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RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI VALORI OTTENUTI E LORO INTERPRETAZIONE

3.ANALISI DEI DAT

CONSIGLI DI AMICI E CONOSCENTI M[5]= 3.888774 E[5]= 3.84456 S[5]= 0.08

3.8 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DEI VALORI OTTENUTI E LORO INTERPRETAZIONE

Adesso saranno mostrati i grafici nati grazie ai valori trovati nel paragrafo precedente e, successivamente ne sarà data un’interpretazione.

Per meglio comprendere il grafico è opportuno sapere che:

 I punti rossi e la spezzata che li unisce rappresentano i valori della media effettiva del campione “E”;

 I punti blu e la spezzata che li unisce rappresentano i valori della media che hanno subìto la correzione della post-stratificazione “M”; rappresentano i valori corretti dal bias dell’auto-selezione; intorno a questi valori sono stati calcolati gli intervalli di confidenza;

 Le spezzate color viola scuro racchiudono l’intervallo di confidenza al 90%;  Le spezzate viola chiaro racchiudono l’intervallo di confidenza al 95%;

 Le spezzate rosa, invece, racchiudono l’intervallo di confidenza al 99%. Infatti sono le spezzate più esterne rispetto alla media sulla quale sono calcolate.

I grafici servono per dimostrare visivamente che i bias da auto-selezione sono stati corretti, mentre gli intervalli di confidenza danno un margine di credibilità pari al 90%, 95% e 99% alle stime puntuali trovate.

E’ anche opportuno ribadire a cosa corrispondono i valori trovati come medie. Per la domanda 2 si hanno le seguenti relazioni:

 1 = “Non pratico questa attività”;  2 = “Fino a 5 giornate”;

 3 = “6/10 giornate”;  4 = “11/15 giornate”;  5 = “16/20 giornate”;  6 = “più di 20 giornate”.

Quindi medie con valori bassi significano che quel certo sport o non è praticato o al quale si dedica poco tempo. Al contrario, se si hanno valori alti vorrà dire che a quel determinato sport verrà dedicato molto tempo.

Per la domanda 9, invece, si hanno queste relazioni:  1 = “Ogni giorno”;

 2 = “Una volta a settimana o poco più”;  3 = “Più di una volta al mese”;

 4 = “Una volta al mese”;  5 = “Ogni tanto”;

 6 = “Mai”.

In questa domanda, se si hanno valori bassi vuol dire che lo strumento di comunicazione preso in considerazione è molto usato per rimanere aggiornato sul mondo outdoor. Alti valori significheranno l’opposto.

Infine, per la domanda 10, le relazioni sono:  1 = “Per nulla d’accordo”;

 2 = “Poco d’accordo”;

 4 = “Abbastanza d’accordo”;  5 = “Molto d’accordo”.

In questa domanda valori bassi, più vicini a 1, di risposta esprimono un completo disaccordo con l’item al quale si riferiscono, mentre valori più vicini a 5 significano un alto grado di accordo.

Sull’asse felle ascisse si trovano gli item ai quali è stata data una risposta, mentre sull’asse delle ordinate i valori che era possibile dare come risposta.

Fatte queste premesse, ecco il grafico della prima domanda proveniente dal raccoglitore di www.falesia.it:

Figura 9: Grafico della domanda 2 per il raccoglitore www.falesia.it

Osservando il grafico si nota come, in questo caso, la spezzata delle medie del campione “E” stia sempre al di sotto di quella corretta “M”. La spezzata rossa sta al di sotto (o anche al di sopra in alcuni grafici) di quella blu perché tutti i punti rossi sono affetti dal selection bias. I punti blu sono quelli rossi dopo aver subito la correzione della post-stratificazione. La spezzata rossa è sbagliata mentre la blu è quella corretta. Ovviamente si elimina il bias nei limiti dei dati che si possiedono, quindi non è completamente eliminato ma

sicuramente diminuito. Si nota anche che la media effettiva “E” in questa domanda rimane sempre all’interno dei 3 intervalli di confidenza (tranne nel caso dello Snowboard dove supera il primo intervallo, anche se di poco), che, si ricorda, sono costruiti intorno ai valori medi corretti “M”. L’ampiezza degli intervalli dipende solo dal valore della varianza visto che il numero dei rispondenti è sempre lo stesso (poteva essere l’altro valore che poteva far variare l’intervallo). Quindi item con valori di “S” più grandi avranno degli intervalli di confidenza più ampi.

Passando ad aspetti più sostanziali, prendendo in considerazione le medie corrette “M” si nota facilmente come le attività sportive alle quali si dedica più tempo durante l’anno sono l’”Arrampicata” con una media di 4,59, ovvero tra le 11/15 giornate e l6/20 giornate (con una leggera propensione per queste ultime), il “Trekking” con una media di 3,73, quindi quasi 11/15 giornate di media all’anno e l’”Alpinismo su roccia” con una media 2,64, cioè gli viene dedicato tra le 5 e le 10 giornate. Il fatto che siano sport che si possono praticare tutto l’anno e che si possano trovare sentieri per il trekking e pareti per l’arrampicata (può essere fatta anche al chiuso con pareti artificiali create ad hoc) potrebbe far aumentare la loro intensità di pratica.

Al contrario vediamo come lo “Snowboard” con 1,49, le “Racchette da neve” con 1,48 e lo “sci di fondo” con 1,27 siano gli sport ai quali si dedica meno tempo o addirittura non si pratichino affatto. Ad abbassare, probabilmente, il tempo di pratica è la necessità per questi sport di avere la neve poiché sport invernali e la fatica che questi ultimi che richiedono.

Concentrandoci sugli intervalli di confidenza del grafico si possono avere anche altre informazioni. Per prima cosa si sa che il valore dello sport che “cade” all’interno degli estremi dell’intervallo è molto credibile (al 90%, al 95% e 99%). In altre parole, per esempio, nel caso del “Trekking” si sa con una certezza del 90% che l’intensità di pratica media si trova in un intervallo con gli estremi [3,4283; 4,0373], con una certezza del 95% in un intervallo con gli estremi [3,3717; 4,0883] e con una certezza del 99% in un intervallo con gli estremi [3,2620; 4,1979]. Ovviamente all’aumentare della percentuale di certezza, gli estremi dell’intervallo sono sempre tra loro più distanti. Questo ragionamento può, ovviamente, fatto valere per tutti gli altri item delle domande analizzate.

In secondo luogo risalta subito agli occhi come alcuni sport abbiano una maggiore rispetto ad altri visto che hanno un intervallo di confidenza più ampio. Nello specifico stiamo parlando dell’alpinismo su roccia, del boulder, della mountain bike, del cicloturismo e sci alpinismo.

Oltre al singolo valore medio che può indicare l’intensità della pratica, anche la posizione dell’intervallo di confidenza “parla” dell’intensità di pratica. Nel momento in cui gli intervalli dei vari item si sovrappongono (hanno cioè, tra loro, valori molto simili agli estremi) questo sta a significare che le differenze, a livello di intensità di pratica, tra i vari item sono poche. Se gli intervalli relativi a 2 sport differenti non sono in overlapping tra loro vorrà dire che l’intensità di pratica tra i 2 sport sarà molto differente.

Alla luce di quanto appena scritto si può dire che “Sci alpinismo”, “Racchette da neve”, “Snowboard”, “Sci da discesa” e “Sci di fondo” hanno, più o meno, la stessa intensità di pratica; che rispetto a questi sport “Alpinismo su roccia” ha una frequenza doppia, “Trekking” quasi li triplica e “Arrampicata” quasi li quadrupla per giorni dedicati. Quanto detto è possibile sostenerlo nel 90%, 95% e 99% dei casi. Cioè chi dice “All’arrampicata gli viene dedicato quasi il quadruplo delle giornate di quelle per lo sci di fondo” avrà ragione o nel 90% dei casi, o nel 95% o 99%.

Passando alla domanda successiva il grafico per www.falesia.it:

Come nelle risposte della precedente domanda le medie empiriche, tranne quella di “Google Plus” sono al di sotto della media che è stata corretta dalla post-stratificazione e ricadono all’interno dei vari intervalli di confidenza.

I mezzi di informazione che sono prevalentemente consultati per essere sempre a conoscenza di ciò che succede nel mondo outdoor sono “Google Plus” con 1,28 (i rispondenti accedono quasi una volta al giorno o più di una volta a settimana per informarsi), “Twitter” con 1,29 e “Associazioni (riviste per soci)” con 2,35. “Facebook” è solo al settimo posto. Gli sono evidentemente preferiti altri social network. Ad ogni modo i social permettono una costante informazione in tempo reale e con poche parole (Twitter soprattutto) trasmettono le varie notizie. La tempestività nell’ottenimento dell’informazione desiderata è un aspetto fondamentale e non si potrebbe ottenere, per esempio, da una rivista che esce solo mensilmente. Questa notizia sarà ripresa nell’ultimo capitolo.

Le ultime 3 posizioni sono ricoperte, rispettivamente da: “Siti di notizie e attualità sul mondo outdoor” con 3,89 (si accede ai suddetti siti una volta al mese o poco più), probabilmente perché superati dall’uso dei social network; “Siti con relazioni di itinerari” con 4,21 (più di una volta al mese), forse perché queste risorse vengono utilizzate solo quando è possibile organizzare una vacanza; all’ultimo posto con una media di 4,53 si ha “Amici e conoscenti”. Probabilmente quest’ultimo item non è molto considerato perché la stra-grande maggioranza dei rispondenti si considera o è considerata come esperta e non ha quindi bisogno di chiedere informazioni ad amici o conoscenti.

Prendendo in considerazione gli intervalli si osserva come quelli con maggiore variabilità siano quelli di “Facebook”, “Siti con relazioni di itinerari”, “Siti di notizie e attualità sul mondo outdoor” e “Amici e conoscenze”.

A livello di posizione degli intervalli si nota come quelli di “Twitter” e “Google Plus” siano sostanzialmente identici, cosi come quelli di “Youtube”, “Associazioni (attività presso le sedi)” e “Associazioni (riviste per soci)” e quelli di “Siti con relazioni e itinerari”, “Siti di notizie e attualità sul mondo outdoor” e “Amici e conoscenti”. A conclusione dell’osservazione degli intervalli si può sostenere che per rimanere sempre al corrente delle attività outdoor Twitter e Google Plus sono consultate più quasi il quadruplo delle volte dei siti con le relazioni su itinerari e degli amici e conoscenti e anche quasi il triplo delle volte in più rispetto a Facebook.

Infine, ecco l’ultima domanda proveniente da www.falesia.it:

Figura 11: Grafico della domanda 10 per il raccoglitore www.falesia.it

Per questioni di spazio, i vari item della domanda, sono stati riscritti nel grafico con l’etichetta “Domanda 1”, “Domanda 2” fino a “Domanda 13”. Diversamente dalle precedenti domande studiate, in questa si racchiudono 3 tematiche differenti sulle quali è richiesto di esprimere il proprio grado di accordo o disaccordo. Le 3 tematiche possono essere cosi classificate:

 “Come e dove ci si documenta prima di acquistare un prodotto”, che racchiude gli item 1, 2, 3 ,4 e 5;

 “Cosa influisce sul suo comportamento di acquisto”, che comprende gli item 6, 7, 8 e 9;

 “Dove si acquistano i prodotti”, argomento studiato con gli item 10, 11, 12 e 13. Rispetto alle prime 2 domande vediamo come le 2 spezzate quasi si sovrappongono. Vuol dire che la post-stratificazione non ha dovuto correggere molto i risultati effettivi del questionario. Un’altra cosa interessante è notare che, rispetto alle prime 2 domande, gli intervalli di confidenza sono più ampi, sintomo di maggior variabilità.

Per quanto riguarda la prima tematica si nota come i rispondenti si dimostrino tendenzialmente in accordo sulle fonti da cui si informano prima di acquistare. Le “Riviste cartacee” lasciano abbastanza indifferenti, visto che hanno un valore medio pari

a 3,25. Le modalità di informazione prima di acquistare che riscuotono più successo sono la “ricerca on-line” con 4,12 e la richiesta di consigli da parte di “amici e conoscenti” con 3,90 privilegiati rispetto ai conigli che potrebbe trovare in un negozio specializzato (3,61). Osservando gli intervalli, quelli dell’item “2” e “4” si sovrappongono quasi perfettamente, quindi ottengono uguale consenso, mentre l’item 1 ottiene un consenso più che doppio rispetto al “3” e maggiore del “5”.

Per la seconda tematica gli elementi maggiormente discriminanti per l’acquisto sono “la diponibilità dell’esatto prodotto desiderato” con 4,00 ( è anche l’item col punteggio più alto di tutta la domanda, quindi quello che ha riscontrato maggior successo) e il suo “prezzo” con 3,97. La “marca”, con 3,33, è la variabile che lascia più indifferenti, probabilmente perché tutte le marche producono prodotti che si somigliano tra loro e variano solo per prezzo e qualità.

Gli intervalli dell’item “6”, “7” e “9” sono praticamente identici visto che si sovrappongono quasi perfettamente. Hanno quindi ottenuto più o meno lo stesso livello di consenso, che a sua volta è doppio rispetto a quello ottenuto dall’item “8”.

Passando all’ultima tematica si può osservare come “Acquistare nei negozi reali” (Domanda 12) siano ancora l’opzione preferita da parte dei rispondenti con 3,66. “Compro on-line” (Domanda 11) segue a 3,35. Verosimilmente la possibilità di provare un’eventuale indumento, un paio di scarpe o toccare con mano il prodotto sono ancora variabili importanti quando si acquista. In ultima posizione, e col voto ampiamente più basso di tutte le opzioni, pari a 2,67 si trova la possibilità di informarsi in un negozio reale per poi acquistare on-line. Quest’ultimo dato avvalora ancora di più l’ipotesi che l’opzione favorita per acquistare sono i negozi reali.

Gli intervalli degli item “10”, “11” e “12” sono molto simili, con quelli dei primi 2 pressoché identici. Questi 3 item ottengono un consenso quasi doppio dell’item 13 che pare quello meno preferito dai rispondenti.

Tra tutti gli item si notano molte sovrapposizioni degli intervalli, non c’è un item prettamente dominante. Vuol dire che i valori delle risposte non sono molto differenti tra loro e che quindi i rispondenti non hanno una grande divergenza di opinione su quello che è stato loro chiesto.

Come ormai è consuetudine in tutta la lunghezza dell’elaborato, sono proposti di seguito i grafici degli altri 2 raccoglitori, Gulliver e Vieferrate.

Il grafico dei risultati per la domanda 2 proveniente da www.gulliver.it:

Figura 12: Grafico della domanda 2 per il raccoglitore www.gulliver.it

Si nota come gli intervalli di confidenza abbiano gli estremi molto vicini tra loro, essendo visivamente più stretti dei precedenti, sintomo di bassa variabilità. Come nel caso precedente, la media effettiva della popolazione “E” si trova sempre al di sotto di quella post-stratificata “M”, ma, stavolta, con un’eccezione rappresentata dal caso dello sci di discesa dove la media effettiva è ampiamente al di sopra della media corretta e, per di più, anche al di fuori dei vari intervalli di confidenza. Vuol dire che questo item era ampiamente condizionato dal bias dell’auto-selezione. Il caso dello “sci di discesa” è quello dal comportamento più anomalo, ma anche “Vie ferrate”, “Boulder”, “Snowboard” e “Sci di fondo” hanno la media effettiva che finisce, anche se di poco, al di fuori di tutti e 3 gli intervalli di confidenza. Vuol dire che anche questi sport hanno avuto bisogno di essere corretti.

Passando ai risultati dell’indagine, si osserva come il “Trekking” sia ampiamente lo sport al quale viene dedicato più tempo, poiché ha un valore medio pari a 3,88 (cioè circa 11/15 giornate dedicate all’anno a questo sport). In seconda posizione si assesta lo

“Scialpinismo” con 2,81 (quasi 6/10 giornate a lui dedicate durante l’anno) e in terza, con 2,72 l “Arrampicata”.

Al contrario, nelle ultime posizioni, ci sono lo “Boulder” con 1,35, lo “Sci di fondo” con 1,34 e lo “Snowboard” con 1,27. Per questi 3 sport, il tempo dedicato è quasi assente o nullo. Il motivo della presunta mancanza di pratica è la necessità di un clima si un certo tipo, di un’attrezzatura per lo più molto costosa o uno sport eccessivamente di nicchia. Si osserva che gli intervalli di confidenza nel grafico creano molti picchi. Vuol dire che c’è molta variabilità nell’intensità di pratica a seconda dello sport preso in questione. Il “Trekking” si prativa quasi il doppio di “Alpinismo su ghiaccio”, “ Mountain bike”, “Cicloturismo”, “ Racchette da neve”, “Sci da discesa” (questi 5 item hanno i propri intervalli in overlapping) e quasi il triplo di “Boulder”, “Snowboard” e “Sci di fondo” ( anche i loro intervalli sono in overlapping). Si può classificare l’intensità di pratica su 3 livelli differenti.

Per le risposte alla domanda 9 di Gulliver si hanno i seguenti risultati:

Figura 13: Grafico della domanda 9 per il raccoglitore www.gulliver.it

Anche qua le medie effettive sono tutte al di sotto di quelle che hanno subìto la correzione. I valori delle medie effettive di “Youtube”, “Siti con relazioni di itinerari”, “Siti di notizie e attualità sul mondo outdoor”, “Amici e conoscenti” e “riviste cartacee” sono al di fuori di tutti e 3 gli intervalli di confidenza. Erano molto distorte. Gli intervalli hanno un’ampiezza minore rispetto ad altri grafici, quindi c’è una minore variabilità. Questa bassa variabilità si riscontra in tutti gli item

Si osserva che i mezzi di informazione maggiormente consultati per rimanere aggiornati sul mondo outdoor sono “Twitter” con 1,20 (i rispondenti accedono a Twitter quasi ogni giorno) e “Google Plus” con 1,53 (accedono quasi quotidianamente al social network di Google). In terza posizione, con una frequenza pari a 2,19 (poco più di una volta a settimana) si ha “Associazioni (attività presso le sedi)”.

Come nel caso del raccoglitore di Falesia, anche qui i 3 mezzi meno utilizzati per raccogliere informazioni sono: “Siti di attualità sul mondo outdoor” con 3,94 (un po’ più di una volta al mese), “Amici e conoscenti” con 4,17 (una volta al mese) e “Siti con relazioni e itinerari” con 4,79 (si consultano ogni tanto, verosimilmente solo quando si programma un’uscita per sport come lo scialpinismo o le vie ferrate perché in questi casi, spesso i sentieri non possono essere facilmente indicati come nel trekking).

Osservando la posizione degli intervalli si può dire che quelli di “Twitter” e “Google Plus” si sovrappongono quindi i 2 social network sono usati con la stessa intensità e che, per esempio sono consultati il doppio di “Youtube” e di “Associazioni (attività presso le sedi)” e “Associazioni (riviste per soci)” che si pongono tutte sullo stesso livello. Su un livello ancora più alto, ma sullo stesso livello fra loro, e quindi con un intensità di utilizza ancora più basso si posizionano “Siti di attualità sul mondo outdoor”, “Amici e conoscenti” e “Siti con relazioni e itinerari”. Queste affermazioni sono vere ad una percentuale di certezza pari all’intervallo di confidenza preso come riferimento.

Infine, per l’ultima domanda da www.gulliver.it si hanno il seguente grafico:

Nuovamente si osserva come la spezzata dei valori effettivi sia costantemente al di sotto di quella che è stata corretta. Rispetto alla domanda 10 del raccoglitore di Falesia si nota che gli intervalli di confidenza hanno gli estremi più vicini frutta di una minore varianza. L’unico item che ha la media effettiva che non ricade all’interno agli intervalli è “Chiedo consigli ad amici e conoscenti” cioè, nel grafico, la “Domanda 5”.

Esaminando gli item riguardanti la prima tematica si ha che il metodo di ricerca di informazioni per acquistare che incontra maggior conenso è la “Domanda 1” con 4,04 ( “abbastanza d’accordo”). Al secondo posto si posiziona “Chiedo consigli ad amici e conoscenti” (“Domanda 5” nel grafico) con 3,98. Al terzo “Acquisisco informazioni in un negozio pecializzato prima di acquistare” con 3,71. Lascia sostanzialmente indifferenti i rispondenti l’item “Mi documento su rivite cartacee specializzate” con 3,16.

Per la seconda tematica, le variabili che influiscono maggiormante sulla decisione di acquisto sono “La disponibilità dell’esatto prodotto che voglio” con 3,93 e “Il prezzo” con 3,92. Nuovamente, la variabile meno importante è, in questo caso, “La marca” con 3,74.

Per l’ultima tematica l’opzione “Compro nei negozi reali” è quella che ottiene il maggior grado di consenso con 3,60. Segue “Tendo ad acquistare nel mio negozio di fiducia” con 3,43. “Mi informo in negozio e compro on-line” ottiene il punteggio più basso fra tutti gli item con 2,49 ed è anche l’unico che ottiene un punteggio che propende più per un grado di disaccordo che di accordo.

Considerando gli intervalli di confidenza, nella prima tematica c’è una netta propensione per l’on-line (forum on-line) piuttosto che per i siti di e-commerce, probabilmente perché forniscono informazioni troppo generali, e soprattutto piuttosto che per le riviste cartacee. Pare palese che gli utenti prediligano informarsi via web piuttosto che sulla carta stampata. Per la seconda tematica, invece, pare che non ci sia una grande differenza di comportamento visto che gli intervalli si sovrappongono tra loro. Non c’è nessuna grande differenza degna di nota. Per l’ultima tematica, invece, i primi 3 item sono graditi quasi allo stesso modo (preferenza però per i negozi reali) e tutti e tre hanno quasi valori doppi rispetto all’ultimo item che è evidentemente il meno gradito.

Si presentano gli ultimi grafici dell’ultimo raccoglitore studiato, quello proveniente da www.vieferrate.it.

La Domanda 2:

Figura 15: Grafico della domanda 2 per il raccoglitore www.vieferrate.it

Tranne che per l ”Arrampicata” dove la media effettiva i trova al di sopra della media post-stratificata. Le altre, come al solito, si trovano al di sotto. Per la prima volta, negli ultimi 5 item la media effettiva e quella che è stata corretta si sovrappongono quasi perfettamente. Vuol dire che in questi casi l’auto-selezione non ha portato un bias molto

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