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Capitolo 3. Il commento traduttologico

4. I fattori di specificità del prototesto

4.1. Il livello della parola

4.1.2. I fattori lessicali

4.1.2.2. I realia

I realia sono

[…] parole (e locuzioni composte) della lingua popolare che costituiscono denominazioni di oggetti, concetti, fenomeni tipici di un ambiente geografico, di una cultura, della vita materiale o di peculiarità storico-sociali di un popolo, di una nazione, di un paese, di una tribù […]; queste parole non hanno corrispondenza precise in altre lingue.68

Durante della lettura del TP si sono incontrati svariati esempi di realia, molti dei quali compaiono nelle descrizioni dei funerali prima di nonna Zu e poi della madre dell’autrice; di seguito sono stati riportati alcuni esempi e le soluzioni che si è deciso di adottare nel corso della traduzione.

Di alcuni dei realia si è riportata nella traduzione la trascrizione in pinyin ed è stata aggiunta una nota a piè di pagina che chiarisca al lettore la natura di questi oggetti/azioni/unità di misura; perciò nel TP si troveranno suonà, qipao, huoguo, yuan, koutou,

cun e li. In Ricordi, è stata adottata la stessa soluzione per qipao, huoguo e yuan, mentre per

le due unità di misura è stata effettuata una conversione in unità note in Italia e non è presente la trascrizione koutou, bensì le traduttrici hanno reso “我连连叩头” con “Batto la testa ripetutamente sul pavimento, come da tradizione”69, risparmiandosi l’inserimento di una nota

esplicativa.

Abbiamo poi realia legati al buddhismo e alle tradizioni funerarie cinesi: in alcuni casi si è scelto di ricorrere a un calco semantico e/o all’uso di note esplicative (ad esempio con

68 S. VLAHOV, S. FLORIN, trad. di Bruno Osimo, Neperovodimoe v perevode. Realii, in Masterstvo perevoda, n.6,

Mosca, Sovetskij pisatel’, 1969, p.438.

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“Sorgenti Gialle”, “Paradiso Occidentale”, o per spiegare il valore delle gru nella cultura cinese); in altri si sono cercate parole della cultura ricevente che indicassero un referente simile o si è optato per un’esplicitazione di ciò che nel TP era implicito. Si prenda ad esempio la seguente proposizione:

遗像正后方花牌上挂挽联挽联挽联挽联,楼房一边墙壁上也挂着挽联挽幛挽联挽幛挽联挽幛挽联挽幛[…]。

Sulla tavola, all’altezza della foto della mamma, era stato appeso un distico funebre. Su una delle pareti dell’edificio si trovavano altre strisce di carta con elegie funebri […]. (p.38)

In Ricordi, analogamente, queste diventano “rotoli di pergamena con elegie funebri” e “pergamene di elegie”70, pur essendo la frase leggermente diversa: “花牌上挂挽联挽挽联挽挽联挽挽联挽幛幛,楼

房墙上也挂着挽联挽幛挽联挽幛挽联挽幛 挽联挽幛[…]”.

阎王 è stato riportato nella traduzione come Yama, che è vicino alla pronuncia sanscrita del nome della divinità di origine induista, seguito dall’esplicitazione “Re degli Inferi”. Per quanto riguarda l’altra divinità buddhista citata, 观 音 si è deciso di far precedere la trascrizione in pinyin da “dea”, in modo da non dover inserire una nota.

In Ricordi, per rendere 打狗饼 e 打狗棒, si è fatto ricorso a un calco linguistico, cosicché si parla de “i dolcetti scacciacani” e “il bastone scacciacani”71: con questa resa

sembra che ci si rivolga al lettore del TA come se già sapesse di cosa si sta parlando. In Figli si è invece preferito adottare una perifrasi che guidi un po’ di più il lettore nella comprensione di questa usanza a lui probabilmente sconosciuta:

[…] 他还备有黑面烙制打狗饼打狗饼打狗饼打狗饼、打狗棒打狗棒打狗棒打狗棒。

Aveva da parte anche delle focacce di farina integrale cotte in forno per liberarsi dei cani e un bastone con cui affrontarli. (p.31)

Per la resa di 浆水 non si è usato il suo significato letterale, ma dopo aver letto gli ingredienti che la compongono si è optato per la traduzione “zuppa di miglio”. In Ricordi è stata fatta invece la scelta di inserire nel TA la trascrizione in pinyin jiangshui e di affiancarla alla traduzione “acqua addensata”.

Per chiarire a cosa sarebbero serviti alla mamma nell’aldilà i 扎纸车纸马, si è ricorso ad un’esplicitazione:

70HONG Ying, I ricordi della seta, cit., p.31. 71HONG Ying, I ricordi della seta, cit., p.22.

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本来浆水、扎纸车纸马费时[…]。

Naturalmente preparare la zuppa e gli oggetti di carta, come carri e cavalli, che la mamma avrebbe usato nell’aldilà sarebbe stata una perdita di tempo […]. (p.31)

In Ricordi, dove troviamo “la preparazione della jiangshui, così come delle miniature funerarie di carri e cavalli di carta”72.

Altri realia sono invece legati alla storia e alla politica della Cina. Si prenda il concetto di 居委会: non esiste nulla di simile nella nostra cultura, per cui si è deciso di ricorrere a un calco e tradurlo con “comitato di quartiere” (in Ricordi “commissione di partito del vicinato”73). Non sono state inserite note perché si è ritenuto che il contesto fosse sufficiente

ad aiutare il lettore a comprendere di cosa si stesse parlando e perché si suppone che egli abbia una seppur minima conoscenza del sistema politico vigente in Cina. Lo stesso è stato fatto con 小区保安, che abbiamo reso con “sicurezza di distretto”. Si è scelto di non inserire note nemmeno per chiarire l’identità di Deng Xiaoping, perché a un lettore interessato a saperne di più basterebbe fare una veloce ricerca su internet inserendo questi nomi.

Per 麻将 si è fornita solo la trascrizione in pinyin perché si crede che, attraverso la letteratura e il cinema, questo gioco sia ormai conosciuto a gran parte del pubblico italiano.

川剧 è stato reso come “opera tradizionale del Sichuan” e non è stata inserita nessuna nota in quanto si è pensato che il lettore possa facilmente fare un collegamento con la più nota Opera di Pechino e ipotizzare che si tratti di una forma d’arte simile. In Ricordi questa informazione è stata inserita in una nota a piè di pagina che recita: “La chuanju, l’opera teatrale tipica del Sichuan”74.

I concetti di 孝道 e 辟谷功夫 hanno rappresentato un ostacolo più grande. Per il primo si è scelto di adottare un concetto della nostra cultura che avesse un valore il più vicino possibile al suo: così si è optato per quello di “devozione” ai genitori. Non facendo il taoismo parte della cultura ricevente, sarebbe stato impossibile trovare per 辟谷功夫 un referente simile in italiano e allo stesso tempo ricorrere a un calco dell’espressione avrebbe prodotto un risultato privo di significato per il lettore del TP. Si è adottata allora un’altra strategia: si è consultato un madrelingua cinese e si sono chieste maggiori delucidazioni su questa tecnica; infine, tra le possibili alternative si è pensato che quella di riportare nella traduzione i risultati

72HONG Ying, ibidem.

73HONG Ying, I ricordi della seta, cit., p.35. 74HONG Ying, I ricordi della seta, cit., p.40.

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che si possono raggiungere praticando il 辟谷功夫 fosse la più valida perché più vicina alla strategia di “functionality + loyalty” che era stata fissata come linea guida:

[…] 她的孝道孝道孝道孝道儿子也是把眼泪掉在寿衣上了,即便他有辟谷功夫辟谷功夫辟谷功夫,也见不到其辟谷功夫 母。

[…] il suo a lei devotissimo figlio aveva fatto gocciolare delle lacrime sull’abito funebre della madre e che nemmeno essere così eccezionale da essere vicino a

diventare un immortale taoista l’aveva aiutato a rivedere sua madre. (p.50)

Per 劈谷功夫 è stata proposta una soluzione simile anche in Ricordi (“sebbene fosse una persona che avrebbe potuto fare qualunque cosa, anche smuovere le montagne”), mentre 孝道 è stato reso con l’espressione più diffusa nei testi che trattano del pensiero cinese, “un modello di pietà filiale”75.

Per quanto riguarda le 红包 consegnate dalla mamma a tutti i parenti per il Capodanno cinese, si è deciso di tradurlo con “buste rosse” e di inserire una nota. In Ricordi, 红包 è stata resa con “busta rossa76” alla sua prima apparizione e non è stata inserita alcuna nota; nel terzo

capitolo, quando ricompare, troviamo invece una trascrizione in pinyin e una nota esplicativa a piè di pagina. Questa situazione è simile a quella di “via Zhongxue”, incontrata nel paragrafo sui toponimi.