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irroratrici) con lamelle in materiale plastico e rac- colta del liquido a sei quote distanti 50 cm. In seguito, data la necessità di ottenere un’attrezzatu- ra più leggera e in grado di campionare con più precisione alle varie altezze, si è realizzata un pro- totipo con 10 elementi captatori (sempre con lamelle in materiale plastico) distanti 30 cm l’uno dall’altro (Biocca e Grilli, 2000) L’attrezzatura realizzata in collaborazione con l’ARSIA, prende

origine da questa struttura ma le lamelle, in questo caso, sono in alluminio

Si tratta di una parete captatrice costituita da 10 batterie di separatori lamellari, con superficie utile di raccolta di cm 50 x 30. Le singole lamelle, in alluminio, disposte verticalmente, sono dotate di un profilo atto ad interrompere il flusso d’aria, separando il liquido trasportato.

Il telaio che sostiene i separatori è di acciaio inox ed è dotata alla base di quattro ruote fisse, in grado di scorrere su dei binari che facilitano l’esat- to posizionamento del banco.

Le lamelle sono montate singolarmente su delle ghiere metalliche a pettine, senza essere fissate, in modo da consentire la loro sostituzione. Questi elementi (lamelle e ghiere a pettine) sono tenute insieme da un telaio metallico smontabile con due bulloni a prigioniero. L’insieme degli elementi descritti costituiscono nel complesso una batteria. Le singole batterie sono montate su una struttura metallica smontabile: il loro posizionamento all’al- tezza desiderata avviene tramite un semplice e rapi- do meccanismo di aggancio sulla struttura stessa. Il liquido raccolto da ogni singola batteria viene con- vogliato tramite tubi di plastica siliconica traspa- rente a dei cilindri graduati. I raccordi dei tubi sono del tipo ad aggancio rapido, che ne consente una facile sostituzione ed eventuale pulizia.

Il posizionamento delle batterie consente una raccolta del liquido, senza soluzione di continuità, da un’altezza di 0,3 m (altezza minima) a 3,30 m, cioè con un campionamento ogni 0,3 m. Questo tipo di posizionamento consente di raccogliere la quantità effettiva di liquido ad ogni altezza cam- pionata.

I cilindri graduati hanno sensori di pressione che inviano i dati ad una centralina di raccolta dati con microprocessore, collegabile via cavo al perso- nal computer.

La prova si svolge facendo passare l’irroratrice a bassa velocità davanti al banco, all’effettiva distan- za di lavoro indicata dall’agricoltore.

b) Banco prova orizzontale

Questa attrezzatura serve per stabilire la giusta altezza della barra (quella che consente la corretta sovrapposizione dei getti degli ugelli) e per verifi- care che la distribuzione sia omogenea su tutta la superficie trattata (Biocca, 2001c). Si tratta di un controllo più semplice di quello della distribuzione in verticale, in quanto l’obiettivo che si intende raggiungere è sempre quello dell’omogeneità tra- sversale di bagnatura, mentre, per la chioma delle piante arboree, la distribuzione ottimale implica alcune assunzioni teoriche, peraltro ancora non definitivamente assunte in maniera sperimentale (AA.VV., 2002), sulla forma del diagramma di

distribuzione in relazione alla forma della vegeta- zione della pianta

Lo schema costruttivo generale prevede una serie di canalette affiancate, con fondo leggermente incli- nato e bordo divisorio sottile. Le canalette, che rap- presentano l’elemento captatore del banco, riparti- scono il getto degli ugelli e convogliano l’acqua in contenitori posti al termine delle canalette stesse.

L’attrezzatura sviluppata dall’ISMAsi rifà a questo

schema e consiste di un banco di dimensioni 75 x 150 cm, in grado di scorrere lungo una rotaia (di cui sono stati forniti 12 m) attraverso un sistema di pic- cole ruote. La larghezza delle canalette è di 50 mm e quindi il banchetto dispone di 15 provette per la raccolta del liquido. Tutta la struttura è in alluminio.

La profondità delle canalette, che serve per evi- tare che le gocce rimbalzino nelle canalette adia- centi, il bordo della canaletta stessa, che è inferio- re ai tre millimetri e le dimensioni orizzontali tra- sversali (rispetto alla barra), permettono una com- pleta cattura del liquido con tutti i tipi di ugelli. Inoltre l’interno delle canalette è dotato di un pro- filo non rettilineo che, oltre a favorire la cattura del liquido, conferisce maggiore rigidità alla struttura.

c) Sistema elettronico per l’acquisizione dei dati

I dati ottenuti dai banchi prova possono essere acquisiti attraverso 15 provette in plexiglass da 250 cc, sensibilizzate mediante un sensore a pressione raccordato tramite un tubicino posto sul fondo del cilindro graduato stesso. Le provette sono incer- nierate in modo da permettere il loro rapido svuo- tamento. Nel caso in cui il sistema venga impiega- to per il banco verticale, si impiegheranno natural- mente solo le primi dieci provette.

La parte elettronica è racchiusa in un contenitore

stagno ed è collegata tramite un connettore multi- polare attraverso il quale avviene sia la trasmissione dei dati che l’alimentazione. Tramite un cavo di 12 m, il sistema di acquisizione viene collegato ad una centralina di comando a microprocessore che racco- glie fino a 496 dati numerici derivanti da una serie di misure, scaricabili successivamente sul personal com- puter tramite porta seriale. La centralina è dotata di un piccolo display a cristalli liquidi, un interruttore e dei tasti funzione ed è alimentata a 12 Vcc.

d) Banco per il controllo

della precisione del manometro Il manometro viene sottoposto a diversi con- trolli, riguardanti la sua dimensione, la visibilità, la divisione della scala di lettura e la precisione. Que- sto ultimo controllo, l’unico che richiede uno stru- mento, viene fatto per comparazione con un manometro di riferimento certificato e necessita di un banco di prova, consistente in un circuito idraulico (ad olio o acqua) che viene messo in pres- sione manualmente tramite un pistone.

L’attrezzatura consiste quindi in un torchietto montato sullo stesso banchetto che porta i flusso- metri per il controllo della portata. I manometri sono collegabili al circuito tramite attacchi rapidi. Il manometro di precisione in bagno di glicerina, certificato di classe di precisione Kl 0,2, ha diame- tro di 100 mm e intervallo di lettura di 0,1 mm, con fondo scala di 40 bar.

e) Attrezzatura per il controllo della portata degli ugelli

Un fondamentale controllo è quello relativo alla portata degli ugelli che, con l’usura e per le caratteristiche del circuito idraulico della macchi- na, possono variare la loro portata nel tempo.

Il controllo si può fare molto semplicemente misurando la quantità di liquido raccolta in un tempo noto, oppure, leggendo il valore della porta- ta direttamente con un flussimetro. Sul banchetto prova sono quindi montati otto flussometri con por- tata acqua da 0,5 a 8 litri/min e intervallo di lettura di 0,05 litri/min, che vengono collegati agli ugelli mediante tubi trasparenti in plastica siliconica e pinze captatrici che servono per il posizionamento veloce su un gran numero di ugelli presenti in commercio.

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M A C C H I N E I R R O R A T R I C I A G R I C O L E : C O N T R O L L I E T A R A T U R E

Fig. 1 - Prove di confronto di pareti captatrici presso l’Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola ISMA

Fig. 2 - Elementi captatori del banco principale

Fig. 3 - Operazioni di controllo della distribuzione mediante una parete captatrice a lamelle verticali

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