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Regolamento contabile per la gestione del FondoUirico di Àmbito (FUA)

Nel documento COMUNE D I SANT ANTONIO AB A TE (pagine 26-32)

ART. 1 - ART, 2 - À R T .3 - A R T .4 - ART, 5 -’

ART. 6 - ART. 7 - ART. 8 - ART. 9 - ART. 1 0 - ART. 1 1 - ART* 12 ART. 1 3 - ART* 1 4 - A lti. 1 5

-OGGETTO

COMUNE CABOTILA E COMUNI ASSOCIATI RONDO UNICO » ’ÀMBITO (FUA)

FONDI NAZIONALI E REGIONALI FONDI PROPRI DEGLI ENTI ASSOCIATI

RISORSE DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA DEGLI UTENTI S E R V IZ I ED INTERVENTI NON PREVISTI DAL PIANO SOCIALE DI ZONA FONDIASL

UFFICIO DI PIANO DI ZONA

RISORSE UFFICIO IH PIANO DI ZONA SERVIZIO DI TESORERIA

GESTIONE

RENMCONTAZIONE

RESPONSABILE CONTÀBILE DELL1 AMBITO TERRITORIALE N 32 DISPOSIZIONI FINALI

Regolamento contabile per la gestione del Fondo Unico di Àmbito (FUA) f Documento approvato da) Coordinameli Le Istituzionale nella seduta del 4 1 / n

ART* 1 OGGETTO

Ai sensi della L.iL della Campania n.11/2007 e ss.-iiim.ii-* il presente Regolamento disciplina la gestione dei rapporti finanziari e contabili derivarti dalla gestione del Piano Sudale di Zona dei Cornimi dell'Àmbito Territoriale N 32, costituito dai Comuni di Agerola, Cascia di Napoli. Gragnano, Lettere, rimonte, Pompei, Sai?l'Antonio Abito, Santa Maria la Carità, nonché dalla Provincia di Napoli e dall'Àzieiida Sanitaria Locale Napoli 3 Sud,

Gli Enti afferenti PAmbito Territoriale N 32 hanno scelto quale forma di associazione intercomunale la Convenzione ex. art. 30 IXLgs. n. 267/2000 che prevede la gestione associata del sistema locale integrato di interventi e servizi sociali c sodo-sanitari attmversc la condivisìone delle risorse economiche» professionali e strutturaiI, nonché delle procedure di gestione amministrativa e contabile,

A R T. 2

COMUNE CAPOTILA E COMUNI ASSOCIATI

I] Comune di Sant'Antonio Abate è ii Connine capofila deli* Ambito Territoriale N 32 per la gestione unitaria del sistema locale dei servizi sociali e socio-san itasi.

Al Comune capofila è riconosciuto il molo di coordinamento e raccordo e di gestione,

1 servizi individuati nel Piano Sociale di Zona sono gestiti a livello sovra-coinmiale dall'Ente capofila per conto degli Enti associati.

ART. 3

PONDO UNICO D1 AMBITO (FU A)

li Fondo Unico d'Ambìto (FUA) costituisce l'insieme delle fonti finanziamento previste dalla normativa di settore per fattuazione del Piano Sociale dì Zona,

Il Fondo Unico cF Ambilo è costituito dalle seguenti riso] se finanziarie:

• Fondo Sociale Regionale (FSR);

• Fondi propri dei Comuni per le politiche sociali (FC);

• Fondi UE assegnati al l'Ente capofila perché destinati alla gestione dei servizi comuni previsti nel Piano Sociale di Zona;

* Fondi della compartecipazione dell’utenza ai costi dei servizi e degli interventi associati;

* Altre risorse (À)» prevenienti dai finanziamenti aggiuntivi» pubblici e privati;

* Fondi ASL finalizzati a realizzare Pìntegrazione socio-sanitaria.

LTIndicazione delle risorse di cui al comma precedente ha valore meramente indicativo e no esaustivo.

ART. 4

FONDI NAZIONALI E REGIONALI

I fondi nazionali e regionali, confluenti nel Fondo Sociale Regionale, sono assegnati al Comune capofila e, quindi, gestiti da! l’Ufficio di Piano di Zona, di rettamente secondo quanto concordato negli atti di programmazione e quanto previsto dalla normativa vìgente,

II Fondo Sociale Regionale assegnato è destinato al l’esecuzione dei servizi/interventi associati neiPAmbito Territoriale N 32,

Le risorse di cui al suddetto fondo sono trasferite al Comune capofila e quest'ultimo, in base agli accordi sottoscritti per la gestione associata delle funzioni socio-assistenziali e socio-sanitarie» attraverso l’Ufficio di Piano di Zona, attua gii interventi e i servizi previsti ne! Piano Sociale di Zona dell'Àmbito Territoriale N J ^q

ART. 5

FONDI PROPRI DEGLI EN TI ASSOCIATI

I fondi propri degli Enti Associati per la realizzatone dei servizi/intervenfi sociali e socio-sanitari preVj.st Piauo Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale N 32, sono costituiti dalle risorse che gli stessi, secondo impt e misure concordati negli atti di programmazione» stanziano nei rispettivi bilanci annuaijiipiyrieimali in relazione alle seguenti Alee di inteivenfo (ai sensi d e lP a t 27 della Legge Regionale d^l^SarnpatHQ n, 11/2007 e

ss.mm.iì.): * j * ^ r ~ v ' * *

* Responsabilità familiari

* Diritti dei minori

* Persone anziane

Regolamento contabile per la gestione del Pondo Unico di Ambito (FUA) DocunteÈito approvato dal Coordinamento Istituzionale nella seduta del $ii\Q\

jÌ. |

1 ^

* Contrasto ai le povertà

* Persone con disabilità con particolare priorità alle persone con disability gravi

« Dipendenze

* Detenuti» internati, persone prive deila libertà personale

* Immigrati

(Sii Enti Associati devono destinare al FU A risorse proprie non inferiori alla media delia spesa sociale sostenuta nel triennio, non inferiore ai 7,00 curo per abitante ed, in ogni caso, all1 importo definito dalla normativa vigente di riferimento dei Piani Sociali dì Zona, depurata della spesa sostenuta per eventi eccezionali non previsti e non prevedibili.

I fondi propri degl) Enti Associati sono costituiti da:

* Fondi Comunali Condivisi (F.C.C.): risorse provenienti dai bilanci di ciascun Ente associato, in misura non inferiore ai 7,00 curo per abitante ed, in ogni caso, all'importo definito dalla normativa vigente di riferimento dei Piani Sociali di Zona, elle si "condividono" per la copertura dei costi relativi alle azioni di sistema, al personale, agli strumenti, ai mezzi, ai materiali, alla utenze e ai canoni necessari alla gestione dei servizi di pertinenza del Piano Sociale di Zona stesso, nonché, eventualmente, per potenziare ì servizi/inteiventi;

* Fondi Comunali Riservati (F.C.R.); risorse provenienti dai bilanci di ciascun Ente associato che si “riservano*1, nei rispetto della unicità ed omogeneità dei servizi previsti dai Piano Sociale di Zona, ai cittadini residenti per la realizzazione dei servizi, coerentemente con ¡1 maggiore o minore investimento finanziario per abitante realizzato da ciascun Comune.

Ulteriori quote di compartecipazione, non ricadenti nel f:UA, potranno essere trasferite, anche figurativamente, sulla base di specifici accordi tra gli Enti associati.

Eventuali incrementi di risorse a valere sui Fondi Comunali Riservati fFCR) devono essere comunicati entro, c non oltre, il 30 settembre di ciascun anno, con indicazione nel provvedimento di trasferimento, del servizio che si intende incrementare.

Entro, al massimo, il 30 novembre dì ciascun anno, gii Etiti associati devono adottare un atto di indirizzo pei la programmazione delle risorse necessaire all'attuazione del Piano Sociale di Zona nel/negli anno/annì successivi, utilizzando il format inviato dalEUffieio di Piano di Zona. Il succitato atto di indirizzo deve essere approvato, almeno, con delibera di Giunta Municipale e trasmesso ni)'Ufficio di Piano di Zona.

Jzi caso di mancata trasmissione della succitata programmazione, l'Ufficio di Piano di Zona utilizzerà, per adempiere alle richieste del Comune capofila, deha Regione Campania o di altri Enti sovraordinaii, ì dati relativi alle risorse degli Enti associati a valere sull'esercizio finanziario corrente,

I Comuni associati, una volta approvati i rispettivi bilanci di previsione, ne danno tempestiva comunicazione ali1 Ufficio di Piano Zona per gli adempimenti successivi.

Entro 30 giorni daJFawenuta approvazione del bilancio annuale di previsione, ovvero a seguito della necessità di soddisfare richieste degli Enti sovraordinati, secondo la disciplina prevista dalfart. 174 de! D.lgs 267/00, ciascun Ente associato deve trasmettere al Comune capofila e afi'Ufficio di Puma di Zona uno stralcio del bilancio approvato, relativo ai fondi propri stanziati per le politiche sociali.

I Fondi propri degli Enti associati devono essere trasferiti al Comune capofila, previa determinazione da parte del Responsabile del centro dì costo presso clascia: Ente associato, in tre tronche:

* la prima, pari al 30%* entro 30 giorni daSFesecutività del bilancio annuale;

* la seconda, pari al 30%, entro il 3 1 luglio di ogni anno;

* la terza, a. saldo, entro il 30 novembre dì ciascun anno.

Ne! caso in cui i bilanci di previsione degli Enti associati non siano eficitivamente disponibili da) DI

ciascun anno, gli stessi Enti associati, entro 15 giorni dall’apertura delFesercìzio finanziario, sono tenutTad assumere gli atti di impegno nel proprio bilancio di previsione, ni sensi delfart, 163 del D.lgs 267/00, comunicando gli ©stremi degli aiti prodotti all'Lflìcìo di-Piano di Zona, cosi da garantire il trasferimento, a cadenza mensile, alla tesoreria unica, dei fondi necessari ad assicurare la ccniìnuiiè dclPerogazione dei servizi del Piano Sociale di Zona operando In dodicesimi

Ai fini del rispetto del tennine prescritto per il trasferimento dei fondi da parte degli Enti a^ecìstinsi assume quale data di trasferimento quella di sottoscrizione del mandato di pagamento, emesso se^tÌB^quarho ^isposto dalFarr, 185 del D.lgs 267/00.

Regolamento contabile per la gestione del Fondo Unico di Ambito (1:D/Vj Documento approvato dal Coordinamento Istituzionali: nella seduta del ¿ f

Net caso in cui i ibridi siano trasferiti oltre i termini previsti dal presente Regolamento. l'ente capofila si riserva di avanzare, alian te interessato, richiesta di corresponsione degli interessi, nella misura del saggio legale, 5.1 - Oneri relativi alle strutture

(ìli oneri relativi alla gestione delle sballine ohe sono utilizzate per Vesecuzione dei servizi previsti dal Piano Sociale di Zona, contribuiscono alla spesa sociale dell'Ente associato, restando giuridicamente e finanziariamente a carico dei singoli Enti associati.

5.2 — Oneri dì gestione relativi a canoni ed «tenie

I contralti e gli oneri concernenti i canoni e le utenze, relativi alle strutture che sono utilizzate per Pesecuzione dei servizi previsti dal Piano Sociale di Zona, contribuiscono alla spesa sociale do IP Ente associato, restando giuridicamente e finanziariamente a carico dei singoli Enti assodati.

5*3 - Oneri per i beni strumentali

1 beni strumentali che sono utilizzati per l’esecuzione dei seivizi previsti dal Piano Sociale di Zona, di proprietà degli Enti assodati, restano di proprietà degli stessi.

I beni strumentali acquistati con risorse del FUA sono <13 proprietà de! Comune capofila che, ir» caso di risoluzione della gestione associala del Piano Sociale di Zona, uè ripartisce il valore residuo tra gli Enti associati, in ragione dei criteri di distribuzione delle spese e delle risome,

5.4 - Oneri di gestione relativi ai materiali di consumo ed ai trasporto

Gli oneri relativi ai materiali di consumo ed al trasporto (per visite domiciliari, accompagnamento degli utenti presso servizi e stretture,, spostamenti per raggiungere altre sedi del Piano Sociale di Zona e/o degli Enti con i quali è necessario e opportuno collaborare in ragiene delPimplementazionc del Piano Sociale di Zona stesse*

etc.) necessari al funzionamento degli UU.SS.SS. restano in capo ai singoli Enti associati.

Glj oneri relativi ai materiali di consumo e al trasporlo ad uso del Piano Sociale dì Zona, con esclusione degli oneri relativi agli UU.SS.SS,, sono a carico del FUA.

5.5 — Oneri per il personale distaccato al Piano Sociale di Zona

Gli oneri concernenti le competenze del perequale distaccalo al Piano Sociale di Zona, contribuiscono alla spesa sociale dell'Elite associato c sono considerati nel FUA compatibilmente con la normativa vigente,

ART. 6

RISORSE DERIVANTI DALLA PARTECIPAZIONE ALLA SPESA DEGLI UTENTI

Le entrate derivanti dalia parl.ccip37.ione alla spesa degli utenti per i seryizi/interventi del Piano Sociale di Zona contribuiscono ¿dia formazione del Fondo Unico d’Ambito,

Delle entrate sono incassate direttamente lÌaH’Ente capofila.

ART* 7

SERVIZI ED INTERVENTI NON PREVISTI DAL PIANO SOCIALE DI ZONA

I servizi e gli interventi non previsti dal Piano Sociale di Zona sono a carico dei singoli Enti associati che li j-ealizzano con fondi diversi da quelli previsti per la compartecipazione al Fondo Unico d'Ambito e con personale diverso da quello impegnato con ti Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale N 32.

ART* 8 FONDI ÀSL

I fondi ASL sono costituiti dalle risorse umane* strutturali e finanziarie della coni petente ASL finalizzato a realizzare J1 integrazione socio-sanitaria,

La gestione degli stessi è regolata da specifici accordi previsti dalia normativa vigente ovvero, nel rispetto della stessa, stipulati tra l'ÀSL e gli Enti associati,

AR I1. 9

UFFICIO DI PIANO DI ZONA

L ’Ufììcio di Piano di Zona è una struttura tecnica intercomunale finalizzata alla all’attuazione de] Piano Sociale dì Zona.

Ciascun Comune dell’Ambito Territoriale N 32 assegna specifiche risorse umane all’Ufficio di Piano di Zona secondo lo modalità definite dalla Convenzione e nel rispetto della normativa vigente.

L'Ufficio di Piano di Zona si avvale del supporto delie strutture del Comune capofila e degli altri Comuni dell’Ambito Territoriale N 32, ciascuno secondo le proprie competenze istituzionali od in conformità a quanto previsto dalla Convenzione,

Il Responsabile dell’Ufficio di Piano eli Zona redìge apposito rendiconto delle spese sostenuteif^Tin^tionc al

temi ine di ciascun esercizio i manzi arto. j j 1

ART* 10 A .WW- / I / T / M \ Regolamento contabile per la gestione del Fondo Unico di Ambilo (FiJA

Documento approvato da} Coordinamento Istituzionale nella seduta de!

RISORSE UFFICIO DI PIANO DI ZONA

Gli Enti associati possono distaccare presso l’Ufficio di Piano di Zona le risorse umane afferenti i! Settore Politiche Sociali e5 comunque, con attestale compclenze relative alle aree di cui esso è strutturato per la jealizzazione de] Piano Sociale di Zona o, in alternativa, ciascun Comune partecipa al finanziamento deli’Ufficìo di Piano di Zona con proprie risorse e con modalità concordale all’interno del Coordinamento Istituzionale,

Per il funzionamento deJPUfficto di Piano di Zona sono destinate risorse del Fondo Unico ¿ ’Ambito nella misura massima del 10% dei totale delle risorse gestite in maniera associata

Le somme di eoi al comma precedente sono Finalizzate ad assicurare il funzionamento deii’Uffìcto di Piano di Zona, comprese le spese per le prestazioni rese secondo quanto previsto negli alti di programmazione.

Nel Piano Sociale dì Zona dell’Àmbito Territoriale N 32 sono individuate e determinato le risorse economiche pei iJ funzionaménto dell’Ufficio di Piano di Zona,

ART, l i

SERVÌZIO DI TESORERIA

Le risorse costituenti il Fondo Unico (l’Ambito sono trasferite alla Tesoreria dei Comune capofila e devono intendersi quali fondi vincolati elle alti vita del Piano Sociale di Zona dii isc ri versi nel bilancio del medesimo Comune.

Il Comune capofila, in regime di tesoreria unica, deve provvedere siila distinta rilevazione delle operazioni di entrata e di spesa connesse alla gestione del Piano Sociale di Zona provvedendo, attraverso l'Ufficio di Piano di Zona, al termine di ciascuna annualità, alle operazioni di rondicontazione previste dalla normativa del settore.

I fondi propri dei Comuni per le politiche sociali (FC) devono essere trasferiti aiVEnte capofila mediante accredito sul conto vincolato presso la Tesoreria del Comune capofila con modalità concordale all*intorno dei Coordinamento Istituzionale.

I fondi ASL, pur figurando nella composizione del Fondo (f Àmbito, non affluiscono aJFJinte capofila, in quanto l’ASL è gestore unico e diretto delfiniere» ammontare delle risorse dedicate agii interventi dì integrazione souio- sanitarìa.

La Relazione previs tonale e programmatica, il Bilancio annuale di previsione ed il Piano esecutivo di gestione degli Enti associati devono recepire le indicazioni di seguito riportate:

- jl Comune capofila deve evidenziare il suo ruolo napello alla gestione sovracomimale dei servizi previsti dal Piano Sociale dì Zona, provvedendo, altresì, all’iscrizione in bilancio dei relativi stanziamenti in mantelli da consentire l’individuazione delle risorse di entrata, dei trasferimenti in favore degli altri Comuni, ove previsto, e degli interventi di spesa previsti per Vattuazione del Piano Sociale di Zona;

- gji altri Comuni associati devono iscrìvere nel proprio bilancio annuale di previsione, nella parte spesa, la voce

‘‘Trasferimenti al Comune capofila” nelPaininontare determinato conformemente a quanto previsto citigli aiti di programmazione.

I Conumi associati devono trasmettere alFUfficio'di Piano di Zona e questo, a sua volta, all’Ente capofila, la documentazione della spesa relativa alla gestione finanziaria dei servizi/ìntcrventi della cui attuazione sono responsabili pei p evasione degli adempì menti consequenziali,

I Fondi propri degli Enti associati per le politiche sociali (FC) devono essere trasferiti all’Ufficio di Piano dì Zona, previa adozione di determinazione da parte del Responsabile del centro di costo presso ciascun Ente associato, nel numero massimo di tre franche:

* la prima, pari ai 30%, entro e non oltre 30 giorni dall’esecutività del bilancio annuale;

* la seconda, pari al saldo do! 30%, entro e non oltre il 31 luglio di ogni anno;

* la terza, pari al saldo del 40%, entro il 30 novembre di ciascun anno.

Ai fini del rispetto del termine prescritto per il trasferimento dei fondi comunali si assume quale data di deferimento quella dì sottoscrizione del mandato di pagamento, emesso secondo quanto disposto daJFart, 185 del DXgs. n, 267/2000.

Iji modalità di trasferimento dei fondi è Facci edito sul conto vincolato presso la Tesoreria del Comune capofila.

II mancato rispetto dei teiTnini di trasferimento de: fondi comunali fìssati al precedente comma comporta, nei confronti degli Emi inadempienti, l’immediata sospensione dell'erogazione dei servizi/interventi da parie dell’Ufficio di Piano di Zona e l'inìzio della procedura di recupero coattivo del credito attraverso Fé

dell’ingiunzione di pagamento. Se nonostante l’emissione del suddetto atto non segue il pagamento, Piano di Zona attiverà Fazione esecutiva giudiziale tendente al recupero dei crediti. j q

Àgli Enti inadempienti verranno attribuiti rutti i maggiori oneri sostenuti per la procedura di recupero^*«

I Comuni inadempienti agli obblighi del versamento delle quote comunali nei termini fissati nel comma si assumono la piena responsabilità accollandosi, anche in mame^a Indiretta tutti gli oneri

- -^Ì Regolamento contabile per Ingestione del Fondo Unico dì Ambito (FU A) j

Documenta approvato dal Coordinamento Istituzionale radia seduta del J ì Ùi

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% V

relativi alle causate procedure esecutive intraprese da soggetti affidatari di servizi non regolarmente pagati dal Comune capofila, le cui prestazioni sono rivolte a utenti aventi residenza nel proprio Coimme,

ìn caso di inadempimento inderogabile a carico di imo dei Comuni associati» lo stesso è facoltato a gestire il pagamento, a condizione ohe i! creditore sollevi da responsabilità TUfficio di Piano di Zona,

ART. 12 GESTIONE

il Responsabile dell’Alea Finanziaria del Comune gestore deve emettere la determinazione rii impegno c liquidazione delie spese facendosi carico della verifica della logitlhnità della spesa e della corretta applicazione delle norme deiPordmamento finanziario c contabile.

Le determinazioni dirigenziali sono sottoscritte dal dirigente efo dal responsabile del servizio dei Comune capofila gestore che le emette numerate, secondo le modalità e i regolamenti in atto nel Comune, 6 le trasmette al proprio servizio finanziario.

Il suddetto Responsabile trasmette con apposito elenco alla segreteria generale del Comune la determina dirigenziale per la pubblicazione all’albo pretorio c la trasmissione a tutti gli altri Comuni dell’Àmbito territoriale N 32.

ART, 13

RENDI CONTAZIONE

A! termine di ciascuna annualità, de! Piano Sociale eli Zona, l’Ente cijpofsla deve provvedere alle operazioni di rendicotttazione relative alla gestione del Fondo Unico d* Ambito.

La rendicontazione dei fondi nazionali e regionali (FSR), dei fondi provenienti dalTUE e delle altre risorse avviene, nel rispetto delle indicazioni» delia modulistica e dei tempi stabiliti dalle rispettive Amministrazioni ohe hanno disposto il trasferimento dei finanziamenti,

il rendiconto finanziario» unitamente alla relazione sulla gestione a cura del Responsabile deU’Ufficio di Piano dì Zona, è predisposto dal Comune capofila e approvato dal Coordinamento Istituzionale entro il tonnine del 3 ì dicembre di ogni anno,

La deliberazione di approvazione è trasmessa a cura dei Responsabile delS’Ufficio di Piano di Zona agLi Enti assodati entro il 31 gennaio di ogni anno.

ART, 14

RESPONSABILE CONTABILE DELL’AMBITO TERRITORIALE N 32 Il Responsabile contabile dell’Àmbito Territoriale N 32:

♦ cura i rapporti con i Responsabili del Settore Finanziario degli Enti Assodati, nonché con i referenti degli Enti sovreordìnati all’Àmbito Territoriale N 32,

• predispone tutti gli atti finanziari per la l'emiicontazionc delle risorse del Piano Sociale di Zona, limitatamente alle competenze sovracornunali.

A R T 15

DISPOSIZIONI FINALI

Il presente Regolamento entra in vigore dal giorno successivo alla sua approvazione da parte del Coordinamento Istituzionale delTAmbito Territoriale N 32 e con la successiva approvazione da parte di tutti i Consigli Comunali degli Enti facenti parte delTAmbito Territoriale N 32.

Pei’ quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, trovano applicazione le disposizioni contenute negli atti di programmazione concordati ed approvati dal Coordinamento Istituzionale.

Regolamento contabile pei' la gestione del Fondo Unico dì Àmbito (FUA Documento approvato da) Coordinamento Istituzionali? nella seduta del

Nel documento COMUNE D I SANT ANTONIO AB A TE (pagine 26-32)

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