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4. La distribuzione dei consumi per aree energetiche

4.3 I report energetici

4.3.4 Report finale

4.3.4.1 Forma finale dei report

Dopo aver ottenuto il calcolo di tutti i risultati che la nuova tipologia di reportistica si prefiggeva, è stato elaborato il report finale vero e proprio, nella visualizzazione ritenuta più efficace possibile.

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Figura 10: Pagina iniziale report

In figura 10 è riportata la pagina iniziale di tale report. Il suo compito è quello di fornire un impatto iniziale sugli aspetti generali delle performance energetiche dello stabilimento. Sono, infatti, riportati in forma di tabella dati su: energia acquistata suddivisa per fonte, misure interne dell’intero sito, energia elettrica e termica prodotta internamente suddivisa per impianto ed efficienza degli impianti di produzione dell’energia. Inoltre, è raffigurato un diagramma di flusso rappresentante il bilancio energetico dello stabilimento, suddividendo le fonti utilizzate per colore ed offrendo una panoramica dell’energia autoprodotta. Le

58 percentuali a corredo dei vari flussi riflettono l’utilizzo della fonte stessa. Infine, sono stati inseriti alcuni “diagrammi cruscotto” per rappresentare lo scostamento tra i consumi effettivamente registrati ed i target indicati dal management ad inizio anno.

La seconda parte del report entra nel dettaglio dell’innovazione portata da questa nuova metodologia di monitoraggio della performance energetica. In questa sezione si ritrovano i dipartimenti standard illustrati nel paragrafo 4.1, corredati dai consumi calcolati dal software.

59 Come si nota dalla figura 11, vengono riportati i consumi di energia esclusivamente per i dipartimenti che fanno parte della conformazione produttiva dello stabilimento, che nel caso raffigurato si tratta di un sito integrato (cartiera e converting). È in questa sezione che viene riportato il calcolo effettuato dal software sulla base delle formule specifiche dei consumi dei dipartimenti dello stabilimento, inserite dagli addetti a livello corporate come illustrato nel paragrafo 4.3.3. La colonna “Consumption” di figura 11, infatti, riporta tutti i consumi di energia elettrica calcolati sulla base dei valori registrati, durante l’anno, dai misuratori elettrici installati nello stabilimento. Viene, inoltre, riportata la performance per ogni dipartimento secondo l’indicatore utilizzato per l’analisi energetica: il consumo in kWh diviso per le tonnellate di carta prodotta dallo stabilimento. Ulteriori informazioni indicate per ogni area energetica sono: le baseline, i target, i benchmark, la percentuale di consumo sulla base del totale consumato dalla cartiera/converting, la percentuale di consumo sulla base del totale consumato dal sito, la migliorabilità della sezione (verificata in base allo scostamento della performance specifica dai target). Ovviamente queste informazioni, oltre che per l’energia elettrica, vengono rappresentate anche per tutte le fonti energetiche consumate nello stabilimento: gas naturale, vapore, biomassa, diesel, GPL e acqua calda.

A corredo di queste due importanti sezioni del report vi sono successive rappresentazioni in forma di grafici, utili alla visualizzazione di:

 Ripartizione percentuale delle aree energetiche: grafici a torta che indicano visivamente il consumo suddiviso per macro aree energetiche (attività principali, servizi ausiliari e servizi generali) e per singoli dipartimenti.

 Trend: carte di controllo che rappresentano il consumo di energia elettrica e di gas o vapore mensile per i dipartimenti più energivori, ovvero: preparazione impasti, macchina continua e centrali termiche per la cartiera e le linee produttive per il converting.

 Energia autoprodotta: istogrammi sulla produzione mensile di energia elettrica di eventuali fotovoltaici o impianti idroelettrici.

 Efficienza degli impianti di produzione dell’energia: carte di controllo che valutano l’efficienza sulla base dell’energia prodotta rispetto a quella immessa negli eventuali impianti di produzione, ovvero centrali termiche, cogeneratori o centrali a biomassa.  Sistemi di controllo: istogrammi che mettono in relazione il consumo elettrico e

termico mensile rispetto al target definito a inizio anno, suddivisi per cartiera e converting.

60 4.3.4.2 Vantaggi derivanti dalla nuova forma dei report in ottica di miglioramento continuo della prestazione energetica

Le innovazioni apportate dalla nuova reportistica riguardano principalmente, come precedentemente descritto, l’ottenimento di dati precisi e puntuali rappresentanti il consumo delle aree energetiche più significative. Ciò porta una serie di vantaggi da un punto di vista certificativo: si hanno dati più rappresentativi della situazione che portano ad intervenire sulle aree energetiche dello stabilimento più carenti. In questo modo il report può diventare uno strumento fondamentale per prendere decisioni di investimento in ambito efficientamento energetico. Può, quindi, essere utilizzato dal management per veicolare gli investimenti nella direzione più consona rispetto alle prestazioni dei dipartimenti nel processo produttivo. Oltre ad essere uno strumento decisionale, questa nuova reportistica è molto utile anche in sede di audit e di riesame della direzione. Per quanto riguarda gli audit energetici, è proprio da questi che nasce l’esigenza del report: nei siti certificati i requisiti di certificazione 50001, soprattutto all’estero, sono sempre più stringenti e richiedono una rappresentazione fedele del consumo delle aree energetiche col minimo ricorso alle stime. Inoltre, per l’esecuzione di audit energetici interni questo report può diventare uno strumento che rende il processo più veloce e dettagliato dal momento che è una rappresentazione onnicomprensiva e precisa della situazione energetica dello stabilimento. Anche nei riesami della direzione effettuati dai singoli stabilimenti questa reportistica si può rendere utile perché riflette l’andamento energetico nel tempo e lo scostamento rispetto agli obiettivi precedentemente fissati. Un ulteriore vantaggio che potrà incorrere nell’utilizzo dei nuovi report è quello di poter facilmente individuare le aree che hanno riscontrato un miglioramento dal punto di vista energetico. Questo è un dato importante per la valutazione degli investimenti effettuati e la verifica del raggiungimento degli obiettivi di risparmio che gli investimenti si prefiggono prima di essere messi in atto. Infatti, con la precedente analisi energetica il consumo totale era ripartito attraverso stime su tutti i dipartimenti e, quindi, non vi era evidenza di un miglioramento dovuto ad un investimento in un’area energetica specifica. Con le misure puntuali e la suddivisione in dipartimenti garantita dalla nuova reportistica, si ha, quindi, un’analisi precisa, oltre che più immediata, sia da un punto di vista di certificazione ISO 50001, in ottica di miglioramento continuo della prestazione energetica, che da un punto di vista di prestazioni aziendali, in ottica di risparmio economico.

4.3.4.2 Nuovi sviluppi futuri

Come è stato descritto, con l’avvento della nuova reportistica l’analisi energetica di ogni stabilimento è stata notevolmente semplificata. L’unico compito assegnato agli addetti è quello di inserire mensilmente nell’apposita maschera messa a disposizione dal sistema EMS i consumi registrati dai misuratori installati. Questo processo potrebbe subire un ulteriore grado di automatizzazione collegando le misure raccolte nei database aziendali

61 direttamente col software EMS. Come descritto nel paragrafo 4.2.2.3, i database presenti negli stabilimenti del Gruppo sono quelli forniti dalla Valmet, ovvero i Valmet Historian. Apportando una modifica al sistema EMS si può renderlo in grado di andare a riconoscere e raccogliere le misure necessarie alla stesura dei report, direttamente dal sistema di raccolta dati presente nel singolo stabilimento. Questa modifica non solo eviterebbe l’attività mensile di registrazione e trascrizione sul portale dei consumi misurati effettuata da parte degli addetti, ma garantirebbe anche l’eliminazione degli errori che possono incorrere in queste attività. Non si è in grado, infatti, di rilevare un eventuale errore di trascrizione da parte di un operatore finché non si ottiene la stesura del report su di un arco temporale comprendente la misura errata. Inoltre, se tale imprecisione è ridotta vi è il rischio che anche di fronte alla stesura del report non si riconosca l’errore di inserimento dati. Con la totale automatizzazione del processo, invece, questo tipo di errore viene eliminato. In aggiunta, con la sincronizzazione del software EMS con i database di stabilimento si ha il vantaggio di eliminare tutta la serie di attività mensili che gravano sull’operatore. Questo processo di automatizzazione è successivo a questo lavoro, ma può essere considerato un ulteriore sviluppo di questo sistema informatico di valutazione della performance energetica.