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la /Resurrezione/ dallo stato di /Morte/

Le figure aventi unità di contenuto riconducibili alla /Morte/ si palesano sin dal primo capitolo. Ricordiamo l’enunciato di apertura esaminato durante lo studio sull’enunciazione.66 Il protagonista,

Junkichi, si reca al cimitero per visitare la tomba della figlia scomparsa, Satoko.

三丁目で降りて墓地に行く途中花屋によって色花を買った。67

Scesi a Sanchōme, e lungo il cammino verso la tomba comprai un bellissimo mazzo da un fioraio del posto.

In questo caso il collegamento figurativo-tematico con la /Morte/ è piuttosto palese in quanto la figura della tomba la evoca senza mezzi termini. Il morfema hakachi (tomba) si riferisce a quella di Satoko, che però sarà l’ultima a essere visitata, e che quindi lasceremo in fondo alla nostra ricostruzione del sottotema. La prima figura che andiamo a estrapolare è, come si vede dal corsivo, il mazzo di fiori. La motivazione di aver sottolineato una figura che nell’interezza del capitolo risulta marginale sarà esplicitata alla fine di questa parte. Dopodiché, Junkichi intrattiene un dialogo immaginario col nonno quando si ferma, di passaggio, anche dinanzi al suo sepolcro. La scena deve essere citata per intero, poiché funge da paradigma per il tipo di contatto instauratosi anche fra Junkichi e la successiva figura in gioco.

自分は祖父の墓の前を少時歩いていた。其内祖父が自分の心理に蘇って来た。其祖父に対し自分には「今日 祖母に会いに行きたいと思うが」という相談するような気持が浮かんだ。「会いに行ったらよかろう」と直 ぐ其祖父が答えた。自分の想像祖父にそう答えさしたとというにしては余りに明らかに、余りに自然に、直

ぐそれが浮かんだ。68

65 Le figure saranno tutte esplicitate in almeno uno degli enunciati che verrano citati. Sono state da me evidenziate in

corsivo, nella versione in lingua italiana.

66 cfr. p.77. 67 SNZ3, p.78. 68 Ibidem, p.79.

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Camminai un poco dinanzi alla tomba del nonno. E intanto lui tornò in vita nella mia mente. Sorse in me il bisogno di parlargli, confidandogli: “Oggi vorrei andare a trovare la nonna…” e lui subito rispose “Se ci vai sarà contenta!”. Per essere generata dalla mia fantasia, una simile risposta era troppo vivida, troppo naturale.

La /Resurrezione/ si palesa. Oltre al dialogo immaginato, Junkichi ammette di essere sorpreso per la vividezza dell’immagine del nonno nella sua mente. Vi è qui un contatto cognitivo con la /Morte/ che abbiamo titolato /Resurrezione/ anche per far risaltare il verbo tornare in vita (yomigaeru) utilizzato quattro volte in altrettante costruzioni frastiche relative alla visita al cimitero. Si aggiunge quindi la figura della tomba del nonno alla configurazione discorsiva.

自分は実母の墓の前へ行った。それは祖父ほどにはっきりとは蘇って来なかったが、自分は同じ事を話しか

けた時に、実母は如何にも臆病な女らしく不徹底な調子で何か愚図々々言った。69

Mi recai di fronte alla tomba della mia vera madre. Risorse nella mia mente con meno nitidezza rispetto al nonno nonno, e quando anche a lei chiesi della nonna mugugnò qualcosa d’incompleto, col fare di una donna piuttosto timida.

Si evince qui che Junkichi sta letteralmente operando una resurrezione dei suoi parenti più stretti. Il tutto, come da lui affermato, prende forma esclusivamente nella sua mente, ma data l’impostazione aspettuale dell’opera70 siamo tenuti a dare grande credito narrativo ai momenti d’introspezione del

narratore-protagonista. Inoltre, la sua stessa attenzione nei confronti dei due defunti (verso la figlia scomparsa l’atteggiamento cambia) si concretizza a seconda del grado di nitidezza col quale essi risorgono “in lui”. Infatti, data la scarsa chiarezza della figura della madre, Junkichi vi rimane piuttosto indifferente.

自分は相手にしないように其前を去った。71

Senza più prestarle attenzione me ne andai.

La terza figura è quindi resa nota. Ci rimane la tomba della piccola Satoko, che va tenuta a mente in quanto andrà a combinarsi in una diversa configurazione.

慧子の墓へ来た。其所の花束が一杯だった。自分は持って来た花束を墓の前へ置いて、祖母のいる麻布の家

へ向かった。72

Andai alla tomba di Satoko. Pure il suo vaso era pieno di fiori. Appoggiai il mazzo che avevo portato davanti alla tomba per poi dirigermi dalla nonna, alla casa di Azabu.

Sebbene l’enunciato qui sopra non suggerisca alcun coinvolgimento emotivo di Junkichi, avremo modo di scoprirne numerosi dettagli analizzando le prossime configurazioni. Si comprende ora perché fra le figure scelte vi sia il mazzo di fiori: esso accompagna Junkichi fino a poco prima della fine della visita, funge da legante indiretto per tutte e tre le tombe (e quindi tutte e tre le figure). In conclusione, possiamo affermare che la /Resurrezione/ rappresenti un sotto-tema prettamente legato al capitolo iniziale, ma che mostrerà la sua importanza solo se relazionata ai prossimi. Le

69 Ibidem, p.80.

70 La narrazione è in prima persona; il narratore corrisponde col protagonista; l’osservatore (che è sempre il narratore-

protagonista) è astante e prospetta gran parte della narrazione verso l’interiorità emotiva di se stesso. Per un approfondimento: PANOSETTI, Semiotica del testo letterario, pp.148-155.

71 SNZ, p.80. 72 Ibidem.

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figure della /Resurrezione/ sono tutte, ad eccezione del mazzo di fiori, tombe di persone presumibilmente vicine a Junkichi. E in più, data la fattura cognitiva della /Resurrezione/ (jibun no

shinri ni yomigaette kita), va ricordato che quest’ultima non ha ripercussioni di spicco nel suo

programma narrativo. Poiché dal momento in cui egli cessa di pensarci, essi svaniscono, fanno ritorno nel mondo della /Morte/.

Prima di passare all’analisi del prossimo sottotema, forniamo qui una schematizzazione dei primi risultati. Sottotema: /Resurrezione/. Configurazione: visita al cimitero. Figure: mazzo di fiori; tomba del nonno; tomba di Satoko.

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