secon-datidacure consecutive, che ne tolgono la
rin-novazione.
-Dell'Estrazione.
L’estrazionedeicalli,quandoèoperatadii igen-leraeute,procuraimmantinente un perfetto alle-viamento:
ma
essonon basta, avvegnacchè se al-trecurenonsiimpiegano, sivededopoalcun tem-posvilupparsinel luogostesso un nuovo corpo, cosiduroecosi voluminosocome ilprimo.Questo nonèdifficileaconcepirsi,ovesi riflet-taalmodoconcui formansiicalli,esoprattutto se siosserva larapiditàcollaqualelasostanza di che son compostis’induriscecoll’azione dell’aere*
Dopol’estrazionedi uncallo, se esaminate le piccolescabrosità dallequaliè seminatala cavità oveerainserito
,voivedretecon quale prontezza esse induriscono. Quelle scabrosità molli etenere diventano,quandosi umettano conuna semplice gocciad’acqua;
ma
benpresto1’acqua svapora,esieffettuauna durezzapiù tenacedella preceden-te.Seinveceperòdell’acqua vis’infondeuna so-stanza adiposa,il rammorbimcnto haluogo,
ma
più lentamente,equelcorpo grasso per un mag-giortempoconserva qnelbeneficorammorbimcnto.Estrarre icallieapplicareinseguitosula par-teoperata unasostanza grassae balsamica, è il
metodopiùattoad ottenereunaperfetta guarigio-ne: cSìOèilpiù dolce, il piùesenteda
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.
nienti
, edèquasisempre colonato:laprospero sue*
cesso.Di rado questò mezzoèrimasosenzaeffetto in colorochehannovolutosommettersi adelle cu-re eadellecautele* chenon richieggono che
un
pocodiesattezzaedi attenzione.Alcunavoltalaguarigioneoperasialla semplice estrazionedelcallopraticataconcura, e colla sola applicazionedi unempiastro: inaquestodi rado avviene,ddiononcesseròdal raccomandare,che tutto deesimettere inoperaondeliberarsi compiu-tamente daun incomodocotantodoloroso.
Allorquandoilcalloèdirecenteformazione, ndtt èchesuperficiale
,epuossi raschiandolo facilmen-tecollenughie ocollalaminadiunferrotagliente distruggerlo in
modo
, che d’ordinario questo ba-sta perimpedirelarinnovazione.Ma
allora quan-doessoè inveterato,bisogna assolutamente errar-loconprecauzione.Persiffattaoperazione 1’ammalato dovrà avere curadilavarsi i piediungiorno prima o aleuue ore avantidieseguirla.
E*Ortoiatrosicollocheràdallapartodiritta di li-nafinestra,ovebrillifulgidaluce,eassisosudi Una sediacomune, ilpiedesuoterràsollevatocol mezzodiunosgahelletto
;quegliche debb’essere o-perato,sicollocherà dallaparte sinistra della fi-nestra,alcunpocoinfaccia alla luce;per icalli situatisottolapiantadei piediessositerràin u-nasediaabracci noli; perglialtrisu unasediaa bracciuolialtatrepiedi ein mancauza di questa
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$udiuna tavola.L’Qrtoiatro avrà unasalvietta sul suo ginocchiodritto, sulquale appoggierà TI pier de sommessoalla operazione, ealla sua sinistra faràcollocareunasedia,sulaqualeordinatamene te disporrà tuttii suoi stranientie tutto quello eh’e’reputerà vantaggioso.Se alcuna circostanza imperiosarichiedesseche 1’operazionesi eseguisse disera
, I’Ortoiatrocolmezzodi tersalenteo «li
unglobodi vetroripienodi limpid’acqua conceii-trerà i raggidella luce.
Allorchéicallisarannodi unagrpndespessizza, eglicomincierà adassottigliarlicol bistorj,e quin-di opererà l’estrazione.
Eglidovràda principiocircoscrivere tuttoil cal-loscalfendolo all’intorno col punteruolo quadrato, aguisadi unoperajoclicvuole sradicare un al-bero: dopoessersiaperta una via, eicoglieràgli orlidelcorpoduracon una pinzetta,eper sepa-rarlodall’ultimostratoepidermico, loscalzeràa pocoapoco oracollacurvetta ed oracollo spicil-Jo. Ipunteruolidebbonoessereincastrati in piccioli manichi,etenersi stretti trail polliceei due pri-miditi a foggiadiunapenna dascrivere, men-tregli altridueditiservonoaprendereunpunto di appoggio.
Inquantoal
modo
di dirigerelo stromcnto,maggiormentesiappareràdalla esperienza e dalla pratica,che da qualsisiasispiegazione,ha vista debb’essereottima ondeben disccrnere
dall’ulti-mo
stratodell'epidermidelaparte di cuisicom-DigitizedbyGoogle
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poneil callo:anziiomolticasiconviene servirsi diuna lente.
La
mano
debb’essere leggieraesicuraper se-guireleramificazionidel callonelle cavita profon-dee ineguali,perstaccarloelevare senza attac-carelacute, nè cagionareilmenomo
dolore.L’esperienzainsegneuà,che durantela operazio-neèunadisgraziasesifaprovarealcun spasimo, esoprattuttosesi intacca1’ultimo-strato dell'epi-dermideili mododa lasciarstillareuna sola goc-cioladi sangye.Il
menomo
inconvenienteè quel-lo,cheil sangue impediscediesattamente distin-guereglioggetti,edibenultimarel’operazione:ma
quellopiù spiacevolesiè,che ilcallocon sif-fattoaccidenteconmaggiore prontezzasi rinnova con maggioreintensità. Iononparleròdei risulta-menti spaventevoh che derivare possano dalla fe-ritadiuntendine, di unnervo,oquandosi la-ceranolecapsulesinoviali, i disordinichene pos-sono nascere pos-sonoincalcolabili,eciòche per un individuononpuò esserediverunnocumento,
può
inaltri suscitaredi tristissimeconseguenze, giac-che queste dipendonodallostato di salutein cui trovasi il corpo, il qualepuòessere minacciato daunadisposizionea qualchemalattia di maligno carattere,osìbeneinfettodavirus.
Siavrà quindila massimacura dinon cagiona-redolori,nèdi ferire,percui affrettarenon deesi di troppo nell’operazione: si staccheràapoco a
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pocoilcorpocalloso colla punta dello stromen-to lacerando.leggermente le sue aderenze. Se 1’estremità del callo si congiugne colla capsula sìnoviale, col periostio
, con qualche tendineo conqualche'nervo, si raddoppierà dicuraedi cautela,senzaostinarsinel voler.penetrare trop-poprofondamente
,giacché è prudente,procedere a una nuovaoperazione in capo aotto giorni
,
come,èpure prudenteil visitarelostato dei pie-di nel corso dei quindicigiorni, onde •verifica-re seancora abbisognanodellamanodell’ operato-re. Allorasivedràlacavitàcheilcallooccupava, colmatadal lavorò- della natura, che sempre be-nefica ogni suosforzorivolgea riparo delle pro-prie sue perdite: » frammenti non levati nella prima operazionesitroverannosollevati alla super-ficie: lostessoTediassi dellepiccolepartinon toc-cheacausadell’aderenza loro eoi tendini,eoi ner-vi": colperiostioocollecapsulesinoviali:
ma
que-stiframmenti,questepiccolepartidarebbono in-fallahtcmente sviluppo ade’calli, ovenon si
a-vqssecuradidistruggerle.
.Dopo1’estrazione,debbonsi porre ipiedi^ nell’ac-qua- percircaunquarto d’ora,econ questo mez-zole.dipendenzedeicalliJche nonsi,souo potute estratre»sigonfiano:essoformano uiia-prominen-zabiancaespugnosa,che asciugare debbesi' accu-ratamente,c.chesil*acuradirecidorp collo stro-inentotagliente.
Subitodopo terminata 1'operazione, s’infonde
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;•nellacavitàanagocciadibalsamo anodino,si a-sciuga ildito,evisiapplicalapellicola- coperta da unaparteHa unsottile strato didichialon
gora-'jnato edisemprevivo, .•>'
Lapellicolacosipreparatamerita fa preferenza suglialtritopici
,giacché questa essendo quella speciedi pergamena,comesièdetto,di cui ser-vonsiibattitori.d’oro;sottilecome unabucciadi ci-polla
, applicasiesattamente.suqualunquesiasi par-te
;non formaalcun volume,eperlasua imper-meabilitàimpedisce chel*empiastrotrapeli.
Ionel raccomandare1’usodi un balsamo non esamineròsel’epidermide, lacerata nella opera-zione,realmente abbisognadisiffatto ristorativo,
giaccheladilei vitalità,sottosiffattoaspetto, è troppo incognita,perchè iomi permetta di arri-schiareunaopinione:
ma
faròsoltantoosservare,che 1’aggiùnta del balsamo produce sempre
un
vantàggiosensibile-allaguarigione.L’operazioneèbenfatta,allorchédopo 1%
me-dicazionenonsiprova alcun dolore,echeil pie-delibero’ escioltoritrovasi, comesenonfossemai statoafflittoda veruqincomodo;
ma
sesipròvai-no dei'frizzi,perquantoleggierisi sieno,
’
que-stoèunindizioche abbisogneràdopo otto giorni ripeterelaestrazione,altrimentiil*cal!onon
*tar-*darebbea svilupparsinuovamente. .
;
La primaoperazioneèlapiù ltfnga, edoffre sempredimaggioridifficoltar,se pure ve uhanno perlina
mano
, ammaestratae resa sicura dallaDigitizedbyGoogle
pratica,giacche'quell’ortoiatrochefa soffrirenon puòesserechezoticoeinesperto.
Non
ardua ope-razione £ certamente1’estrazione deicalli:ma
i pericoliche raccorapagnano sonogravi,epiù gra-viancoraleconseguenze che derivare“he possono.Giova meglio quindi,piuttostocheaffidarsia ma-uiimperite,eseguiredasestessi 1’operazione, a malgrado «hedisccrnerenonpossansicosì .minuta-mentelepiùpiccolepartidelcallo
, perchè 1’ e-strazione riescacosìperfettamente,comeallórquan-r do vienepraticata daunabile operatore}
ma
si gode peròdelvantaggiodirinnovarlaa piacimen-to,vantaggio tanto piùprezioso, inquanto,
che siffatteestrazioni ripetutefluisconosempre colfar scomparire1’incomodo,echecoluiilqualesa es-serel’ortoiatro disemedesimo, potrà anche se-dareglispasimi, ove un’incognitacausasi oppo-nesse,alla.perfetta guarigione.Ioposso accertare,
che aveva ipiedi martoriati dacalliassai doloro-si,e che
me
nesoiiointeramenteliberatocoll’ e-, stralliadiverse riprese.Quello cheio bo fatto, può essereda altripraticato conagevolezza) ene holaprovasicura, inmoltissimi individui,iqua-liconfidentiedocili seguironoimiei consigli ed
ilmioesempio.
*
Della Excisione. * : '
Lamaggior partedegli Ortoiatri non operano chelasolaexcisionè}'
ma
cheottengono essicon4
°. ;siffattometodo?'thiristoromomentaneò e qual-che voltaalcuno. Abbenchèquestometodosiapiù
•facile esollecitodiquelloeseguitocollaestrazione, nullanienoessononvadisgiunti)dainconvenienti.
».
Non
sitolgono che^lesommitàe letestedei calli,ma
non mai lepunte, troppo profondamen-te confitteperchè lo stromento.tagliente, dital formaessosiasi; possagiugneresinoad*csse(i).Questepunterimanendo in cotal modo incolu*
rae
,agisconqcomepartidure, lequali favoi’eg-giano l’accrescimentodeicalli.
.Nnllameno condella perseveranzaecolla rinno-vazioneesattadellemedicazioni, siccome indiche-rò'nell’Articolòseguente,oveparli» dellecure con-secutive,siglugnea perfetta guarigione.Le fre-quenti medicazioniprocuranoil vantaggiodi
man-tenere irimasuglidelcalloinunostato continuo diraromorbidimento. • '2.Siccome lasostanzadel calloèdura
,se
non
siha curadirammollirla conunpediluvio,o col-laapplicazioneantecedentedi untopicountuoso,
siprova difficoltà nel reciderla, e senonsi ha l’abitudinedi maneggiarelo stromento tagliente,
sicorreil pericolo di ferirsi.
Allorchési proponedi eseguire1’excisione, deb-bonsi rammollireicallicon unpediluvio, e pas-sareimmediatamente dopoallaoperazione.
(i)V.quello chesièdetto nel$•IV.'.*
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/
'
•
ì. 4r
' Perquestosiadopera uno stromento,lacui
Jla-minadebb.’averela-Tormadiuntemperino conves-so neltagljo,eraccomandato,a un piccolo mani-codellagrosseriadi unapenna dascrivere.
Sicominciadal tagliaresuperficialmente la par-teconcentraledelcallo coll’avvertenzadi alzare il tagliopernonesporloal pericolo tLi intaccare la.sostanzacallosa inmododaferire un nervo o un.tendine,diaprirelemembranesinovialio pu-relacerare i legamentidell’articolazione: per ta-gliarebisognadiriggerelostromentoaguisa di se-ga,ma leggermente.
Alcunavolta avviene
, cheil taglio dello stro-menlosismussa,ealloraconvieneaffilarloo ser-virsi di unaltro.
Quasisempre allorquando praticasi 1’incisione dei calli
, lalaminadellostromento copresi di urto stratoviscoso, ilchegliimpedisce’discorrere edi recidereconfacilità>occorre quindi infondere la laminanell’acquaperliberarladaquello stratoepl asciugarla conunpannolino abbenchèpreferibile siaper questo1’usodialcune gocce d'olio d’
o-liva. • •
Allorquandosiscorge'nellettodelcallo un co-loredi carnebastevolmentenaturale bisogna ces-saredal* tagliarepiùprofondamente, togliendogli orli nellostessomododelcentro.
Se dopoaverescopertala sededi un. callosino al colore naturale,siViggonouna omolte,puute nere o bianche,dessiprocuraredilevarlecolla punta
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dellostromento, come sioperaper una spina o unasceneggiache penetrataSiaentrolacute. .
Terminata1’operazioneapplicaredebbcsi imman-tinentesulapartelapellicolapreparata.
Quandosi tagliadasestessiuncallo,può àv-venirecheSiferisca,soprattuttoallorchéilmale hasedenellepartilateralideiditi: noi abbiamo giàfattoosservare,cheinquellepartiesistono del-learterieedei nervi(V.I'Introduzione
.
).
Seaccadelaferitadiunadiquestearterie, il sanguestilla inabbondanza: inquestocaso non bisognaSpaventarsi.,
ma
affrettarsidiporre su1* a-perturaun pezzettodi escaounpocodi pannoli-noabbruciato,chiudendoiltuttocon unapiccola benda,giacchele.ossa presentando un punto di appoggiosiarrestafacilmentel’emorragia."Sesgraziatamentesipungeunnervoo un ten-dine,il dolore chesi piovaètalmente'terribile, cheessopuòsvegliaredelle convulsioni.In questo casouna embrocazióne di balsamo anodinoeun’
cataplasmaoppilativo>onoirimedipiùefficaciche usaresipossonolocalmente. ’
Talvoltasuccedeche seijza ferire nèlearterie, nèinervi
,si tagliasinoalvivo,eallorail san-guescorrepiù omenoabbondantemente.
Inquestocasosi applica dell’escaopUre del pannolino abbruciato, siccomenoi1’abbiamo rac-comandato nelleemorragie provenientidalla lesio-nedi un’artèrie.
Ioterminerò questo Capitolocol far osservare,
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.
_
. *43
•chesidannode’calli,i quali nonsi possono di-struggerenècoll’unojnè coll’altro dei metodi dameesposti.Questisiriconoscerannoallo
spasi-mo
che continuerà anche dppo-l’estrazione fatta con cura ed esattezza: siscorgerànel fondodella cavitàovelapuntaera confitta,una macchia bru-na dellalarghezzadella testadi una spilla. Vano è il tentare dilevare lapelle offuscata da quel colore,giacchébisognando penetraresinoalvivo, ilsangue che nestilla, all’esatto compimento siopponedellaoperazione. - • Inquestocasogiovaumettare lacavità-,'e toc-care leggermentelamacchiacolla,pietrainfernale;
ma
èd’uopoinallora proseguire con attenzione nellacura,giacchéio stessosono parecchie "stolto riuscitocon questomezzo', ripetuto inogni medi-cazione,ad ottenerediperfetteguarigioni.-.• • *
* *
.$/ XIII. 1
*. *- • y
Cureconsecutive. - • -,
Ma
dellecure consecutiverichicggousi,emedi-*caredebbonsi i piedi duevolteoalmeno una per settimana,tantose impiegalosièil metododella estrazione,quantoquelladellaexcisione. Adogni medicazionesi applicherà unanuova pellicola
, e
siesaminerà in pari tempo.attentamentelostato
delcallo. 7* . .
Duranteiprimigiornisembraessersiadesso
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stituitonndensostratodiepidermide, cheil ce-rottomantieneinunostatocostante di rammorbi-dimento:siottiene unfelicepresi)gio, allorché si può impunementeoperarvidiverse pressioni senza, risentirnenèfrizzi,nèdolori:insensibilmente quel-lostrato eletracce tuttedel callo scompariscono intieramente.
Sesitrascura lamedicazione, lostrato epider-mico,dicuihaparlato,iudurisce:compresso o stroppicciato dallascarpa,essooccasionaun pun-todi.irritazione
,alquale succedeunanuova ve-scica:nonbisognaquinditrascurare41mantenere la morbidezzanei.luoghiove «isonostatidei calli.
Ma
nonbisogna crederedigiugnereaquesto sco-potacendofrequentementedèipediluvj,giacche se l’acquaammolliscelacutemomentaneamente, es-sa contribuisceppia renderlapiùduracol toglier-le lasostanza untuosa che trasudaattraverso i’va-siesalanti.Cosìallorquando,per oggetto di net-tezzao diabitudine,si sarannoposti-ipiedi nel bagno,.dopoaverliaccuratamenteasciugati, biso-gna subito applicare la pellicola stratificata con diachilongommatoecolsemprevivo sulasede deiiall).
Il mododi medicareicalli variare dee "giusta lasituazione loro.
Per quelliche sono suledita,equesti sonoi
pù comuni,siadattalapellicola umettando con unpocod’acqua odisaliva laparte lucida co-pertadaldissolutivoche debb’esserepostosul callo
.
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Si cominciatlaprimacoll’applicareun pezzetto dipellicola rossa,che raccomandare bisogns con unabenderella di pellicolagialla.
Questa benderella debb’esserelargaseio sette li-nee,e abbastanzalungaper abbracciare totalmen-te ildito calloso;il centrodiessas’introduce sot-tola facciainferioredeldito, inmodoebele e-stremitàvadinoadincrocicchiarsi* nella superficie superiore: siffattaprecauzionenondee essere ne-glettadacoloromassimamenteicuipiedisono as-soggettatia copiosa traspirazione.
Lapellicolaiucotal modoapplicata forma din-tornoalditounaspecie di cintura che tenace-menteconessocombacia,esaldasimantiene sen-za bisognodi altracoperta.
Ovesi applicasse il centro della benderella al disopradel dito,potrebbe avvenire che1-umidità sempreppiù abbondantenegli interstizi,e nella fac-ciainferiorepiù che nellasuperiore, distrugges-se1’agglutinazionedelledue estremitàdi essa ben-derella, che dallo stropicciamento prodotto dal cammino verrebbein alloradal luogo suo smossae scomposta.
Pericallisituatisottola piantadei-piedi
,
do-poaverviadattatounpocodipellicolarossa, vi sisoprapponeun pezzod’esca, inmezzoalquale -debb’essersi praticato un pertugio proporzionato allaestensione delcallo: bisognaa questo oggetto acirglieredell1escamorbidaepieghevole,e ricopri»
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.repoiiltuttoconuna benderelladisparadrappo(l).
Visonodicoloroche fanno usodiunasuola di filtroda cappello,nellaquale praticanode’buchi che corrispondonoalle particallose,unendolacon unasemplice cucitura allacalza
, perchè non si smovi.Questomezzononsoloprocuragrande con-forto,
ma
impedisce pure che ilpesodelcorponon eserciti unapressione direttasulasede primitiva del male,giacché quellafomitesicuro diverrebbe delsnorinnovamento.
Icallipostitraledita non possono operarsise noncolmezzodellaestrazione,giacchéognuno fa-cilmentavedrà quantosiadifficile
, pernon dire
impossibile1’impiegare quellodella excisione.
Ho
frequentemente osservato cheleescrescenze, lequalisviluppansi' traleditasono della natura de’bitorzoli-;affinedi distruggerne leradici lio impiegato ilnitrato di argentosciolto, volgarmen-tedettopietra infernale.Ma
ileggitori nostri si ricorderanno,chefupermedimostratoaltrovenon conveniresiffattotrattamentoche ai calli situati negliinterstizidelledita,perchèper.gli altri^con-tribuisceanzialmaggiore incrementoloro;laqual cosaserviredeediconfermaallaopinione che a-veredeosi suP
ìndole di siffatteescrescenze.. .Dopo avereestirpatelecallosità
Dopo avereestirpatelecallosità