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1.1 Obiettivi della ricerca

L’analisi empirica è stata pianificata dettagliatamente attraverso un lavoro che può essere sintetizzato mediante una serie di fasi. Per prima cosa si stabiliscono quali sono gli obiettivi della ricerca e l’obiettivo primario di questa tesi consiste nell’osservazione del fenomeno B Corp, in particolare si fa riferimento alle aziende certificate come B Corp in Italia con un dovuto supporto empirico andando ad analizzare quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono e le differenziano della altre aziende. La suddetta osservazione è finalizzata al tentativo di rispondere ad alcune domande scaturite da una riflessione sul modello B Corp messo a confronto con la letteratura di riferimento. Inizia quindi una fase di approfondimento del fenomeno, caratterizzata dalla volontà di riuscire a cogliere la complessità del movimento stesso. Innanzitutto va specificato il fatto che si decide di coinvolgere nella ricerca gli attori del fenomeno in prima persona e cioè le aziende certificate B Corp: questo permetterà di capire come i soggetti studiati vedono il mondo delle Benefit Corporation, di apprendere la loro terminologia ed il loro modo di pensare, di catturare la complessità delle loro percezioni ed esperienze personali in relazione al fenomeno oggetto dello studio.

Si possono individuare almeno 3 tematiche intorno alle quali si sviluppa la ricerca sulle Benefit Corporation:

- Inizialmente si cercherà di approfondire quali sono le ragioni e le motivazioni che spingono un’azienda a iniziare l’iter per poter essere certificata come B Corp e l’importanza che viene data da queste aziende alla CSR (Corporate Social Responsability).

- Successivamente si vuole andare ad indagare su aspetti specifici che riguardano “l’essere una B Corp”: vantaggi e svantaggi effettivamente riscontrati in seguito alla certificazione, il rapporto con il riconoscimento legale di Società Benefit, le caratteristiche e le problematiche relative al Benefit Report ecc.

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- Infine ci si occupa del movimento B Corp sia come fenomeno mondiale che come fenomeno italiano. Visto che l’Italia è tra i Paesi col più alto tasso di crescita per numero di B Corp, si discute sul fatto che il nostro Paese possa essere ancora un terreno fertile per una futura crescita del movimento B.

1.2 Metodologia e strumenti utilizzati

Una volta stabiliti quali sono gli obiettivi della ricerca, è possibile procedere con la seconda fase che riguarda la scelta della metodologia e degli strumenti da utilizzare.

Sappiamo bene che il fenomeno delle Benefit Corporation è un fenomeno piuttosto recente, soprattutto in Italia dove è presente da appena due anni. Dato che alla base della ricerca vi è proprio lo studio del fenomeno B Corp nel territorio italiano, si è deciso di procedere con un approccio che si potrebbe definire di tipo esplorativo. E’ noto che le ricerche esplorative non hanno natura terminale ma piuttosto aiutano a raccogliere e sviluppare indicazioni e intuizioni preliminari e ad aprire nuove strade per ricerche successive più approfondite. Questo genere di ricerche infatti consente di raccogliere le informazioni necessarie secondo una procedura destrutturata e informale. Siamo sicuramente nell’ambito più ampio della ricerca qualitativa, che a mio avviso è la più adatta per lo studio del mondo B Corp.

Si decide di mettere in pratica una ricerca di tipo qualitativo perché permette di descrivere un processo o un fenomeno in un preciso contesto, facendo emergere nuovi elementi di spunto man mano che si svolge lo studio. D’altra parte l’obiettivo della ricerca qualitativa è proprio quello di andare a svelare i motivi alla base di certi comportamenti, atteggiamenti e motivazioni; nel nostro caso si cerca di esplorare le ragioni per le quali determinate persone fanno certe cose ma soprattutto il perché che le porta a credere fortemente nel movimento B Corp.

La ricerca qualitativa ti permette di conoscere un numero limitato di persone ma di capirle in profondità, attraverso metodi che di solito prevedono un contatto diretto e un dialogo libero e aperto in cui la conversazione avviene in maniera molto naturale, anche se guidata dalle finalità della ricerca stessa. Lo strumento di acquisizione dei dati è il ricercatore in prima persona che diventa parte attiva della ricerca.

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La struttura della ricerca qualitativa è la più flessibile tra tutte le tecniche sperimentali. In questo caso si metterà in atto una ricerca di casi studio, che consiste in un’analisi in profondità riguardante un individuo o un fenomeno specifico nel suo contesto di appartenenza. Come già detto in precedenza infatti saranno coinvolte direttamente le persone, siano esse dirigenti o responsabili di Benefit Corporation che gentilmente hanno contribuito con le loro testimonianze alla realizzazione della ricerca. Molte tecniche di raccolta dei dati possono essere utilizzate nelle ricerche qualitative ma le più comuni sono le interviste in profondità e le osservazioni partecipate.

L’intervista qualitativa può essere definita come “una conversazione provocata dall’intervistatore, rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione e in numero consistente, avente finalità di tipo conoscitivo, guidata dall’intervistatore, sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di interrogazione”. (Corbetta, 1999, p. 405) Si tende ad utilizzare lo strumento dell’intervista qualitativa nel momento in cui si conosce poco il fenomeno studiato, si cerca di capire quali sono le dimensioni che lo caratterizzano e si è alla ricerca di nuove ipotesi per interpretarlo. E’ uno strumento aperto, modellabile nel corso dell’interazione, adattabile ai diversi contesti empirici e alle diverse personalità degli intervistati. L’intervistato, sotto la direzione di chi lo interroga e utilizzando le proprie categorie mentali ed il proprio linguaggio, è lasciato libero di esprimere le proprie opinioni e i propri atteggiamenti. A seconda del diverso grado di flessibilità, è possibile distinguere tra: intervista strutturata, intervista semi strutturata, intervista non strutturata.

In questa ricerca viene utilizzata l’intervista in profondità semi strutturata, la quale prevede una traccia che riporta una serie di argomenti che necessariamente devono essere affrontati durante l’intervista. La peculiarità sta nel fatto che nonostante esista una traccia fissa e comune per tutti, la conduzione dell’intervista può variare in base alle risposte date dall’intervistato e in base alla singola situazione. E’ possibile consultare la traccia dell’intervista in profondità in Appedice B e come si può vedere è possibile individuare 4 sezioni (Ogni sezione contiene al suo interno una serie di domande):

A- Informazioni di base sull’azienda

B- Responsabilità Sociale d’Impresa e avvicinamento alle Benefit Corporation, C- Benefit Corporation

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A differenza di quanto accade nell’intervista strutturata, è possibile sviluppare alcuni argomenti che nascono spontaneamente nel corso dell’intervista qualora si ritenga che tali argomenti siano utili alla comprensione del soggetto intervistato. In pratica, la traccia stabilisce una sorta di perimetro entro il quale l’intervistato e l’intervistatore hanno libertà di movimento, anche se è comunque quest’ultimo che decide lo stile della conversazione, le parole da usare, quando e cosa approfondire. La mancanza di standardizzazione può essere vista allo stesso tempo come punto di forza e di debolezza delle interviste qualitative: di debolezza perché è difficile comparare e diffondere lo studio sul campione al resto della popolazione e di forza perché consente di andare in profondità, scoprire il nascosto e accedere alla "visione dal di dentro".

In linea con quanto appena detto, per poter vedere dall’interno come funziona il mondo B Corp, si è deciso di partecipare all’evento del 1 Dicembre 2016 svoltosi a Milano, dove si sono riunite più di 400 persone per celebrare la Community B Corp Italiana. Questa partecipazione ha permesso di osservare il fenomeno veramente da vicino e proprio la tecnica dell’osservazione partecipante può considerarsi parte della ricerca qualitativa messa in atto nei confronti del fenomeno. In questo modo la distanza tra osservatore e oggetto osservato si annulla, infatti è stato possibile immergersi completamente nel mondo B Corp e quindi sviluppare una visione “dal di dentro” che è alla base della comprensione di un movimento dal carattere ormai mondiale.

«..Nel paradigma interpretativo la sola "vera" realtà sociale è quella "vista dall'interno"... se si vogliono comprendere i fenomeni sociali, è necessario che il ricercatore scopra "la definizione della situazione" data dall'attore, cioè la sua percezione e la sua interpretazione della realtà, e il rapporto di entrambe con il suo comportamento... In questa prospettiva, i significati sociali (che orientano il comportamento) non si esauriscono nelle attività, istituzioni o oggetti sociali in quanto tali» (Schwartz e Jacobs, 1979, trad. it. 1987).

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