• Non ci sono risultati.

REAZIONE DI STRESS: RUOLO DELL’ATTIVAZIONE EMOZIONALE

Nel documento la Medicina Biologica (pagine 43-46)

E DELLA MEDIAZIONE COGNITIVA

Nel determinare la reazione di stress un ruolo decisivo è svolto dall’attivazione emozionale, attraverso le strutture del Sistema Limbico. L’attivazione del Siste-ma Neurovegetativo e degli Assi neu-roendocrini non è data dalla semplice esposizione agli stressor di per sé, ma dalla reazione emozionale indotta dagli stimoli stessi (Biondi and Pancheri, 1999 b). L’esposizione a stimoli pura-mente fisici e di tipo psicosociale pro-duce una reazione di stress perché in grado di attivare una significativa rea-zione emozionale.

La risposta dello stress estremamente complessa va adattata al tipo e intensità

2Secondo Damasio le emozioni sono risposte automatiche basate su programmi somatici; i sentimenti invece sono una registrazione mentale dell’emozione che richiede la partecipazione della memoria. Su questo si può trovare una concordanza con Gaddini sul primo sviluppo e costituzione della mente primitiva a partire dal corpo, che può attuarsi quando l’apprendimento fisiologico, tramite la memoria del funzionamento corporeo, organizza i modelli funzionali corporei restando sempre nell’ambito dei circuiti biologici. A questa preesistente memoria del fisiologico attinge il primo apprendimento mentale che presenta però sue proprie modalità in quanto la “qualità” mentale consiste primariamente nell’avere un “senso” che non è attinente alla realtà oggettiva di quel funzionamento. Nel mericismo, o ruminazione del bambino, Gaddini affronta per la prima volta tale fenomeno, mostrando come il funzionamento mentale primitivo giunge a riprodurre nel corpo il funzionamento fisiologico appreso “men-talmente” quando sono venute meno le condizioni di gratificazione. In questo modo la risposta psicofisica organizzata dalla mente primitiva sostituisce la mera risposta fisica (Gaddini, 1959; 1980).

dello stimolo (Pancheri, 1995).

Il significato della risposta multior-monale di stress è quello di permet-tere un miglior adattamento metabo-lico dell’organismo in condizioni particolari e favorire la sopravviven-za in condizioni di minaccia.

Il Sistema Limbico è il luogo di coordi-namento e di controllo della reazione di stress, insieme alle cortecce prefrontali. La corteccia prefrontale e la corteccia cingolata attivano l’Asse HPA e il Siste-ma Simpatico-midollare del surrene, tramite le connessioni con l’amigdala e l’ipotalamo.

L’attivazione emozionale può essere in-terpretata come una reazione compor-tamentale e biologica integrata finaliz-zata all’adattamento dell’individuo alle mutate condizioni interne ed esterne. Lo stress appare − quindi − nella doppia prospettiva biologica e comportamen-tale; nell’uomo si aggiunge la compo-nente mentale (TAB. 2).

Negli anni ‘70 del secolo scorso si è svi-luppata anche la ricerca sugli aspetti cognitivi e psicologici legati allo stress e sull’importanza della valutazione

co-una risposta automatica secondo un modello operativo interno inconscio, appreso molto precocemente con lo sviluppo della relazione primaria e che condiziona l’approccio alle relazioni si-gnificative che la persona presenterà nel tempo.

Si sviluppano relazioni secondo gli stili di attaccamento sicuro, ambivalente, disor-ganizzato che hanno ripercussioni sul-l’Asse dello stress (Rocchi et Al., 2015). L’attaccamento esercita importanti effetti biologici e sulla salute; l’attaccamento in-sicuro, che condiziona difetti di struttura psichica, costituisce un potente fattore di rischio non solo psicopatologico, ma an-che somatico tramite l’Asse dello stress e il Sistema Immunitario (Taylor, 1993). La vicinanza con la figura di accudi-mento sembra essere collegata ai livelli di NGF (Turco and Turco, 2020). In altro modo possiamo descrivere la ri-sposta dell’organismo come proposto da Damasio, secondo il quale l’emozio-ne si accompagna a modificazioni del corpo tramite il marcatore somatico

che permette una valutazione rapida degli stati interni (vedi sopra). Infine, la risposta può essere descritta tramite i meccanismi di difesa legati alla dinami-ca dell’angoscia nell’Apparato psichico (Gaddini, 1960; Gabbard, 1995; 2015).

− In particolare, a livello della Psiche, l’angoscia e gli affetti segnale attivano nell’Apparato psichico meccanismi di difesa inconsci in modo da escludere dalla coscienza la tensione pulsionale e i conflitti non tollerabili; questa moda-lità sarà differente secondo lo stile di personalità (vedi nota 1, pag. 45). L’attivazione dell’amigdala in risposta a pericoli “pensati” che si riscontra alla base dei vissuti d’ansia, genera una con-dizione di stress cronico che pone l’or-ganismo in uno stato di iperattivazione con sviluppo dei meccanismi di difesa a livello psichico.

gnitiva degli stimoli quale fattore deter-minante per l’innesco della reazione di stress, in particolare nei confronti di sti-moli di tipo psicosociale.

Prima di indurre la reazione di stress lo stimolo viene elaborato a livello del SNC attraverso processi di tipo cogniti-vo e in tal modo acquisisce una colori-tura emozionale. Noi attribuiamo un valore all’emozione e questa attribuzio-ne di valore condiziona la risposta in termini fisiologici e comportamentali (Damasio, 2003; Etkin et Al., 2015).

L’esposizione a stimoli che rappresenta-no una minaccia per la sopravvivenza produce una reazione di stress tramite l’attivazione emozionale; la valutazione cognitiva è decisiva per stabilire l’entità della reazione di stress (Biondi and Pan-cheri, 1999 b).

− Dobbiamo precisare che questa de-scrizione è per necessità schematica, in quanto le moderne ricerche sul ruolo dell’amigdala dimostrano sempre più l’attivazione di circuiti in cui si intrec-ciano l’elaborazione cognitiva di mi-naccia con il vissuto dell’emozione di paura per organizzare al meglio le ri-sposte difensive.

Gli stimoli non sono mai esclusivamente emotivi o esclusivamente cognitivi e si at-tivano contemporaneamente reti di fun-zioni percettive, di valutazione e di pro-grammazione motoria (LeDoux, 2016). Questo concorda anche con quanto de-scritto da vari Autori sui meccanismi di difesa che sono processi inconsci a cui corrispondono sia le qualità dell’affetto (livello emotivo) sia la rappresentazione dell’affetto (aspetti più cognitivi). Talvolta la risposta interna è inconscia e automatica e rispondiamo con una mo-dalità comportamentale e psichica che possiamo descrivere secondo differenti prospettive. Ad esempio, gli stili di at-taccamento di Bowlby condizionano

Nella Tavola delle 6 Fasi tali modalità sono rappresentate dalla reattività del-l’individuo; i diversi meccanismi di di-fesa possono essere compresi lungo un

continuum dalla Fase di

Reazione/Escre-zione alla Fase di DegeneraReazione/Escre-zione/Dedif- Degenerazione/Dedif-ferenziazione (Melcarne, 2019; 2020). − In tal modo, sulla Tavola delle 6 Fasi, si può avere una rappresentazione di ti-po biologico della funzione psichica espressa dai meccanismi di difesa in-consci integrata con le funzioni organi-che (vedi TAB. 1).

− In uno studio effettuato su genitori di ragazzi affetti da leucemia lo stress per la malattia del figlio produceva differen-ze a livello endocrino, secondo il tipo e l’efficacia dei meccanismi di difesa messi in atto dai genitori, espressione di una reattività differente legata alla mo-dalità con cui ciascun genitore affronta-va lo stressor (Biondi and Pancheri, 1999 b). In particolare, il diniego con-dizionava bassi livelli della risposta dell’Asse HPA.

A livello della Psiche e dei vissuti sog-gettivi i meccanismi di difesa inconsci indicano pertanto in che modo le emo-zioni vengono percepite, vissute e poi elaborate determinando la comparsa di stati cognitivo-affettivi coscienti, che concorrono nel determinare il compor-tamento e le modalità delle relazioni in-terpersonali.

Il manuale diagnostico e statistico dei Disturbi mentali (DSM IV-TR, 2001) ri-porta insieme alla valutazione multias-siale della condizione patologica anche la scala del funzionamento difensivo, definendo i meccanismi di difesa come reazioni dell’individuo nei confronti dei conflitti emozionali e dei fattori stres-santi interni ed esterni. I meccanismi di difesa, secondo il grado del trauma e dello stress percepito, possono innesca-re un processo psichico che comporta

3L’origine dei meccanismi di difesa risiede nel corpo, derivante dalla non soddisfazione dei bisogni fisiologici del neonato. Infatti, nello sviluppo evolutivo sec. Gaddini, le condizioni di minaccia sono rappresentate dalla realtà biologica interna che esprime bisogni corporei; il neonato “risponde” ad una situazione di minaccia con primitive risposte organiche puramente fisiche; successivamente si sviluppano risposte psicofisiche che connotano l’intervento della mente primitiva che si sta sviluppando (vedi quanto riportato circa il mericismo alla nota 2). In seguito, la mente primitiva attiva meccanismi psichici che si manifesteranno sempre più con caratteristiche mentali in modo che, nel corso dello sviluppo a livello della Psiche, si definisce la dinamica dei meccanismi di difesa inconsci. Durante il processo maturativo infantile uno degli scopi fondamentali del funzionamento psichico è quello di riuscire a neutralizzare le reazioni somatiche alle quali si associano sensazioni e tensioni penose e vissute come minaccia per l’integrità del Sé (Gaddini, 1969; 1980).

1953-1985. Raffaello Cortina Editore, Milano;

2002.

Kandel E.R. – Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente. Raffaello Cortina Editore, Milano; 2007.

LeDoux J. – Ansia. Come il cervello ci aiuta a ca-pirla. Cortina, Milano; 2016.

Lipowski Z.J. – What does the word “psychoso-matic” really mean? A historical and semantic in-quiry. Psychosom Med. 46: 153-171; 1984. McEwen BS., Nasca C., Gray J.D. – Stress

ef-fects on neuronal structure: hippocampus, amygdala and prefrontal cortex. Neuropsycho-pharmacology. 41: 3-23; 2016.

McEwen B.S. – Neurobiological and systemic ef-fect of chronic stress. Chronic Stress 1:1-11;

2017.

McWilliams N. – La diagnosi psicoanalitica. Casa Editrice Astrolabio, Roma; 1999.

Melcarne R. – Psicopatologia e meccanismi di difesa. Loro inquadramento nella Tavola delle 6 Fasi. Interpretazione della funzione psichica e dei disturbi mentali. La Med. Biol., 2019/4; 49-58. Melcarne R. – L’anoressia nervosa e il trattamen-to dell’amenorrea. Un paradigma per l’integra-zione terapeutica nei disturbi mentali. La Med. Biol., 2020/1; 35-40.

Milani L. – Dall’infiammazione cronica low-grade all’infiammazione acuta. La cronobiologia del processo infiammatorio. La Med. Biol., 2014/4; 3-15.

Milani L. – Nervoheel. La terapia biologica della sindrome ansioso-depressiva di gravità lieve e media. La Med. Biol., 2017/2; 25-35.

Milani L. (a) – La P di PNEI, il Sistema della ri-compensa ed i 4 cervelli dell’uomo. Prima parte. Un’eredità inaspettata. La Med. Biol., 2018/1; 3-14. Milani L. (b) – La P di PNEI ed i 4 cervelli dell’uo-mo. Seconda parte. Zoom indietro e terapia low

dose. La Med. Biol., 2018/2; 3-13.

Montenero P., Milani L. – La malattia di Alois Alz-heimer e Gaetano Perusini. La parte emersa di un gigantesco iceberg. La Med. Biol., 2019/4; 3-16. Pancheri P. – Psicosomatica dei disturbi cardiaci.

Pragma Editrice, Milano; 1995.

Pancheri P. – Le basi biologiche della psichiatria.

In Pancheri P., Cassano G.B. (a cura di) –

Trat-tato italiano di psichiatria. Masson, Milano; 1999. Pariante C.M. – Psychoneuroimmunology or Im-munopsychiatry? Lancet Psychiatry. 2, 197-199;

2015.

Pert C.B. – Molecole di emozioni. TEA, Milano;

2005.

Petrella F. – Il modello freudiano. In Semi A.A. (a

cura di) - Trattato di psicoanalisi. Raffaello

Cor-tina Editore, Milano; 1988.

Raison C.L., Miller A.H. – Interazioni tra Sistema nervoso centrale e Sistema immunitario. In Schatzberg A.F, Nemeroff C.B. – Psicofarmaco-logia. Centro Scientifico Editore, Torino; 2005. Raison C.L., Capuron L., Miller A.H. – Cytokines

sing the blues: inflammation and the pathogene-sis of depression. TRENDS in Immunology. 27: 24-31; 2006.

Rocchi G. et Al. – La regolazione epigenetica della relazione primaria. Riv Psichiatr. 50: 155-160; 2015.

Szabo S.T. et Al. – Neurotrasmettitori, recettori, trasduzione del segnale e secondi messaggeri nei disturbi psichiatrici. In Schatzberg A.F. and Nemeroff C.B. – Psicofarmacologia. Centro Scientifico Editore, Torino; 2005.

Taylor G.J. – Medicina psicosomatica e psicoa-nalisi contemporanea. Casa Editrice Astrolabio. Ubaldini Editore, Roma; 1993.

Turco L., Turco D. – Nembizione e fisiologia re-golatoria delle Infobiochine. Glosse estratte dal volume “Veladare”. La Med. Biol., 2015/1; 39- 47.

Sono stati inoltre consultati:

AA. VV. – Ordinatio Antihomotoxica et Materia

Medica -Heel. Biologische Heilmittel Heel GmbH,

Baden Baden; 2019.

American Psychiatric Association – Manuale dia-gnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5). Masson, Milano; 2013.

Semi A.A. (a cura di) – Trattato di psicoanalisi. Raffaello Cortina Editore, Milano; 1988. Pancheri P., Cassano G.B. (a cura di) – Trattato

Italiano di Psichiatria. Masson, Milano; 1999. La TAB. 2 è tratta da Milani L. – La P di PNEI, il Si-stema della ricompensa ed i 4 cervelli dell’uomo. Pri-ma parte. Un’eredità inaspettata. La Med. Biol.,

2018/1; 3-14. N.d.R.

Le voci bibliografiche

Melcarne R., 2019; Melcarne R., 2020; Milani L.,

2014; Milani L., 2017; Milani L. (a), 2018; Milani L. (b), 2018; Montenero P. & Milani L., 2019; Turco L. &

Tur-co D., 2015 sono Tur-consultabili in

www.medibio.itLa Medicina Biologica.

La Redazione ringrazia gli editor dei siti web da cui sono state tratte le immagini di:

Pag. 45 https://www.huthwaiteinternational.com/horizons/how -should-we-deal-with-emotions-in-negotiation Pag. 46 https://www.katarte.it/2015/01/giorgio-de-chirico-il-rinnovato-entusiasmo-nel-gioco-della-neometafisica/ giorgio-de-chirico-termopili/ Pag. 49 https://www.rinnovabili.it/ambiente/popolazione-mondiale-stress-idrico/

un vissuto soggettivo con disagio o pa-tologia con vissuti somato-psichico-emozionali oppure alterazioni compor-tamentali (Melcarne, 2019)3. 쏔

− La Seconda parte dell’articolo sarà pubblicata in La Medicina Biologica 2021/4.

Bibliografia

Biondi M. – Psiconeuroimmunologia. In Pancheri P., Cassano G.B. (a cura di) - Trattato italiano di psichiatria. Masson, Milano; 1999.

Biondi M., Pancheri P. (a) – Neuropeptidi e com-portamento. In Pancheri P., Cassano GB. (a cura

di) Trattato italiano di psichiatria. Masson,

Mila-no; 1999.

Biondi M., Pancheri P. (b) – Stress. In Pancheri P., Cassano GB. (a cura di) Trattato italiano di psichiatria. Masson, Milano; 1999.

Bottaccioli A.G., Bottaccioli F., Minelli A. – Stress and the psyche-brain-immune network in psychiatric diseases based on psychoneuroen-docrineimmunology: a concise review. Ann. N. Y. Acad. Sci. Epub 2018 May 15.

Campanile P., Semi A.A. – Isteria e disturbi psi-cosomatici. In Berti Ceroni G., Correale A. (a

cu-ra di) - Psicoanalisi e psichiatria. Raffaello

Cor-tina Editore, Milano; 1999.

Canali S., Pani L. – Emozioni e malattia. Paravia Bruno Mondadori Editori, Milano; 2003. Danieli A. – Appunti di neuropsicoanalisi: studi e

tracce della ricerca. CLEUP, Padova; 2007. Damasio A. – Alla ricerca di Spinoza. Emozioni,

sentimenti, cervello. Adelphi, Milano; 2003. Du Preez A., Leveson J., Zunszain P.A., Pariante

C.M. – Inflammatory insults and mental health consequences: does timing matter when it co-mes to depression? Psychological Medicine,

2016/46; 2041-2057.

Edelman G.M. – L’emergere della coscienza. In Bottaccioli F. – Psiconeuroendocrinoimmunolo-gia. Red Edizioni, Milano; 2005.

Engel G.L. – The clinical application of the biopsychosocial model. Am J Psychiat. 137:535-44; 1980.

Etkin A., Buchel C., Gross J.J. – The neural ba-sed of emotion regulation. Nat Rev Neurosci.16, 693-700; 2015.

Freud S. – Al di là del principio del piacere; 1920.

In Freud Opere vol. 9, 1917-1923. Boringhieri,

Torino; 1977.

Funari E. – Contestualità e specificità della coanalisi. In Semi A.A. (a cura di) - Trattato di psi-coanalisi. Raffaello Cortina Editore, Milano;

1988.

Gabbard G.O. – Psichiatria psicodinamica. Raf-faello Cortina Editore, Milano; 1995 e 2015. Gaddini E. – La ruminazione nell’infanzia; 1959.

In Scritti 1953-1985. Raffaello Cortina Editore,

Milano; 2002.

Gaddini E. – Le basi corporee dell’esperienza creativa; 1960. In Scritti 1953-1985. Raffaello Cortina Editore, Milano; 2002.

Gaddini E. – Sull’imitazione; 1969. In Scritti 1953-1985. Raffaello Cortina Editore, Milano;

2002.

Gaddini E. – Note sul problema mente-corpo;

1980. In Scritti 1953-1985. Raffaello Cortina

Edi-tore, Milano; 2002.

Gaddini E. – Il Sé in psicoanalisi; 1982. In Scritti

Riferimento bibliografico

MELCARNE R. – Emozioni, stress e depressione: la PNEI in Medicina, Psichiatria e Psicopatologia.

– Indicazioni per la terapia psicofar-macologica, low dose e overlapping terapeutico.

– Prima Parte

La Med. Biol., 2021/3; 43-51.

autore

Dott. Rocco Melcarne

– Specialista in Psichiatria

– Dirigente Psichiatra, Centro per la cura e la ricerca sui Disturbi dell’A-limentazione - ASL Lecce

– Psicoterapeuta – Psicoterapia psi-coanalitica e di gruppo

Via G. Vailati, 1 I – 73039 Tricase (LE)

− Il pannello eseguito (Fig. 1)evidenzia una iperreattività

immunitaria, con T4, T8, T8c, B e RSIL2 normali o alti con

un evidente disbiosi intestinale, T4v molto espressi asso-ciati a T4a elevati.

Questi rilevamenti indicano la presenza di batteri o paras-siti intestinali che stanno irritando il Sistema Immunitario, che risponde con i T-helper o veri.

La paziente evidenzia alla serologia una riattivazione da EBV e Citomegalovirus (Tab. 1).

La paziente viene trattata con 2LXFS x 3 mesi associato a Enterosgel®e a SymbioLact Plus, scelte alimentari ade-guate con eliminazione dei cibi potenzialmente pro-in-fiammatori e supplementazione con minerali adeguati a

IL MONDO DELLA

MICROIMMUNOTERAPIA

A cura de Dott.ssa Tiziana Semplici, Dott. Marco Monzani, Dott. Nicola Frisia

UN CASO CLINICO MOLTO DOCUMENTATO

Nel documento la Medicina Biologica (pagine 43-46)

Documenti correlati