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COMUNE D I SANT ANTONIO AB A TE

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Academic year: 2022

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(1)

COMUNE D I SA N T’ANTONIO A B A TE

Provincia di Napoli

_____________ Marna V. Emanuele l ì te i m i n i m i - Fax - 081/8797793_____________

P r o t - n _ Z J - L Ò - 5 _____

s p e d i t a i l J _ 8 - B 0 V r 2 Q J 4

COPIA D I DELIBERA SI ORE DELLA GIUNTA COMUNALE

VERBALE 183 d e l 1 0 -n o v e m b re 2014

o g g e t t o; Am bito N32 - //A Annualità dei Piano d i Zona triennale in applicazione dot //°

Piano Sociale Regionale 2 0 1 3 /2 0 1 5 - Proposta di approvazione al Consìglio Comunate-

L'etimo d u c irtila q u a tto r d ic ir ad d i d ie o i d e l mese d i novembre , a l l e o re 13r00 in 3 , A ntonio A bate e p re s s o l a c a sa Ccsnvnaie,. s i è o g g i r i u n i t a l a G iunta Comunèlle co n v o cata nel].e fonine d i le g g e ,

P re s ie d e l'a d u n a n z a i.l Dr, Umberto D'Anna n e l l a q u a l i t à d i V ice Sindaco e sono r is p e ttiv a m e n te p r e s e n t i i s e g u e n ti Sigq * :

1) - VARONE - ANTONIO - SINDACO - A s s e n t e

2> - D'ANNA “ UMBERTO - ASSESSORE “ P r e s e n t e

3) - CALABRESE - SARA _ V, - P r e s e n t e

4) - LA MURA - FRANCESCO _ n - p r e s e n t e

5) - LA MURA - MARIAS STINTA „ 1\ - P r e s e n t e

6) - MERCURIO - BRUNO H - A s s e n t e

TOTALE PRESENTI 04 TOTALE ASSENTI 02

P a r te c ip a i l V ice S e g r e ta r io G enerale d r . V in c e n z o S m a ld o n e i n c a r i c a t a d e l l a re d a z io n e d e l v e r b a le .

IL PRESIDENTE

c o n s ta ta to i l rannero leggale d e g l i in t e r v e n u ti , d ic h ia r a a p e r ta l'a d u n a n z a ed i n v i t a ì p r e s e n t i a d e l ib e r a r e i n o rd in e a l l 1argom ento in o g g e tto ,

(2)

I A GHETTA OCMGNAIE

L e tta l a p ro p o s ta d i d e l ib e r a in e r e n te l 'o g g e t t o / ohe s i a l l e g a .in inopia a l l a p r e s e n te e n e fonrei p a r t e in t e g r a n te e s o s ta n e ia J ,a, a firm a d e l r e s p o n s a b ile d e l procedim ento/

C o n sid e ra to che r ic o r r o n o l e c o n d iz io n i t u t t e p e r X ' ¿icoogliirtento d e l l a su ckietta p ro p o s ta ;

V i s t i i p a r e r i d i c o i a l l / a r t . 49 c o m e . 1 T.ILE.L* d e l D.Lgs. n, 267 d e l 1B.08,2000 i n s e r i t i in a l l e g a t o a l p r e s b i t e a t t o d i c u i formano p a r t e in t e g r a n te e s o s ta n z ia le ; Ad U nanimità;

DELIBERA 1) Lti piiatixissa che pecette òda qui npoatain«!

2) - di proporre* pei l'eÌTollo, al Consiglio Comunale di approvare l'allegata programmazione della 1!1IA Annualità del Piano rii Zona triennale in applicazione del IP Piano Sociale Regionale 2013/2015” e illative schede finanziarie, unitamente Regolamenti vali, sottoscritti dal Coordinamento Istituzionale che ne formano paite integrante c sostanziale;

3) -di dare atto ohe l'Entità del Fondo dclPAmbito Sociale Territoriale N 32 per Fatttiazione della *ÌiA Annualità del Piano di Zona triennale in applicazione de! IP Piano Sociale Regionale 2013/201S"

ammonta a complessivi €. 5,395, iOS^B^come si evince dall'allegata scheda risorse in cui sono elevate ie singole voci ributtata;

4) - di dare atto ohe il Piano di che trattasi, dopo l'approvazione da parte della Regione, sarà reso operativo eoa singoli successivi alti;

5) - di trasmettere copia del presente alto alle Amministrazioni componenti l'Ambito Territoriale n. 32 ed alla Regione Campania;

6) - LW tneaTcate KJfficÌG di Piano delIAmbiho 32 per cgni adanpimaito ocnseguenzialc alllappovjzkjjìe del pieaente Piw*iedirén(o

Successi'vanente,

XA GIUNTA CCMUNME

I n ' r e la z io n e a l l 'e s t r e m a u rg en za d ie r i v e s t e l'a rg o m e n to ; con unanime e s e p a ra ta v o ta z io n e

DELIBERA.

Di riidmiare ii presente atto tornediaiaiiaiteegeg^ibib ai sensi dd quatocctnina delibi 1134 del D,Lgs, 18,082000 n, 257, Dd che è verbale.

(3)

C O M U N E D I S A N T ' A N T O N I O A B A T E P R O V Ì N C I A I H N A P O L I

Prrt/za V+ Emanuele l i TeL O8i/879.tì0yÌ3 F a i , 879.77,93 Schema proposta atti deliberativi

Area di competenza: AMMINISTRATIVA Sindaco Doti. Antonio Varane

Servizio POLITICHE SOCIALI

OGGETTO: Amòrfa N32 - //A Annualità dai Piano d i Zona triennale in applicazione dei ti°

Piano Sociale Regionale 2013/2015 - Proposta di approvazione ai Consiglio Comunale*

Refezione istruttoria

VISTA la legge 8 novembre 2000 n. 328 -"Legge quadro pei' la realizzazione de! sistema integrato di intendenti e servizi sociali” ed in particolare:

v' ^articolo l che recita: “La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e sei'vizi sociali, promuove intcj'venii pei' garantire la qualità della vita, pari opportunità) non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilita»

di bisogno e di disagio individuale c familiare, derivanti da inadeguatezza ilei reddito, difficoltà sociali c condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 c .38 della Costituzione”;

*' Part.8, comma l, che attribuisce alle Regioni le funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali, nonché di verifica della rispettiva attuazione a livello territoriale c ìa disciplina per I5integrazione degli interventi stessi, con particolare riferimento all'attività salutarla c soci o-siui ilaria;

/ l’fiit. 19, comma 2, che prevede l’adozione del piano di zona attraverso accodo di programma;

/ Fart, 20 elle ha definito le modalità di riparto delle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali (FNPS);

VISTA la delibera G.RX, n. 320 del G3\£7\2Ì>I2 recante "MODIFICA DEGL] AMBITI TERRITORIALI SOCIALI E DEI DISTRETTI SANITARI - PROVVEDIMENTI A SEGUITO DELLA DELIBERAZIONE DI GIUNTA REGIONALE N. 40 DEL I4\02\20i1" è stata modificata fa composizione degli ambiti territoriali al fine di assicurat e la coincidenza con i Distretti Sanitari;

VISTA la Legge Regionale n, 15 del 06\07V2012 “Misure per la .semplificazione, il potenziamento e la modernizzazione del sistema integrato del weJJàre regionale c dei servizi per la non autosufficienza”;

CONSIDERATO CIIE

l’art. 8, comma i, della legge regionale n. 11/2007 prevede che la Regione “esercita con il concorso degli enti locali e delle formazioni sociali le funzioni di programmazione. Indirizzo e coordinamento degli interventi sociali;

Fait 8, comma 2, lettera b) della legge regionale n, 11/2007 prevede che la Regione a tal fine Adotta il piano sodale regionale di coi alTart. 20, che definisce principi di indirizzo e coordinamento per la programmazione e la realizzazione del sistema integrato d'interventi e scivizi sodali e socio-sanitari”;

(4)

A CO U iJ ATO, a seguito di una attenta analisi del fabbisogno consolidato del territorio de]['Àmbito Sociale Territoriale N 12 effettuata Fanalisi dai serviti sociali dei Comuni partner (note agli alti deli'lJdP) è emerso,, die fa spesa socìosanitaria dei servìzi LEA (Livelli essenziali di assistenza) è quantificata in complessivi Euro -3.289,083,00 al netto della quota dì compartecipazione degli utenti resi demi nel territorio dell'Ambito N32;

CHE gli utenti sono tenuti a compartecipare alla spesa sociosamtaria per una quota a loro calicò stimata complessivamente in Emo 14,000, così come quantificata dai servizi sociali dei Comuni Partner;

TANTO PREMESSO,

- Visto il verbale della seduta del 6 novembre 2014 (agli aiti dello scriverne officio) nella quale il Coordinamento Istituzionale ha approvalo;

- Regolamento contabile per la gestione dei Fondo Unico di Àmbito - Regolamento Ufficio di Piano,

- Visto il verbale della seduta del 14 luglio 2014 (agli atti dello scrivente ufficio) nella quale ìl Coordinamelito Istituzionale ha approvato,

L Disciplinare per l'accesso c l'erogazione dei contrijuti economici a favore dei minori riconosciuti da un solo genitore;

Visto, altresì, il verbale della seduta del 28/08/2013 (agli atti dello scrivente ufficio) nella quale ii Coordinamento Istituzionale ha approvato:

1, Regolamento unico per la gestione del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali e sociosanitari dell'Àmbito Territoriale N 32;

2, Protocollo di intesa tecnico operativo per il sistema dei sei vizi di cura domiciliari integrati dcH'ÀmbttoN 32;

3, Regolamento per il servizio sociale professionale;

4, Regolamento per il scgietariaio sociale;

5, Disciplinare per l'Ufficio tutela degli utenti.

DATO ATTO CHE è stala realizzata in maniera puntuale una intensa attività di concertazione sia con gli Organismi de) Terzo setto]« ohe con le Organizzazioni Sindacali secondo quanto previsto dalla legge 328/00 nonché dagli indirizzi programmatici generali forn iti dalla Regione Campania;

Dato alto, altresì, che i] Piano Sociale dì Zona è stato approvato ad unanimità nella seduta di Coordinamento Istituzionale del 06/13/2014. giusta verbale allegato;

Dato atto t inoltre, che sono stati sottoscritti in daU 2S agosto 2013 fAcoordo di Programma per l'adozione del Piano sociale di Zona Àmbito n, 32 ÌA

convenzione exa/t. 30 T.IJ.E.L. Del D.Lgs n, 267/2000

Animai ita in applicazione del PSR 2013/2015 e la

PROPONE

Alfa G,C, adottare il contenuto della seguente proposta d delibera con le motivazioni di cui in narrativa.

„ di proporre, per l'effetto, al Consiglio Comunale di approvare l'allegata programmazione della “T1A Annualità dd Piano di Zona triennale in applicazione de 11° Piano Sociale Regionale 2013/2015" e relative schede finanziarie, unitamente a Regolamenti vari, sottoscritti dai Coordinamento Istituzionale che ne formano parte integrante e sostanziale;

(5)

• rari. 20, comma 4, delia legge regionale il 11/2007 definisce il Piano Sociale Regionale “io Strumento di programmazione sociale che definisce i principi d'indirizzo e coordinamento per la realizzazione, da parte degli enti locali, del sis:ema integrato di interventi e servìzi;

• Part. 20, comma 4, della legge regien^le n. ] 1/2007 stabilisce che la Regione adotto con cadenza triennale il piano sociale regionale;

TENUTO CONTO che

• con DGRC n. Í 34 del 27 maggio 2013, è stato approvato H IP Piano sociale regionale;

VISTI i Decreti Dirigenziali il 764 de] 05/08/20 Í4 ad oggetto “Riparto agli Ambiti Sociali territoriali del Fonde Sociale Regionale per Fanno 2014, e n. 804 del 29/09/2014 AD OGGETTO: “ Riparto agli Ambiti fondi FNA 2013 e fondi Regionali 2014”;

RILEVATO che dagli allegati citati Decreti Dirigenziali risultano assegnate all*Àmbito Sociale Territoriale N 32 le seguenti risorse: 1

F.N.P.S. Euro 403.635,04

Fondo Región a le Eu ro ¿79.176,21 F.N.A, Euro 404.582,76;

CONSIDERATO CHE

-Con il Dirigenziale il 764 del 05/08/2014 ad oggetto "Approvazione indicazioni operative per la . presentazione dei Piani dì Zona triennali - Piatto Soniate Regionale 2QÍ3 - 2GI5}\ sono stato approvate le

suindicate Indicazioni operative per la presen [azione dei piani di Zona con I relativi allegati;

VISTA la noto n. n. Í9222 DEL 02/09/2013 con la quale è stata richiesta ai Comuni l’attestazione finanziaria per un importo complessivo di euro 1.468.743,98;

DATO ATTO che I Comuni si sono impegnati a versare nel Fondo Unico d* Ambi lo gestito dal Comune Capofila in regime di tesorerìa unica tali somme secondo quanto stabilito dal Regolamento Contabile del FUA approvato dal Coordinamento Istituzionale ed allegato al Piano Sociale di zona ÌA annua! Ita IIa Piano Sociale Regionale

CONSIDERATO che:

-ai sensi dclPatt 56 ai comma 1 della L.R. M\2307 e le funzioni socio-assi stanziali, già esercitate dal FON MI e dalla Provincia sono conferite ai Comuni che le esercitano in forma associata ai sensi della citata leggo;

- il comma 2 della L,R. 11V2007 stabilisce che gli interventi connessi all'esercizio delta funzioni previsti dal comma 1, sono programmati nel Piano Sociale di Zona e finanziati in egual misura, in coerenza con quanto stabilito dalia previgentc normativa, dalla Regione, dalla Provincia di riferimento e dai rispettivi Comuni;

-con »tota prot. 18558 del 19/08/201.3 trasmessa alla Regione Cam pani a cd al TAm mi ni strazione Provinciale di Napoli è stato comunicato il fabbisogno complessivo annuo Ex ONMI pari ad Euro I03.700s0t>;

- ai sensi del combinato disposto del Regio Decreto 798 del 08/05/1927 e della Legge n. 698/1975, tale fabbisogno deve essere ripartito in egual misura tra la Regione, la Provincia c i Comuni per un importo pari ad euro 34.567,00;

(6)

-di dare atto che l'Entità del Fondo dell’Ambito Sociale Territoriale NI 32 per Pamiazione della i£ilrt Annualità del Piano di Zona triennale in applicazione del IP Piano Sociale Regionale 2013/2015" ammonta a complessivi E. 5.395; i 02,4 8 »come si evince dall'allegata scheda risorse in cui sono cioncate le singole voci d’ciilmta;

- di dare atto clic il Piano di che trattasi » dopo 3‘approvazione da parie della Regione» sarà reso operativo con singoli successivi atti;

- dì trasmettere copia del presente atto alle Amministrazioni componenti l'Àmbito Territoriale n. 32 ed alla Regione Campania;

■ Di incaricare l'Ufficio di Piano ddl'Ambito 32 per ogni adempimento conscguctizialc al l'approvazione del presente Provvedimento

i

(7)

Secondo P S R II annualità

CAMPANIA SOCIALE

(8)

Data.pFVMniazÌQTié 17/09/2013 ¡2.43.43

CAMPANIA SOCIALE

N32

iSàgìiM jte'S aa?4 !; Scarnila J'SH Jl <i/»i*U3l!tJÌ

Ka^wst 2 di 4 Riferimento /¿ad Ai #Ù!

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:: Fondo unico di ambita

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Elenco risorse

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Fondonfl^/oitale

[tolidch'Saociuli m sfisM 281.365,£9 685.001,03 0,00 685,001,03 0,00

pimeloNaTionafec|«rIr

nonAlrtosuftlcjaiai o,oa 404.582,76 t 404.582,76 0,00 404.532,76 0,00

Fintiliregionali2014

271X176,21 6.0.951,17 *■ 349,127,38 0,00 349.127,38 0*00

Fondicwnumilì

1.468.743*98 208.414,33 1.677.158,31 0,00 1.677.158.31 0,00

Fmaiolusiufiafc

pcdHichesociali Qfif* 34.567,00 34.567,00 0,00 34.567,00 0,00

FwkUprovinciali

dedicati o $ f r 34,567,00 34.567,00 0,00 34.567,00 0,00

F.iflEiSeASL

0.0 D 0,00 0,00 0,00 0,00 0*00

Comp. IMcsiii

14.000,00 0,00 14,000,00 0,00 14.000*00 0,00

?AC Infamili

1.473962,00 0,00 1.473.962,00 0,00 0,00 1,473,062,00

TACAnziani

722,137,00 0,00 722,137,00 0,00 0,00 722,137,00

Fondinazionalidedicali

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,0(

FniidiINPS<w

JNFDAP) 0,00 0,00 0,00 0,00 0*00 0,00

FGSR

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

P S E ---

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

b1 M i ll i l’ fiiT lìgJlÌL

0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

Pontointesa

conciliaiwjt« 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

ts

WWJ.G Dita }*Bnc?aiiam G?/f!f2(if414.li.41

(9)

Data prexetitazwtë 17/09/20!3 12.43.43 F'flpjcm Ui 4

E . l :: Dati Ente

1 S*nlfAnlOj)io Abale liS^B-öißöÖM 8 1

1 ì,\mfiQ . 1 Elenco risorse

"'J V- * • - ; ;* i s - ï y & i •* ^ **■**.s<^ss"Ás;*/

§¡PW £ WÊÿ0ê $ÊÊmm í¿0^0h(M0^

7 * > talc

4 . 3 6 1 . 6 5 4 , 2 3 1 . 0 3 3 . 4 4 3 , 2 5 f 5 . 3 9 5 . 1 0 2 , 4 8 0 , 0 0 3 1 9 9 . 0 0 3 , 4 8 2 , 1 9 6 . 0 9 9 , 0 0

T é t a l e c o m p u t o 1 5 %

2 , 5 7 0 . 1 3 7 , 9 9

T o t a l e P r o g r a m ii u i b it e

5 . 3 9 5 . 1 0 2 , 4 3

1 5 % O iÍE tT IÜ E s t e r n o D ñ p r o g r a m m a r e

T o t a l e

3 8 5 , 5 2 0 , 7 0 1 2 3 . 2 3 4 , 4 8 2 6 2 2 S G . 2 2

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Aímf.i.O DataxeKért’.shütt ft7/li/2014 i4.23.41

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2m 7,517,00 í485,00 w 60.791,92 0,00 ia.63 12

CjjsoIadiNapolí 2012 3.845.00 472,00 12,45 47,674,00 fl,CHJ 2,57 !2

üragnano m z 29.461,09 4,411,00 11.98 353.077,09 0,00 14,29 ÍZ

Leítcre 2Ó!2 6.149,00 75) .00 8,57 52.7f7.6S 0,00 32,03 12

Fim onte 2012 £ .062,00 624,00 10,36 62,786,15 0.00 12,47 Í2

Pom pcí 2012 25,421,00 4,337,00 17,40 442.316,04 0,00 12.41 í?.

S a rtaM aríate Carita 2012 n.708,00 t.339,00 13,07 152,979,52 0,00 4,2 Í2

Saitt'Aiitorio Abale 2012 J9.5&7f00 Í.469.QG 15,12 296.201,58 0,00 7,67 12

--- 1

TOTALE 109.750,00, 15.888,00 1.468,743,98 0,00 85,46

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L'anno 20)4, addi 17 del mese di ottobre alle ore IÒ.ÌO presso iì Comune di Sant1 Antonio Abate (NA) - sede dell1 Ufficio dì Piano - , a seguito di regolare convocazione dei componenti dell’Ambito Territoriale N32, si

^ordinaria - per discutere il seguente ordine del giorno:

|i per titoli e colloqui per il reperimento Jj figure ito dèlie attività delFUificio di Piano presso l'Ambito riunisce il Coordinamento Istituzionale - in seduta s

1} Presa ti’Atto “Bando di selezione pubb professionali necessarie per lo svolgimi TenÌtoriate N 32”;

Presa d'Atto del Decreto Dirigenziale n, 6 Sperimentale per persone affètte da SIA $, 2)

3) 4) 5)

del 29/09/2014 - "FMA. 201} - Programma Regionale e

¿ G M .C N .3 4 /2 0 1 3 ’1;

Presa d’Atto del Decreto Dirigenziale n. S34 del 29/09/2014 - “Indicazioni operative assegni ài cura -

/ / Annualità ÌIP S R '\ I

Indirizzi programmatici "Presetifazione de\'ì 'Aggiornamento per la l ì Annualità dei Piani ài Zona triennali irt applicazione del liP S R 2013 2015" -D.D, ri. 764 del 05/08/2014;

Àvviso/Manifesto Concertazione tempriate Ambito ferii tonale N32 - "Presentazione Piani ài Zona triennali in applicazione del II PSli 2013- d d i Aggiornamento p er la l i Annualità dei

2015 " - D.D, ri 764 del 05/08/2014;

6} Approvazione Regolamento delFUfiicio di Piano di Zona;

7) Approvazione Regolamento contabile per la gestione dei Fondo Unico d* Ambito (FUÀ);

Vario ed eventuali.

Svolge le {unzioni di Segretario verbalizzante !a Co issa Mar ia Marinari {UdP),

Coordina j lavori il Coordinatore dell'Ambito Ter il orlale N 32, Dott.ssa Anna D’Amia, Dirigente del Comune ài Sani'Antonio Abate, capofila dell5 Ambito Terr toriate N 32.

Sono presenti, altresì: 11 Doto TTaacasco Esposi tp, la Doti .ssa Laura Alfano, la Doti, ssa Anna Rita Gattuccio, componenti l'Ufficio di Piano dell’Ambito N 32.

ENTE DI APPAKTENEMZA REFERENTI

Comune di Agerola Prof» Gius« p ie Marnimi Consigliere delegato

Comune di Cascia di Napoli Doti. Domi n co Peccirílfo Sindaco

Comune di Gragnano Doto Antocji ip Di Martino A ssessore

Comune di Lettóre A w , Anna Aprendola A ssessore

Comune di Rimonte Ass, Anna Ospizio A ssessore

Comune di Pompei Doto Angelc Calabrese Consigliere defegato

Comune di 5. Antonio Abate D oti Anto i Po Verone : Sindaco

Comune di 5. Maria La Carità Dott. Agoí 1me Elefante A ssessore

Provincia di Napoli assenta

ASLNASSud : assento

In apertura dei lavori, verificato il immero k gale, si procede alla discussione dell’argomento al 1° punto ati’O.d.G. Intervengono sull’argomento il Dirige: ite del Comune capofila, Doto Smaìdone, e la Coordinatrice deU'Udt1, ì quali comunicano ette, cosi come e

bando secondo le indicazioni ricevute in sefd Comunicano, inoltre, che non è percorribile la atta luce del contenuto delia Deliberazione delia

spesa andrebbe ad incidere nel computo delie -sf esc del personale di cinse consegnato ai rappresentanti di ciascun Comune un prospetto (allegato al ¿re quota parto attribuita a ciascun Comune ed agli stessi viene chiesta la even

cordato nell’ultimo CX, si è provveduto a predisporre nuovo o di Coordinamento Istituzionale, preventivamente inviato.

rada proposita di assumere professionisti co.co.ca, in quanto, Corte dei Conti - Sezione Autonomie 10,2014, la

' ito, viene rebútanle la

■pap pei propri

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tetti di spesa riferiti agii anni 20 i 3/201 4, 1 pi-esenti comunicano che ne! proprio tetto di spesa non vi è alcuna disponibilità avendo già provveduto aìPapprovazione della programmazione del piano assunzionaìe 2014, Pertanto, alla luce <U quanto innanzi, il Dirigente, vista la indisponibilità dei Comuni ed al fine di procedere al reperimento di figure in possesso della professionalità necessaria al ruolo da ricoprire, stante gli imminenti termini di scadenza per la presentazione dell™ Aggiornamento per la II Annualità dei Piani di Zona triennali in applicazione del 11PSR 2013-2015 - D.D. n. 764 del 05/0&2D1 4”, nonché dei successivi adempimenti inerenti i progetti PAC Anziani o PAC Infanzia (giusto “Decreto prot. n. 155/PÀC del 26.0S.2014 del Ministero deiPìntemo Programma Nazionale Servizi di cura alPinfanzia c agli anziani non autosufìicicnti - Delibera CIPE 26 ottobre 2012 a. 113 - Autorità dì Gestione51), ipotizza l’eventualità di fare ricorso all’estemalizzazione del servizio Ufficio di Piano - Azioni di Sistema. Il Sindaco di Carola di Napoli, contestualmente, chiede parere al proprio Segretario Comunale, esperto in materia, il quale, esaminata la citata deliberazione della Corte dei Conti, nel confermare che la spesa de quo incide sulle spese di personale di ogni singolo Comune, condivìde la proposta dol Dirigente, Dott. Smaldone,

Sì passa alla discussione del 2° punto al/O.d.G.: “Presa ¿ ’Atto del Decreto Dirigenziale n- 61 del 29/09/2014 - F.N.A. 2011 - Programma Regionale e Sperimentale per persone affette da SLA ex D.G.R.C. N. 34/2013”, il Coordinatore comunica d ie sono state presentato sinora n. 3 richieste c che le stesse sono state ammesse a contributo dal competente settore della Regione Camparne che con il citato decreto ha provveduto anche ali5assegnazione delle risorse previste. Per quanto concerne le ulteriori richieste, essendo stato esaurito il fondo disponìbile, la Regione ha comunicato l’inserimento delle stesse ne! Bilancio 2015,

Sì passa alla discussione, poi, del 3° punto alPO.d.G.: “Fresa d ’Atto del Decreto Dirigenziale n. 884 del 29/09/2014 — indicazioni operative assegni dì cura - H Annualità li PSR 2013-2015". I! Coordinatore precisa che con il decreto in oggetto sono state assegnate all1 Ambito N 32 le risorse regionali pari ad euro 279.176,21 per Panno 2014 e m orse FNÀ 2013 pari ad euro 404.582, 76 da destinare alla realizzazione di interventi domiciliari socio sanitari per persone non autosufficientì, vincolando una quote minima del 30% delle somme assegnate a ciascun Ambito alla realizzazione di irterveziti domiciliari a favore di disnbiJi gravissimi, ovvero persone in condizioni di dipendenza vitale da Eissistenza contìnua e vigile 24h su 24h* Contestualmente, la Regione ha fornito le indicazioni operative per l'erogazione di assegni di cura 31 Annualità del PSR 2013-2015 individuando anche i possibili beneficiari ddlintervento. Il Coordinatore comunica che, sulla scorta delle indicazioni fòmite dalla Regione Campania, i possibili beneficiari verranno individuati in sede UVI ove si procederà, Ira Patirò, alla formulatone di un elenco degli aventi diritto. Di tale elenco sarà reso edotto il Coordinamento Istituzionale per opportuna e doverosa conoscenza.

Si passa alla discussione del 4° punto alPO.d.G,: ^Indirizzi programmatici Presentazione doli'Aggiornamento per la li Annualità dei Piani di Zona triennali in applicazione dei II PSR 2013-2015 - D.D. n. 764 del 05/08/2014”. Il Coordinatore propone, trattandosi di aggiornamento della programmazione inserita ed approvata nel PdZ - i Annualità II PSR 2013-2015, di garantire nella seconda annualità la prosecuzione degli stessi servizi con F inserimento del servizio di Trasporto sociale/richiesto e sollecitato da tutti i Comuni afferenti PAmbito N 3 2 .1 presenti unanirnamente approvano la proposta­

si

passa alla discussione del 5* punto alPO.d.G.: “Avviso/Manifesto Concertazione territoriale Àmbito Territoriale N32 - ^Presentazione delPÀggiomamenlo per la IT Annualità dei Piani di Zona triennali in applicazione del JÌ PSR 2013-2015 - D.D. n* 764 del 05/08/2014”. 11 Coordinatore informa i presentì che, come previsto dal citato D.D. n. 764 del 05/08/2014, al fine di favorire la partecipazione attiva degli organismi del teizo settore (di cui aj Capo II della LR. 1 j/2007), occorre avviare la Concertazione con i soggetti pubblici e privali e con la contestuale cond ¡visione della programmazione, attraverso tavoli tecnici-operativi, con i Dirigenti e gli operatori dei Servizi Sociali dei Comuni partner. A tale uopo, comunica che è stato convocato un Tavolo pubblico di Concertazione per i! giorno 22 ottobre 2014 (nota prot. n, 24118 del 15,10,2014) ed informazione a mezzo affissione pubblica di manifèsti noi Comuni afferenti l’Ambito Sociale N 32, nonché inviti mediante pòsta certificata, con i rappresentanti dei soggetti erogatol i, delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di tutela degli utenti operativi sul territorio dell’Ambito, nonché le confederazioni della cooperatone (Légacoop, Confcooperatlve, AGCI), il/ì Forum del Terzo Settore, il Comitato consultivo per la disabilitò previsto dalla L,R. 11/54 e le Confederazioni sindacali territoriali, ed un tavolo tecnico-operativo per il giorno 21 ottobre 2014 (nota prot. n. 23351 deir8,10 2014) con i dirigenti dei Servizi Sociali dei Comuni afferenti /Àmbito Territoriale N 32.

Si passa alla discussione degli argomenti posti ai punti 6° e 7^ deÌ/O.d.G. e precisamente' “Approvazione Regolamento delTUfFicio di Piano di Zona c de! Regolamento contabile per la ge^tiolpdsl Fondo Unico d ’Ambito (FUÀ)”. Il Coordinatore nel ribadire che trattasi di modifiea/mtegrasiMpSibt^^oliiirìHiti già approvati nella I Annualità dei Piani di Zona triennali in applicatone del II PSR che, così come più volte richiesto, non sono pervenute proposte di modifica c/o mtegraziotdMams®^6) Dirigenti dei

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Servizi Sociali-dcì Comuni partner, chiede ai presenti di procedere all>approvacione ed alla sottoscrizione degli stessi-1 presentì al 111 unanimità approvane e sottoscrivono,

Esauriti i punti posti all’O.d.G. e, prima di passare alia discussione delle vario ed eventuali, il rappresentante del Comune dì Agerola,. prof. Giuseppe Marnimi, consegna lsallegata nota a firma del dirigente deiristitnto Comprensivo Di Giacomo - B, De Nicola” (prot. n. 3605/C14), con la quale, nel comunicare la propria disponibilità, chiede di prevedere nella prossima programmazione PAC Infanzia la istituzione di “Sezioni Primavera” a.s; 2014/2015. Il Coordinatore coglie [’occasione per invitare i rappresentanti degli altri Comuni, qualora interessati, od acquisire la preventiva disponibilità dei dirigenti scolastici delle scuole dell9Infanzia ad attivine il predétto servizio dandone successiva comunicazione al) ’Ufficio di Piano.

Prima della chiusura dei lavori, i presenti si soffermano sulla necessità di modifica della quota di compartecipazione a carico degli utenti del servi zie 'ira sporto Sociale, in quanto ritenuta esosa e discriminante in base al numero degli accessi al servìzio per singolo utente. 11 Coordinatore, nel ribadire che la quota di compartecipazione attualmente in vigore, tra l’altro, quantificata e condivisa do tutti Ì presenti nell'ultimo Coordinamento Istituzionale, è stata fissata indistintamente a titolo sperimentale, fino al .11 dicembre 2014 e che, per il nuovo anno, si procederà a bandire una nuova gara con modalità diverse c con la definizione di uno specifico disciplinare in cui saranno tenute in debita considerazione le proposte testé formulate.

Il Coordinati ire invita ulteriormente 1 presenti, visto ohe ad oggi non sono ancora penremite all’Ufficio di Piano, sebbene piò volte sollecitate, le schede del fabbisogno sociale e socio sanitario, ad intervenire presso i rispettivi Servizi Sociali affinchè provvedano, ad horas, ad aggiornare e trasmettere i dati relativi ai servizi già inseriti nel P SZ.

Alle ore 13,00 vengono chiusi ] lavori,

Del die è verbale, letto, confeimalo e sottoscritto

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Allegato ai Verbale del Coordinamento istituzionale del 17/10/2014

Del che c verbale, letto, confermato c: sottoscritto

(16)

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C o m irn o C a p o f ila : Sani*AjtiijO»li> A b a te

C o m u n i d i: A g cj’o l a - O a s o la d i N a p o li j- G te a g » tìn o — t i tì t t e r o — I r n i e n t e — P o x n p o i — S a n t a M i p i a l a C a r i t à

t / p . F ' j c / o j o r f * X A w o

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REGOLAMENTO DEI A ’WFICÌO DI jpIÀNO DI ZONA

TI Coortlhiùmetifo Istituzionale dell’Àmbito Territoriale N J2 adotta il seguente Regolamento disciplinante le attribuzioni, la composizióne, Vorgttnh.zazionej il fuuzionameltto a le competenze deiPUffìcto di Fàtuo di Zona, ai sensi dèli ’articolo 11, comma 3, lettera e) ileila X.J?! della Campania n- 11/2Ù07 e ssnttnuti, secondo le indicazioni del "Piano Sodale. Regionale. 2013-2015 delia Regióne Campatilo f>, della

“Convenzione p er la gestione in form a assodata dei Piatto Scende di Zona”, delle ^Indicazióni operative per la presentazione dei Piani Sociali di Zona triennali in applicazione del l i Piano Sociale Regia¡ude

2Ù13-20JS”

ART. 1 - OGGETTO

ART. 2 - SEDE

ART. 3 - FINALITÀ*. OBIETTIVI E COMPETENZE ART. 4 - AREE DI INTERVENTO

ART, 5 - STRETTURA ORGANIZZATIVA BELL’UFFICIO 01 PIANO D I ZONA E UFFICIO SERVIZI SOCIALI DEL PIANO SOCIALE DI ZONA PRESSO I COMUNI ASSOCIATI (U.S.F.)

ART. 6 - PERSONALE DIPENDENTE DEGLI ENTI A S S O C IA I A R E 7 - ONERI PER IL PERSONALE DEL PIANO SOCIALE DI ZONA

A R E S - COMPETENZE DEL COORDINATORE DELL’UFFICIO DI PIANO DI ZONA

ART. 9 - CONSULENZA LEGALE ED ECONOMICO-FINANZIAIUA

ART, IO- RAPPORTI CON I TERZI

ART. 11 - REVOCHE^ SOSTITUZIONI ED INCOMPATIBILITÀ’

ART, 12 - REGISTRI

ART. 13 - TESSERINO IBENTTFÌCATIV O ART, 14 - MODIFICHE E 0 INTEGRAZIONI ART. 1 5 - NORMA DI RINVIO

REGOLAMENTO DELL'UFFICiQ Di PIANO DI ZONA ,

Documento approvato dal Coordinamento istituzionale nella seduta

Ji

(17)

ART. 1 OGGETTO

Il presente Regolamento, ai scasi dell*articolo ! I f comma 3, lettera e) della J.JL della Campania n. 11/2007 e disciplina le attribuzioni, la composizione:, l’organizzazione, il funzionamento e le competenze;

dell’Ufficio di Piano di Zona dell3Ambito Territoriale N 32, costituito dai Comuni di Àgerotà, Cesoia di Napoli;, Gragnano, Lettere, Pimontc, Pompei, Santa 'Maria La Carità, Sant’Antonio Abate con forma giuridica di Convenzione ex a rt 3f> D.Lgs. 11,267/2000,

AITI4. 2 S E M

L'Ufficio di Piano di Zona ha sede nel Comune di Sani'Antonio Abaie (Capofila dell’Ambito Territoriale N 32).

Per far fronte a concrete esigenze funzionali e, compatibilmente con le proprie risorse, fUfficio ili Piano di Zona può dotarsi <lj sedi periferiche sul territorio dell’Ambito.

ART* 3

FINALITÀ’, OBIETTIVI E COMPETENZE

La finalità dell’Ufficio di Piano di Zona è l’e! aborritine, la definizione e Patta azione del Piano Sociale di Zona dell*Ambito Territoriale N 32 c la realizzazione, ai sensi e per gli effetti della Legge 328/2000, del sistema integrato di interventi e servizi sociali nel predetto Àmbito.

L’Ufficio di Piano di Zona è Porgano ohe ha il compilo di elaborare e attuare la programmazione secondo gli indirizzi fomiti dal Coordinamento istituzionale e dalla Regione Campania, fu particolare, esso è deputato all’elaborazione, alla definizione ed al l’attuazione, al Pam min istrado ne, al monitoraggio, alla valutazione ed alla comunicazione del Piano Sociale di Zona dei]1 Àmbito TeiTitcrìalc N 32 Esso costituisce, inoltre, l’ufficio di raccordo con l’amministrazione regionale della Campania per la definizione e l’attuazione delle azioni in campo socio-sanitario.

L’Ufficio di Piano di Zona, ai sensi cd in ottemperanza alla Legge 328/2000 ed alla LJR. 11/200? e sa.mm.ii., persegue i seguenti obiettivi:

1. sosfemeie e coordinare il poi corso di realizzazione del Piano Sociale di Zona dei servizi sociali e socio-sanitari;

2. favorire la formazione di un sistema integrità locale di interventi fondati su servizi e prestazioni complementari c flessìbili, stimolando in particolare le risorse locali di solidarietà e di auto-aiuto, nonché co-responsabi lì zzando ì cittadini nella programmazione e nella verifica dei servizi;

3, promuovere l’unitarietà e l’uniformità delle prestazioni e dei servizi dell’ÀmbitoTerritoriale N 32;

4, qualificare la spesa, intercettando c attivando risorse, anche finanziarie, derivate dalle fonile di concertazione promosse con Enti e partnership de] contesto socio-economico del territorio;

5, prevedere iniziative di formazione o di aggiornamento degli operatori finalizzate a realizzare progetti di sviluppo dei servizi;

6. seguire il criterio della massima diligenza per superare eventuali difficoltà sopraggiunte con particolare riferimento all'Attuazione, alla riprogrammazione ed aU’cseculività del Piano Sociale di Zona;

7, promuovere il principio delle pari opportunità quale elemento fondante e trasversale alle aree di intervento attraverso azioni di inclusione sociale, culturale e lavorative;

8. favorire la coopcrazione interistituzionale e sociale promuovendo i principi di sussidiarietà verticale ed orizzontale anche alla luce degli orientamenti strategici dell’Unione Europea.

L'Ufficio dì Piano di Zona, nell’ambito delle funzioni e competenze attribuite, assume tre funzioni centrati:

- attività di proposta della programmazione;

gestione teoniM-amministiativa dei servizi previsti dal Piano di Zona dell’Ambito Territoriale attività di monitoraggio c valutazione.

Tali funzioni prevedono la seguente artico lezione di attività:

Per r attività dì proposta della programmazione :

1, Panatisi del sistema di offerta dei servizi (localizzazione, funzioni, prestazioni, professici)]

presenti nell’Àmbito Tenitori ai e N 32 pei valutarne rappropriatezza/congmità ridefìnizione;

REGOLAMENTO DELL’UFFICI O DI PI ANO DI ZONA . ^ .

Documento approvato dai Coordinamento Istituzionale nella seduta '\y $ r <i

(18)

2, il monitoraggio' delia domanda sociale e l’individuazione di eventuali nuovi bisogni, attraverso l’organizzazione di momenti eoi lecitati vj con ì soggetti presenti nel territorio dell'Ambito TeiTÌtorialeN32;

3, la costruzione di strumenti di monitoraggio e valutazione in grado di sostenere il processo di adeguamento del Piano di Zona o la sua ridefinìzione;

4, la raccolta degli orientamenti del Coordinamento Istituzionale, individuando e proponendo gli obiettivi .strategici con riferimento alle aree di intervento e la eventuale ri modulazione delle attività previste da] Piano di Zona;

5, la formulazione di indicazioni e suggerimenti diletti al Coordinamento Istituzionale in tema di iniziative dì formazione e aggiornamento degli operatori, ri modulazione delle attività previste da!

Piano dì Zona, acquisizione di diverse competenze o nuove figure professionali per Vespletamento dei compiti previsti;

in la progettazione o ri progettazione pajtecipata dei servizi per l’Àmbito;

7. l’individuazione dei nodi strategici c l'attivazione delle connessioni della rete complessiva dei servizi;

8, la definizione dei sistema di comunicazione tra i Comuni e i diversi soggetti dell'Àmbito Territoriale (Comuni dell’Ambito, Ufficio di Piano di Zona, Coordinamento Istituzionale, Azienda Sanitaria Locate Napoli 3 Sud, i soggetti del Terzo Settore, !e Associazioni dì categoria, il Segretariato Sociale c le 8 Antenne Sociali a le Unità di valutazione integrata) pei- una maggiore e migliore comunicazione con la cittadinanza;

9* la predisposizione di Piani con riferimento a quanto indicalo nel Puri, 19, comma 1 della Legge 328/2000 nonché nei Decreti e Regolamenti Regionali per un sistema integrato di interventi e servizi sociali;

10. il raccolgo con il Servizio Sociale Professionale ed il Servizio di ScgietariatG Sociale;

1 1, la programmazione socio-sanitaria;

12. la programmazione delle risorse europee,

13. la predisposizione di piani di comunicazione .sociale;

14. la promozione e predisposizione degli atti finalizzati a realizzare il coordinamento con gli Enti coinvolti nei Piani Sociali di Zona dell’Àmbito e con gli organi periferici delle amministrazioni statali (protocolli dì incesa, accordi di programma, regolamenti, ecc,),

15. Paggioniamenio in materia di normativa regionale, nazionale, europea al fine di intercettare/reperire nuove e differenti risorse economiche;

16. l’attuazione del sistema informativo unitario promuovendo l’innovazione tecnologica;

17. l’attuazione delle azioni di sistema quali relazioni di rete e culturali, di formazione, di ricerca, di integrazione soci o sa niiaria c di quant’aìtro assicuri l’organicità e l’efficacia dei servizi e delle prestazioni, nonché la valoi izzEJzione dei diritti di cittadinanza;

18. l’attivazione e l’incremento delle procedure par il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e la definizione dei loro ruoli (tavoli di concertazione, ecc,).

1. la definizione delie procedure amministrative connesse alla programmazione, gestione, controllo e rendicontazìone delle risorse finanziarie del Fottio Unico d’Ambito;

2. te gestione contabile de] Fondo Unico d ’Ambito;

3. la programmazione economica relativa ai servizi\intervenli contenuti ne! Piano Sociale dì Zona, ivi compresa l’erogazione di contributi diretti agli utenti, laddove essi siano stati previsti;

4. la predisposizione dì tutti gli atti necessari all’assolvimenlo da parte del soggetto capofila

dciPobbligo di rendicontazìone; ^

5. la promozione di iniziative per il reperì mento ci al ire risorse (finanziarle, strumentali, umane, ccc.); L y 6. la definizione dello modalità di individuazione, allocazione delle risorse economiche, strutturai fr-/

umane; u i

7. l’organizzazione, il coordinamento e l’affidamento dei servizi previsti dal Piano Sociale di Zona1 (elaborazione di bandi, gare [PappaIto, procedure D£i;.l’autorizzazione e l’accreditamento}; .

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REGOLAMENTO DELLttJFFTCìO Di PSANO DÌ ZONA1 j

Documento approvato dal Coordinamento Is tittó W /lC bella /seduta

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(19)

S. la definizione eli tutti i regolamenti necessari al suo funzionamento ed alia erogazione dei servizi/interventi;

9. gestione delle funzioni relative all'Autorizzazione, all'Accreditamento c alla Vigilanza delie strutture e dei soggetti die provvedono alla gestione e all’offerta del sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali (Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 16 del 23 novembre 2009 "Regolamento di attuazione della legge regionale 23 ottobre 2007, n.

Per il moni tona fceio e la valutazione:

1. la predisposizione di sistema di monitoraggio e valutazione dei servizi;

% il monitoraggio della qualità offerta ai destinatari dei servizi;

3. il monitoraggio delle procedure di affidamento dei servizi previsti nel Piano Sociale di Zona, con particolare attenzione alle caratteristiche deì soggetti a cui affidale, ai criteri di valutazione delle proposte progettuali ed ai vincoli posti nei bandi e negli avvisi por garantire li rispetto della normativa vigente in materia di contratti di lavoro per tutte le risorse umane impegnate dai soggetti affidatavi per Relegazione dei servizi;

4. Ih creazione e h implementazione di sistemi infornativi per l’elaborazione di dati territoriali locali, provinciali e regionali,

L’Ufficio di Piano di Zona ha l’autonomia funzionale ed organizzativa necessaria allo svolgimento delie attività previste dal presente llegolamento, nei rispetto della normativa vigente e degli indirizzi/obtettivi programmatici stabiliti dal Cooidmamento istituzionale,

ART, A

AREE DI INTERVENTO

Le Aree di intervento deliTJfffcio dì Piano di Zona, ai sensi deipari, 27 della Legge Regionale della Campania n. 11/2007 e s&mmdì., sono:

* Responsabilità familiari

• Donne in difficoltà

♦ Diritti dei minori

♦ Persone anziane

• Contrasto alle povertà

♦ Persone con disabiiilà con particolare priorità alle persone con disabilità gravi

• Dipendenze

* Detenuti, internati, persone prive della libertà personale

* Immigrati

• Salute mentale

• Sostegno alla maternità

• W elfare d 1 accesso

* Azioni di sistema

ART. 5

STRUTTURA ORGANIZZATIVA D E L L W F IC IO OI PIANO P I ZONA E SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE P E L PIANO SOCIALE DI ZONA PRESSO I COMUNI ASSOCIATI (S+S,P*>

L'Ufficio di Piano di Zona, considerato una struttura flessibile in grado di adeguarsi alle esigenze organizzative che il percorso di realizzazione degli obiettivi richiede, è strutturato in maniera tale da assicurare h funzionalità operativa e Sa composizione mukiprofcssionale, L'Ufficio di Piano di Zona si avvale di personale distaccalo degli enti locali e della ASL e di eventuali rapporti di collaborazióne assunti in caso di comprovata necessità e nel rispetto delle compatibilità finanziarie e del principio di non discriminazione e di pari opportunità, ai sensi del decreto legislativo ] fi agosto 2000, n. 267 e del decreio^Tb.

legislativo 30 marzo 2001, n. 165. at'a

L'Ufficio di Piano di Zoua, è costituito dalle unità di personale e dalle risorse strumentali previste da) Piangi ^ Sociale dì Zona, ed in base alFarl, 23 della L.R. 11/2007, svolge funzione di centro di costo e w y i responsabilità relativi al Pondo Unico d’Ambìto per la gestione associata dei servizi programmati nel Pian<K^T

. . . ^

REGOLAMENTO DELL’UiFJClO DI PIANO DI ZONA

Documento approvato dai Coordinamento Istituzionale nella seduta /

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(20)

I componenti dell’Ufficio di Piano di Zona sono definiti da specifico organigramma, strutturato in Anse funzionali, a cui è associato il relativo fmvzionigiàiurna.

Le risorse umane devono essere individuate prioritariamente fra il personale già in organico nei Comuni dell’Ambito Territoriale e/o tielPASL oppure fra collaboratori esterni.

L’Ufficio dì Piano dì Zona può avvalersi dì personale esterno, per l’esecuzione dei compiti ad osso affidato, individuato, previo parere positivo del Coordinamento Istituzionale, nei modi c nelle forme previste dalla legge. A ciascuna Area è assegnato uno o più professionisti. Il professionista è obbligato al rispetto delle direttive del Coordinatore, gode di autonomìa tecnica, ha competenza in ordine all'attuazione delle azioni e dei progetti esecutivi delle Aree assegnate.

Le Arce dulia struttura psr fo quali devono essere individuate le risorse umane da assegnare alt1 Ufficio di Piano di Zona sono le seguenti;

• Direzione;

* Arca finanziaria;

• Ai ea amministrativa e del pei sonale, segreteria;

• Àrea legale;

♦ Area socio-sanitaria;

* Area programmazione, coordinamento, ricerca, progettazione dei servizi/intervcnti;

* Area monitoraggio e valutazione;

• Arca autorizzaci onc e accrediiam e ilio ;

■ Àrea comunicazione sociale, concertazione e informatizzazione.

La dotazione umana dell1 Ufficio di Piano di Zonn dev’essere calibrata sui fabbisogno numerico e di competenze tecniche & di capacità professionali necessarie per svolgere efficacemente le funzioni ed i compiti elencati nei precedenti articoli,

il personale distaccato, in ogni caso, dev’essere in possesso di qualifica c competenze idonee e pertinenti con le attività del Piano Sociale di Zona, i Comuni associali che intendono distaccare il personale devono proporlo al Coordinamento Istituzionale che, valutati i relativi curriculum, potrà accogliere tale distacco ed Individuare, se del caso, un periodo di prova non inferiore a 6 mesi.

IJ Coordinamento Istituzionale, laddove ravvisi una scarsa efficienza e/o efficacia dell’operato dei dipendenti distaccati, può stabilire il loro rientro pi-esso il Comune di appartenenza, individuando [e modalità per sopperire alle rinnovate esigenze dell’organigramma doli'Ufficio di Piano dì Zona.

L ’Ufficio di Piano di Zona è , q u in d i, composto da) Coo/rimatore, da lui Dirigente del Settore Amministativo del Comune capofila, da personale distaccato dai Comuni facenti parte dell’Ambito Territoriale N 32 e/o dalTASL e da collaboratori esterni,

DellTJfficio di Piano di Zona fa parte, inoltre, un referente dalla Comunità Montana Monti Lattari,

Tutti gli Etiti amministrativi ed i provvedimenti gestionali vengono assunti dal Dirigente del Settore Amministrativo del Comune capofila dì intesa e\o su proposta del Coordinatore delTUfficio di Piano di Zona.

II personale distaccato è designato e\o sostituito a mezzo apposita Deliberazione adottata dalla Giunta del Comune di appartenenza.

Le ore assegnate dalle singole amministrazioni al personale distaccato saranno accertate mediante strumenti automatici ed il relativo reperì, a cura detrUffìcio di Piano di Zona* sarà trasmesso al Comune di appartenenza. Le effettive ore di pruacnza/lavoro presso l’Ufficio di Piano di Zona incidono sulla valutazione del personale da parte del Coordinatore.

Jn caso di assenza per malattia, ferie, permessi retribuiti le comunicazioni dovranno essere trasmesse, dai rispettivi Uffici del Personale dei Comune di appartenenza, al Coordinatore deH’Ufficio di Piano di Zona.

Nel caso invece di personale operante a tempo p eno presso l’Ufficio di Piano di Zona, i congedi c*4 : permessi saranno concessi previo milla osta de] Coordinatore.

Su proposta del Coordinatore deirUffìcio di Piano di Zona, il Coordinamento Istituzionale può nominare Vice Coordinatore individuato tra il personale distaccato,

I! Coordinatore assegna al personale distaccato competenze specifiche ed elabora un organigramma lavoro; il personale, pur mantenendo la dipendenza giuridica ed amministrativa in capo all’Ente w appartenenza, dipende fiinzion al mente dall’Ufficio di Piano d ~

REGOLAMENTO DEU-’UFFICIO Dì PIANO DI ZONA Documento approvato dal Coordinamento Istituzionale

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Nel caso in cui uno o più Comuni facenti parie dell’Àmbito Territoriale N 32 non provvedano ai trasferimento delie risorse umane necessarie al fimzionsmcnto dell’Ufficio di Piano di Zona, il Coordinatore chiede al Coordinamento Istituzionale di adottare (e misure ritenute più opportune.

Nel caso di utilizzo di personale convenzionato o a contratto con i vari enti, gli stessi sono garanti dei requisiti di idoneità professionale e dei dovuti alti assicurativi.

Il personale distaccato ed i collaboratori esterni sono tenuti ai segreto d ’ufficio, a partecipare e contribuire alla stesura del piano attraverso una progettazione condivisa e partecipata ed attenersi alle disposizioni del Coordinatore,

11 Coordinatore dell’Ufljcio di Piano di Zona in sede di Coordinamento Istituzionale può propone la nomina di collaboratori/consulonti esterni pei lo svolgimento di funzioni non assicurate dal personale presente, nei

limiti e con le modalità previste dalla noimafivft vigente.

In particolare nelle procedure di reclutamento vanno tutelate le esperienze professionali maturate, assicurando adeguati punteggi di valutazione dei titoli ai fini di non disperdere il patrimonio di competenze e di esperienze professionali.

La dotazione organica del personale dell'Ufficio dì Piano di Zona comprende Vinsicme dot posti a tempo pieno e/a tempo parziale, distinti per categorie c per profili professionali.

Nella definizione deìt'assetto organizzativo delPUfìficio di Piano di Zona, le amministrazioni interessate si impegnano ad individuare in modo puntuale l'apporto stabile c continuativo in termini di risorse umane, espresso in giornate/uomo oppure in oreAiomo, per il funzionamento d&H'lJfficio di Piano di Zona, ovvero delle risorse econom iehe necessarie pei lo risorse umane acquisite dall’esterno.

U S .S.P. ha sede presso ciascun Comune associato.

Il S.S.P. è costituito dalle unità di personale e dalle risorse strumentali messe a disposizione da ciascun Comune associato, nel rispetto degli standard minimi stabiliti dalla L,R. 11/2007 e ss.mm.ii,

Le unità di personale riferite alla figura professionale dell’Assistente Sociale, nel rapporto minimo operatore/utente di 1/ÌO.QOO (cfh L.R. j 1/2007 e ss.tnm.ii.), sono funzionalmente distaccate alPUfficio di Piano di Zona, al fine di consentire la gestione associata nel rispetto delPunrcifà del procedimento amministrativo di cui alla L. 241/2000 e ss.mm.ii.

ART. 6

PERSONALE DIPENDENTE DEGLI ENTI ASSOCIATI

In riferimento al personale esterno è posto un limite del 10% delle risorse dei FUÀ tìeirAmbito. Nei limiti di tale quota potrà anche essere valorizzato (vale a dire contabilizzato a carico quota Regione) il personale interno distaccato presso l’Ufficio di Piano di Zona secondo quanto previsto dal Piano Sociale Regionale (max 60% del costo tabellare), concorrendo in tale modo alla compartecipazione del Comune che lo ha distaccato per la quota superiore a 6 7,00 minimi previsti dal PSR, II personale distaccato non può essere retribuito con risorse del FUÀ, pertanto, la valorizzazione/contabilizzuzione sopra indicata ha solo lo scopo dì permettere al Comune che distacca l’unità o le unità di personale, di incrementare la propria compartecipazione al FU A, computando nello stesso quota parte delle risorse economiche corrisposte, in termini di stipendio, alle unità messe a disposizione dell'Ambito.

Va inteso, inoltre, che ì Comuni devono disporre dì personale interno che svolga le attività dei servizi sociali, essendo una funziono fondamentale degli stessi. Tri ogni caso, qualora si ricorra a forme di reclutamento di personale esterno per tali servizi, fermo restando il rispetto dei vincoli connessi al patto di stabilità intano, il costo degli stessi dove rientrare nel limite massimo del 10% del PUA.

ART. 7

ONERI PER IL PERSONALE DEL PIANO SOCIALE DI ZONA

7.1 — Oneri per il personale del Piano Sociale di Zona. XoNU^j

GII oneri finanziari per il pedonale distaccato presso l’Ufficio di Piano di Zona, sono sostenuti perequata abitante per tutti gli enti associati e non sono ricomprasi nel FUA, cosi come, previsto dalle Indicazioni operative della Regione Campania DL. 308/13.

7.2 - Posizioni organizzative.

Gli incarichi di posizione organizzativa sono contenti dalTEnte capofila, a seguito della definizione di una proposta elaborata dal Coordinamento Istituzionale e, confermata, con Papprovazione del Piano Sociale di

REGOLAMENTO DELL'UFFICIO DJ PIANO DI ZON A

Documento approvato dal Coordinamento Istituzionale ridia sedili a ^

(22)

Zona vigente che quantifica pure l'Importo economico delle relative indennità« nel rispetto delia normativa coniriHluaJe vigente.

L'onere finanziario relativo ai succitati incarichi è sostenuto, per quota abitante, da tutti gli enti associati e non è ricomprerò nei FU A, così come previsto «.la Ile Indicazioni operative della Regione Campania DL.

308/13,

7.3 - Valutazione del personale del Piano Sociale di Zona.

Le valutazioni delle prestazioni del personale distaccato sono effettuate dal Coordinatore deìfUfficìo di Piano dì Zona, che le trasmette ai relativi Enti di appartenenza per i loro alti consequenziali,

7.4 - Salario accessorio, formazione, aggiornamento, adempimenti sulla sicurezza ed altri oneri derivanti dal rapporto di lavoro.

Per quanto concerne salario accessorio, formazione, aggiornamento, adempimenti sulla sicurezza, le spese sostenute per gli spostamenti necessari allo svolgimento delle proprie funzioni territoriali e istituzionali, nonché altri oneri derivanti dal rapporto di lavoro, ciascun Ente di appartenenza continua a sostenere gli oneri anumnisirativi e finanziari non configurandosi il distacco del personale quale rapporto di lavoro dello stesso con l'Àmbito Territoriale,

ART, 8

COMPETENZE DEL COORDINATORE DELLTJFFICIO DI PIANO DI ZONA

Alia direzione dell’U.fficio di Piano di Zona è preposto un Responsabile che assume la denominazione di

“Coordinatore deÌl’Ufficio di Piano di Zona deìl'Ànbito Territoriale Napoli 32” in tutte le comunicazioni esterno ed interne all’Ambilo.

L'incarieo di Coordinfltoro può essere conferito ad mio dei referenti dei Comuni dell’Àmbito Territoriale N 32 rr ad un professionista esterno con competenze specifiche.

La nomina avviene su indicazione vincolante del Coordinamento Istituzionale.

A! Coordinatore viene attribuita dall'Ente Capofila la posizione organi zzati va, a segnilo di una proposta elaborata dai componenti del Coordinamento Istituzionale,

fi Coordinatore segue l’esercizio delle funzioni attribuite all’Ufficio di Piano di Zona e sovrintende a tutte le attività necessarie al buon funzionamento dello stesso, in particolare:

svolge un ruolo propulsivo, proposilivo, di rappresentanza e di coordinamento dcll’atEività dell’Ufficio di Piano di Zona;

interpella direttamente, se necessario, gli uffici o i responsabili degli interventi dì competenza c sollecita le amministrazioni o gii uffici in caso di ritardi efo inadempimenti;

assegna a] personale compiti specifici, elabora un organigramma di lavoro c valuta ÌE Iofo operato c, partecipazione;

cura i rapporti tra riJfficio di Piano eli Zona ed il Coordinamento Istituzionale;

propone ia definizione di intese e accordi interistituzionali, definisce la gestione corrente delPUffìcio di Piano di Zona;

valuta la necessità dì avvalerti eli consulentifen 11 aborrito ri esterni, proponendone l’approvazione in Coordinamento istituzionale;

gestisce autonomamente un fondo di 6 5,000,00 annui, per: gestione corrente dell’Ufficio dì Piano di Zonaj piccolo spese, imprevisti urgenti;

visiona la documentazione relativa alle attività dell*Ufficio di Piano di Zona;

definisce le procedure connesse alla gestione, controllo e rcndicontazione del le risorsa finanziarie;

esplica ogni altra attività riconducibile alla sua competenza secondo gli specifici Regolamenti disciplinano il funzionamento dell’Ufficio e l’esercizio delie sue funzioni.

ART» 9

CONSULENZA LEGALE ED ECONOMICO-FIN ANZI ARIA \2 \J M

Alla corretta operatività e funzionalità dell'Ufficio di Piano di Zona concorrano, inoltre, il Segrete«

Generale ed il Dirigerne del servìzio di Ragionerìa del Comune Capofila e/o degli altri Comuni delfAmbiì secondo modalità e termini ohe saranno stabiliti dai Coordinamento Istituzionale c dal Responsabile deU'UfticK) di Piano di Zona.

REGOLAMENTO DELL’UFFICIO Dì PIANO DI ZONA

Documento approvato dal Coordinamento Istituzionale nella seduta'

(23)

Essi assicureranno la propria attività professionale di consulenza su tutte le questioni e le problematiche di carattere legale ed economico-finanzìario concernenti l'attività dell'Ufficio di Piano di Zona,

L'Ufficio di Piano di Zona, pertanto, quando se ne evidenzi la necessità ed ogni qualvolta lo ritenga opportuno, relativamente all'espletamento delio funzioni di propria competenza, può richiederò )a collaborazione dei predetti funzionari.

trasparenza e della leale collaborazione nel rispetto della reciproca autonomia funzionale ed organizzativa.

L'Ufficio di Piano di Zona svolge, quindi, la propria attività ispirandosi a criteri di trasparenza, funzionalità, tempestività ed economicità di gestione al fme di assicurare la propria azione in modo efficiente ed efficace.

affinché possa essere valutato il raggiungimento degli obiettivi programmati.

L'Ufficio di Piano di Zona, per assicurale la costante informazione sulla propria attività trasmette, a mezzo posta elettronica certificata (pcc), a tutti gli Enti che costituiscono il Coordinamento Istituzionale, copia dei piò significativi provvedimenti assunti, L ’UIÌieio di Piano di Zona, nella persona del responsabile, mantiene un costante raccordo con il Coordinamento istituzionale, nc attua gli indirizzi e propone ad esso l’adozione di ogni atto che reputi opportuno o necessario per l’attuazione ed il miglioramento della gestione dei servizi, L'Ufficio di Piano di Zona cura ogni possibile forma di partecipazione consultiva degli utenti, degli stakeholder, degli Enti e delie Istituzioni in ordine a funzionamento, gradimento e distribuzione dei servizi sociali e socio-sun ¡tari sul territorio di competenza.

A tal fine, l’Ufficio di Pianò di Zona;

1. assicura che sia dato tempestivo riscontro alle richieste, alle segnalazioni ed eventuali reclami degli utenti;

2. favonsce^garantisce la partecipazione, attraverso ì propri componenti, ad incontri, dibattiti, eventi pubblici promossi da associazioni o da gruppi rii utenti e/o stakeholder, allo scopo di promuovere tutte le forme possibili di cittadinanza attiva e di discutere proposte circa la miglior© gestione eri erogazione dei servizi territorialti

3. cum j rapporti con gli Enti e le Istituzioni, pubbliche e private, presenti ed operanti sul territorio di competenza;

4. predispone ed aggiorna i) proprio sito on line al fine di presentare ai cittadini-utenti ed a tutti i soggetti interessati lo modalità per l’accesso ai servizi/interventi e la migliore fruizione degli stessi,

Il Coordinamento istituzionale, su segnalazione del Coordinatore, esercita i poteri di revoca © sostituzione programmatici» di mancalo raggiungimento degli obiettivi assegnati e di assenze consecutivo ed ingiustificate. Per il procedimento di revoca, il Coordinamento istituzionale precede con votazione palese, valida a maggioranza semplice dei presenti.

Resta ferma l’incompatibilità;

pei1 i componenti del Cooidinamento Istituzionale, referenti dei Comuni, a far [»arte dell’Ufficio di Piano per i componenti dclfiUffìcio di Piano di Zona (referenti degli Enti compresi nell'Ambito Territoriale N

ART. 10

RAPPORTI CON i TERZI

I rapporti tra l’Ufficio di Piatto di Zona ed il Coordinamento Istituzionale si ispirano al principi della

L’Ufficio di Piano di Zona informa periodicamente il Coordinamento Istituzionale della propria attività

ART, U

REVOCHE, SOSTITUZIONI ED lNCOM.PATIIìILITA1

del singoli componenti deU’Ufficio di Piano di Zona nei casi di irregolarità o dì contrasto con gli indirizzi

di Zona;

32) a partecipare ai bandi di gara espletati per ’attivazione dei serviziVattivita previsti dal Piano Sociale di Zona dell’Ambito Territoriale N 32.

ART, 12 REGISTRI

L ’Ufficio di Piano di Zona è organo autonomo, gode dell’autonomia funzionale ed organizzativa nccessam'*

allo svolgimento delle attività previste dai presenta regolaménto. E ’ dotato di protocollo di corrispondenza ~

©stema ed interna, registro delle dsternuti© e registro dei dispo

REGOLAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO DI ZONA

Documento approvalo dal Coordinamento Istituzionale nella seduta

(24)

ART, 13

TESSERINO IDENTIFICATIVO

Tutti gli operatori clic concorrono a formare l’organigramma del Piano Sociale di Zona, sono dotati di apposito tesserino poi sonale di riconoscimento, contenente, oltre alia foto, le seguenti in formazioni: a) nome;

b) cognome; c) profilo/eatcgoi’ia di appartenenza; d) ruolo ricoperto all’interno del PSZ; e) area funzionale del PSZ nella quale operano.

Il tesserino personale di riconoscimento dev’essere sempre indossato durante il servizio presso gli uffici del PSZ, in maniera tale da consentire a terzi Sedenti Reazione. In occasione di attività esterne agli uffici del PSZ dev’essere esibito a richiesta.

Il tessei ino personale di riconoscimento ha una validità commisurata alla durata de) rapporto di impiego c/o di collaborazione con il PSZ. Nel!'ipotesi di cessazione del rapporto dì impiego e/o di collaborazione con ¡1 PSZ, esso dev'essere restituito all’Uiificio di Piano di Zona,

ART. 14

MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

Modifiche ed integrazioni al presente regolamento vengono decise ed approvale da! Coordinamento istituzionale con votazione effettuata a maggioranza assoluta.

ART. IS NORMA DI RINVIO

Per quanto non espressamente previsto dai pre&erue Regolamento si rimanda a regolamenti specifici e alia normativa vigente,

REGOLAMENTO DELL'UFFICIO DI PIANO Di ZONA

Documento approvato dal Coordinamento Istituzionale nella seduta y l t f Ì o i f a i i f

(25)

REGOLAMENTO DELL’UFFICIO DI PIANO DI ZONA

r e g o l a m e n t o d e l l t j f f ic j o d ip ia n o d iz o n a

Documento approvato dal Coordinamento Istituzionale nella seduta ÀD\

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