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bile; però, v i è una evidenza immediata nel
l’ordine del giorno, che è costituita dalla uni
cità di questo complesso architettonico, onore
vole Presidente. E l ’utilizzo proprio verso at
tività museali, per esempio (a Palermo manca un grande museo, su questo non v ’ è dubbio), è sicuramente il modo più immediato e forte di rendere di utilità pubblica e pubblicamente fruibile questo complesso architettonico, anche perché la trasformazione a museo, o comun
que a struttura per ospitare attività convegni- stiche, non comporta grossi interventi di ristrut
turazione, il che farebbe risparmiare denaro alla Regione e sicuramente apporterebbe meno dan
ni a questa struttura che, devo dire, è vera
mente una struttura formidabile. Io non so quanti di noi deputati hanno avuto la possibili
tà di visitarlo, forse per intero non l ’ha potuto visitare mai nessuno, ma per quel poco che e attualmente fruibile e visitabile, è veramente una cosa eccezionale. Il secondo elemento è in riferimento alla politica di smobilizzo degli affitti ed è legato anche all’ idea di creare un centro direzionale della Regione; anche qui bi
sognerebbe verificare la congruità di una ipotesi...
g r a z i a n o. Vicepresidente della Regione.
Ma quella non può essere la soluzione per il centro direzionale. È un’utilizzazione...
PIRO. In ogni caso andrebbe verificata la
congruità
di una scelta di allocare alcuni uffici nella Regione in corso Calatafimi anziché nel centro direzionale. M a io ho colto la problematicità
del suo intervento. In relazione al fat- n che non è presente l ’Assessore per i beni^Iturali, a cui più direttamente, oltre che al ovemo nel suo complesso, è diretto l ’ ordine c giorno, onorevole Presidente, considerata
® isponibilità del Governo a verificare nel specifica questione, oltre a una di-
ponibilità
di massima a verificare tutta la pro- proporrei, se il Governo è d ’ ac- de[ ^ Presidenza è d ’ accordo, l ’ ordine la ^ **^^*0 già trattato, di spostarlo sul-I rubrica «Beni culturali» per consentire al-P®r i beni culturali, che sicuramente ey presente, di fornire notizie più dirette;
n almente, l ’ ordine del giorno si potrebbe PProvare in quella sede.
f. 1684
P R E SID E N TE . Non sorgendo osservazioni, così resta stabilito. L ’ ordine del giorno nume
ro 242 verrà trattato in sede di rubrica «Beni culturali».
Si passa all’ ordine del giorno numero 243:
«Riconsiderazione del processo di privatizza
zione d ell’ E N E L » degli onorevoli Piro, Con
siglio, Palazzo ed altri, in precedenza an
nunziato.
II parere del Governo?
G ^ Z L ^ N O , Vicepresidente della Regione.
I principi contenuti nell’ ordine del giorno so
no condivisibili: i metodi con i quali procede
re alla privatizzazione, la determinazione del- Vauthority e poi anche la possibilità di riordi
no complessivo del sistema. Io ritengo che 1 ambito di intervento del Governo regionale sia un ambito estremamente limitato al rapporto istituzionale tra Governo della Regione e Go
verno dello Stato; comuni^e, ritengo di espri
mere parere favorevole ai contenuti dell’ ordi
ne del giorno.
PRESID ENTE. L o pongo in votazione.
^ ^ S T A L D I . Dichiaro il voto contrario di Alleanza nazionale.
PRESID ENTE. Chi è favorevole resti sedu
to; chi è contrario si alzi.
(E approvato)
Si passa all’ ordine del giorno numero 244;
«Tempestivo riavvio dell’ iter per l ’ istituzione della riserva di Torre Salsa, Acqua Fitusa, Grotta della Falesia e Isole Egadi», degli ono
revoli Piro, Palazzo ed altri, in precedenza co
municato.
C A R U L L O . Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. N e ha facoltà.
C A R U L L O . Non ho il testo dell’ ordine del giorno, però mi pare che esso rivolga un invi
to al Governo di considerare l ’ opportunità di intervenire per delle riserve e dei parchi che debbono essere istituiti. Non so nemmeno se proceduralmente è giusto quello che sto per
(500)
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Assemblea R egiona le SicilianoXI Legislatura. 235* SEDUTA 12 Dic e m b r e 1994
proporre, ma volevo segnalare l ’ c^portunità che la richiesta contenuta nell’ ordine del giorno ve
nisse eventualmente ampliata inserendovi la ri
serva di Santo Pietro, che è una riserva natu
rale in un bosco vicino Caltagirone, in rela
zione alla quale il fatto d ie ancora non sia stato emesso il decreto di istituzione della riserva crea dei disagi grandissimi. Infatti non solo la riserva non decolla, ma si è arrivati all assur
do di un ospedale pubblico all interno della ri
serva, perché lì erroneamente era stato peri- metrato, con una gara di appalto fatta, con 1 an
ticipazione all’ impresa e con i lavori che non possono iniziare perché l ’ Assessorato compe
tente non può dare la deroga. Allora, a questo punto, se i firmatari sono d’ accordo e se pro
ceduralmente è possibile, propongo di inserire anche la riserva di Santo Pietro.
P R E S ID E N TE . Proceduralmente non è pos
sibile, onorevole Cam llo, però, se capisco be
ne il senso dell’ ordine del giorno, i presenta
tori si riferiscon a quelle riserve che hanno avu
to una impugnativa e quindi, successivamente, con una sentenza del T A R , sono state annulla
te, se non capisco male.
G R A Z IA N O , Vicepresidente della Regione.
Chiedo di parlare.
P R E SID E N TE . N e ha facoltà.
G R A Z IA N O , Vicepresidente della Regiorie.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, l ’ ordine del giorno, per altro, estremamente opportu
no, in un momento di estrema vivacità del di
battito provocato dalla sentenza del T A R e da altre possibili sentenze che, a seguito di ricor
si, potrebbero intervenire, comporta alcune ri
sposte puntuali.
Primo, è già in corso di istruttoria la moti
vazione integrativa che possa far superare le ragioni di annullamento da parte del T A R del decreto istitutivo di queste riserve; quindi, en
tro la prossima settimana il Consiglio regiona
le per la protezione della natura si esprimerà ad integrazione di queste motivazioni, e nella mia qualità di assessore delegato al Territorio, procederò alla emanazione del nuovo decreto contenente queste motivazioni. I vincoli di sal
vaguardia sono già stati posti e sarà vigilato a che vengano attuati.
Stiamo procedendo rapidamente alla riveri- fica di tutte le riserve perché, purtroppo, la procedura di perhnetrazione delle riserve stes
se e di approvazione dei regolamenti, nonché di affidamento (previa convenzione vistata dal C .G .A .) alle società di gestione, ha comporta
to un iter estremamente lungo e difficoltoso.
Comunque, abbiamo già proceduto ad accele
rare il tempo di emanazione di questi decreti per la determinazione di tutte le riserve. In que
sto ambito stiamo riesaminando tutte le que
stioni connesse con le eventuali esigenze di ri- perimetrazione di eventuali riserve; vale a di
re per la riserva Santo Pietro cui fa riferimen
to l ’ onorevole Carullo, così come può valere per la riserva delle Saline di Trapani od anche per la riserva del Pino d’ Aleppo di Vittoria do
ve, essendo insorti problemi specifici, il Co
mitato regionale per la protezione della natura sta procedendo alle rideterminazicaii e alla ema
nazione dei nuovi decreti.
P R E SID E N TE . Pongo in votazione l ’ ordine del giorno numero 244.
Chi è favorevole resti seduto; chi è contra
rio si alzi.
(È approvato)
Si passa all’ ordine del giorno numero 245
«Scioglimento dei Consigli comunali e deca
denza dei sindaci inadempienti rispetto agli ob
blighi posti dalla legge regionale 15 marzo 1994 numero 4 e dalla precedente legge re
gionale 12 gennaio 1993 numero 9», degli ono
revoli Fleres, Galipò ed altri, in precedenza comunicato.
Il parere del Governo?
G R A Z IA N O , Vicepresidente della Regione.
Signor Presidente, onorevoli colleghi, il verno non può accogliere l ’ ordine del per una questione in sé pregiudiziale: ^ ^
che esso impegna il Governo, «a provvederci senza ulteriori remore, alla adozione dei vedimenti di scioglimento dei consigli nali e decadenza dei sindaci che risultino m dempienti». H Governo non ha avuto reinora nella valutazione dei provvedimen i ^ sua competenza per l ’ attuazione della
quindi, per questa motivazione, considera i dine del giorno non accoglibile.
Resoconti Parlam entari 12721 Assemblea Regionale Siciliana
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Il Governo ha cercato di individuare le re
sponsabilità che, a seguito delle modifiche nor
mative, sono poste alla base delle inadempien
ze del sindaco ovvero dei consigli comunali;
sulla base di questo, con le procedure previste dalla legge, ha avviato una operazione di dif
fida nei casi di responsabilità del sindaco, ed una procedura di scioglimento nei casi di re
sponsabilità dei consigli comunali. Il compor
tamento del Governo è quindi coerente rispet
to al disposto legislativo, e non potrebbe esse
re difforme.
Altra materia è, invece, il riordino delle pro
cedure relative alla approvazione dei piani re
golatori, che è stato presentato nel contesto di un disegno di legge e sulle quali dovrà pro
nunciarsi l ’ Assemblea nei tempi che riterrà coe
renti rispetto agli obiettivi da perseguire. H pa
rere del Governo è, pertanto, contrario.
PRESIDENTE. Si passa alla votazione del
l’ordine del giorno.
PIRO. Chiedo di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. N e ha facoltà.
PIRO. Signor Presidente, io sono perché le leggi vengano applicate, sono anche perché si carnbino leggi assurde, irrazionali e anticosti
tuzionali. Innanzi tutto, non sarebbe necessa
rio con un ordine del giorno chiedere l ’ appli
cazione della legge: la legge c ’ è e si applica;
se non è applicata, ci sono altri strumenti di
versi dall’ ordine del giorno.
Ciò premesso, l ’ ordine del giorno non si li
cita a chiedere l ’ applicazione della legge ma SI spinge fino a chiedere che venga modificata a legge e che il Governo controlegge compia egli atti. C ’ è un passaggio molto chiaro, quan- 0 dice — sempre nella parte impegnativa —
“Operando anche a carico di quei comuni nei
‘l'^ali non fosse chiara la motivazione o il li
vello di responsabilità che ha determinato l ’ i-
^udempienza». Questo inciso è chiaramente 0 ledere al Governo di operare provvedimenti legem, contro ogni principio di diritto
^^’^iuinistrativo. È anche difficile comprendere otne si possa fare per la questione dell’ arti- o 176 ma, in ogni caso, anche questa sa
rebbe una opinione. Io non credo che possa essere messo in votazione un ordine del gior
no che impegna il Governo a compiere atti con
tro la legge. Questa è la mia opinione, non fate così, non siamo in un serraglio.
PRE SID E NTE . Dopo un breve consulto, la Presidenza dichiara inammissibile l ’ ordine del giorno.
Si passa all’ ordine del giorno numero 246
«Ricognizione dei criteri seguiti per la riparti
zione dei contributi in favore dei sindacati e dei patronati», degli onorevoli Cristaldi ed al
tri, in precedenza comunicato.
C R IS T A L D I. Chiedo di parlare per illustra
re l ’ ordine del giorno.
PRESID ENTE. N e ha facoltà.
C R IS T A L D I. Signor Presidente, dica la ve
rità, è stato in difficoltà a dichiarare^ la mam- missibilità di quell’ ordine del giorno che, es
sendo soltanto un atto politico, ricorda al Go
verno di applicare la legge. Non voglio torna
re sull’ argomento, so che anch’ io sto violando il Regolamento, ma mi permetta di dire, per il clima che si è creato, arrivare al punto che un ordine del giorno che nella sostanza dice al Governo «devi applicare la legge che que
sta Assemblea ha approvato», venga dichiara
to inammissibile da un Presidente dell’Assem
blea che si trova in difficoltà (anche se non credo che sia il suo parere esclusivo)! Ciò vuol dire che, se non si farà, si sarà costretti a ri
cordare al Governo che è incorso nel reato di omissione di atti d ’ufficio. Politicamente, pe
rò, questa Assemblea, nella stragrande mag
gioranza, sta dicendo al Governo che la legge va applicata, e nel senso del contenuto dell’ or
dine del giorno. Poi il Governo faccia quello che ritiene.
Ciò premesso, entro nell’ ordine del giorno presentato dai deputati di Alleanza nazionale.
D evo dire che questo ordine del giorno è il frutto di un ragionamento che si inserisce nel quadro delle tante denunce, ma anche delle tan
te valutazioni politiche, che sono state fatte su numerose mbriche e su numerosi capitoli. Que
sto è stato uno dei capitoli più criticati nella nostra relazione di minoranza al bilancio, e si