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2. LE SOLUZIONI DI RIFERIMENTO IL CONFRONTO CON I FORNITORI DEI SISTEMI IT E GLI ATTORI DELLE

2.5 Le esperienze di integrazione ed omogeneizzazione dei sistemi informativi amministrativo-contabil

2.5.1. Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma

Un’altra situazione di profondo cambiamento è quella affrontata dalle Aziende Sanitarie della Città Metropolitana di Roma. Come Regione Veneto, in risposta ai dettami del d.lgs. 118 del 2011, anche le Aziende Sanitarie romane sono state interessate da processi di accorpamento ed integrazione che ne hanno mutato la conformazione.

Per gestire la riforma è stato nominato un commissario ad acta, responsabile dell’emanazione di tutti gli atti e le attività inerenti al progetto.

Il primo passo è stata l’emanazione della L.R. del 31 dicembre 2015 n. 17 il cui contenuto verteva in materia di riorganizzazione del SSR: in particolare prevedeva una riorganizzazione e accorpamento delle AA.SS.LL, oltre ad un accentramento delle funzioni amministrative di supporto, il tutto da stabilizzarsi attraverso l’adozione di un provvedimento entro il mese di dicembre 2018.

Analogamente dunque a ciò che sta vivendo oggi il SSR Veneto, già a Roma ci si indirizzava verso processi di accentramento delle funzioni amministrative, ufficializzati nelle varie fasi attraverso un documento programmatico chiamato “Programma Operativo 2016-2018” adottato con decreto del commissario ad acta – DCA n. U00052 del 2017.

Uno degli obiettivi principali dall’accentramento era appunto il “miglioramento della qualità dei dati

contabili e del sistema del controlli interni”13, al fine di incrementare l’efficacia delle attività di programmazione e controllo economico-finanziario della Regine Lazio nei confronti delle Aziende Sanitarie Pubbliche.

Allo scopo dell’adeguamento ai principi del d.lgs. 118/2011, il Programma Operativo prevedeva quindi l’introduzione di un sistema informativo amministrativo-contabile unico regionale, il quale avrebbe presupposto la standardizzazione dei processi e una rapida definizione di criteri omogenei per la redazione dei documenti contabili sia annui che intermedi. Nell’intenzione di adottare un sistema informativo centralizzato si prevedeva conseguentemente una nuova ed uniforme applicazione dei criteri per la tenuta della contabilità analitica, oltre alla predisposizione da parte di ogni Azienda Sanitaria di regolamenti condivisi relativi ai cicli attivo e passivo dei bilanci.

Altro punto non secondario era la necessità di una chiara identificazione dei ruoli e delle responsabilità all’interno della Aziende Sanitarie anche al fine di efficientarne il sistema dei controlli interni.

Il programma operativo riporta dunque in maniera schematica tutta una serie di azioni che il decisore ha ritenuto strumentali al conseguimento di questi obbiettivi. Per l’attivazione del sistema informativo amministrativo-contabile unico si richiedeva entro il mese di febbraio 2017 la stesura di un report contenente una ricognizione sull’esistente, sui sistemi che erano al momento in uso presso le Aziende Sanitarie, per rilevarne le criticità e le potenzialità in funzione della definizione di un GANTT per la successiva implementazione del sistema unico.

Per quanto riguarda l’omogeneizzazione del sistema regionale di contabilità analitica, già nel 2014 si era avviata una mappatura sullo stato dell’arte dei regimi di contabilità analitica in uso nelle Aziende Sanitarie, la quale aveva evidenziato l’insufficiente sviluppo dei sistemi. Per sopperire alle mancanze, la Regione ha spinto dunque per l’organizzazione di gruppi di lavoro tematici, è stato attivato un forum per mantenere in contatto ed incentivare la condivisione tra gli addetti ai lavori; inoltre di grande importanza è stata la redazione di un nuovo piano dei centri di responsabilità regionale aggiornato e coerente con i piani individuati dalle singole Aziende Sanitarie attraverso l’adozione degli Atti Aziendali.

In un’ottica di breve periodo, al fine di ottenere già i primi risultati previsti dal Programma Operativo, Regione Lazio ha optato per l’implementazione di un primo sistema middleware di interfacciamento dei sistemi amministrativi contabili delle singole Aziende Sanitarie, per poi procedere in un range temporale di

più ampio respiro con l’adozione di un sistema amministrativo contabile unico regionale che colleghi tra loro le contabilità delle singole Aziende Sanitarie in una logica multi-azienda Regione – AASSLL, AAOO, IRCSS.

Come visto precedentemente, al fine di una buona integrazione tra i diversi sistemi informativi, anche Regione Lazio ha dato centralità al tema delle anagrafiche e della loro omogeneizzazione; in particolare ci si è concentrati sull’armonizzazione contabile delle anagrafiche, associandole univocamente alla contabilità generale di beni e servizi non/sanitati. Secondo il PO, entro la fine del 2017 è stata quindi prevista l’armonizzazione delle anagrafiche andando a coprire il 100% del valore dei beni sanitari, l’80% del valore dei servizi sanitari ed il 50% del valore sia dei beni che dei servizi non sanitari.

Tuttavia tali azioni non sarebbero state possibili (vedremo che anche Regione Veneto si è mossa in questa direzione) senza una precedente e chiara definizione di un piano standard dei centri di costo a livello regionale, sempre correlato al piano dei centri di costo di ogni Azienda Sanitaria. Dopo la definizione e la divulgazione del piano condiviso è stato inoltre predisposto un monitoraggio costante degli allineamenti con i piani individuati dalla Aziende per il sostegno dell’efficacia implementativa. La mappatura dei centri di costo è stata supportata della definizione di un format unico del conto economico per ogni unità operativa o reparto, standardizzando le voci di costo e ricavo da impiegare, oltre alla redazione di linee guida per la definizione delle logiche di ribaltamento dei costi comuni e dei costi indiretti per attribuzione alla singole unità operative.

In Immagine.8 possiamo vedere sintetizzate le varie tappe in cui è stata implementata la nuova governance organizzativa delle ASL della Città Metropolitana di Roma.

Fonte: www.slideshare.net/RegioneLazio/programma-operativo-2016-2018