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I requisiti e il processo di quotazione su AIM Italia

Capitolo II: I mercati finanziari per le PMI: AIM Italia

2.5. I requisiti e il processo di quotazione su AIM Italia

I requisiti di ammissione26 di AIM Italia sono più semplici rispetto a quelli previsti dall’MTA e sono:

 nessun limite minimo di capitalizzazione  flottante del 10%

 costituzione sotto forma di società per azioni per le imprese che vogliono accedere al mercato

 bilancio sottoposto a revisione legale redatto alternativamente secondo i principi contabili internazionali o quelli nazionali

nessuna richiesta formale di corporate governance da rispettare

 procedura di ammissione gestita da Borsa Italiana più rapida di quella prevista per il processo di quotazione tradizionale.

Per la quotazione viene richiesto solo un documento di ammissione e non il prospetto informativo nel caso in cui l’impresa si rivolga solo ad investitori istituzionali. Il prospetto informativo è necessario qualora l’offerta che l’impresa fa sul mercato è rivolta anche agli investitori retail

 l’apertura di un sito web, per mezzo del quale l’emittente deve informare il pubblico su determinati argomenti dalla data di ammissione

l’obbligo di conferire l’incarico di advisor al Nomad

Per poter accedere ad Aim Italia, l’emittente deve presentare a Borsa Italiana, almeno 10 giorni prima, la comunicazione di pre-ammissione, che deve contenere informazioni sul collocamento dell’attività. Successivamente, almeno 3 giorni prima della quotazione, la società dovrà presentare oltre alla domanda di

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28 ammissione vera e propria, un documento pubblico di ammissione, costruito sul modello previsto dalle direttive dell’Unione Europea.

Il documento di ammissione deve contenere informazioni utili ai fini di una più ampia trasparenza informativa per gli azionisti, gli investitori e il management, inoltre sono richiesti gli ultimi 3 bilanci d’esercizio certificati, di cui 2 redatti secondo i principi contabili internazionali IFRS. L’emittente deve inoltre presentare ulteriori informazioni qualora avvengano all’interno della società cambiamenti riguardo l’aspetto societario, il gruppo dirigente, il nome e la sede della società, etc. Per quanto riguarda i tempi di consegna dei documenti per poter essere ammessi al mercato, è stato stabilito che la relazione semestrale deve essere pubblicata nei primi sei mesi successivi all’ultimo prezzo di listino, e deve essere presentata con stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario a sezioni contrapposte, ed infine consegnata entro tre mesi dalla fine del periodo considerato. Diversa è invece la scadenza per la pubblicazione del bilancio d’esercizio, fissata entro i sei mesi dalla chiusura dello stesso.

La durata del processo di quotazione dipende strettamente dalla quantità di tempo necessaria al Nomad per svolgere accuratamente tutte le attività di due diligence predefinite, che hanno la finalità di ottenere il rilascio della dichiarazione di appropriatezza della società emittente. Come precedentemente detto, quando si parla di due diligence si fa riferimento a tutto quel processo investigativo messo in atto dal Nomad al fine di trarre conclusioni esaustive, trasparenti e chiare sul valore economico e sulle condizioni dell’impresa. Nella due diligence vengono inoltre analizzate le probabilità di fallimento dell’azienda e le possibilità di sviluppo future della stessa.

Lo svolgimento della due diligence interessa diversi punti: a) Business.

Tale fase riguarda l’analisi dell’attività gestita dall’imprenditore, ossia è lo stesso imprenditore che deve fornire al Nomad tutti i caratteri distintivi del top manager. Molto spesso non tutti gli imprenditori riescono a fornire una chiara e precisa descrizione della loro attività, per tale ragione sono stati definiti dei canoni comunicativi che l’imprenditore dovrebbe rispettare, ai quali la comunità finanziaria fa riferimento nel momento in cui va ad esaminare un’impresa. Questi canoni comunicativi comprendono, ad esempio, le attività svolte dalle strategic business unit, la descrizione dei

29 canali distributivi, le diverse linee di prodotto e gli ambiti geografici in cui l’impresa opera.

b) Settore e posizionamento competitivo.

Tale fase si svolge sul settore di appartenenza del business e sul posizionamento competitivo raggiunto dallo stesso, attraverso un ampio sistema di strumenti.

c) Strategia.

Tale fase è rappresentata dalla definizione di una strategia chiara e dettagliata, in modo da capire in che direzione intende muoversi la società quotanda, il cui fine ultimo è sempre la creazione di valore per gli azionisti. Accade spesso, tuttavia, che le piccole e medie imprese non siano preparate a fornire una buona descrizione della propria strategia competitiva, e talvolta oltre al Nomad, hanno bisogno di un adviser per acquisire consapevolezza sulla loro importanza nei settori di riferimento. In particolare, considerando il target di imprese cui si rivolge Aim Italia, le strategie descritte devono avere come fine ultimo quello di accrescere il fatturato, anche e soprattutto attraverso l’acquisizione di nuove quote di mercato all’interno della propria area competitiva.

d) Dati finanziari.

In tale fase il focus della diagnosi si concentra sull’analisi dei dati finanziari storici e di quelli prospettici che traducono in termini quantitativi gli obiettivi della creazione di valore per gli esercizi futuri. In tal caso si effettua una vera e propria valutazione dell’azienda mettendo in luce valori e dati che spesso non sono riportati in bilancio, in particolare il nomad si avvale di metodologie di valutazione del valore economico dell’azienda, tra cui il Discounted Cash Flow e i multipli di mercato.

Inoltre, per un’azienda che si avvicina al mercato finanziario per la prima volta, è di fondamentale importanza predisporre un piano industriale ed un

action plan. Il primo, è un documento che viene predisposto dal top manager ed indica le modalità attraverso le quali si intende creare valore per

gli azionisti e su come gestire l’intera comunicazione finanziaria con il mercato. Il secondo, partendo dal piano industriale, elabora invece le strategie e la gestione dei dati finanziari prospettivi: quanto più l’action plan

30 sarà dettagliato e preciso, tanto più facile sarà convincere il Nomad della reale capacità del manager di realizzare gli obiettivi prefissati.

e) Sistema di controllo e di gestione.

Questo aspetto è di fondamentale importanza in questa fase di autoanalisi. Per potersi quotare, infatti, la società deve fornire un’apposita relazione, che deve comprendere tutte quelle informazioni fondamentali per condurre il

business e per comunicare con le istituzioni finanziarie. Per essere efficace

il sistema di controllo e di gestione dovrebbe consentire l’elaborazione di un piano industriale, con obiettivi economico-finanziari coerenti con la formulazione del budget.

f) Struttura del gruppo e struttura manageriale ed organizzativa.

Anche un’attenta analisi della struttura manageriale della società fa parte della due diligence svolta dal Nomad, in quanto si vuole comprendere se le persone, le funzioni e i ruoli sono adeguati a gestire l’intera operatività aziendale. Infatti, è necessario che l’impresa si doti di persone con esperienza e professionalità.

g) Corporate governance.

Infine, il Nomad analizza la corporate governance, ossia l’insieme delle procedure e prassi volte al regolamento del governo aziendale.

Di seguito viene illustrata una proposta indicativa delle attività di pre-quotazione: Figura 4: Attività pre-quotazione

24-12 mesi 12-6 mesi 6 mesi Definire un piano industriale sostenibile Effettuare eventuali riorganizzazioni societarie Confermare il piano industriale e le relative esigenze di finanziamento Ipotizzare la quantità di risorse finanziarie da raccogliere in quotazione Apportare eventuali aggiustamenti al sistema di controllo e di gestione Deliberare la quotazione Ipotizzare le esigenze di monetizzazione da parte degli azionisti esistenti

Coinvolgere tutto il

management nel progetto

di quotazione

Nominare il nomad e gli altri consulenti

31 precede la quotazione se

esistente

selezionare i consulenti modifiche nella struttura di governo societario Contattare il Reletionship

Manager di Borsa

Italiana per informazioni Fonte: Borsa Italiana

Di seguito, invece, si riporta una tempistica teorica e indicativa per quotarsi su Aim

Italia:

Figura 5: Tempi di quotazione su Aim Italia

24 settimane 12 settimane 6 settimane 1 settimana Selezionare il team di consulenti e in particolare il nomad Verificare le aree problematiche emerse dalla due

diligence Completare la due diligence e la documentazione Pubblicazione del documento di ammissione (3 giorni prima) Condividere le attività da svolgere e la relativa tempistica Predisporre il draft del documento di ammissione

Roadshow con gli

investitori Definizione del prezzo e allocazione dell’offerta Avviare la due diligence Condividere le prime ipotesi di valutazione Comunicazione di pre-ammissione (10 giorni prima) Costruire la cosiddetta equity story e la strategia di investor relations Presentazione degli analisti

Fonte: Borsa Italiana

Da una fotografia scattata dall’Osservatorio su AIM Italia27 (in base ai dati del 2016), tale mercato ha raggiunto nel 2016 4 miliardi di capitalizzazione e un giro di affari complessivo maggiore di 3,5 miliardi euro. Inoltre sono diversi i fattori che inducono a considerare tale mercato in crescita, di fatti, sempre secondo i dati del 2016, nel segmento di Borsa Italiana dedicato alle PMI, si sono registrati risultati

32 economici maggiori di quelli registratisi nel 2015, in particolare si sono avuti ricavi del +15%, un Ebitda28 del +13% e dividendi del +15%. Sempre secondo lo studio condotto da IR Top29, AIM Italia ha quadruplicato nel 2016 i suoi livelli di liquidità contando su investitori specializzati molto attenti ad aziende con buoni fondamentali. In particolare i dati relativi alla raccolta media del mercato hanno subito un incremento con una domanda dei titoli superiore all’offerta compensata da un miglioramento della qualità delle società quotate. In media, difatti, l’identikit dell’azienda quotata presenta ricavi pari a 42 milioni di euro e un Ebitda margin pari al 16%.

28 Ebitda, letteralmente earnings before interest and tax, è una misura della gestione caratteristica

dell’azienda prima delle politiche di ammortamento e al lordo del costo del debito. Tale indice viene utilizzato come parte integrante del processo di valutazione del merito creditizio, tenendo conto di una serie di indici economici e patrimoniali. (www.finanzalive.com)

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CAPITOLO III

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