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3.3 – Rating e policies legate agli Assets

Le istituzioni hanno bisogno di ben articolate policies che specifichino i requisiti ed i criteri per le operazioni di classificazione del rischio, identificando il deterioramento dei crediti e rilevando le perdite. Tale specificità è fondamentale per mantenere l'integrità del sistema di gestione del rischio di un intermediario bancario. Nel caso in cui le condizioni o le prospettive future di un debitore sono notevolmente indeboliti, i prestiti finanziari probabilmente meritano un declassamento in base alle carenze individuate con adeguati sistemi di controllo e rating interno sulla solvibilità delle controparti bancarie. Se tali punti deboli sembrano essere di natura durevole, e c’è la probabilità che il creditore non sarà in grado di raccogliere tutto il capitale e gli interessi dovuti, il prestito deve essere collocato sulla giusta competenza temporale e

61 FDIC, Quarterly Banking Profile: Fourth Quarter 2014, Volume 9, Numero 1, 2015, https://www.fdic.gov/bank/analytical/quarterly/2015_vol9_1/FDIC_4Q2014_v9n1.pdf

registrato come attività di dubbia qualità. Tali prestiti dovrebbero essere riesaminati per ridurre il valore a quello effettivo, come descritto dai vari principi.

Le banche devono garantire che i rischi di attività di prestito leveraged sono completamente incorporate nell'analisi ALLL e vi sia l'adeguatezza patrimoniale. Le esposizioni di leva finanziaria dovrebbero essere presi in considerazione sia attraverso l'analisi delle perdite previste dal portafoglio sia come parte di un'analisi complessiva del portafoglio utilizzando i gradi di rischio interno dell'ente od altri fattori.

Per i mutuatari con segnali negativi o per i mutuatari ad alto rischio che si discostano fortemente dai flussi di cassa previsti, per cui cambiano i valori delle garanzie reali, o di altri obiettivi importanti, le istituzioni dovrebbero elaborare piani di azione individuali con obiettivi critici e tempistiche ben precise. Questi piani possono includere di lavorare con il mutuatario per una risoluzione ordinata, preservando gli interessi dell'istituzione, la vendita nel mercato secondario, e la liquidazione. Indipendentemente dall'azione, gli esaminatori ed il management della banca devono garantire che tali crediti siano rivisti regolarmente per la precisa classificazione del rischio, per status di competenza, e per il riconoscimento del valore delle perdite.

Crediti ad alto rischio, tra cui operazioni di leveraged finance, richiedono un monitoraggio frequente da parte delle organizzazioni bancarie. Con cadenza trimestrale, il management ed il consiglio di amministrazione dovrebbe ricevere rapporti completi sulle caratteristiche e le tendenze in tali esposizioni. Secondo la FDIC, questi rapporti dovrebbero includere almeno queste informazioni:

• esposizione singole e segmenti totali di esposizioni, tra cui partecipazioni di debito e di capitale, rispetto ai limiti stabiliti;

• distribuzione di classificazione del rischio e di migrazione dei dati;

• performance del portafoglio, non conformità con covenants, crediti ristrutturati, insolvenze, attività non-performing, e crediti deteriorati;

• Rispetto delle procedure interne e livello aggregato di deroghe alle norme di policies e di sottoscrizione.

Istituti bancari con significativi livelli di esposizione ai crediti ad alto rischio dovrebbero prendere in considerazione altri report riguardanti62:

62 Federal Deposit Insurance Corporation, Risk Management Manual of Examination Policies, Ottobre 2012; www.fdic.gov/regulations/safety/manual/index_pdf.htm

• composizione collaterale del portafoglio. Ad esempio, le percentuali supportate da attività di lavoro, le immobilizzazioni immateriali, privilegi, coperture, e stock delle società controllate operative del mutuatario;

• esposizioni non garantite o parzialmente garantite, comprese potenziali carenze collaterali causate da inadempienze;

• valore assoluto e percentuale del portafoglio da rifinanziamento, ricapitalizzazione, vendite di

asset, e valore d'impresa;

• importi assoluti e percentuali degli ammortamenti annuali previsti ed effettivi;

• dati relativi ai prezzi sul mercato secondario e il volume degli scambi per i prestiti in portafoglio.

Prima di assegnare una valutazione della qualità dell'attivo, devono essere considerati diversi fattori. I fattori dovrebbero essere riesaminati nel contesto di tutte le condizioni locali e regionali che potrebbero influire sulle prestazioni della banca. Inoltre, eventuali carenze sistemiche, al contrario di problemi isolati, dovrebbero ricevere adeguata considerazione. Di seguito riporto un elenco, sviluppato dalla FDIC, più completo possibile di tutti i fattori che possono influenzare la valutazione di un esaminatore; tuttavia, tutte le valutazioni dovrebbero considerare quanto segue:

standard di sottoscrizione, la solidità delle pratiche amministrative di

credito, e la congruità delle pratiche di identificazione del rischio.

lo, la distribuzione, il rischio, la classificazione, ristrutturazioni, e le attività in sofferenza per le operazioni patrimoniali sia per cassa sia fuori bilancio.

l’analisi ALLL e delle altre riserve da valutazione delle attività.

rischio di credito derivante o ridotto dalle operazioni fuori bilancio, come gli impegni non finanziati, derivati su crediti, commerciali e lettere di credito, e linee di credito.

ei crediti e di investimento.

scrizione di titoli e l'esposizione a controparti in attività di

trading.

e il proprio patrimonio, compresa l'individuazione tempestiva e la raccolta di attività problematiche.

Quando si assegnano i rating, i fattori descritti sopra, dovrebbero essere valutati non solo in base agli attuali livelli negativi di classificazione e dalle pratiche di gestione del rischio, ma anche tenendo conto di eventuali tendenze in atto. Lo stesso livello di classificazione e delle pratiche di gestione potrebbero essere riviste più o meno favorevolmente a seconda delle tendenze in uno o più fattori. L'esaminatore dovrebbe osservare i dati, riferendosi a prestazioni precedenti e previsionali; deve anche rifarsi alle prestazioni di altre istituzioni simili.

Un punteggio di 1 indica forti qualità dell'attivo e di gestione del credito. Le carenze individuate sono irrisorie e l'esposizione al rischio è modesta rispetto alla protezione di cui gode la banca grazie al capitale ed alle capacità del management. La qualità del credito procura una minima preoccupazione all’autorità vigilanza.

Un valore di 2 indica che la qualità dell'attivo e della gestione del credito sono soddisfacenti. Il livello e la gravità delle classificazioni e altre debolezze garantiscono un limitato livello di attenzione di vigilanza. L'esposizione al rischio è commisurata con la protezione del capitale e le capacità del management.

Un punteggio di 3 è assegnato quando la qualità del credito o le pratiche amministrative del credito sono meno che soddisfacenti. Le tendenze possono essere stabili o indicare un deterioramento della qualità del credito o un aumento dell'esposizione al rischio. Il livello e la gravità delle attività classificate, altre debolezze ed i rischi richiedono un elevato livello di attenzione di vigilanza. Vi è in generale la necessità di migliorare le pratiche di gestione del credito e di gestione del rischio.

Un rating di 4 è assegnato agli intermediari con qualità carente dell'attivo o nell’amministrazione del credito. I livelli di rischio e di problematiche sono significativi, non vi è un adeguato controllo, e la banca è sottoposta a potenziali perdite che, se ignorate, possono minacciare la sua funzionalità.

Un punteggio di 5 rappresenta una qualità delle attività o delle pratiche di amministrazione del credito criticamente carenti, che rappresenta quindi una minaccia imminente per la continuità dell'intermediario bancario.63

63 Federal Deposit Insurance Corporation, Risk Management Manual of Examination Policies, Ottobre 2012; www.fdic.gov/regulations/safety/manual/index_pdf.htm

CAPITOLO 4: MANAGEMENT CAPABILITY

Sommario: 4.1 Management, capacità professionali e gestione rischi - 4.1.1 Il sistema dei

controlli interni e audit - 4.1.2 Risk Management - 4.2 Misurazione Rating