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Rassegna della letteratura e costruzione delle ipotesi

CAPITOLO 3. I temi della sostenibilità nei report degli analist

3.2 Rassegna della letteratura e costruzione delle ipotesi

Come è stato descritto nel capitolo precedente, gli analisti finanziari agiscono come intermediari dell’informazione. Essi utilizzano le loro competenze e conoscenze economiche per prevedere l’andamento dei mercati e delle quotazioni di borsa. Successivamente, elaborano raccomandazioni d’investimento adeguate in vista di operazioni finanziarie. Attraverso la diffusione di queste raccomandazioni, la quale avviene tramite l’emissione di report aziendali, gli analisti sono in grado di modellare i giudizi degli investitori e di influenzarne le loro decisioni.

Come è stato già indicato, una raccomandazione d’investimento dipende dal confronto tra

target price e prezzo corrente del medesimo titolo aziendale. La raccomandazione sarà

positiva (buy) nel caso in cui il target price risulti essere superiore al prezzo corrente di mercato, sarà invece negativa (sell) nel caso in cui il target price risulti essere inferiore. Alla luce del ruolo fondamentale che gli analisti svolgono nell’allocazione di risorse finanziarie, è essenziale capire se e come gli analisti valutano il coinvolgimento della CSR e se ritengono che gli investimenti in CSR siano una leva di vantaggio competitivo per l’azienda o al contrario un costo superfluo.

La letteratura esistente suggerisce che gli analisti prestano attenzione alle policy sostenibili adottate dalle società e le considerano quando emettono una certa raccomandazione sui titoli. C’è evidenza del fatto che gli analisti vadano a adattare le loro raccomandazioni d’acquisto o di vendita proprio sulla base dell’attenzione che le aziende pongono sulla sostenibilità. Tale enfasi dimostrata dagli analisti sulla responsabilità sociale delle imprese è dovuta in parte dalla crescente domanda che gli investitori stessi hanno per la CSR (Dhaliwal et al., 2012).

La presente ricerca si pone come primo obiettivo quello di verificare se effettivamente gli analisti tengono conto degli aspetti di sostenibilità all’interno dei loro report.

La prima ipotesi è pertanto formulata nel seguente modo:

H1: Data la crescente attenzione ai temi di responsabilità sociale, gli analisti all’interno dei loro report riportano informazione sulle pratiche di CSR adottate delle società. Per verificare questa prima ipotesi verrà analizzato il contenuto di un campione di report emessi da analisti finanziari su società quotate sul mercato italiano.

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Ciò che è stato analizzato nei capitoli precedenti ha dimostrato che le numerose ricerche condotte per spiegare le potenziali implicazioni della CSR, non sono ancora riuscite a pervenire ad un risultato univoco e consistente. Gli studi empirici sulla relazione tra CSR e reddittività sono per lo più contraddittori, mostrando una correlazione tra le due variabili in certi casi negativa e in altri positiva.

Gli oppositori della CSR ritengono applicabile la cosiddetta teoria dell’agenzia la quale sostiene che la CSR potrebbe servire prevalentemente per raggiungere obiettivi opportunistici dei manager a scapito degli interessi degli azionisti (Brammer e Pavelin, 2006). Il loro obiettivo è quello di dimostrare che gli investimenti in CSR rappresentano solamente una fonte di distrazione di risorse finanziarie e dunque devono essere evitati. Tuttavia, un altro flusso di letteratura ha riscontrato una relazione positiva. La teoria degli

stakeholder postula che la CSR abbia un effetto di valorizzazione che avvantaggia sia gli

azionisti che gli stakeholder (Aguinis e Glavas, 2012). In un mercato in cui i consumatori hanno un elevato livello di consapevolezza riguardo alle tematiche di CSR, una

performance CSR superiore può migliorare il valore del marchio e la reputazione delle

aziende, il che a sua volta migliora la valutazione del prodotto aziendale. Inoltre, le aziende con una migliore reputazione e quelle che prestano particolare attenzione al miglioramento del benessere dei propri dipendenti tramite programmi CSR, possono attrarre migliori talenti e motivare i dipendenti a migliorare la produttività (Waddock e Graves, 1997).

Secondo la teoria dell’agenzia, le performance CSR sono negativamente collegate alle performance finanziarie, questo induce gli analisti a considerare gli investimenti nella CSR come uno spreco di risorse, e dunque saranno propensi ad emettere raccomandazioni d’investimento negative.

Al contrario, secondo la teoria degli stakeholder, le pratiche di CSR vengono percepite come un insieme di attività che possono contribuire positivamente alla reddittività. In questo caso è più probabile che gli analisti avendo una percezione positiva degli investimenti in CSR vadano ad aumentare il valore del target price. Di conseguenza cresce la probabilità che vengano emesse per queste società raccomandazioni d’investimento positive (buy).

Considerato che negli ultimi anni sembra prevalere la teoria degli stakeholder piuttosto che la teoria dell’agenzia, si ipotizza che le aziende con maggiore attenzione alle tre dimensioni che caratterizzano la sostenibilità, siano associate a raccomandazioni

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Per effettuare questa verifica vengono costruite due metodologie d’indagine differenti; la prima si pone come obiettivo quello di verificare se in generale gli analisti quando prestano attenzione alla sostenibilità all’interno dei loro report sono spinti ad emettere raccomandazioni d’investimento più favorevoli. E dunque se l’informativa CSR effettivamente conta in termini positivi. La seconda ricerca invece è più specifica, in questo caso infatti si vuole verificare se conta maggiormente l’informativa positiva o negativa che viene data dall’analista. In questo secondo caso, sempre partendo da una logica secondo la quale gli analisti sono favorevoli alla sostenibilità, ci si aspetta che quando essi ritengono che la società in esame sia molto attenta in termini positivi alle tematiche di CSR, allora saranno maggiormente inclini a emettere raccomandazioni d’investimento positive, al contrario quando essi ritengono che la società non si stia impegnando adeguatamente ad adottare pratiche sostenibili, essi saranno orientati a emettere raccomandazioni d’investimento negative.

Pertanto, vengono riportate di seguito le ipotesi da accertare.

Nel primo caso verrà analizzato l’intero campione di report e si verificherà se:

H2: L’informativa CSR contenuta nel report emesso da un’analista finanziario conta. Per i report che contengono queste informazioni è maggiore la probabilità di osservare una raccomandazione d’investimento positiva.

Nel secondo caso si andrà più nel dettaglio. Si analizzerà infatti solamente il campione di report che contengono specifiche informazioni riguardanti la CSR e si verificherà se: H3: Gli analisti emettono raccomandazioni d’investimento positive quando essi ritengono che la società in esame sia incline a adottare comportamenti sostenibili.

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