con intensità delle correnti della linea k indipendenti dai generatori e dalle impedenze relative alle altre linee.
In Italia, ad esempio, il sistema trifase nazionale di bassa tensione (detto anche sistema di utilizzazione) è un sistema spurio: oltre ai tre conduttori di fase, normalmente indicati con la sequenza R‐S‐T, è disponibile un quarto conduttore “neutro” N (oltre ad un eventuale ulteriore conduttore di protezione P, normalmente non funzionale al sistema RSTN)18. Il sistema di distribuzione in media tensione è invece un sistema puro, con tre sole linee.
Fig.III.11.2 Sistema polifase puro
Fig.III.11.2 Sistema polifase spurio
Sistemi simmetrici ed equilibrati: un sistema polifase si dice simmetrico (diretto o inverso) se le tensioni di alimentazione sono simmetriche (dirette o inverse) , ossia se i moduli sono uguali ed ogni tensione è in ritardo (in anticipo per la simmetria inversa) di 2π/n rispetto alla tensione che la precede nella sequenza. Se le tensioni sono simmetriche, i fasori rappresentano i lati di un poligono regolare. Se anche le correnti di linea sono
18 Nella realtà il conduttore di neutro potrà essere schematizzato con una impedenza (di neutro) normalmente di modulo molto piccolo rispetto alle altre impedenze; la tensione tra i centri stella
∑ ∑
∑
≅+
= n
Yk k n N
N Yk n
Yk k
Y Z
Z E
Z Z
Z E V
1 1
1
0 1 1 & &
&
&
&
risulta piccola rispetto alle tensioni stellate e le intensità delle correnti di linea molto poco dipendenti dal valore dell’impedenza di neutro
+ e2(t)
+ en(t)
1
2
n
i2(t) i1(t)
0 Y
+ e1(t) + e2(t)
+ en(t)
1
2
n
i2(t) i1(t)
in(t)
0 Y
N
simmetriche, ossia le impedenze equivalenti sono uguali tra loro, il sistema si dice equilibrato.
In un sistema simmetrico ed equilibrato l’intensità di corrente nell’eventuale conduttore neutro è nulla19.
k k k n
k n
k n
k n
k k
Y Z
I E n j
E
Z n Z E
Z Z E
V &
&
&
&
&
= +
=
=
=
=
∑ ∑
∑
∑
0 0 ;1 1
1 1
1 1
0 (III.11.3)
In fig.III.11.3 sono riportate, per un sistema trifase puro simmetrico diretto con impedenze di carico a stella, le relazioni tra tensioni stellate, tensioni concatenate e correnti di linea. Il poligono delle tensioni stellate forma un triangolo equilatero. Facendo poi corrispondere al centro stella 0 un punto del piano della rappresentazione simbolica e riportando a partire da esso i tre vettori simmetrici rappresentativi delle tensioni stellate del generatore, si possono rappresentare i punti 1,2 e 3 e quindi costruire le tensioni concatenate che a loro volta formano un triangolo equilatero e risultano in semplice relazione geometrica rispetto alle tensioni stellate. Infatti posto
( ) ( )
( )
( )
⎜⎝⎛ − ⎟⎠⎞⎟⎠
⎜ ⎞
⎝⎛ −
=
⎟↔
⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + −
=
=
⎟↔
⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + −
=
=
↔ +
=
π α
π α α
π α ω
π α ω
α ω
3 4
3 3
3 2
2 2
1 1
3 2 4
3 2 2
2
j j j
Ee E t
sen E
t e
Ee E t
sen E
t e
Ee E t
sen E
t e
(III.11.4)
si ha
( )
( )
( )
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + + −
=
↔
=
=
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + + −
=
↔
=
=
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + +
=
↔
=
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝⎛ −
−
⎟⎠
⎜ ⎞
⎝⎛ −
−
π π α ω
π π α ω α π
ω
π π π
π π π
π
3 4 2 6
3 3
3 2 2 6
3 3
2 6 3 3
31 3
4 6 3 1
4 12 31
12 3
2 6 3 1
2 12 23
6 12 1 12
t sen E
t v e
E e
V V
t sen E
t v e
E e
V V
t sen E
t v e
E V
j j j j
j
(III.11.5)
Il modulo della tensione concatenata si ottiene da quello della tensione stellata moltiplicandolo per √3. Tipicamente, ad una tensione concatenata di 380 V corrisponde una tensione stellata di 220 V.
Con la (III.8.1) è possibile determinare la posizione sul piano del centro stella Y (spostamento del centro stella), le tensioni sulle impedenze e l’intensità delle correnti di linea (fig.III.11.4):
19 Questa considerazione è vera anche se il conduttore di neutro non è un cortocircuito ideale; infatti
0 1 0
1
1 1
1
1 1
0 j
Z Z n Z E
Z Z
Z E V
N n
k n
N k n
k k
U = +
+
= +
=
∑
∑
∑
&
&
&
&
&
&
j k
Yk k Yk
k k
Y k n k
Yk n
Yk k
Y
Z e E Z
I E
V E E Z Z E V
ϕ
= −
=
−
=
=
∑
∑
&
&
&
&
' '
0 '
1 1
0 ;
1
(III.11.6)
Fig.III.11.4 Sistema trifase simmetrico
Se si considera un carico a triangolo (o un carico a triangolo equivalente a quello della fig.III.11.4), le correnti di lato possono essere ricavate direttamente dalle tensioni concatenate (fig.III.11.5); le relazioni tra le impedenze a stella e quelle a triangolo possono essere ricondotte a quelle tra resistenze analoghe.
I
1E
1+
Y +
+
1
2
3
0
I
2I
3E
3E
2E
3E
2E
1V
12V
31V
23x y
0
α
Z &
1YZ &
2YZ &
3YY
'
E1 '
E3 '
E2
1
2 3
I
1I
3I
2Fig.III.11.4 Sistema trifase simmetrico; carico a stella
I
1E
1+
Y +
+
1
2
3
0
I
2I
3E
3E
2E
3E
2E
1V
12V
31V
23x y
0
α
Z &
1YZ &
2YZ &
3YY
'
E1 '
E3 '
E2
1
2 3
I
1I
3I
2Fig.III.11.5 Sistema trifase simmetrico; carico a triangolo
Nel caso di carico equilibrato (fig. III.11.6)
Y Y
Y Y
Y
Z Z Z Z Z Z Z Z
Z
1=
2=
3= ;
12=
23=
31=
Δ= 3
lo spostamento del centro stella è nullo; le intensità delle correnti di linea e di lato sono simmetriche e si ha
I = 3 J
. Si mantiene nella trasformazione l’angolo di potenza ϕ (nello schema a stella, tra tensione stellata e intensità di corrente di linea; nello schema a triangolo, tra tensione concatenata e corrente di fase).Si nota che la simmetria suggerisce di considerare uno schema base, da cui riportare le altre grandezze simmetriche. La pratica suggerisce di adottare lo schema equivalente stellato, per la opportunità di indicare con evidenza i centri stella 0 e Y, corrispondenti di punti fisici.
Lo schema monofase equivalente è una semplificazione dello schema a stella, in cui si evidenzia un generico generatore stellato ed i carichi a stella o stella equivalente (fig.III.11.7)
Nelle applicazioni, potranno essere utilmente carichi a triangolo solo se si è in presenza di carico equilibrato, esempio un motore trifase per sollevamento. La presenza tuttavia di un centro stella Y accessibile permette – se considerato opportuno – di poter collegare un conduttore neutro per i seguenti scopi:
E
3E
2E
1V
12V
31V
23x y
0
α
1
2 3
I
1I
3I
1E
1+ +
+
1
2
3
0
I
2I
3E
3E
2Z&
12Z&
23Z&31
J31
J23
J12
J12
I
2J23
J31
J12
J23
J31
a) consentire di mantenere una tensione pari alla tensione sui carichi pari alla tensione stellata dei generatori nel caso di carichi diversi (ad es. tre fabbricati) anche se statisticamente rappresentabili con carichi “confrontabili”.
b) Consentirebbe di “sentire” un guasto su una linea di un’apparecchiatura che è rappresentabile come un carico equilibrato.
I
1E
1+ +
+
1
2
3
0
I
2I
3E
3E
2Z&
ΔZ&
ΔZ&Δ
J31
J23
J12
I
1E
1+
Y +
+
1
2
3
0
I
2I
3E
3E
23 x
E
E
2E
1V
12V
31V
23y
0≡Y
α
Z&
YZ&
YZ&
Yϕ
I
2J12
J31
J23
I
1I
2ϕ
J12I
3I
1Fig.III.11.6 Sistema trifase simmetrico ed equilibrato
Fig.III.11.7 Schema monofase equivalente.
Tensione (nominale) di sistema: in un sistema simmetrico ci si riferisce in genere al valore efficace della tensione concatenata ( tensione di sistema).
Potenza nei sistemi trifase: in un sistema trifase simmetrico ed equilibrato la potenza fluttuante erogata dai generatori è nulla. Infatti, in questo caso, con le solite notazioni,
( ω α β) ω α β π ω α β π ϕ
ϕ 3 cos
3 2 8
3 cos 2 4
cos 2
cos cos
3
) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )
( 1 1 2 2 3 3
VI t
VI t
VI t
VI VI
t i t e t i t e t i t e t pg
⎟=
⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + + −
⎟−
⎠
⎜ ⎞
⎝
⎛ + + −
− + +
−
=
= +
+
=
(III.8.7)
costituendo i tre termini fluttuanti una terna simmetrica inversa e quindi a somma (istantanea) nulla.
La potenza istantanea quindi coincide con la potenza media: la sollecitazione meccanica sull’albero dell’alternatore, legata alla coppia istantanea non ha quindi un termine di
“fatica”, determinando così prestazioni decisamente migliori soprattutto in termini di durata. Lo stesso dicasi per il tripolo utilizzatore (es. un motore).
Da ciò nasce l’esigenza di pianificare al meglio l’alimentazione di utenze monofasi sulle tre linee.
Un sistema trifase simmetrico ed equilibrato equivale (vedi fig.III.11.7) a tre sistemi
“monofasi”; quindi consentirebbe, a parità di energia trasmessa dal generatore al carico, un risparmio del 50% sui conduttori rispetto a tre sistemi monofasi. In un sistema spurio, il carico è di norma “quasi” equilibrato, il conduttore neutro può essere realizzato della stessa sezione dei conduttori di fase e quindi si ha un risparmio di 1/3 rispetto a tre sistemi monofase.
E I
Y
+ 1
0
Z&
YTeorema di Aron: in un sistema trifase puro (anche dissimmetrico e squilibrato), assegnate le tensioni (stellate) tra i morsetti ed il centro stella O’ del generatore, la potenza complessa assorbita da un carico (così come la potenza istantanea) può essere calcolata valutando le tensioni rispetto ad un riferimento qualsiasi O* (teorema di Aron o della invarianza della potenza rispetto al centro stella). Infatti
( ) ( ) ( )
( )
* 33 2
* 2 1
* 1 3 2 1 '
* 3
* 3 2
* 2 1
* 1
3 '
*
* 3 2 '
*
* 2 1 '
*
* 1 3 ' 3 2 ' 2 1 '
1 ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
~
~
~
~
~
~
~
I E I E I E I I I V I E I E I E
I V E I V E I V E I E I E I E P
O O
O O O
O O
O
+ +
= + +
− +
+
=
=
− +
− +
−
= + +
& =
(III.11.8);
prendendo come riferimento O* il morsetto corrispondente ad una linea k , essa può essere quindi espressa con somma di solo due termini (essendo nullo Ek*)considerando il prodotto del fasore delle tensioni concatenate di una delle due linee rispetto alla terza linea k con il coniugato del fasore della corrente della linea.
Per la misura della potenza media e della potenza reattiva in un sistema puro bastano quindi due wattmetri e due varmetri.
Rifasamento
Nei sistemi trifase si può procedere a rifasare un carico equilibrato, tipicamente ohmico‐
induttivo), che assorba una potenza P=3EIcosϕ inserendo una terna di condensatori a stella o a triangolo20; nel primo caso la terna di condensatori assorbirà la potenza reattiva
2 2 2
3 3
3 E
C Q E
X C
Q E Y Y Y
c =− ω ⇒ =− ω
−
Υ = ;
nel secondo caso
2 2
2
3 3
3 EV
C Q V
X C Q V
c ω Δ Δ ω Δ
Δ =− =− ⇒ =−
A parità di potenza reattiva si ha quindi che la capacità dei condensatori a triangolo è un terzo della capacità dei condensatori a stella.
Volendo rifasare al valore Φ dell’angolo di potenza, il valore della capacità nella connessione a triangolo sarà
2
2 3
) (
3 3
1
V tg tg P V C Q
C y Y
ω ϕ ω
−
= Φ
−
=
Δ =
Da tale espressione si evince l’opportunità di valutare la convenienza di un rifasamento a triangolo21.
Dissimetrie nelle reti trifase: la presenza di carichi squilibrati e/o “monofasi”, i guasti transitori e/o ricorrenti, il comportamento non ideale dei componenti delle linee di tramissione, distribuzione ed utilizzazione dell’energia elettrica, portano alla progressiva dissimmetria delle grandezza man mano che ci si allontana dal generatore. Poiché una terna di correnti non simmetrica può essere scomposta in terne simmetriche (diretta,
20 nei rari casi di carico ohmico‐capacitivo si inseriranno opportuni induttori.
21 Ne consegue, di massima la convenienza di utilizzare collegamenti a triangolo. Nel caso di tensione‐medio alta, tuttavia, potrebbero intervenire considerazioni riguardo all’affidabilità dei componenti tali da far preferire la configurazione a stella, che comporta sollecitazioni e perdite più contenute negli isolanti.