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nell’emergenza

5. Ricadute sul prossimo futuro in presenza e conclusioni

Con una certa dose di ottimismo è il momento di pensare a come rientrare in classe in presenza. Non sono poche le le-zioni apprese da questa esperienza che influenzeranno le attività future, prima fra tutte l’abbandono della diffidenza verso un modo di lavorare diverso, che può ri-velarsi un valore aggiunto di innovazione e di crescita a patto che lo si padroneggi con sempre maggiore competenza. In-fatti, si può immaginare che ci sia un van-taggio nel pianificare un insegnamento in cui si bilanciano i momenti propri della classe in presenza e l’utilizzo delle risor-se tecnologiche non solo per i compiti o l’apprendimento autonomo in asincrono, ma anche per lo sviluppo di abilità diverse durante la presenza7. Non si tratterebbe di una gestione in modalità flipped class- room in cui il docente fornisce materiali o spiegazioni propedeutici tramite cartelle o videolezioni prima dell’incontro online o in presenza, e neppure di blended learn- ing, in cui l’online interseca la didattica in aula. L’idea che suggeriscono Celen-tin e Benavente Ferrera (2019: 19) è una

7 Inoltre, senza che ciò risulti di cattivo presagio, ma solo per l’esperienza degli imprevedibili sviluppi della pandemia, non pare superfluo mettersi nella condizione di poter trasmigrare da un giorno all’al-tro in modalità online o blended senza più i traumi e le battute di arresto del passato.

5 Si segnala che New York University di Firenze ha atti-vo da molti anni un Progetto Tandem con gli studenti italiani del Centro Linguistico di Ateneo dell’Universi-tà di Firenze.

6 L’insegnante può condividere un documento modi-ficabile, per esempio in «Drive» della Suite di Google, il cui contenuto può essere monitorato durante la sua elaborazione.

Panoramica e riflessioni sulla didattica a distanza

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STUDY ABROAD IN ITALIA rotazione sistematica di fasi sincrone e

asincrone pensate per essere le une di sostegno alle altre, in termini di motivazio-ne e interaziomotivazio-ne, in cui le attività proposte hanno origine in una fase e si compiono nella successiva e creano «quindi un col-legamento concreto tra il lavoro svolto in presenza (reale) e il compito da svolgere in ambiente virtuale» (Celentin, Benaven-te Ferrera 2019: 19), una modalità didatti-ca mista che integra le sessioni in sincrono con le attività asincrone attraverso attivi-tà “ponte”. Come si spiega in Aielli, Bena-vente Ferrera, Celentin (2020) è un passo ulteriore verso quello che viene definito dalle autrici «integrated learning», in cui l’ambiente è potenziato grazie alla circo-larità delle fasi.

Per esemplificare, con i dovuti adatta-menti del modello proposto da Celentin e Benavente Ferrera (2019) al proprio con-testo, si immagini una sessione del sillabo di livello basico in cui sia previsto l’appren-dimento del lessico relativo a mesi e sta-gioni, con le azioni e le consuetudini tipi-che di un certo periodo dell’anno; nella parte finale della lezione in presenza (o in sincrono), si organizzano coppie o piccoli

gruppi, si chiariscono gli obiettivi e si as-segna un’attività asincrona sulle principali festività del proprio paese, della propria cultura; la lezione successiva si apre con la condivisione, l’analisi e il commento del lavoro svolto.

Si è dovuto “fare di necessità virtù” e abbiamo scoperto che comunque esiste una via proficua che va battuta, non ri-nunciando a ciò che si sapeva fare me-glio, ma integrandolo. Si è ormai capito che le tecnologie non rappresentano né il nemico né il rimedio a tutti i mali: sono piuttosto un potente alleato delle nostre competenze progettuali, un patrimonio che non possiamo disperdere – anche perché spesso acquisito con fatica e sa-crificio – e che ci potrà affiancare utilmen-te nel ritorno in presenza. Infine, abbiamo visto che gli studenti non si aspettano di essere stupiti dagli effetti speciali della tecnologia. Attraverso la competenza dei docenti, il loro costante aggiornamento, la riflessione sulle scelte didattiche, si può ottenere la riduzione delle distanze: la possibilità di includere e far interagire tut-ti, e di costruire collaborativamente l’ap-prendimento è già nelle nostre mani.

Riferimenti bibliografici

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Webinar

Aielli, M. C., Benavente Ferrera, S., Celentin, P. (Gruppo di Ricerca ELICom). 10.06.2020. «L’ita-liano L2 a distanza. Accendiamo il digitale». Firenze. NYU Florence.

Fratter, I. 23.05.2020. «L’insegnamento online: criticità, idee e spunti». Atene. Ornimi Editions.

URL: https://bit.ly/3jC4sT5 (ultimo accesso: 28.03.2021)

La Grassa, M. 12.02.2021. «Insegnare la grammatica online con attività sincrone e asincrone».

Atene. Edilingua. URL: https://adobe.ly/3lEO0Ua (ultimo accesso: 28.03.2021).

Save the Children. 2020. L’impatto del Coronavirus sulla povertà educativa. URL: https://bit.

ly/3vRQseE (ultimo accesso: 28.03.2021).

Troncarelli, D. 2020. Didattica a distanza per l’insegnamento linguistico in modalità sincro-na e asincrosincro-na. «Italiano a stranieri», 28: 3-8. URL: https://bit.ly/318LEn1 (ultimo accesso:

28.03.2021).

Panoramica e riflessioni sulla didattica a distanza

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LUDOLINGUISTICA. GIOCARE CON LE PAROLE

A cura di Anthony Mollica, Brock University, St. Catharines (Ontario), Canada

Simonetta Rossi, Docente e formatrice

Ludolinguistica.