle relative alla parzialità delle valutazioni di singoli servizi sopra trattata (ricordarsi il paragrafo!), impongono quindi di non collegare mai direttamente le valutazioni dei SE a provvedimenti normativi di tipo prescrittivo e conformativo.

Come in tutte le valutazioni inserite in processi di VAS, nel caso di valutazioni ancora sperimentali come quella dei SE rendere ripercorribili le metodologie di valutazione e trasparenti i dati utilizzati è ovviamente un requisito indispensabile.

2.10 Il simulatore SIMULSOIL

SimulSoil è principale output del progetto LIFE SAM4CP. Si tratta di un’applicazione informatica che analizza le variazioni di valore derivate da trasformazioni d’uso del suolo, e consente anche ad utenti non esperti di interfacciarsi con analisi ecosistemiche e, in una parola, di effettuare “simulazioni” che altrimenti richiederebbero una complessa gestazione di dati ed un elevato profilo tecnico nell’utilizzo di strumenti e procedure informatiche in ambiente GIS.

Simulsoil consiste in un software di supporto analitico territoriale alla mappatura e valutazione dei Servizi Ecosistemici resi dal suolo rivolto principalmente ad amministratori e personale tecnico appartenente a strutture pubbliche (Comuni). La sua finalità è di favorire e facilitare processi virtuosi di pianificazione urbanistica, siano essi estesi all’intero territorio comunale o a porzioni di esso: SimulSoil è infatti nato dall’esigenza di rendere il processo di conoscenza dei Servizi Ecosistemici direttamente scalabile alle reali “pratiche” urbanistiche, ovvero quelle necessarie al rilascio dei titoli abilitativi, ma anche tutte le altre procedure che implicano trasformazioni degli usi del suolo, sia attraverso alterazioni che ne determinano il “consumo” o il “degrado”, che nei casi in cui ne generano una “valorizzazione” sotto il profilo ambientale ed ecosistemico. Partendo dal presupposto che il suolo è una risorsa in grado di generare contemporaneamente molteplici Servizi Ecosistemici la cui conoscenza è imprescindibile per i processi del buon governo del territorio, SimulSoil è, in breve, uno strumento di aiuto ai decisori pubblici per effettuare scelte

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consapevoli e sostenibili nello sfruttamento di una risorsa sostanzialmente limitata e non rinnovabile. In concreto si tratta di un’applicazione informatica che consente di eseguire analisi ecosistemiche del territorio a partire da una carta digitale degli usi del suolo di cui l’utente stesso può configurare le ipotetiche trasformazioni: SimulSoil “automatizza” processi informatici complessi che normalmente vengono gestiti separatamente mediante l’utilizzo di differenti modelli del software InVEST (Integrated Valuation of Ecosystem Services and Tradeoffs2) determinandone l’immediata e semplificata utilizzabilità.

Nello specifico sono stati automatizzati gli algoritmi di calcolo riferiti ai seguenti 8 differenti Servizi Ecosistemici offerti dal suolo libero e selezionati tra i molteplici che la natura fornisce: • qualità degli Habitat, • stoccaggio di carbonio, • disponibilità idrica, • trattenimento dei sedimenti, • trattenimenti dei nutrienti, • produzione agricola, • impollinazione, • produzione legnosa.

L’utente può decidere su che tipo di configurazione di uso del suolo lavorare: stato di fatto, piuttosto che “scenari” alternativi riferiti a ipotetiche varianti ed elaborare mappature biofisiche dei Servizi Ecosistemici, verificando, con relativa rapidità, il variare degli indicatori biofisici ed economici ad essi relativi ed impostando, di conseguenza, analisi di tipo quali-quantitativo. L’utilizzo di tale strumento in chiave comparativa possa, in particolare, e proposto per fornire un supporto nella verifica degli effetti ambientali dei piani e delle loro varianti sia nell’ambito delle conferenze di pianificazione che, preliminarmente, a supporto della Valutazione Ambientale Strategica, attività valutativa obbligatoriamente integrata alla pianificazione urbanistica e territoriale ai sensi sia delle normative UE, che nazionali (Dlgs 152/2006 e smi) e regionali (Lr del Piemonte 56/1977 e smi).

SimulSoil può essere scaricato gratuitamente - previa registrazione a fini statistici e di monitoraggio - ed installato direttamente nella propria workstation. Lo strumento consente di scaricare un pacchetto di dati di livello nazionale o di livello locale relativamente agli usi del suolo nei quali si intende effettuare una valutazione (ambito della Città Metropolitana di Torino). In alternativa all’utilizzo dei dati precaricati è possibile la personalizzazione del “pacchetto dati” tramite il caricamento da sorgente esterna o il “ridisegno”, con maggiore dettaglio tematico e precisione geometrica, degli usi del suolo, in formato vettoriale e nel rispetto dei tematismi d’uso della Land Cover Piemonte (LCP) ovvero delle categorie d’uso riconducibili al terzo livello di legenda tematica europea Corine Land Cover: la compatibilità della classificazione degli usi del suolo con la legenda LCP è un requisito necessario per il funzionamento del simulatore in quanto SimulSoil associa ad un predeterminato uso del suolo i valori biofisici e gli algoritmi necessari allo sviluppo degli output, costituiti da una cartografia in formato raster con risoluzione, per il livello nazionale, pari a 20 metri per pixel ed a scala locale a 5 metri per pixel.

Nello specifico, la valutazione ha ad oggetto i seguenti 8 SE: 1) STOCCAGGIO DI CARBONIO (Carbon Sequestration) - CS - servizio di regolazione secondo la classificazione TEEB CICES; 2) PRODUZIONE AGRICOLA (Crop Production) - CPR- servizio di approvvigionamento secondo la classificazione TEEB CICES; 3) PRODUZIONE LEGNOSA (Timber Production) - TP - servizio di approvvigionamento secondo la classificazione TEEB CICES; 4) QUALITÀ DEGLI HABITAT (Habitat Quality) - HQ - servizio di supporto secondo la classificazione TEEB CICES; 5) TRATTENIMENTO DEI NUTRIENTI (Nutrient Retention) - NR - servizio di regolazione secondo la classificazione TEEB CICES; 6) DISPONIBILITÀ IDRICA (Water Yield) - WY - servizio di regolazione secondo la classificazione TEEB CICES; 7) TRATTENIMENTO DEI SEDIMENTI (Sediment Retention) - SDR - servizio di regolazione secondo la classificazione TEEB CICES; 8) IMPOLLINAZIONE (Crop Pollination) - CPO - servizio di approvvigionamento secondo la classificazione TEEB CICES.

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Le elaborazioni cartografiche sviluppate da SimulSoil utilizzano due “repertori di input” che sono stati costituiti e sviluppati nell’ambito della ricerca SAM4CP e che sono scaricabili insieme al software. Si tratta di:

• a livello nazionale un uso del suolo derivato dal confronto tra la cartografia Corine Land Cover (CLC) e la Carta Nazionale di Copertura del Suolo6 frutto dell’unione di vari High Resolution Layers di Copernicus, entrambe riferite all’anno 2012. La risoluzione geometrica è di 20 metri;

• per il livello locale la carta tematica di uso del suolo (LULC) ovvero la Land Cover Piemonte (LCP)8, aggiornata al 2010, per tutti i Comuni appartenenti alla Città Metropolitana. La risoluzione geometrica è pari a 5 metri.

Tutti i dati di input sono costituiti da cartografie in formato raster, oppure in formato vettoriale georeferenziato e da tabelle di valori in formato .csv. L’utente avrà comunque la possibilità di ridisegnare l’uso del suolo in formato shapefile con qualsiasi programma di editing GIS, utilizzando le coordinate geografiche e il sistema di rappresentazione che SimulSoil ha precaricato.

Poiché i risultati delle elaborazioni effettuate da SimulSoil presentano un’elevata sensitività al tipo di dato di input utilizzato si invita a porre particolare attenzione nella lettura ed interpretazione dei valori biofisici, e soprattutto economici, che sono generati dalle elaborazioni: si consiglia l’utilizzo dei prodotti di SimulSoil per la conoscenza della distribuzione spaziale dei differenti SE e la verifica dei possibili trend a fronte scenari di uso del suolo differenti più che come valori soglia o assoluti. È inoltre necessario porre sempre molta attenzione nel collegare gli esiti valutativi sui SE a provvedimenti normativi di tipo prescrittivo e conformativo: per una legittimazione all’utilizzo in tal senso si suggerisce una loro ulteriore validazione derivante da indagini sul campo con esperti. Tutti i servizi mappati costituiscono indicatori di valori biofisici “effettivi” e non “potenziali”. Si evidenzia in particolare che anche i modelli riferiti alla produttività agricola ed al servizio di impollinazione adottano la misurazione effettiva della distribuzione dei valori esistenti nelle aree agricole (ovvero dove avviene il “servizio”), e non la propensione alla fornitura del servizio sulla base della classe di capacità d’uso del suolo stesso.

Come già evidenziato, SimulSoil è un’applicazione informatica che consente di eseguire bilanci delle funzioni ecosistemiche del territorio, automatizzando processi informatici complessi che dovrebbero essere gestiti separatamente mediante l’utilizzo di differenti modelli, alcuni dei quali proprietari del software InVEST 5, a partire da una carta digitale degli usi del suolo di cui l’utente stesso può configurare le ipotetiche trasformazioni. Esso produce una quantificazione biofisica della mappatura dei SE e, associando "costi" parametrici ai SE forniti dai suoli ne sviluppa la valutazione economica, secondo il seguente approccio: ai SE con valori biofisici assoluti è associato un prezzo unitario (per esempio, 1 tonnellata di carbonio sequestrato equivale a 100 euro del costo sociale evitato per il mancato rilascio in atmosfera), mentre per i SE con valori biofisici espressi da valori indice l’associazione del costo avviene ipotizzandone un mercato e definendone un valore derivato dalla "disponibilità a pagare" per il godimento del bene stesso. È evidente, tuttavia, come l’associazione di un valore economico ad un indice presenti molti limiti e non sia da assumere come valore paradigmatico. Si sottolinea, inoltre, che, indipendentemente dal modello di valutazione adottato, l'associazione di un valore economico ad un beneficio ambientale si riferisce sempre ad un valore "marginale" e non "totale" (poiché il valore complessivo del Capitale Naturale non è quantificabile). SimulSoil, pertanto, non determina il “prezzo” del Capitale Naturale, ma costituisce piuttosto la stima parametrica del possibile valore monetario di alcuni servizi ecosistemici.

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