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Sono stati somministrati diversi test psicometrici per valutare i fattori individuali implicati nella sindrome del burnout, valutando il ruolo dell’empatia, dei disturbi dell'umore e del sostegno sociale. Oltre alla scheda anagrafica iniziale, la batteria dei test somministrata ai soggetti sperimentali nello studio presentato comprende quattro reattivi psicologici:

Valutazione dei livelli di Burnout: Maslach Burnout Inventory (MBI) Valutazione dei disturbi depressivi: Beck Depression Inventory II (BDI) Valutazione del sostegno sociale: The Multidimensional Scale of Social

Support Perceived (MSSP)

Valutazione del quoziente di empatia: Empathy Quotient (EQ)

4.3.1 Maslach Burnout Inventory (MBI)

Il Maslach Burnout Inventory (MBI), ideato da Maslach e Jackson nel 1981 risulta l'indicatore maggiormente impiegato, sia per scopi di ricerca che operativi, per identificare le dimensioni psicologiche sottostanti la sindrome in questione. Il MBI un questionario self-report costituito, nella sua versione definita, da 22 item in base ai quali il soggetto deve valutare la frequenza e l' con cui sperimenta sintomi, affetti, stati emotivi connessi con il suo lavoro (Sirigatti, S., Stefanile, C., Menoni, E. 1988).

Il MBI identifica tre dimensioni indipendenti della sindrome del burnout, e la frequenza con cui il soggetto esaminato prova le sensazioni relative a ciascuna sottoscala è valutata usando una modalità di risposta a 7 punti i cui estremi sono definiti da “0=mai” a “6=ogni giorno”. Le tre sottoscale sono :

• Esaurimento Emotivo (EE: 9 item): che misura la sensazione di essere inaridito emotivamente ed esaurito dal proprio lavoro;

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• Depersonalizzazione (DP: 5 item): che esamina una eventuale risposta fredda e impersonale nei confronti delle altre persone;

• Realizzazione Professionale (RP: 8 item): che valuta la sensazione relativa alla propria competenza e al proprio desiderio di successo nel lavorare con gli altri (Santinello, M., Negrisolo, A., 2009).

Molti studi hanno confermato l'attendibilità delle sottoscale, sia per quanto riguarda il campione italiano che quello internazionale, la validità di costrutto. La stabilità nel tempo e la validità di contenuto (Maslach, C., Jackson, S.E. 1981; Schaufeli, W.B. e coll. 2001).

L'adattamento italiano della scala venne effettuato da Sirigatti e Stefanile, basandosi sulla versione italiana direttamente fornita dalla Malsach (Sirigatti, S., Stefanile, C., Menoni, E. 1988), infatti sono stati utilizzati come livelli-soglia e punteggi medi di riferimento quelli ottenuti da una popolazione di operatori sanitari italiani (Sirigatti, S., Stefanile, C. 1992).

4.3.2 Beck Depression Inventory (BDI)

Il Beck Depression Inventory, fu creato da Aaron T, Beck è un questionario

self-report composto di 21 domande, dove i soggetti indicano l'intensità dei

comportamenti richiesti che va da 0 a 3. Il Beck Depression Inventory-II (Beck, A.T., Steer, R.A., Brown, G.K. 1996) lo strumento più utilizzato al mondo per misurare la presenza e la severit della depressione, sia nella popolazione normale che nei pazienti psichiatrici (Steer, R.A. e coll. 1999).

Ci sono tre versioni del BDI: l'originale BDI, pubblicato la prima volta nel 1961 e più tardi rivisitato nel 1978 come BDI-1A, e il BDI-II, pubblicato bel 1966. Sebbene il Beck Depression Inventory mostrasse caratteristiche psicometriche adeguate in termini di attendibilit test-retest, consistenza interna e validit di costrutto (Beck, A., Steer, R.A., Garbin, M.G. 1988), incerta, man mano, appariva la sua validit di contenuto con il progredire del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) e delle conseguenti modifiche apportate nei criteri che definiscono i disturbi depressivi.

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coerenza interna e di attendibilit test-retest sono ottimi, aggirandosi intorno a 0,92. ella versione italiana, sono altresì più c e soddisfacenti, andando da 0,76 a 0,87 (Balsamo, M., Saggino, A. 2007). E' progettato per soggetti di età dai tredici anni in poi, ed è composto da item che riguardano i sintomi della depressione come la disperazione e l'irritabilità, la colpa o la sensazione di essere puniti, così come i sintomi fisici come stanchezza, perdita di peso e la mancanza di interesse per il sesso.

4.3.3 The Multidimensional Scale of Perceived Social Support (MSPSS)

La Scala Multidimensionale del Sostegno Sociale Percepito (MSPSS) (Zimet G.D. e coll., 1988; Prezza, M., Principato, M.C. 2002) viene utilizzata per la valutazione del supporto sociale percepito proveniente dalla famiglia, dagli amici e da una persona particolarmente significativa, costituito da 12 item su scala tipo Likert a sette punti c e va da “completamente in disaccordo” a “completamente in accordo”. rezza e rincipato (2002), in uno studio su campione italiano di 782 soggetti, riportano media .28 (D.S. 1.06) e α di Cronbach 0.880.

J. Halbesleben (Halbesleben, J.R.B. 2006), ha analizzato il burnout anche in relazione il supporto sociale. L'autore specifica che, nonostante il pensiero comune è che il supporto sociale sia associato ad un basso livello di burnout, quello che accade nella realtà è che tale corrispondenza non è ancora stata precisamente descritta. Una problematica potrebbe essere data dalla difficoltà di separare gli effetti del supporto sociale presente in ambito lavorativo da quello presente in ambito extra-lavorativo, in quanto esiste una profonda integrazione sociale dei ruoli professionale e non professionale in ogni persona attiva in questi due fronti.

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4.3.4 Empathy Quotient (EQ)

L'Empathy Quotient versione per adulti di Baron-Cohen (Baron-Cohen, S., Wheelwright, S. 2004), è un questionario auto-valutativo, composto da 60 item, di cui 40 sono quelli rilevanti mentre 20 solo di distrazione. É disponibile anche la versione breve composta da 40 item, proposta nel libro “La Scienza del Male” (2012). Gli item riguardano esempi che possono verificarsi nella vita quotidiana e che richiedono lo sviluppo di determinate abilità. Al soggetto viene richiesto di rispondere a ciascuna affermazione indicando la sua preferenza tra quattro alternative di risposta che vanno da “completamente d'accordo” a “completamente in disaccordo”. I punteggi delle risposte date vanno da un minimo di “0” ad un massimo di “80”, così ripartiti:

• 0-32: basso (la maggior parte delle persone con Sindrome di asperger o con Autismo ha un punteggio che si aggira attorno a 20);

• 33-52: medio (la maggior parte delle donne riporta un punteggio intorno a 47, mentre la maggior parte degli uomini riporta un punteggio di circa 42);

• 52-63= sopra la media; • 64-80= molto altro;

• 80= massimo (Chapman, E., e coll. 2006).

E' stata progettata in modo da avere domande relative a ciascuna delle due componenti principali dell'empatia, il riconoscimento e la risposta. Il QE permette, quindi, di vedere chi ha un'empatia alta, media o bassa.

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